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Lose my mind

<h2 style="font-style: italic;"><span style="color: #000000;"><span style="font-size: 14px;"><span style="font-family: times new roman,times,serif;">La settimana passa in fretta, con Harry che si ostina a presentarsi tutte le mattine davanti alla mia porta per portarmi a scuola, che controlla ogni mio movimento con Louis con lo sguardo, per poi finire a litigare: Io non tratto bene lui e lui non tratta bene me.. Vorrei capire perchè non mi lascia stare.

Finalmente è arrivato sabato e io e Niall passeremo una bel sabato sera: "Fratello-sorella", come abbiamo sempre fatto.

Dopo essere stata in giro per Londra con mia madre apro la porta di casa, saluto Luke e la musica a tutto volume richiama la mia attenzione.

Guardo confusa mia mamma che ricambia lo sguardo nella stessa maniera, mentre raggiunge Luke in cucina ad aiutarlo a preparare la cena.

Salgo le scale e noto che la musica arriva dalla camera di Niall.

Apro la porta senza neanche bussare.

"Niall, non credi che forse dovresti abbassare un po'?"

Gli occhi dei presenti si voltano per guardare la mia figura sulla porta.

Niall è seduto sulla sedia di fronte alla scrivania con Zayn e Harry che sono seduti per terra verso di lui con le gambe incrociate.

"Ciao Sophì, com'è andato il tour?" Niall mi sorride mentre Zayn e Harry si alzano per venirmi a salutare "Stasera rimangono anche Zayn e Harry così mi aiutano ad organizzare la festa per il mio compleanno"

"Hey Zayn" Mi avvicino stampandogli un bacio sulla guancia e lui mi abbraccia.

Adoro questo ragazzo, sembra così 'duro e scontroso' invece è tutto il contrario.

Ricambio l'abbraccio chiudendo gli occhi, quando li riapro l'immagine di Harry è di fronte a me.

Vorrei richiudere gli occhi pur di non vederlo, ma Zayn si stacca dal nostro abbraccio, così mi ritrovo di fronte al riccio.

Mi squadra dalla testa ai piedi e sarei proprio curiosa di sapere che cavolo ha da guardare.

Oltrepasso la sua figura e vado a salutare Niall che mi osserva con aria di rimprovero.

"Ciao anche a te Sophia" Harry si volta verso di me, mentre mi abbasso per dare un bacio a Niall.

Lo saluto con un gesto della mano senza neanche guardarlo.

"Hai mangiato pane e simpatia stamattina?"

Non rispondo, mi sta solo stuzzicando.

"RAGAZZI E' PRONTA LA CENA!" Le urla di mia madre richiamano subito l'attenzione di Niall, che corre fuori dalla porta insieme a Zayn.

Faccio per seguirli quando la mano di Harry si impossessa della mia, voltandomi. Riesco a sfuggire alla sua presa, ma lui mi blocca, tirandomi addosso a lui.

"Spiegami che problemi hai" La sua voce è bassa, dura e roca.

La sua stretta, il suo tocco, il modo in cui mi guarda con quegli occhi verdi mi manda in tilt, lo so.

Sono attratta da lui, ma se provassi a toccarlo, a ricambiare il suo sguardo, so' che cadrei nella sua trappola.

Sarei solo uno dei suoi mille giocattoli e io ho un cuore da difendere.

"Lasciami Harry" Provo a replicare, trovandomi solo un Harry ancora più arrabbiato.

Scolla il suo sguardo da me, guardando oltre il mio corpo, controllando che non arrivi nessuno.

Senza mollare la presa, si avvicina alla porta e la chiude con l'altra mano.

Approfitto per sfuggire da lui ma senza risultato, anzi, mi tira ancora una volta contro di se e, appena tocco con il suo petto caldo, rabbrividisco.

"Non ti lascio andare finchè non mi dici cos'hai contro di me" Le sue labbra sono a cinque centrimetri dalle mie.

Le osservo mentre le bagna con la lingua e credo di poter impazzire.

No, Sophia, vattene da qui, tutto ciò non va per niente bene!

