11.
Harry aveva bisogno di schiarirsi le idee, e di farla pagare al marito.
Okay, forse era immaturo vendicarsi, ma Louis non era esattamente la persona con cui potevi parlare civilmente di cose del genere.
Insomma, se mai gli avesse detto che aveva scoperto che lo stava tradendo, Louis si sarebbe messo a urlare che non era vero e che era solo uno stronzo senza cuore, convincendo Harry della sua cattiveria e facendogli dimenticare tutto.
Louis aveva un potere incredibile sul marito, e non era poi cosí bello.
O almeno, non per Harry.
"Uhm, mi scusi..." Harry entró nel negozio inutile, avvicinandosi a un signore anziano seduto dietro la cassa.
Questo, dal canto suo, alzó immediatamente lo sguardo rivolgendogli un leggero sorriso.
"Mi dica signore, come posso aiutarla?" Gli chiese, alzandosi.
Harry scrolló le spalle, mordendosi il labbro inferiore.
"C'é Jason?"
"Oh sí, certo. Volete che lo chiami? Lei non é Harry Styles?" L'anziano strinse leggermente gli occhi, cercando di vederlo meglio.
Harry annuí.
"E lei come lo sa?"
"Jason, me lo ha detto. Mi ha detto che prima un poi un certo modello mi pare di nome Harry Styles lo sarebbe venuto a cercare."
A quelle parole, il ragazzo rimase in silenzio, osservando il signore che aveva cominciato a camminare verso una parte del negozio dove non era ancora stato.
Si sentiva strano, perché Jason era cosí sicuro che prima o poi sarebbe andato da lui?
Si passó una mano sul viso, frustrato, poi lasció che il tempo scorresse in attesa del ragazzo.
Poco dopo, Jason arrivó da lui con un grande sorriso in viso.
"Ciao Harry, qual buon vento ti porta qui?!" Jason sorrise, prendendo Harry per un braccio e portandolo in un angolo del negozio.
"In realtá non lo so."
"Wow, cominciamo bene." Jason rise, mostrando la sua dentatura bianca e perfetta.
A guardarlo meglio, era davvero bellissimo, non bello.
Nonostante il colore dei sui capelli e dei suoi occhi non fosse tra i piú rari, erano meravigliosi.
I capelli rasati ai lati e quel filo di barbetta lo rendevano talmente irresistibile che Harry avrebbe voluto saltare tutta la parte della conversazione e arrivare al sodo.
Neanche piú pensava a Louis e al loro matrimonio che stava andando a rotoli.
"Hai bisogno di qualcosa in particolare?" Disse Jason.
Harry lo guardó, con un sorriso appena accennato.
"E se dicessi che ho bisogno di fare sesso con te?" Gli rispose Harry, con uno sguardo fin troppo furbo da poter passare inosservato.
"Oh, sei venuto a prendermi come una puttanella? No, caro. Devi guadagnartele le cose. Portami a cena."
Harry si morse il labbro, sconvolto dalla serietá del ragazzo che la volta scorsa non aveva notato.
"Non posso. Non vorrei dire ma sono un volto abbastanza conosciuto e sono anche sposato, non posso portare a cena uno che non sia mio marito."
"Allora infilati in macchina e vai all'indirizzo che ti scriveró ora su un foglio, finisco il turno fra dieci minuti."
Harry annuí, eccitato.
Aspettó che il ragazzo gli diede ció che doveva e poi salí in macchina, mettendo immediatamente in moto.
Durante il viaggio tenne la radio accesa per compensare la mancanza di una persona in particolare nella sua auto, non era piú abituato ad entrarci senza di lui ma non poteva farci niente.
Non poteva fare neanche niente con il sedile del passeggero che aveva il suo profumo impregnato.
Non posso tradirlo, non posso abbassarmi al suo livello. Continuava a ripetersi ma una volta arrivato a casa del ragazzo non ce la fece ad andarsene e a tornare da suo marito, aspettó semplicemente che Jason lo raggiungesse.
"Sto sbagliando?" Si chiese.
No che non stava sbagliando, infondo se fosse tornato a casa a quell'ora l'avrebbe trovato a letto con Chad.
Ne valeva la pena?
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