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Capitolo 14

Due settimane dopo mia sorella organizza davvero una festa che mi fa venire il mal di testa. Ci sono così tante persone che per un attimo penso di rifugiarmi in bagno e aspettare che se ne siano andati tutti, ma per mia sfortuna ci sono i miei genitori e anche Sarah, Camden e Ty. Per educazione avevo dato un invito anche a Steven, ma per fortuna non si è presentato mentre Joey aveva un incontro con la moglie, che l'ha tradito, e perciò credo che discuteranno sul divorzio.

Ross mi circonda le spalle con un braccio mentre sto prendendo un altro bicchiere di champagne. «Ti vuoi proprio ubriacare, eh?»

«Io posso, non stiamo qui per inaugurare la mia casa.» Lo prendo in giro, notando che ha un semplice bicchiere d'acqua nella mano libera. I miei occhi incontrano quelli di Ty, che sta parlando con i nostri colleghi. Mi giro verso Ross, in modo che non veda il labiale. «Come conosci Ty, comunque?»

Lui sorride, dandomi un colpetto sulla spalla. Mi allontana piano dal tavolo dove hanno messo gli alcolici. «Vedo che qualcuno si è preso una cotta.» Lo guardo male e Ross ride. «Non c'é niente di male. Credo che anche per lui tu non sia del tutto indifferente.» A meno che non mi ha mentito, questo non è del tutto errato. Però è anche vero che mi ha rifiutato, perciò qualunque cosa provi non è come ciò che provo io. «Quando ho iniziato la scuola militare ho conosciuto Elijah, suo fratello, che faceva l'addestramento con me. Era più grande di noi di una decina d'anni, aveva deciso che l'FBI non faceva per lui e che voleva trovare la sua strada. Abbiamo fatto amicizia e alcune volte usciva anche Ty con noi. Poi ha abbandonato ed è andato nei federali, ma ho continuato a sentirlo ogni tanto. È per questo che il tuo amato ha deciso di entrare nell'FBI, per Elijah.»

Corrugo la fronte. «Ha deciso di farlo per il fratello?»

Ross annuisce. «Elijah non era esattamente il tipo che sa molto di istinto di sopravvivenza. Era impulsivo. Ty voleva assicurarsi che non facesse cazzate.» Sentirglielo dire mi fa stringere lo stomaco in una morsa. Alla fine quello che voleva evitare è successo davvero, anche se non ho idea di come sia successo.

Mi giro di nuovo verso Ty, che sta parlando con i nostri colleghi. Ross ed io li raggiungiamo e, non appena sposta il braccio dalle mie spalle, Sarah mi dà un veloce abbraccio. «Eccoti, nuova migliore amica!»

Rido, ma smetto non appena vedo entrare una persona nella casa di mia sorella. Magari fosse Steven... Abbie ci raggiunge, abbracciandomi da dietro. «Visto chi è venuto?»

Le lancio un'occhiataccia, mentre Ross alza gli occhi al cielo. Credo che sapesse che mia sorella l'aveva invitato e credo che sia nata una semi-litigata tra i due. «Perché diavolo l'hai invitato?»

«Chi?» Chiedono in coro Camden e Sarah, guardandomi. Improvvisamente vorrei che Ty non fosse qui, perché anche se rispondo adesso io, Abbie aggiungerà sicuramente qualcosa.

Mia sorella ha un sorriso a trentadue denti e mi lancia un'occhiata ammiccante quando spiega agli altri. «Il ragazzo più serio che Elodie abbia mai avuto al liceo e in generale nella sua vita. Sono stati insieme tre anni e mezzo, adorabili! Facevano sempre tutto insieme e non si toglievano mai le mani di dosso, nostro padre era super geloso in quel periodo. Poi l'ha lasciata perché credeva che il sogno di El di entrare nell'FBI fosse impossibile e lei parlava solo di quello l'ultimo anno -letteralmente-. Così ho pensato che se adesso si rincontrano, ora che lei ha raggiunto l'obbiettivo, riusciranno a far funzionare le cose!»

Non mi va di mandarla a quel paese, ma il suo comportamento mi dà fastidio. Non lo vedo da anni, cavolo, non capisco come le sia venuto in mente. Non serve neanche che lo chieda. «L'ho incontrato l'altro giorno al supermercato e ci siamo messi a parlare, così ho pensato che magari era un segno del destino! Tu non hai nessuno, lui non ha nessuno...»

