Questa storia doveva essere un sequel dell'abbastanza famosa "Dirty Models" che purtroppo Wattpad ha deciso di rimuovere. Purtroppo, non avendo i capitoli salvati per me risulta davvero difficile riscrivere 60 capitoli con le medesime foto nel medesimo punto, così per ora pubblicherò questo libro come se non fosse un sequel.

02:31 A.M.

Harry si muoveva freneticamente per l'appartamento, ispezionando ogni angolo buio della stanza.

Stava impazzendo.

Doveva assolutamente trovare quel regalo da dover dare fra qualche misera oretta, mannaggia a lui e ai suoi nascondigli troppi complicati.

Le sue mani grattavano continuamente la nuca, nel tentativo disperato di ricordare dove aveva nascosto la piccola scatola.
Provava a ripercorrere per filo e per segno la giornata precedente, dal momento in cui era tornato a casa con la busta della gioielleria preferita di lui.

Un lui complicato, tenero ma troppo invadente, bellissimo ma talmente fastidioso da voler prendere a pugni.
Un lui rimasto uguale nonostante le continue preghiere affinché riuscisse a migliorare, peró si stava impegnando.
E forse quella era la volta giusta per riuscirci.

Mentre Harry ancora girava per il soggiorno, la luce della stanza si accese, rivelando il suo lui.

"Harry? Che stai facendo?" Mugugnó Louis, strofinandosi gli occhi come un bambino piccolo.

Harry istintivamente sorrise, alzando le spalle.

"Non preoccuparti piccolo, torna a dormire. Oggi sará una giornata speciale, non voglio che tu stia sveglio a quest'ora." Disse apprensivo Harry, sperando che suo marito tornasse a letto.

Ebbene sí, avete letto bene.
Harry e Louis si erano sposati, con la promessa di amarsi e migliorarsi sempre.
Che l'avessero mantenuta o meno quello non era importante, o almeno per loro.
Cosí, a distanza di un anno Harry si ritrovava agitato e Louis assonnato.

Grandissima accoppiata per il loro anniversario.

"Va bene, peró vieni a letto anche tu. Sai che senza di te non riesco ad addormentarmi." Harry annuí, incantato dalle sue parole.
Amava quando Louis lo faceva sentire importante in quel modo, quando gli confidava che senza di lui non riusciva a fare determinate cose.

"Adesso salgo, prendo un bicchiere d'acqua e ti raggiungo." Sorrise, Louis allora salí le scale e se ne tornó a letto velocemente, erano le due e mezza del mattino e da quando vivevano insieme e non c'era bisogno di stare svegli fino a tardi per parlare non era piú abituato a coricarsi in orari azzardati come quelli di qualche anno fa.

"Okay, adesso trovo quel fottuto regalo e poi vado a dormire. Non posso far rimanere sveglio per troppo Louis." Disse a se stesso Harry, ricominciando a girovagare per casa.
Non aveva proprio idea di cosa fare, se non fosse riuscito a trovarlo.
Ci teneva a quel piccolo oggetto, pieno di valore perché era qualcosa che da sempre li aveva uniti, non poteva non ritrovarlo.

Cosí stette forse per un'altra mezz'oretta sveglio, finché non fu costretto a sedersi.
Quando lo fece, il cuscino gli sembró scomodo.
Lo aggiustó ripetutamente ma c'era come qualcosa che gli impediva di riprendere fiato tranquillamente.
Sbarró gli occhi e immediatamente si mise in piedi, prendendo il cuscino.
Lo cacció dalla federa e sorrise, talmente ampiamente che un dolore alla mascella si fece presto presente.
Sospiró sollevato, estraendo la scatolina dorata.

"Finalmente" pensó, stringendosi il regalo per Louis al petto come a non crederci.
Aveva cosí tanta paura di averlo perso che quasi credeva di essersi immaginato il tutto.

"Sto arrivando Lou." Urló dal piano di sotto, gioioso, e corse per le scale.
Ma Louis stava giá dormendo ed Harry lo guardó sconsolato quando arrivó nella stanza.

"Non aveva detto che senza di me non sarebbe riuscito ad addormentarsi?"