Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 9

"Gli angeli stanno nella casa accanto alla nostra ovunque siamo."

Emily Dickinson

Nick

Il suo cellulare continua a squillare da più di un'ora. Forse dovrei svegliarla. Apro la porta della sua camera. Dorme ancora, profondamente. Mi avvicino e la guardo. Aveva ragione, sembra davvero un angelo. Potrei stare qui a guardarla tutto il giorno e non mi stancarmi mai.

"Skyler." sussurro. Mi siedo a bordo del letto e le accarezzo la testa.

In che guaio ti sei messo Nick?

"Skyler. Svegliati." Fa un verso strano e si gira dall'altra parte. "Skyler, devi alzarti." insisto. "Lasciami dormire mamma." mormora.

Sorrido. "Skyler, apri gli occhi. Hai dormito per dieci ore di fila, quanto vuoi dormire ancora?" Pian piano inizia a svegliarsi. Apre prima un occhio, poi l'altro, ed infine sbadiglia un paio di volte.

Si accorge di me solo quando la chiamo ancora per nome.
"Che ci fai tu qui?" urla. "Esci subito dalla mia camera." tuona.

"Posso spiegarti tutto, ma devi stare calma, Skyler. Non sono un maniaco se è quello che stai pensando." dico in mia difesa

Prova a scendere dal letto, però credo le giri la testa e quindi si mette a sedere. "Mi scoppia il cervello. E credo pure di dover vomitare."

Vado in bagno alla ricerca di un aciugamano, ma poi vedo un piccolo cestino e lo afferro al volo.

"Vomita qui dentro, ti aspetto in salotto. Fa con calma. Non vado da nessuna parte."

Dopo venti minuti  la vedo avanzare come uno zombi verso il salotto. "Come stai?" domando. "Uno schifo."

Casca a peso morto sopra il divano e chiude gli occhi. "Credo sia arrivato il momento delle spiegazioni. Fa che siano credibili perché la mia memoria è momentaneamente fuori servizio. Dovrò fidarmi di te, Nick." sentenzia.

Spero solo di essere il più possibile credibile.

"Quando sono rientrato a casa stanotte fuori dalla porta di casa tua c'era un ragazzo che ti teneva sulle spalle e una ragazza che sembrava a dir poco disperata. Ha detto di chiamarsi Olivia e di essere una tua amica. Eri ad una festa e qualcuno, non chiedermi chi perché non l'ho capito, ti ha messo una qualche sostanza dentro il bicchiere e hai iniziato a delilare. Ha parlato di un karaoke, tu che cantavi e poi sei svenuta. Ho detto loro che mi sarei occupato io di te e che potevano andarsene. Non mi sono fidato a lasciarti nelle loro mani. Fine della storia."

Riapre gli occhi e mi guarda a bocca aperta. "Mi hanno drogato?" chiede.

"Così pare." affermo. Si guarda la T-shirt e i pantaloncini e so già quale sarà la sua prossima domanda, così l'anticipo.

"Ti ha spogliato la tua amica prima di andarsene, Skyler." Le sue guance si colorano di rosso. "Oh. Okay. Comunque Olivia è davvero una mia amica. Lavoriamo insieme." dice.

"Mi fa piacere." Il suo telefono ritorna a squillare. "Credo sia la ventesima chiamata che ricevi."
Scatta subito in piedi e prende il cellulare dalla borsa.

Mamma?
Sì sto bene. Ieri sera sono uscita con un'amica, ho fatto tardi e mi sono svegliata da poco, scusami.
Le urla di sua madre arrivano fino a me.
Mi dispiace, okay? Mi dite tutti di usciree divertirmi e quando trovo il coraggio di farlo mi urlate dietro? Decidetevi una buona volta. Ci vediamo in settimana. Ciao mamma.

Ci guardiamo senza dire una parola, poi torna a sedersi e accende la televisione.

"Tu dove hai dormito?" mi domanda, tenendo lo sguardo fisso sul televisore.

"Non ho dormito. Sono stato qui sul divano. Bri mi ha fatto compagnia." 
Prende un lungo e profondo respiro.
"Cosa vuoi da me, Nick?" chiede afflitta.

"In che senso cosa voglio?" Spegne la TV e getta il telecomando sul tavolino.
"Prima mi difendi da uno pseudo maniaco sul posto di lavoro, poi vegli su di me tutta la notte perché sembra quasi tu abbia paura di lasciarmi in mani sbagliate. Questo", apre le mani ad indicare il tutto, "anche questo lo avrebbe fatto chiunque, Nick?"

Ti avevo avvertito Nick? E ora come ne uscirai?

"Vuoi la verità, Skyler? Eccola. Sono attratto da te, okay? Sei una bella ragazza e io a quanto pare sono un uomo a cui piacciono le belle ragazze. Non vedo cosa ci sia di male." Prendo fiato e continuo.

"Forse sei già impegnata o frequenti qualcun'altro o magari non ti piaccio abbastanza per poter dire: "Okay proviamoci." È vero, ci conosciamo a malapena, ma tutto è possibile. Basta solo volerlo, Skyler."

