"Qualunque cosa ti riservi la vita, tu vivila. Ne varrà sempre e comunque la pena."

MarylinEN

Nick

Ora sono intrappolato per sempre. Non volevo che accadesse, o forse si, ma non in questo modo. Lei mi ama. Ha detto di amarmi. Le parole di mio padre echeggiano nella mia mente, e non riesco a cacciarle.

"Alla fine di tutto lei si sentirà tradita e usata, e la colpa sarà solo ed esclusivamente tua. Lo vuoi tu Nick. Sei ancora in tempo per cambiare idea."

La guardo. Sta aspettando una mia risposta, una mia spiegazione. E cosa le dico? Che ho scoperto di essere padre? Che cazzo le dico ora che mi ha detto di essere innamorata di me?

"Hai detto di volere la verità Skyler. Sempre. Bella o brutta che sia. La pensi ancora così?" le domando.

Si avvicina, mi prende la mano bendata e la accosta al suo petto. "Tu sei parte di me. Qualunque cosa dirai io resto qui. Non scappo, Nick. Non voglio più nascondermi. Parla. Ti ascolto."

È più forte di quanto pensassi. Spero lo sia anche quando arriverà quel momento. Vado dritto al punto, senza tanti giri di parole, che a questo punto servirebbero a ben poco.

"Evelyn mi ha confessato che Lisa è mia figlia." dichiaro.

Lei, dapprima sembra spaesata e esterrefatta, poi però sento il tocco cosi delicato e dolce della sua mano sul mio viso. Mi lascio cullare da quel gesto, improvviso, e al contrario atteso e desiderato. Ho bisogno di lei, ora più che mai.

"Penso che sarai un padre fantastico. Nessuno potrà ridarti i giorni persi, i suoi primi sorrisi, i suoi primi passi, ma sono sicura che recupererai tutto. Pian piano. Un passo alla volta."

L'avvolgo fra le mie braccia. La stringo così forte che ho quasi il timore di farle male. "Non sono pronto a fare il padre Skyler. Non è questo il momento in cui doveva accadere. Non adesso. Non posso."

La mia voce sembra un urlo disperato. Annuso il suo profumo. È inebriante. "Non si è mai pronti a nulla nella vita Nick. Ce la farai. Fidati di me." sussurra.

Sento il suo respiro sulla mia pelle e un brivido corre lungo la mia schiena. "Resta con me. Non te andare, Skyler." Sì alza dal divano e mi tende la mano.

"Andiamo a letto. È tardi." mormora.

Non mi oppongo, è quello che speravo. Voglio solo accarezzare la sua pelle e sentirla mia. Le faccio strada fino alla mia camera. Quando entriamo si guarda attorno un breve istante e poi va a sedersi a bordo del letto.

"Spegni la luce e si te stesso. Solo per una notte Nick. Non chiedi altro." Me lo sta implorando. Perché non riesco a dirle di no? Perché?

Faccio quello che mi dice: spengo la luce e vado verso di lei.
Tolgo gli occhiali e li lascio a terra, affianco del letto. Mi tira per la maglia e io scivolo sopra di lei. Credo le piaccia sfiorarmi il viso. Lo sta facendo ancora.

Bacia i miei occhi, incurante del loro pericolo. Con la bocca sfiora le mie labbra per poi scendere sul collo dove azzarda un piccolo morso. La sento sorridere. Sembriano due anime che si completano nell'oscurità della notte. Senza timori, ne paure. Siamo solo io e lei, il resto, è un ricordo lontano.

Cerca di sfilarmi la maglia. La lascio fare alzandomi appena.
"Ho voglia di te." Geme.

I suoi baci riempiono il mio petto e scaldano il mio cuore. Le sfilo il vestito. La sensazione della sua pelle sul mio corpo è indescrivibile. Bacio il suo collo assaporandone ogni centimetro. Quando arrivo al seno però, mi ferma.

"Aspetta." sussurra. "Ora va meglio. Da solo non ce l'avresti fatta."

Il tocco della mia mano ricade sul suo seno nudo. È perfetta.
"Fa l'amore con me Nick. Ho bisogno di te." La sua voce è spezzata dal piacere.

"Cosa mi stai facendo Skyler?" gemo nella sua bocca. "Ti sto amando, Nick."
Non sono più io. Ho tolto la mia maschera e sono ciò che ho sempre voluto essere da oltre un anno: il vero me.

"Ti amo anch'io Sky."

"Ripetilo." ansima.