Vorrei dare una testata al muro. Sarah annuisce, dando una pacca sulla spalla a Ty. Quest'ultimo ha gli occhi fissi su di me, ma, come al solito, non riesco a capire cosa sta pensando. Ormai non è una novità, ma per un attimo ho sperato di vedere del fastidio. «Io sto bene così.» Allontano mia sorella, guardandola furiosa. «Abbie, hai esagerato.»

Non ho neanche il tempo di continuare, che una voce familiare mi chiama. È come rivedere un vecchio amico delle elementari di cui ignoravi palesemente i ricordi e l'esistenza, seppur il tempo insieme sia stato bello. «Elodie! Da quanto tempo.»

Sforzo un sorriso e mi giro verso di lui. Ha sempre gli stessi capelli neri portati all'indietro dal gel e gli occhi azzurri così chiari che sono quasi bianchi. «Ciao, Noah.» Abbie mi dà una pacca dietro la schiena come per invitarmi ad avvicinarmi al mio ex ragazzo, ma io rimango dove sono. Mi schiarisco la voce e gli presento i miei amici, senza specificare che sono dell'FBI, ora, e che lavorano con me.

Quando tocca a Ty stringere la mano di Noah il primo ha lo sguardo incavolato. Sarah fa un sorriso malizioso, mentre a me vengono le guance rosse. Sembra geloso e mi fa più piacere del dovuto. Più di quanto mi ero promessa, dal momento che ha reso chiaro che tra noi non possa accadere niente.

«Non ho ancora visto la casa, ma sembra stupenda ragazzi.» Noah sorride in direzione di mia sorella e Ross, mentre Ty mi affianca. Vorrei guardarlo di nuovo, ma non mi sembra adeguato.

Ross circonda con un braccio le spalle di Abbie, mentre lei sorride. La vorrei incenerire con lo sguardo per quello che ha fatto, ma è il suo grande giorno e l'ho già mortificata abbastanza. So già che dopo che la festa sarà conclusa si scuserà almeno tredici volte prima di lasciar cadere la questione. Io, d'altronde, sarò arrabbiata all'inizio, ma dopo l'ennesima scusa scrollerò le spalle e farò finta di niente. «Elodie potrebbe farvi fare un tour, purtroppo noi abbiamo altre persone da salutare.» Mia sorella alza la mano in segno di saluto e si allontana ancora stretta a Ross, lasciandomi da sola con i miei colleghi, il ragazzo che mi ha rifiutato e il ragazzo che mi ha lasciato perché "pazza".

«Mi ricordo che tua sorella aveva sempre sognato una casa come questa, da piccola.» Noah mi sorride, scuotendo lentamente la testa. «È incredibile che tu sia una federale, adesso. Abbie ha detto che ci sei entrata da poco.» Annuisco, mentre Sarah e Camden fanno finta di parlare dei dolci che mia sorella ha messo sul tavolo per non farmi stare a disagio. «E sono tutti vecchi senza vita sociale come ti aspettavi?»

Ty si schiarisce la voce ed io vorrei sotterrarmi dall'imbarazzo. Ma è Sarah quella che prende parola. «Hey!» Se non fosse per la situazione avrei riso nel modo buffo in cui cerca di richiamare l'attenzione su di sé. «Ho meno di quarant'anni, un marito e due figli. Non so vecchia, e un po' di vita sociale la ho anche io.»

«Tu sei-» Noah arrossisce, mordicchiandosi l'interno della guancia. Lo faceva sempre in passato quando si pentiva di aver detto qualcosa. Ho sperato che lo facesse nel momento in cui mi ha lasciato, eppure non è successo. «Mi dispiace, non volevo insultarti. Era una cosa su cui scherzavamo io e El tanto tempo fa.»

«Siamo tutti federali, qui. Sia io che Sarah e Camden.» Sottolinea Ty, inarcando un sopracciglio. «Che razza di fidanzato lascia la sua ragazza, poi, perché non crede nel suo sogno?»

Noah sembra confuso. «Amico, avevamo diciotto anni quando ne ha iniziato a parlare seriamente, nessuno si aspettava che le dicessi "certo, ce la farai, tra mille e passa persone che ci provano sceglieranno proprio te".»

«Io l'avrei fatto.» Ringhia quasi Ty ed il mio cuore perde un battito. Non ne dubito: è sempre stato di supporto su qualunque cosa abbia mai detto. Persino quando il mio secondo giorno mi sono fatta picchiare da un criminale mi ha cercato di rassicurare sul fatto che succede a tutti, prima o poi, durante la carriera all'FBI.

Noah ora sembra infastidito. «Allora tu saresti stato un fidanzato migliore di me.» E, di nuovo, per quanto mi sia piaciuta la storia con Noah e non me ne penta, ha ragione. Lui aveva molte mancanze nei miei confronti, Ty è più attento e non stiamo neanche insieme. Né mai succederà. «Elodie, ci fai questo famoso tour della casa?» Cambia argomento, addolcendo la voce. Riaverlo davanti sembra una strana allucinazione o un sogno. Certe volte si dice addio a delle persone, convinti che sarà l'ultima volta che si vedono, e quanto li si ha di nuovo davanti sembrano completamente diversi, come se in passato non si ha condiviso ogni singolo pensiero con loro.

«Sì.» Accenno un sorriso, posando su un mobile il mio calice di champagne. Ubriacarmi per dimenticare di stare in questa situazione sembra allettante, ma l'ultima volta sono finita a dire cose imbarazzanti a Ty, perciò non voglio pensare cosa finirei per fare o dire ora. Meglio se mi tengo lontana dall'alcol. «Seguitemi.»

«Io devo andare.» Mi interrompe Ty, assottigliando le labbra. Lo guardo confusa e lui si stringe nelle spalle. «Ho alcune commissioni da sbrigare.»

Sarah inarca un sopracciglio, guardandolo da arrabbiata. «Ma se hai detto che questo pranzo era una benedizione perché non avevi niente da fare ed il tuo nuovo appartamento ti stava dando la claustrofobia.»

Camden si porta una mano davanti la bocca per non ridere. Ty, invece, sembra voler chiudere con la forza le labbra di Sarah. «Beh, mi sono ricordato che adesso ho delle commissioni da fare. Ci vediamo domani a lavoro.» Saluta Camden con una stretta di mano, e stranamente anche Noah, mentre Sarah con due baci formali sulle guance. Quando tocca a me, me ne lascia solo uno sulla guancia sinistra. «Non ubriacarti troppo, non vorrei perdermi lo spettacolo.» Sussurra, in modo che lo senta solo io.

Vorrei dirgli di rimanere, in modo da non perdersi proprio niente, ma qualcosa mi dice che ha proprio bisogno di andarsene. Anche se non capisco il suo comportamento. «Ci vediamo domani.» Gli dico, quando si allontana abbastanza per tornare a respirare normalmente.

Mamma e papà salutano da lontano Noah, così io ne approfitto per guardare Ty fino all'uscita. Vorrei che fosse rimasto di più, però. Sono arrivati tutti qui da neanche due ore. «Cosa ti ha detto?» Bisbiglia Sarah quando stiamo salendo le scale per esplorare la casa di mia sorella. Noah e Camden sono dietro di noi e parlano del lavoro del primo. Sono una persona cattiva, ma non ho così tanta voglia di sentire come fa a guadagnarsi da vivere. Non quando posso fare gossip con qualcuno al di fuori di mia sorella.

«Di non ubriacarmi.» Mi mordo il labbro per trattenere un sorriso. È comunque un pensiero carino.

Sarah non la deve pensare allo stesso modo perché alza gli occhi al cielo. «Noioso.» Borbotta, per poi darmi una gomitata nelle costole. «Però ho apprezzato il bacio sulla guancia. Devi dirmi qualcosa?»

«Purtroppo no.» Mi lascio sfuggire, pentendomene subito dopo. Sarah spalanca la bocca.

Mi prende per il polso, girandosi in dietro per vedere i ragazzi. «Noi andiamo un attimo in bagno, cose da donne, vi raggiungiamo subito.» Mi sembra di essere tornata al liceo, scortata dalle amiche per andare in bagno. «Ti piace! Hai una cotta per Ty!» Quasi urla, non appena chiude la porta de bagno.

Alzo gli occhi al cielo. «Non essere così emozionata, ha reso chiaro che tra noi può esserci solo una bella amicizia. Morirò felicemente single, magari con qualche gatto e un paio di cani.»

Sarah mi guarda male, poi ride e mi stringe tra le braccia. «Ma no! Al massimo ti adotto io e vivi con me. Caccio mio marito e cresciamo noi due i miei bambini. Che te ne pare?»

Ridacchio e annuisco, ringraziandola. È carino che non insista o non faccia domande tipo "e Noah?" oppure "te ne troverai un altro". Per la prima volta ho un'amica oltre mia sorella. Un'amica che mi capisce. È una bella sensazione.

Ecco qui un nuovo capitolo, spero vi sia piaciuto 🥰 Abbie ha fatto una stupidaggine, credete che Noah ci sarà nei prossimi capitoli? E come pensate che reagirà Ty? A presto, vi voglio bene ❤️

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