L'ho lasciata senza parole. Non mi conosce abbastanza per sapere che non ho paura di dire ciò che penso, sempre e in qualsiasi circostanza.

"Di qualcosa Skyler. Qualsiasi cosa, ma di ciò che pensi realmente."

Sì alza e cammina in direzione della  sua camera. Entra e riesce poco dopo. A in mano una cornice che appoggia sul tavolino rivolta verso di me. Sento la terra cascare sotto i miei piedi e vorrei solo prendere a pugni tutto ciò che mi circonda.

Coglione. Sono solo un fottuto Coglione.

"Lui è Brian. Era il mio migliore amico. È morto un anno fa. Stavo attraversando la strada e mi sono accorta troppo tardi che una moto correva dritta verso di me. Non riuscivo più a muovermi. Ho guardato Brian e in una frazione di secondo l'ho visto correre e spingermi via con tutta la sua forza. La moto ha provato a frenare, ma ormai era troppo tardi. Quel giorno, per causa mia, ho perso l'unico ragazzo che abbia mai amato. Da circa un mese dopo l'incidente, ogni giovedì vado da uno Psicoanalista. Se non fosse stato per lui a quest'ora sarei in fondo all'oceano. Gli ho parlato di te, in senso buono. Questo dovrebbe almeno lusingarti visto che per mesi non ho fatto altro che parlare di Brian, di incubi e di quanto faccia schifo la vita.
Non ho mai frequentato un uomo, in parte perché lui completava la mia metà, la parte restante...sto ancora cercando una risposta, mi dispiace. Sogno un futuro, ma ho paura di vivere la mia vita. Ho paura di trovare la persona giusta per poi ritrovarmi di nuovo sola. Amo i cani, sono allergica ai gatti. Bri e i miei genitori sono le persone che amo di più al mondo. Odio il sushi, non sono vegetariana e adoro mangiare schifezze mentre guardo un bel film alla TV. Mi piace leggere, soprattutto storie d'amore, e ascoltare musica, ma non chiedermi di cantare se ci tieni ai tuoi timpani. Un giorno mi piacerebbe andare in Polinesia, magari come viaggio di nozze. Non sopporto le bugie. La verità, sempre. Bella o brutta che sia. E infine: l'attrazione è reciproca."

Skyler

Lo guardo e aspetto che mi dica quanto è catastrofica la mia vita e che sono una mezza psicopatica sfigata che se ne va in giro alla ricerca di un amore che non esiste. Invece mi sorprende.

"Mi chiamo Nick Parker, ho 26 anni e sono stato adottato all'età di un anno. Ho sempre vissuto a Boston dove ho frequentato l'università di Harvard. Mia madre è morta dieci anni fa. Soffriva di sclerosi multipla. Non c'è giorno che non pensi a lei, ma mi piace pensare che ora sia in posto migliore circondata da angeli. Il mio sogno era diventare uno scrittore, ma per mio padre contano più gli affari che quattro fogli scritti a computer. Ho letto 'Le Parole Che Non Ti Ho Detto' cinquanta volte, quasi cinquantuno. Nicholas Sparks è il mio scrittore preferito. Ho fatto il modello per circa due anni. Questo mi ha permesso di viaggiare e conoscere posti di cui non sapevo nemmeno l'esistenza. Mi sono innamorato solo una volta. Si chiamava Evelyn, faceva la modella e per un certo periodo abbiamo lavoravamo assieme. La nostra storia è durata quattro anni. Il giorno in cui volevo chiederle di sposarmi ho scoperto che mi tradiva con il mio migliore amico da 1460 giorni, ovvero quattro anni. Un anno fa è diventata mamma di una bimba: Lisa. Quando ho saputo che era incinta le ho chiesto se c'era una qualche possibilità di essere il padre e lei mi ha assicurato di no. Posso solo pregare per lei che sia vero. Amo gli animali, e che io sappia non sono allergico al pelo dei cani. Mi dispiacerebbe non poter più accarezzare Bri. Mangio tutto, tranne i crostacei. Sono allergico. Mi piace il sushi, ma ci rinuncio volentieri per una buona causa. Odio i film strappalacrime. Mi piacciono le auto sportive e colleziono automobiline da quando ho sei anni. Sono a quota 817. Adoro andare a correre all'alba. Lo faccio quasi ogni giorno, salvo imprevisti. Sono sempre sincero con chi ho difronte, ma a volte una bugia fa meno male della verità.
Non sono mai stato in Polinesia, ma conto di andarci, magari in viaggio di nozze."

Gli sorrido e lui fa altrettanto.

"Mi dici solo un'ultima cosa, Nick?"  "Tutto quello che vuoi." risponde senza esitare.

"Di che colore sono i tuoi occhi?" chiedo.

Non so perché, ma li ho sempre immaginati di un verde simile al mio, con delle piccole sfumature azzurre.

La sua risposta però mi lascia con l'amaro in bocca.
"Lo scoprirai presto, Skyler."

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro