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Terza prova

Voce fuori campo: Negli episodi precedenti...

Vicolo buio, Peter e Claire corrono inseguiti da un'ombra. Finiscono in un vicolo ceco. Si girano ed osservano intimoriti il loro inseguitore.

Cambio scena: l'ufficio ordinato di Nathan, la voce di Angela che pronuncia: Peter sarebbe sparito? Dov'è? Voglio che me lo troviate subito!

Un bar, Hiro e Ando stanno tranquillamente ingozzandosi di pasticcini quando entra uno sconosciuto e interrompe la loro conversazione.

Ando: ... potresti sempre tornare indietro nel tempo e chiedere un autografo a ... (abbassa le gambe prima poggiate su una sedia e rimane a bocca aperta)

Lo sconosciuto è Micah (un bambino mulatto dai ribelli ricci neri) : Buongiorno, Hiro Nakamura. Ando Masahashi.

Ando: Ma come fai a sapere i nos...

Hiro: Bentornato, Rebel.

SIGLA

Un bosco. Claire e Peter stanno camminando uno accanto all'altra e si guardano intorno cercando di capire dove si trovino. Un rumore di foglie li fa girare verso un cespuglio. Un bambino esce dal cespuglio (vestiti scuri, di tela, sporco).

Claire: Ciao piccolo, cosa ci fai qui?

Bambino: Voítheia!  (scappa verso il bosco)

Claire: Aspetta...

I due lo seguono fino ad un villaggio di case di paglia e assi di legno. Si lanciano uno sguardo confuso.

Peter: Credo... di aver attivato i poteri del giapponese, quello che mi ha chiesto di salvarti. Siamo finiti indietro nel tempo.

Claire: Questo lo avevo capito, ma quanto indietro?

Camminano fino ad una piazzetta dove alcune persone stanno osservando un uomo disegnare su una tela con le dita.

Peter: Quel tratto, mi è famigliare...

Claire: Magari diventerà famoso. Se fosse così ci basterebbe scoprire chi è per capire dove siamo e poi potremo tornare a casa. Sicuro che non puoi provare a tornare senza sapere la data di oggi?

Peter: Potrei provare, ma c'è il rischio di trovarci comunque in un periodo a caso della storia. E soprattutto, non so cosa succederebbe se finissimo nel futuro. Non so nemmeno se è possibile, potremmo finire per perderci nello spazio-tempo.

Claire: Rimpiango le lezioni di scienze. A quanto pare mi avrebbero aiutato in un momento come questo...

Peter: Ma se sei la prima della classe in biologia?

Claire: Cosa ne sai?

Peter: Una ragazza che si taglia il mignolo del piede per vedere se ricresce è una scienziata provetta. (si gira di nuovo verso l'artista e rimane spiazzato, Claire ride)

Claire: Cosa c'è adesso? (smette di ridere preoccupata)

Peter: Quell'artista è... Ecco perché mi sembrava famigliare.


Cambio scena. Una stanza, Micah è davanti ad un computer e mostra a Hiro dei file.

Hiro: Quindi, secondo piccolo uomo, noi dobbiamo trovare ragazza bionda?

Micah: Esatto.

Ando: Qual è il problema? Perché dobbiamo trovarli noi? Tu hai accesso a tutti i computer del mondo, come mai non li hai già trovati tu?

Micah: Perché non sono nel presente.

Hiro: E dove sono esattamente?

Micah: Ho trovato in rete alcune tracce di loro. Sono confusionarie ma appaiono due personaggi nelle antiche leggende greche...

Ando: Sono leggende! Non hanno nemmeno una collocazione temporale!

Micah: Prendendo uno dei personaggi principali di queste leggende, sono riuscito a risalire al periodo in cui molto probabilmente si collocano e restringere la ricerca ad un piccolissimo arco di giorni.

Hiro: Cosa dovrei fare, quindi?

Micah: Trasportarti in un punto preciso dello spazio tempo e avvicinarti ad una certa persona. Secondo la leggenda si incontreranno presto, nella città di Sparta. Se sarai accanto a quella persona, li incontrerai. Se non dovessero essere loro, tornerai subito indietro e ricominceremo la ricerca da capo.

Ando: E come mai dovremmo aiutarti?

Micah: Perché siete stati voi a chiedermelo. O meglio, è stato Hiro Nakamura. Quello del futuro, intendo.


La scena torna al vecchio villaggio. Il pittore ha il volto di Isaac e il quadro che sta disegnando raffigura una donna dai capelli neri e gli occhi azzurri che infilza con la spada una ragazza bionda girata di spalle.