Distolgo lo sguardo. "Devo per forza avere qualcosa contro di te? O per caso ti rode il fatto che esista qualcuna che non ti voglia?"

I suoi occhi verdi si socchiudono e lo vedo contrarre i muscoli.

Si avvicina pericolosamente a me tenendo ben saldi i suoi occhi ai miei, mentre io indietreggio, per quel che posso.

Quando molla la presa di colpo, rimandendo fermo e io mi allontano sempre di più.

"Se non mi vuoi, allora perchè ti allontani ogni volta che mi avvicino, come se tu fossi attratta ma allo stesso tempo spaventata da me?"

Pronunciate quelle parole mi sorride, mostrando le sue bellissime fossette ai lati della bocca e mordendosi il labbro esce dalla porta.

Io rimango come una stupida appoggiata al muro, senza aver il coraggio di muovermi.

Harry è un ottimo osservatore, ma ancora non ha capito che con me non ha speranze.

L'ultima cosa che voglio è soffrire per amore.

Al terzo richiamo di mia madre per la cena finalmente scendo, dopo essermi sciacquata la faccia, che era diventata nel frattempo molto pallida, più del solito.

Arrivo al tavolo e mi siedo nel posto libero in mezzo a Niall e Zayn per fortuna, ma di fronte ad Harry, che mangia continuando a guardarmi di sottecchi, per far si che Niall non lo noti.

"Hazza, voglio che tu inviti tutti i nostri ex compagni delle medie, ci tengo a rivederli, hai ancora i loro contatti?" Chiede Niall, con la bocca piena, com'è suo solito fare.

"Si certo, va bene capo! Poi chi invitiamo?" Risponde il riccio, pulendosi la bocca con il tovagliolo.. Perchè deve essere così sexy?

"Mmmh.." Mi volto verso Zayn, che ha finito di mangiare e si sta leccando le labbra.

Okay: Sono circondata da ragazzi irresistibilmente attraenti.

Mi volto verso Niall e quello che vedo mi fa scoppiare in una rumorosa risata, sta 'risucchiando' gli spaghetti in una maniera 'molto meno attraente'.

Zayn scoppia a ridere insieme a me, mentre Niall mi squadra offeso.

Quando ci ricomponiamo Zayn comincia la sua lista.

"Io direi anche Vale, Georgia, Sarah, Christina.."

E quello che segue è un lunghissimo elenco di ragazze, quando ad un certo punto il bellissimo pakistano mi mette un braccio dietro la schiena, tirandomi verso di lui.

"Che facciamo Niall? La rossa la invitiamo?" Ovviamente 'la rossa' è la sottoscritta.

Niall scoppia a ridere facendo segno di no con il dito, mentre io gli tiro una sberla sulla spalla, facendo la finta offesa.

"Niall, perchè non invitiamo anche Tomlinson e Payne?"

Al solo nominare quei cognomi, un silenzio cala in cucina. Mi volto per guardarlo in faccia: Harry, che intenzioni hai?

"Fratello, che ti salta in mente?" Risponde Niall, sorridendo ironicamente.

Harry mi guarda con aria di sfida, mordendosi un labbro.

Quanto vorrei spaccargli la faccia e la mia espressione ne è la prova di quello che vorrei fare.

"Direi che non è il caso di invitarlo.." Conclude Zayn mentre Harry alza le spalle indifferente.

Styles, mi stai dichiarando guerra? E guerra sia.</span></span></span>

<span style="color: #ff0000;"><span style="font-size: 14px;"><span style="font-family: times new roman,times,serif;">- MONDAY.</span></span></span>

<span style="color: #000000;"><span style="font-size: 14px;"><span style="font-family: times new roman,times,serif;">LOUIS.

Sto camminando da solo verso scuola, con la mia sigaretta a farmi compagnia.

Faccio un tiro e scalcio lontano un sassolino per terra con le mie Vans.

Sbuffo fuori il fumo e lo guardo uscire a piccoli cerchiolini.

Cammino con calma, anche se so di essere un po' in ritardo, ma non mi importa.

La mia mente è lontana, sto pensando a Bianca e ai suoi occhi neri pieni di speranza.

