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Memories

FLASHBACK.

BIANCA.

Non so come a mia sorella sia saltato in mente di fare questa festa a casa nostra! Sono le due di notte e siamo ancora qua a pulire per terra, quando io vorrei essere nel mio letto a dormire.

Non sono un'amante delle feste, al contrario di Lucy, che ne farebbe una alla settimana visto che abbiamo una casa 'molto spaziosa' secondo le sue teorie.

Mi sentivo stanca e senza forze, mentre mia sorella cantava beata.

"Io non so dove le trovi tutte queste forze post-party!" Le dico, appoggiandomi alla scala.

Scoppia a ridere, appoggiandosi anche lei. "Sai che sono fatta così, adoro divertirmi!"

La guardo.

E' l'esatto contrario di me: Capelli lisci, biondi fino alle spalle e gli occhi azzurri.

Estroversa, determinata, coraggiosa e per niente timida.

Io, capelli ricci, neri lunghi fino a metà schiena e occhi grandi e neri.

Molto timida, chiusa e confusionaria, come tutto quello che è nella mia testa..

Suona il campanello e a poco non ci viene un colpo! Chi può essere alle due di notte?

Io e mia sorella ci guardiamo, quando lei prende coraggio e apre la porta.

Quello che vedo mi lascia senza parole.

"Ehm, ciao Lucy, scusa per l'ora, sapevo che c'era una festa, ma vedo che è finita.. Volevo parlare con Bianca.."

Louis.

Louis Tomlinson, il ragazzo più bello e temuto della scuola è dalla mia porta e chiede di me.

Sono innamorata di lui da un'anno e siamo vicini di banco da quattro mesi.

In questi mesi siamo diventati amici, ma ci vediamo solo a scuola.. Per questo sono stupita a vederlo alla mia porta.

Lucy gli sorride e lo fa entrare. Quando mi vede mi sorride imbarazzato, ma non si rende conto di quanto lo sia io..

"Bianca, io vado in camera mia a sistemare, ciao Louis!" Ci sorride e mi guarda, sa che mi piace.

Rimaniamo in silenzio a guardarci, quando lui si avvicina a me tirando fuori un libro dal sacchetto. "Oggi ti eri dimenticata questo a scuola e sono venuto a riportartelo.."

Il tono della sua voce è basso, sembra completamente un'altra persona.

Ma io l'ho sempre saputo che la sua era solo una maschera.

Guardo il libro che mi porge e lo prendo, le nostre mani si sfiorano.

"Grazie.." Gli sorrido dolcemente mentre appoggio il libro e mi avvio verso la cucina, per offrirgli qualcosa da bere o da mangiare.

"Cosa vuoi? Da bere, da mangiare, dei bisc.."

"Voglio te."

Mi fermo di colpo.

Ho sentito bene? Ha detto che vuole me?

No, non è possibile.. Mi ha sempre ignorata, adesso eravamo amici ma nulla di più..

Sento i suoi passi avvicinarsi a me.

"Bianca.."

Mi volto e mi trovo a dieci centrimetri dal suo viso.

"Louis, non può essere possibile.."

Non riesco a parlare, non so cosa rispondere, mi sento così stupida, il mio cervello sta andando fuori di testa e il cuore batte all'impazzata.

Lui mi sorride e con la mano mi accarezza una guancia, facendo diminuire quei centimentri che ci dividono.

Spaventata gli sposto la mano tremando e mi allontano, andando a sbattere contro il muro vicino alla scala.

Lui mi guarda senza capire, poi si copre il viso con le mani.

"Sono uno stupido vero?"

No che non lo sei.

"Credi davvero che io sia venuto fino a qua, alle due di notte, solo per portarti un libro? La verità è che sono due mesi che sto bene solo quando sono con te, solo tu riesci a farmi sentire diverso."

Si avvicina a me, mentre io non mi muovo.

Il mio cuore sta per scoppiare.

"Io non ti faccio sentire diverso, io faccio in modo che tu ti senta solo te stesso.."

I suoi occhi si illuminano, appoggia una mano al muro e con l'altra mi alza il mento.

"Voglio baciarti.." Mi sussurra nell'orecchio, baciandomi la guancia mentre si avvicina sempre di più alle mie labbra.

Chiudo gli occhi, mi lascio andare e lui mi bacia dolcemente.

Ma questo dura per poco, perchè per intensificare il bacio, mi prende con entrambe le mani il bacino e lo fa combaciare precisamente al suo.

Rabbrividisco al tocco con la sua pelle.

Affondo le mani nei suoi capelli, che ho sempre desiderato toccare e continuiamo a baciarci per un tempo che sembra un'eternità.

Una bellissima eternità.

FINE FLASHBACK.

SOPHIA.

La campanella mi fa capire che finalmente questa giornata è finita. E' stata la giornata più lunga che io abbia mai passato!

Due ore seduta affianco a Louis, con i nostri gomiti che continuavano a toccarsi e i nostri occhi che si cercavano..

Mentre le altre tre ore con Harry che controllava ogni mio movimento, anche quando ero in banco con qualcun'altro.

Mi sento in gabbia, non capisco cosa voglia fare quel ragazzo!

Prendo il mio zaino ed esco dalla classe, senza neanche aspettare Harry, piuttosto torno a casa a piedi da sola.

Faccio un pezzo di corridoio il piu veloce possibile, senza voltarmi indietro.

Quando sto per uscire dalla scuola una mano mi afferra per il braccio e mi volta.

Mi trovo faccia a faccia con Harry, che mi guarda arrabbiato.