Peter: Isaac... Claire, quell'uomo è uguale ad Isaac.

Claire: Chi è Isaac?

Peter: Un pittore, una delle prime vittime di Sylar. I suoi quadri prevedevano il futuro...

Bambina: Salve stranieri, cosa vi ha portato fin qua?

Peter: Una serie di eventi... Piuttosto dove siamo?

Claire: Come hai fatto a capirla? Che lingua hai parlato?

Peter: In che senso?

Bambina: Siete a Kathréptis, a tre ore di viaggio da Sparta.

Peter: Ho parlato in inglese!

Claire: No! Io non ho capito una sola parola...

Peter: Allora deve essere greco. Dice che siamo poco lontani da Sparta. (si gira verso la bambina e dice qualche parola in greco, la bambina sorride e corre via)

  

Si avvicinano al pittore, che non sembra notarli, fino a che non finisce il quadro. Si gira verso di Claire e le consegna una pergamena piegata in quattro. Poi, raccoglie le sue cose ed esce di scena.

La ragazza apre la pergamena e vede un disegno fatto con il carboncino raffigurante lei e un uomo dai tratti orientali con in mano una katana, sullo sfondo una piazza con un edificio molto alto. Peter aggrotta la fronte ma non commenta.

Quando si girano vedono una donna dai lunghi capelli neri che alza la spada verso la gola di Peter.

Xena: Ti ho trovato, Ares!

Peter: Credo che tu mi abbia scambiato con qualcuno...

Xena: Risparmia il fiato!

Peter: Guarda che io non sono...

Quando Xena graffia la guancia di Peter con la spada, Claire le si butta addosso per salvarlo. Quando si anza ha la spada nello stomaco. Come se niente fosse se la tira fuori e la impugna guardando in cagnesco la donna.

Voce fuori scena di Olimpia: Xena! Xena! (entra nella scena correndo) Finalmente ti ho trovata! Cosa sta succedendo?

Xena: Ho trovato Ares, guarda! (indica Peter) 

Olimpia: Guarda che lui non è Ares. Non ci assomiglia nemmeno... Perché questa ragazzina è coperta di sangue?

Xena: Perché la ho trapassata con la spada. Da parte a parte. (si rivolge a Claire) Perché sei ancora in piedi?

Peter: (Claire si gira verso di lui in attesa della traduzione) Stanno parlando della tua resistenza.

Olimpia: Deve essere una semidea, se non altro. Però, come mai vedi Ares al posto di questo ragazzo?

Xena: Quel mentecatto di ieri non mi voleva avvelenare! Mi ha somministrato una pozione! (le si illuminano gli occhi) Questa gliela farò pagare, dovesse essere l'unica cosa che faccio...

Peter: Scusate, ma noi non siamo della zona e vorremmo...

Xena: Si vede. Come andate in giro vestiti?

Peter: Nel posto da cui proveniamo, sono vestiti normali.

Olimpia: Vi procureremo vestiti decenti, se ci racconterete la vostra storia.


Cambio scena: una stanza, un tavolo di legno intorno al quale sono seduti Peter, Claire e Olimpia.

Claire: (ora è vestita con un lungo vestito bianco) Non capisco perché loro hanno dei vestiti comodi mentre io devo andare in giro come una...

Olimpia: Sembri una ninfa, così fragile e indifesa... (sorride ironica) Comunque, se non sapete dove andare, noi ci stiamo dirigendo a Sparta. Potete venire con noi...

Peter: Grazie Olimpia, te ne siamo grati, ma ho paura che la tua amica mi uccida nel sonno.

Olimpia: A volte Xena è un po' impulsiva, ma non ti farà del male. È molto leale.

Peter: Se la metti così, verremo con voi.


Cambio scena: una piazza, Hiro appare in un angolo e comincia  a guardarsi intorno. Prende un foglio di carta dalla tasca e si osserva intorno. Nella stessa piazza, in una locanda, Ares è seduto e osserva la via da cui si entra nella piazza. Si porta un bicchiere di vino alle labbra sorridendo.

Dopo qualche secondo (scenico), entrano Xena, Olimpia, Claire e Peter. Si avvicinano ad una bancarella per osservare dei braccialetti. Olimpia ne compra uno che regala a Claire che le sorride.

Ad un tratto, la piazza si svuota e il commerciante di braccialetti fugge spaventato. Degli uomini li accerchiano, armati fino ai denti.