"Ti amo." Non può nemmeno immaginare quanto.

"Manca qualcosa." dice. Manca quello che stava aspettando da tutta una vita.

"Ti amo Sky. Grazie di essere la parte migliore di me."

Skyler

É così bello il mare. Sembra il paradiso terrestre. Mi ci tuffo dentro e mi lascio cullare dalle onde. È meraviglioso, la pace dei sensi. "Sky?" Qualcuno mi sta chiamando. "Sky? Mi vedi? Sono qui. Voltati." Mi volto e vedo una scia bianca, dove in lontananza scorgo una sagoma. Esco fuori dall'acqua e cammino verso di essa. "Sky. Mi sei mancata." È la voce di un uomo. Lo conosco, ma non riesco a vederlo . "Ciao Sky. Mi hai chiamato così tanto questa notte. È successo qualcosa?" Ci sono quasi. Basta solo qualche altro piccolo passo e..."Brian? Sei davvero tu?" Gli corro incontro, ma lui va sempre più lontano. "No. Aspetta. Voglio solo abbracciati. Ti prego, Brian." Lo imploro. "Sky, non puoi. Il mio mondo è diverso dal tuo ora. Lo vorrei anch'inonon sai quanto. Mi manchi ogni giorno. Ogni istante. Ogni ora. Ogni minuto. Ma non posso più tornare da te." Sta piangendo. Non l'ho mai visto piangere. Il mio cuore esplode dal dolore. "Mi manchi anche tu Brian. Non ce la faccio senza di te."
Qualcosa brucia nei miei occhi. Sono lacrime. "Non piangere Sky. Si forte. Io cono sempre con te. Ti amo Sky. Non te l'ho mai detto, ma sappi che ti ho sempre amato." Sta scomparendo. "Brian! No! Resta qui. Ti scongiuro."
Sussurro. "Vivi Sky. Vivi per me." Non può andarsene. "Brian!" Urlo con tutta la mia forza. "Guarda attentamente Sky. Troverai quello che più ti manca di noi. Te lo prometto."

"Sky, svegliati." Ancora un attimo. "Sky. Per l'amor di Dio apri gli occhi." È qui. Lo sento. Allora non se ne andato.

"Brian." Apro gli occhi. La luce del sole mi abbaglia per un attimo.

"Sky. Guardami." Nick e seduto al bordo del letto. È già vestito e pronto per andare a lavoro. Si è rimesso gli occhiali. Vorrei chiedergli quanto tempo debba passare ancora prima che possa finalmente guardarlo negli occhi, ma non lo faccio.

"Ehi. Buongiorno. Scusa, quando dormo casco in un coma profondo." dico.

Sì alza, va verso la cabina armadio, prende orologio e giacca, che tiene appesa al braccio, poi si ferma sulla porta e mi guarda.

"Che succede, Nick?" chiedo.
Sì passa una mano fra i capelli e poi fa un lungo respiro.

"Parli nel sonno. Te lo hanno mai detto?" mi domanda. "No. Che io ricordi...no. Ma cosa c'entra?"

Si infila la giacca e mette l'orologio al polso. "Stavi sognano Brian."  confessa.

Sgrano gli occhi, incredula. Non è vero, non può essere. Sento un tuffo al cuore.

"Continuavi ad urlare il suo nome. Guarda il tuo cuscino. È bagnato dalle lacrime."

Guardo il cuscino dietro di me. Il cotone blu della federe ha una macchia più scura sul lato destro.

"Ti manca davvero così tanto Sky?" La sua voce è spezzata dal dolore.

"Non puoi chiedermi questo Nick. Io..."

"Sì che posso. Hai fatto l'amore con me stanotte, Sky. Dovrei sentirmi felice, invece sono arrabbiato con me stesso, perché qualunque direzione io prenda sbaglio." dice.

Scendo dal letto avvolta solo dal lenzuolo e vado verso di lui. Con una mano tocco il suo petto, o meglio, il suo cuore. "Io ti amo Nick." Come fa a non capire che gli ho aperto il mio cuore?

All'improvviso prende la mia mano e la spinge via. "Noi siamo infinito. Cristo Sky."

Ma cosa?

Il mio tatuaggio. Ha letto la scritta sul mio tatuaggio.

"Nick, ti prego"
"Oggi è giovedì. Va dal tuo psicanalista e schiarisciti le idee Sky. Fallo per noi."
Esce dalla stanza, lasciandomi li, sola. Ancora una volta.