Lui arrabbiato? Io lo dovrei essere! Sembra che io non sappia badare a me stessa!

Si avvicina e la sua faccia è a dieci centimetri dalla mia.

"Sfuggi da me?" La sua voce è bassa, più vicina ad un sussurro.

"Sei la mia ombra e non capisco perchè" Rispondo seria, anche se questa vicinanza manda il mio cervello in tilt.

Lui si guarda intorno, allevia la presa ma senza lasciarmi, poi mi porta verso la sua macchina e mi fa salire senza dire una parola.

Sale anche lui e mette in moto.

"Non mi rispondi?" Domando, guardandolo guidare.

Nessuna risposta.

Scoppio in una risata ironica.

"Harry Styles, sei rimasto incantato da me? Visto che non mi lasciavi stare un'attimo" Chiedo, imitando il suo tono di voce, nella stessa maniera in cui lui fece quella domanda a me.

Lo vedo sorridere, per poi voltarsi verso di me.

"Perchè avrei dovuto?" Mi guarda malizioso.

Lo odio, non lo sopporto.

Vorrei solo sapere perchè mi da tutte queste attenzioni! Mi sento chiamata in causa e vorrei avere voci in capitolo visto che si tratta di me, è così sbagliato?!

Lo squadro e alzo le spalle, voltandomi.

Parcheggia davanti a casa mia e scendo subito. Sto per chiudere la portiera senza neanche salutarlo, quando..

"Domani mattina, alle sette e mezza sono qua fuori"

Mi fermo e lo guardo.

Mi sorride.

Ha proprio una faccia da stronzo quando fa così.

"No grazie, vengo a piedi" Ricambio il sorriso, ovviamente ironico.

"Non era una domanda."

Se non si toglie quel sorriso dalla faccia, giuro che glielo tolgo io a suon di schiaffi! Me ne vado e a poco non gli sbatto la portiera in faccia.

Apro la porta di casa e vado subito in camera di Niall, sdraiato nel letto che mangia biscotti dentro un pacco gigante.

"Mi spieghi che problemi ha il tuo amico Harry?"

Mi guarda senza capire e dice qualcosa di incomprensibile con la bocca piena.

"Quando hai finito di fare il porcello con la bocca piena, avvisami!" Esco e sbatto la porta.

Sono troppo nervosa! Harry mi da sui nervi.

Ripeto, so badare a me stessa, non c'è bisogno che mi controlli ventiquattro ore su ventiquattro e che poi si comporti così da stronzo!

E per quanto riguarda Louis, non mi sembra poi così cattivo. Sono rimasta seduta accanto a lui per due ore e non ha mai minacciato di uccidermi.

Appena entro in camera mia, chiudo la porta a chiave, tolgo lo zaino e faccio scivolare il mio corpo sulla porta.

Non capisco: Perchè quando vedo Louis il mio cuore batte a mille?

Stamattina, ogni volta che mi guardava, che mi sfiorava, a me sembrava di essere in paradiso..

Per non parlare del suo sorriso.. Lo avrò visto solo due volte ma mi sembrava di conoscerlo a memoria.

Se sorrideva lui, d'istinto lo facevo anch'io.

Mi copro il volto con le mani stropicciandomi gli occhi.

Di colpo mi viene in mente Harry, il modo in cui mi ha guardata in macchina stamattina, il suo sorriso malizioso, come se volesse mangiarmi da un momento all'altro, che poi si trasforma in quello di un cucciolo che ha bisogno di affetto, che vuole proteggere ed essere protetto..

Cazzo, sono qua da solo due giorni e già ho la testa incasinata! Ma si può?!

Sento bussare alla porta.

Mi alzo e, quando la apro, trovo Niall che mi porge il pacco di biscotti che stava mangiando, sorridendomi. E' sempre il solito mangione!

Gli sorrido, prendendone uno e facendolo entrare.

LOUIS.

Torno a casa con Liam che continua a parlare senza mai prendere fiato.

Mi dispiace per lui, ma non lo sto ascoltando, la mia mente è altrove.

Continuo a pensare a Sophia e mi sento immensamente in colpa perchè non dovrei.

Devo rimanere fedele a Bianca, io l'amo ancora.

"Tommi, mi stai ascoltando?" Mi chiama Liam.

"Sì, scusa, sono stanco.." Mento a lui e a me stesso.

Sophia mi ha rapito, non riuscivo a distogliere lo sguardo dai suoi occhi verdi, dai suoi capelli rossi che spostava dietro le orecchie quando gli andavano davanti agli occhi mentre scriveva..

I suoi movimenti erano calmi, ogni gesto che faceva io riuscivo ad analizzarlo, a godermelo. E la guardavo come uno scemo, è così bella.

"Stanco? Fratello, tu stai pensando a qualcosa.. o forse a qualcuna?"

Guardo Liam, possibile che non gli sfugga niente?

Prendo velocemente dal pacchetto una sigaretta e l'accendo.

"Sai che con me puoi parlarne.." Si avvicina "L'ho capito che sei rimasto incantato dalla sorella di Horan.."

Abbasso lo sguardo "No.."

"Tommi, non c'è nulla di male ad ammetterlo, sei giovane, Bianca rimarrà sempre nel tuo cuore, ma sono sicuro che anche lei vorrebbe che tu.."

Lo spingo via bruscamente. "Tu non hai idea di quello che ha fatto per me Bianca, non posso tradirla così, nemmeno con il pensiero! E' chiaro?!" Sbraito.

Detto questo me ne vado.

So che ha ragione, ma non posso ammetterlo, lo ammetterei anche a me stesso..

......

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