Epilogo

È buffo come la vita può cambiare in una frazione di secondo.
Vivere, o sopravvivere, non è così semplice per tutti.

Troppi ostacoli da superare, troppi no da incassare, e troppe umiliazioni da mandar giù con quel gusto amaro in bocca della sconfitta.

Quando si è piccoli i rifiuti sono mal accettati perché ciò che si pretende è legittimo, anche se il tutto si nasconde dietro ad un capriccio.

Ma d'altronde, cosa pretendiamo? Un bambino non può capire la differenza tra il giusto e il sbagliato, lo fa e basta.

Poi, quando arrivi a quell'età dove cominci a capire, a comprendere come gira il mondo, è probabile che continui a sbagliare, ma questa volta consapevole delle tue azioni.

Rischi, vivi la vita con coraggio e affronti il futuro con un sorriso, sempre. Mai perdere il sorriso, è fonte di bellezza, di gioia, di pace.

Dicono che un sorriso non si nega a nessuno, ma su questo non sono poi così d'accordo. Avete mai sorriso volentieri dinnanzi ad un vostro acerrimo nemico?

Se la risposta è 'No!' non posso che comprendervi, se invece rispondereste con un secco 'Si!', beh, non mi resta che ammirarvi perché dopotutto siete in grado di affrontare a testa alta l'avversario.

Il mio è stato un percorso burrascoso. Ho vissuto fino ai vent'anni con il piacere e la voglia di aprire gli occhi alla mattina.

L'unica pecca era quell'odiosa sveglia a forma di cuore che scattava sempre nel bel mezzo di un sogno. L'ho scaraventata a terra all'incirca una cinquantina di volte, ma essendo di gomma capirete che è servito a ben poco.

Più il tempo passava, più quel suono iniziava a piacermi. Chiudevo gli occhi alla sera e li riaprivo ancor prima che scattasse l'ora X.
Immersa nei pensieri aspettavo quel bip e l'inizio di una nuova giornata.

Andare a lavoro, affrontare un turno di otto o dieci ore, a volte anche undici, non mi spaventava, perché al mio rientro ad aspettarmi avrei trovato: lui.

Quando si dice: "Mi sembra di toccare il cielo con un dito." Ecco, io quel cielo l'ho toccato praticamente sempre, e ogni volta mi sembrava di rinascere.

Con lui al mio fianco nulla era impossibile, nulla era superfluo, nulla era perso e nulla era male.

Non fate come me, non abbiate paura di rischiare. Se amate veramente, lottare, arrivate fino in fondo e comunque vada sarà sempre una vittoria, perché almeno potete esser fiere di dire: "Ciò provato!"

Mai vivere una vita rimpianti, sarebbe una vita sprecata, e questo non vi consentirebbe di ammirare un bellissimo uomo che russa disteso sopra un lettino, proprio come nel mio caso.

"Brian? La pianti di russare?" Urlo, chissà che sia la volta buona che mi sente.

"Mmm...cosa c'è?" Borbotta, sbadigliando.

"Sto cercando di leggere, e non mi serve l'accompagnamento di una tromba da stadio, grazie."

Stiracchia le braccia e si alza mettendosi a sedere. La sua abbronzatura aumenta ora dopo ora, al contrario della mia per che assumere quel bel colorito dorato deve farmi prima apparire un peperone scottato.

Lo vedo scrollarsi di dosso un po' di sabbia e poi, senza che io me ne renda conto, afferra il libro sfilandolo dalle mie mani.

"Ehi, ma che modi sono? Ero quasi alla fine. Ridammelo immediatamente!" Sbotto.

Brian ovviamente fa finta di non sentire e focalizza l'attenzione sulla copertina del libro leggendo il nome dell'autrice ad alta voce.

"Colleen Hoover, eh? Ti sei scelta proprio il tipico romanzo da portare in vacanza." Dice con aria superficiale, quasi a volersi prendere gioco di me.

Mi metto a braccia conserte e lo guardo con fare minaccioso. "E con ciò? Non vedo dove sia il problema."

Brian si avvicina prendendo posto ai piedi del lettino. Appoggia un braccio sopra le mie ginocchia e sporgendo il busto in avanti oscura la parte superiore del mio corpo, volto compreso, dal sole.

"Come sei permalosa...mogliettina!"
Mi sporge il libro, lo prendo, ma lui non molla la presa. A inizio così un tira e molla dove non ho alcuna intenzione di cedere.

"Restituiscimi subito il mio libro, cretino!"

"Antipatica!"

"CAFONE!"

"BUDINO!"

Appena sento pronunciare quella parola agguanto il libro anche con l'altra mano e tiro con prepotenza.

Brian lascia l'impugnatura e scatta in piedi facendomi ribaltare all'indietro.
Capelli cosparsi di sabbia, gambe all'aria e un fastidioso dolore all'osso sacro sono accompagnati dalla risata fastidiosa di quello che fino a cinque minuti fa pensavo essere mio marito.

"Posso scattarti una foto piccola?"

"Muoviti a darmi una mano altrimenti giuro che chiedo il divorzio!" Esclamo furiosa.

Brian alza le mani in segno di resa e con il sorriso stampato sulle labbra e le lacrime agli occhi viene in mio soccorso.

"Non pensavo saresti finita a terra, lo giuro." Si precipita a dire.

"Certo, certo. Ma se avevi calcolato tutto? Mi fa male il...il culo per colpa tua."

Gli tendo le mani, ma lui decide di
sollevarmi in tutt'altro modo e in un attimo mi ritrovo fra le sue possenti braccia.

"Se vuoi amore posso rimediare con un caloroso messaggio al tuo splendido fondoschiena." Riconosco tutta la sua malizia e furbizia per questo lo guardo con sostenuta severità.

"Non ci provare. Hai già fatto abbastanza per oggi. Posso andare a fare un bagno oppure hai intenzione di annegarmi?"

"No, questo mai."

"Bene, allora fammi scendere."

"Certo, ogni suo desiderio è un ordine."

Ma Brian finge di lasciarmi andare e inizia a correre verso la riva.

"BRIAN!! Guai a te se ci provi." Grido nel suo orecchio. Mi aggrappo prepotentemente al suo collo e accosto il viso al suo chiudendo gli occhi.

"Ti odio" Non riesco ad aggiungere altro.

L'impatto con l'acqua non è dei migliori. Ho esposto il mio corpo per un tempo prolungato al sole ed ora ho la sensazione di essere dentro ad un ghiacciaio.

Tossisco non appena risalgo in superficie. Cerco Brian, che a quanto pare si è goduto la scena allo stesso modo di prima.

Mi scaglio contro di lui e facendo leva sulle spalle cerco di spingerlo verso il basso. "Sei una schiappa, Sky."
Mi deride.

Io non mi perdo d'animo e proseguo nel mio intento fallendo miseramente.
"Basta. Mi arrendo." Annaspo. Ho persino il fiatone.

Intreccio le gambe alla sua schiena e riprendo fiato appoggiando il mento sopra la spalla di Brian.

"Gira e rigira alla fine ho sempre la meglio." Squittisce.

"Perché sei politicamente scorretto. Prima o poi mi rifarò, ottenendo la mia vendetta. Chissà, magari ti metto il sale nel caffè al posto dello zucchero, o del peperoncino dentro l'omelette se preferisci."

"Come se fosse la prima volta che confondi il sale con lo zucchero, e ti ricordo che un mese fa hai rovesciato un'intera bustina di curry dentro l'arrosto."

"Beh, era gustoso. Dici sempre che doso male i condimenti, per una volta che ho esagerato non sarà mica la fine del mondo."

"Sei felice, Sky?" Mi chiede di punto in bianco, sorprendendomi.

Cerco i suoi occhi, che a riflesso col sole sembrano quasi trasparenti, proprio come le acque che ci circondano.

Piccole stille d'acqua scendono lungo i tratti del suo viso. Alcune si arrestano fra la barba, che in questi giorni è un po' più lunga del solito, altre proseguono la loro corsa fino a scontrarsi col il mio petto che preme sul suo.

"Sono felice. Finché avrò te al mio fianco sarò sempre felice, Brian. Ricordi? Nel bene e nel male, sempre e per sempre. Lontano o vicino. Oggi, domani e per tutti i giorni a venire io"

"Ti amerò perché tu sei la parte migliore di me."

Annuisco e fondo le mie labbra con le sue. Salate, morbide e perché no, sexy.
Ho cercato questo amore per anni e lo proteggerò a qualsiasi costo. Sono una donna che ha imparato a riconoscere l'amore attraverso una sguardo, perché ricordatevi, gli occhi non vi inganneranno mai.

Basta solo saper....guardare. L'incastro sarà sempre in(perfetto).

Fine

Grazie. Grazie. Grazie a tutti.
Sto riscrivendo la storia a computer modificando e aggiungendo parti. Lo farò anche qui.😁
Se si crede in se stessi si può arrivare lontano e io credo in questa storia dal primo capitolo.

Crys13 e alisia77 devo tutti a voi. Grazie, vi voglio bene. 😘😘💗💗💗