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Guaio

"So, get out, get out, get out of my head"

Entro in cucina, in un posto dove finalmente non c'è nessuno, e chiudo la porta guardando il casino che è di fronte a me. Raccolgo qualche bicchiere di plastica per terra e li butto nel cestino.

C'è tantissima gente, Niall e Zayn mi hanno presentato alcune ragazze simpatiche e alcuni amici mentre Harry era occupato a fare il cretino con una poco di buono.

Amavo le feste, ma adesso sto cominciando a detestarle! Troppa gente ammassata, che urla per comunicare e poi.. Harry con quella lì, dai, è patetico.

Supero il tavolo facendomi strada tra le mille cose per terra: Ho la sensazione che passeremo tutta la notte a pulire!

Riesco a raggiungere il lavandino dove affianco sono appoggiati dei bicchieri puliti insieme a dell'acqua e degli alcolici vari. Ne prendo uno e verso un pochino di vodka.

Lo so, non fa bene, ma la mia testa sta già andando in tilt, tanto vale che ci vada del tutto.

Mentre la verso sento la porta aprirsi, dei passi e la porta chiudersi alle spalle.

Appoggio la bottiglia di fronte a me e lentamente mi volto, sperando che sia Niall.

"Non devi bere quella roba"

La sua voce è bassa, roca mentre quegli occhi verdi sono posati su di me.

Harry Styles è di fronte a me, appoggiato con la schiena sulla porta, le braccia incrociate e lo sguardo serio.

Mi appoggio al lavandino guardandolo nella stessa maniera.

"E tu non devi darmi ordini" Rispondo secca, facendo scorrere d'istinto il mio sguardo su tutto il suo corpo.

Ride, ma lo so che è irritato dal fatto che io non obbedisca ai suoi ordini.

Mi avvicina lentamente verso di me e io stringo il bicchiere che ho in mano. Dio mio, perchè mi fa questo effetto?!

"Perchè non posso?" Chiede, sorridendo maliziosamente.

Osservo i suoi movimenti lenti verso di me, si sistema i capelli e si asciuga le labbra.

Lo fa apposta? Per forza, una persona così non può essere reale.

"Non mi risulta che di cognome io faccia: Styles." Ora è di fronte a me e poggia le mani sul lavantino, vicino ai miei fianchi. "Arrenditi Harry, non avrai la meglio su di me, non farò mai quello che vuoi"

Che cazzate stai dicendo Sophia? Harry ha gia la meglio su di te!

Sorride divertito, lo sa che sono imbarazzata e attratta da lui. Non ci penso due volte e bevo tutta la vodka a goccia.

Il calore si impossessa di me e le mie guance diventano rosse.

"Non voglio che tu faccia quello che voglio" Mi blocco e appoggio il bicchiere nel lavandino, senza staccare gli occhi dai suoi. "Sono solo attratto da te"

Il suo petto sfiora il mio, il battito del mio cuore aumenta sempre più e la testa mi gira.

No, ferma Sophia, ragiona.

"Come la metà della popolazione femminile londinese" Rispondo "Harry, ti ho visto fare il cretino con quella ragazza prima, non sono un gioco."

Il suo sorriso scompare e sento i suoi muscoli tendersi. Ho detto solo la verità, che c'è di male?

"Credi che ti abbia presa per un gioco?" La sua voce è seria, fa persino paura mentre i suoi occhi sono incollati ai miei.

Mi avvicino al suo orecchio "Sì, e io ho un cuore da difendere"

Detto questo cerco di uscire dalle sue braccia che mi tengono intrappolata, senza risultato.

"Lasciami uscire per favore"

Non mi risponde e non da segno di volersi spostare, mentre io cerco di liberarmi.

Alla fine mi riappoggio contro il lavandino aspettando che si levi.

"Mi reputi una merda, vero?"

Il suo sguardo è buio, gli occhi da grandi e verdi sono diventati delle fessure scure.

"Lasciami andare, c'è una festa fuori, ricordi?"

Riprovo ad uscire e a spingere via le sue braccia "Me ne fotto della festa, io da qua non mi muovo"

Ritorno al punto di partenza.. Non lo sopporto più! Mi trova attraente? C'era bisogno di dirmelo? Trova attraenti un sacco di ragazze, perchè non va da loro invece di stare qui a tenermi ferma?!

Sarebbe tutto più semplice!

Ad un tratto il suo viso è a pochi centimetri dal mio.

No, devo fermalo!

Carico tutta la forza che ho sulle braccia e lo spingo via da me, facendolo andare a sbattere contro il tavolo di fronte. Impreca qualcosa e si lancia addosso a me facendo aderire il suo corpo perfettamente al mio, contro il frigorifero, e tenendomi fermi entrambi i polsi sopra la testa.

"Sophia, mi reputi una merda"

Ora più che una domanda sembra un'affermazione.

Stringe forte i miei polsi facendomi male, gemo dal dolore e lui allevia la presa. Riesco a far scappare una mano, a raggiungere un bicchiere pieno di acqua e a tirarglielo in pieno viso.