Capo degli uomini: Buttate tutte le armi per terra!

Xena: E perché dovremmo farlo? Siamo forestieri, ma non abbiamo fatto nulla di male.

Capo: Voi siete i responsabili dell'incendio nella città di Anemos! Avete distrutto la vita di migliaia di persone!

Xena: Non so chi te lo abbia detto, ma è falso.

Ares avanza verso di loro ridendo. Xena alza un braccio e lo indica, mormorando: È stato lui.

Ares: Finalmente vi abbiamo trovato, tranditori! Avete osato distruggere una delle città più fiorenti della regione.

Olimpia: Sai benissimo che non siamo state noi. Tu e i tuoi scagnozzi avete deciso di festeggiare una qualche vittoria con un falò nella piazza principale di Anemos...

Claire: Scusa Peter, potresti tradurre?

Peter: Qualcuno ha dato fuoco a una città. E dicono sia colpa nostra.

Claire: Ma noi siamo arrivati ieri!

Peter: Prova a dirlo a loro... (Claire gli lancia uno sguardo torvo)

Hiro si avvicina a loro passando come se niente fosse in mezzo agli uomini armati.

Hiro: Peter Petrelli! Finalmente ti ho trovato!

Claire: È il giapponese che ti ha detto di salvarmi?

Peter: Sì, più o meno... (Hiro li guarda confuso, non capendo a cosa si stessero riferendo)

Claire: (avvicinandosi a Hiro) Piacere, io sono la cheerleader...

Hiro tira fuori un foglio di carta e Xena lo osserva.

Xena: Hai una pergamena stranamente bianca e sottile. Come è fatta? E la tua spada, è bellissima!

Hiro la guarda, non capendo una parola.

Peter: È greco antico, e per qualche motivo solo io sono in grado di capirlo... Dice che hai una bella spada.

Hiro: (sbuffando) Non è spada, è katana! (si gira verso Xena e indica l'arma imbronciato) Ka-ta-na. (poi nota il cerchio rotante della donna, appeso come al solito alla cintura)

Xena: (indicando la sua arma preferita) Questo è un Chakram. Cha-k-ram.

Capo: (si schiarisce la voce) Noi saremmo ancora qui...

Peter: Hiro Nakamura, noi non possiamo ancora andarcene. Queste due donne ci hanno aiutato e noi dobbiamo restituire loro il favore e non possiamo lasciarle nei guai.

Hiro: Capito. (sorride a Peter, come se avesse qualcosa in mente)


Cambio scena: una radura verde, dei cerbiatti pascolano tranquilli. Ad un certo punto alzano il muso e annusano l'aria. Scappano correndo. Subito dopo compaiono, dal nulla, Hiro, Peter, Claire, Olimpia, Xena. I primi non battono ciglio, mentre le due donne si guardano, la prima appena spaventata, l'altra eccitata.

Xena: Fantastico! Si può sapere che razza di creature siete?

Hiro: Dobbiamo andarcene, tra poco ci sarà un eclissi, e se non saremo tornati nel nostro tempo rimarremo bloccati qui per sempre.

Peter: Olimpia, Xena... È venuto il momento di salutarci...

Xena: Ve ne andate?

Peter: Torniamo a casa...

Olimpia: Se doveste passare di nuovo da queste parti, veniteci a trovare!

Hiro: (si sposta fino a poter guardare negli occhi Xena, nonostante sia più basso di lei, le fa un inchino e poi indica il cielo) Sei una delle mie eroine preferite, Principessa Guerriera. (si avvicina a Peter e Claire e poi i tre spariscono come sono apparsi poco prima)

Xena e Olimpia, rimaste sole, si guardano in silenzio per poi alzare la testa dove una spettacolare eclissi totale ha luogo.


Cambio scena: un bar, dove Hiro e Ando stanno mangiando del gelato e parlano in giapponese. Tutte le battute sono accompagnate da sottotitoli.

Ando: Non ho capito una cosa, però... Come faceva Petrelli a conoscere il greco antico?

Hiro: Non lo conosce, infatti. Secondo Piccolo Rebel, ha assorbito il potere di qualcuno senza accorgersene. Esiste al mondo qualcuno in grado di rispondere alle domande nella stessa lingua in cui gli vengono poste...

Ando: Ma cosa dici? È impossibile...

Hiro: Hai proprio ragione... Sarebbe come viaggiare nel tempo o volare... Cosa sto farneticando? (sorride sarcastico).

Immagine di fine puntata.

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