The answer
<h2 style="font-style: italic;"><span style="font-size: 14px;"><span style="font-family: times new roman,times,serif;">"Sophì, è da quando sono ritornato a Londra che sei silenziosa, triste.. Cos'hai?"
Louis si avvicina a me e mi si siede affianco, fissandomi.
Abbasso lo sguardo e comincio a torturarmi le unghie.
Sono passati quattro giorni dalla festa, due da quando Louis è ritornato e io non ho ancora avuto il coraggio di raccontargli di Harry.
Mi sento uno schifo, un punto interrogativo vivente.
A malapena capisco chi sono e ho qualche dubbio al riguardo anche su questo..
La verità è che so solo combinare casini.
Gli occhi di Louis sono ancora sulla mia figura, avvicina lentamente la sua mano alla mia e io la indietreggio.
Si alza di colpo e comincia ad urlare "Porca troia! Parlami Sophia, abbiamo passato due mesi in questa casa ad urlarci tutte le cose che ci uscivano dalla bocca e ora te ne stai seduta per terra senza neanche guardarmi in faccia!"
Lo guardo negli occhi, non l'ho mai visto così incazzato.
Circondo le ginocchia con le mani e mi faccio coraggio per quello che sto per dire.
"Stavo per andare a letto con Harry"
Sul suo volto passano mille emozioni diverse e non riesco a capire a cosa sta pensando.
Sento l'estremo bisogno di piangere, di urlare, picchiarmi la testa contro il muro.
Si allontana da me coprendosi il volto con le mani e girando per la stanza.
"Contro la tua volontà?" Riesce a dire, dopo essersi spostato le mani da davanti.
Scoppio a ridere, ma ironicamente, ovvio.
"No.." Faccio un respiro profondo "E' questo il bello: Non sono innamorata di lui e nonostante questo stavo comunque per andarci a letto"
Dopo aver detto l'ultima frase tira un sospiro di sollievo, ma si vede che è ancora scosso dalla mia confessione.
Torna verso di me "Lo hai fermato tu?"
Annuisco e lui si abbassa alla mia altezza "E perchè?"
"Non lo so.. A saperlo.." Sospiro.
Si siede e abbassa lo sguardo verso il suo braccio, guardandosi uno dei tanti tatuaggi che ha su di esso.
Mi accorgo del suo imbarazzo, sta per dirmi qualcosa quando lo interrompo.
"Ieri notte ho fatto un sogno" Mi guarda confuso.
"Ho sognato che ero sull'orlo di un precipizio insieme ad Harry e guardavo il panorama di fronte a me, con le braccia aperte.
Sorridevo e lui mi teneva i fianchi per evitare che cadessi.
Quando ho guardato giù però mi è salita un'improvvisa paura.
Di colpo mi voltai verso di lui chiedendogli 'Mi stai tenendo bene?', ma lui non c'era più."
Louis mi sta guardando serio, abbasso lo sguardo proseguendo "Di colpo sento che i miei fianchi vengono afferrati da altre due mani, abbasso lo sguardo verso di loro e noto che al polso portavano dei bracciali tutti colorati.. Mi sono sentita così protetta, così felice"
Mi sorride tristemente "Sarà forse un segno del tuo futuro?"
Appoggio la testa contro al muro guardando il soffitto "Chissà.."
Due mani calde afferrano le mie e rabbrividisco, voltando il viso verso lui.
Faccio ricadere il mio sguardo sulle sue mani che tengono ben salde le mie, quando mi accorgo che al polso porta i braccialetti che avevo sognato.
Sgrano gli occhi e comincio a tremare.
"Louis, tu porti sempre questi bracciali?" Chiedo con un filo di voce.
Li guarda e sorride "A dir la verità gli ho comprati quando sono andato in Irlanda, è la seconda volta che li metto"
Tolgo le mie mani dalle sue e mi alzo di scatto, con gli occhi sbarrati, seguita da lui.