Lo prendo di sorpresa e molla anche l'altro polso, indietreggiando.

I ricci che teneva alzati gli ricadono sul viso, la maglietta bianca è tutta bagnata e si intravedono tre grosse farfalle che rimango a fissare incantata. Delle goccioline d'acqua scendono dal suo collo, raggiungendo i suoi pettorali perfetti.

"Sei una stronza" Alza lo sguardo, è ancora arrabbiato ma i suoi occhi stanno tornando verdi.

Mi guarda e sorride malizioso, leccandosi il labbro superiore, dove intando è caduta una gocciolina d'acqua.

Mi ricorda un lupo affamato e la sua preda.. beh, la sua preda sono io.

Scappa, Sophia, scappa.

Corro verso la porta della cucina per andarmene, quando una mano calda mi afferra e mi volta verso di lui.

Avvicina le sue labbra alle mie sussurrando "Seguimi.."

Attreccia le sue dita con le mie e oltrepassa la porta della cucina.

Cerca di non dare nell'occhio in mezzo alla gente e saliamo le scale.

Quando arriviamo davanti alla camera degli ospiti, lui si guarda intorno e apre la porta spingendomi dentro.

La chiude a chiave alle sue spalle, accende una piccola luce e mi viene incontro spaventosamente.

"Rispondi alla mia domanda" Lo guardo facendo finta di non capire. "Non prendermi per il culo, mi reputi una merda?"

Alzo gli occhi al cielo "Oh Harry, ho mai detto una cosa del genere?! Piantala! Quanto sei esag..."

Non faccio in tempo a finire la frase che lo sento imprecare un "Porca puttana" per poi ritrovare le sue labbra sulle mie, mentre tiene il mio viso fermo con entrambe le mani: Harry, dove pensi che possa scappare?

Si stacca di colpo e mi guarda, con i nostri respiri non regolari, non ci ripenso due volte e lo bacio, lo bacio con passione.

Le nostre lingue si cercano, mentre io affondo le mani nei suoi ricci bagnati.

Il sangue nelle mie vene pulsa sempre più forte, il mio cervello si scollega e un calore avvampa dentro di me. Non capisco se la colpa è della vodka o di Harry.

Comincio ad impazzire.

Le sue mani si poggiano sul mio bacino, lo tirano combaciandolo con il suo, per poi risalire da sotto la camicia, sulla mia schiena nuda.

Brividi percorrono tutto il mio corpo.

Devo fermami, non va bene, non va per niente bene.

Ci stacchiamo un attimo per riprendere fiato, mi guarda negli occhi per una frazione di secondo e poi ricomincia a baciarmi, ricomincia la guerra.

Lo voglio, ho bisogno di lui.

Come quando stai morendo di sete e trovi la sorgente d'acqua: Ti ci butti a capofitto.

Così continiuamo a cercarci, come due pazzi, fin quando non fa ricadere le sue mani sulle mie cosce e mi solleva da terra.

Incrocio le gambe intorno al suo bacino, continuando a baciargli il collo mentre lui mi fa sedere sulla scrivania.

Affonda una mano nei miei capelli rossi, mentre con l'altra mi alza il mento.

Comincia baciarmi il collo, ad ogni bacio tremo e sento i suoi ricci bagnati accarezzarmi il mento.

Sto andando fuori di testa, completamente.

Lo sposto dall'incavo del mio collo e lo bacio sulle labbra, mentre le mie mani non ragionano più e gli tolgono la maglia.

Finalmente vedo il suo petto perfetto, guardo ogni tatuaggio e mi spavento alla vista della grossa farfalla.

Lui nel frattempo osserva ogni mio movimento, prende la mia mano e la porta sulla farfalla.

Poi, mentre mi bacia ancora appassionatamente, con una mano comincia a slacciare i bottoni della mia camicietta mentre poggia l'altra sulla mia coscia, salendo: Accarezza l'inguine, sale piano piano e accarezza in mezzo alle mie gambe.

Cazzo, Sophia, TIME-OUT! TIME-OUT!

Non faccio in tempo a spostarlo che si allontana da solo, ancora stordito da tutto ciò che è appena successo.

"Cazzo, cazzo, cazzo" Lo sento imprecare mentre raccoglie la sua maglia da terra e la rimette.

Io lo guardo, in tutta la sua bellezza, mentre cerca di ricomporsi.

"Harry.." Sussurro, mentre scendo dalla scrivania e mi sistemo la camicia.

"Sophia stavamo per fare una cazzata, un'immensa cazzata"

Sto per replicare, ma dalla bocca non mi esce niente..

Si sposta i capelli dal volto e gira la chiave nella serratura per aprire la porta.

"Harry," Si volta verso di me "Ti sei scottato?"

Mi guarda confuso, deglutisco e mi faccio coraggio "Un secondo fa quando mi hai toccata li.. Sembrava che ti fossi scottato"

Abbassa lo sguardo aprendo la porta, sta per uscire quando mi guarda un'ultima volta:

"Stavo andando a fuoco, piccola."

......

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