Rick
Ho sempre dato tutto per scontato, ho sempre agitato d'istinto senza contare che dall'altra parte, forse, c'era qualcuno che poteva stare male per colpa dei miei atteggiamenti. Come ero io incurante della vita, menefreghista delle cose, pensavo lo fossero anche gli altri. Che idiota sono stato. Ho sempre scelto la via più facile, ho sempre cercato di essere quello che per tutti ero: un grosso pallone gonfiato figlio di papà. E a cosa mi ha portato? Ad avere sulla coscienza la colpa più grave di tutte. E a che è servito? A nulla, perché da quel maledetto giorno non ho più una vita. Da quel maledetto giorno non sono stato più in grado di guardarmi allo specchio. Da quel maledetto giorno ho chiuso con una doppia mandata la mia esistenza. Non so quanto un uomo possa sopportare, non so quando questo dolore cesserà. So solo che ho una condanna sulla mia testa. Sarò costretto a vagare nel limbo per tutta la mia vita e a scontare la mia pena all'inferno. Ero giovane è vero, ma questa non può essere una giustificazione. Adesso ho perso tutto anche la possibilità di essere amato. O si, perché io sono perduto, perduto per lei. Ogni volta che me la trovo di fronte, ogni volta che la sento nei miei pensieri, è un ricevere ossigeno, un respirare finalmente ai pieni polmoni, ma solo un momento, un nano secondo, perché subito l'aria mi viene tolta ed io soffoco. Soffoco nel mio dolore, in quel dolore che non cesserà mai. Non posso essere salvato. È una causa persa. Eppure la amo. Dio se la amo, più della mia vita, più di qualsiasi cosa al mondo. Ecco perché non potrò mai averla. Si, ho fatto bene a prendere questa decisione. Devo fare in modo che mi odi, devo fare in modo che lei mi tenga a distanza perché io non ne sono capace. E il pensiero che vivremo sotto lo stesso tetto renderà tutto complicato.

Di Sasina89