No, non può essere.. Il ragazzo che mi teneva nel sonno era lui.
Mi allontano, guardandolo.
Osservo ogni parte di lui.
Osservo le sue braccia muscolose e piene di tatuaggi, le immagino mentre si avvicinano a me, allargandosi, pronte ad accogliermi fra loro.
Osservo le sue spalle grandi e forti, dove ho appoggiato la testa mentre piangevo.
Osservo il suo viso, le sue labbra e sento ancora il loro contatto sulla mia guancia e sulla mia bocca, quella volta che ci siamo baciati.
Osservo i suoi capelli, i suoi occhi e infine la catenina che gli ho regalato sul suo collo.
Ricordo il modo impacciato in cui cercavo di allacciargliela sbagliando sempre per colpa delle mie mani tremanti.
No, come ho fatto a non capirlo subito?
Il fatto è che adoro ogni singola cosa di lui.
A partire dal modo in cui si allaccia le scarpe, si mette il giubbotto e si tira su le maniche della felpa.
Adoro il modo in cui prende una sigaretta dal pacchetto, il modo in cui si morde le labbra e sorride spostandosi i capelli dal volto.
Adoro tutto, tutto.. E non gli toglierei per niente al mondo neanche un difetto.
Si avvicina a me visibilmente preoccupato e io mi allontano da lui, uscendo dalla stanza.
Adoro ogni singola cosa di lui ma, cazzo, si può avere paura di quello che vuoi?
Afferro il giubbotto, le sue chiavi e mi catapulto di corsa verso l'uscita mentre lui mi rincorre, cercando di fermarmi.
Esco dalla porta di casa e la chiudo a chiave alle mie spalle, appoggiandomi ad essa.
Mi sono sfracassata la testa di domande quando avevo la mia risposta davanti.
Sento dei colpi contro la porta "Sophia non puoi fare così! Apri sta cazzo di porta, so che sei ancora li!"
Non posso aprirla.
Mi sono appena resa conto che il ragazzo che voglio affianco a me è il mio migliore amico.
Ma lui vorrà me?
Appena mi porgo questa domanda mi copro la testa con le mani.
Sento altri colpi.
Poi cinque.
Due.
Silenzio.
"Sono io il ragazzo del sogno?"
Non rispondo.
"Apri la porta, ti prego.."
La sua voce è diventata un sussurro, mi giro verso la porta e, sempre tremando, giro le chiavi nella serratura.
Quando la apro piano piano lui è di fronte a me.
Faccio un passo verso l'interno e la chiudo, con gli occhi bassi.
"Sì.."
Mi sorride e si porta una mano fra i capelli, non posso fare a meno di sorridere anch'io.
"E cosa pensi in questo momento di questo ragazzo..?"
Guardo la distanza che ci divide "Penso che non dovrebbe stare così lontano da me.."
Sorride.
Il suo sorriso ora mi ha aperto un mondo.
Si avvicina, facendo diminuire la distanza che ci divide e afferra la mia mano, tirandomi verso di se.
Appoggio una mano sul suo petto e poi la sposto sul viso.
Gli accarezzo una guancia e lui chiude gli occhi.
Quando li riapre prende con entrambe le mani il mio e mi bacia dolcemente.
Un bacio diverso da quello con Harry, queste emozioni sono diverse, io sono diversa con lui.
Sento le sue dita muoversi sulle mie guance, quando ci stacchiamo mi sento persa, abbandonata.
Incontro il suo sguardo e capisco che no, non mi ha abbandonata e non lo farà.
Il mio cuore batte a mille, la mia testa gira e io non smetto un secondo di tremare e rabbividire.
Affondo le mani nei suoi capelli e lo bacio ancora ma questa volta il ritmo cambia.
Le nostre lingue si cercano, si vogliono.
Io voglio lui e non ho mai ho provato nella mia vita un desiderio più grande di questo.
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