Non meritava di morire.

Non si meritava nulla di male, lei, che aveva donato così tanto bene.

Sto pensando ai suoi capelli neri che pian piano cadevano sulla sua pelle, mentre la pettinavo.

Sto pensando alle sue ultime parole, che mi disse la sera prima di andare:

"Mi ero solo innamorata, sono stata così egoista?"

Egoista, tu? Amore mio, se c'era una cosa che non faceva parte di te era l'egoismo.

Una lacrima scende dal mio viso, mentre l'asciugo velocemente.

Arrivo a scuola e mi accorgo che seduta da sola sulla panchina dove stavamo sempre io e Bianca c'è Sophia.

La riconosco dai riccioli rossi che porta sciolti e dalle braccia minute che spostano i boccoli dal suo viso. Il sangue che scorre nelle mie vene comincia a pompare sempre di più.

Ha gli occhi abbassati e noto che sta piangendo.

Alza gli occhi e incatena i suoi occhi verdi ai miei, arrossisce e si asciuga in fretta le lacrime, mentre prende il suo zaino e corre verso l'entrata della scuola.

Perchè scappa?

Di colpo sento il bisogno di inseguirla, di raggiungerla, di chiederle perchè piange, perchè lo scorso lunedi si è sentita male vicino a quella panchina, perchè trema quando i nostri gomiti si sfiorano.

Spengo la sigaretta per terra, incomincio a correre e riesco a vederla. Il corridoio è vuoto, sta per entrare in classe quando l'afferro per il braccio, facendo segno con l'altra mano di non fiatare.

Lei ammutolisce e si lascia guidare da me.

SOPHIA.

Mi sono sentita ancora male davanti a quella panchina.

Non so cos'abbia di speciale, è una semplice panchina, ma sembra che dentro abbia racchiuso il mondo intero.

Mi siedo sopra, tanto ormai sono in ritardo, e scoppio a piangere silenziosamente mentre la tocco con la mano.

Ad un tratto mi sento osservata, e mi accorgo che due occhi azzurri mi stanno fissando stupiti.

Louis, è lui.

Incrocio il suo sguardo e, imbarazzata, corro dentro la scuola, asciugandomi le lacrime.

Sto per entrare in classe quando una mano grossa e calda mi afferra il braccio dolcemente.

I nostri occhi si incontrano ancora, sto per parlare con quel poco fiato che mi rimane ma lui mi fa segno di non parlare, per poi prendermi la mano e indicarmi una stanza vuota.

Sono confusa, ma lo seguo comunque.

Arriviamo davanti alla sala professori e molla la mia mano per qualche secondo.

Apre piano la porta e controlla che non ci sia nessuno dentro, ma il buio glielo conferma.

Riprende la mia mano tremante ed entriamo nella stanza, senza nemmeno accendere la luce.

Cerca di prendermi entrambe le mani ma io, spaventata dal buio intorno a me e dal suo modo di fare, indietreggio andando a sbattere contro il muro.

Aderisce spaventosamente il suo corpo al mio, più veloce e in un modo più aggressivo.

"Perchè?" Mi sussurra, a pochi centimetri dal mio viso.

"Perchè cosa?" Rispondo.

Il mio cuore va a mille e non ho mai provato delle sensazioni così in vita mia.

I suoi occhi sono così azzurri che riesco a vederli benissimo nonostante il buio intorno a noi.

"Perchè eri seduta su quella panchina da sola a piangere? Perchè lunedì scorso ti sei sentita male davanti ad essa? Perchè tremi quando ti sfioro?" Poi prende la mia mano e la poggia sul suo cuore "E, soprattutto, spiegami perchè il mio cuore batte così forte."

La mia testa comincia a girare, le mie gambe fanno fatica a tenermi in piedi quando lui mi accarezza il viso con la mano e si avvicina alle mie labbra.

Il mio cuore sta per scoppiare, nel mio stomaco non volano farfalle, ma interi stormi di rondini nel momento in cui le sue labbra toccano dolcemente le mie, lasciandomi un piccolo bacio.

Il bacio più bello che io abbia mai dato.

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