Capitolo 1
Elodie's pov
«Quando ti faranno sapere quelli dell'FBI? Hai fatto domanda due mesi fa.» Mia sorella Abbie mi prende a braccetto mentre ci infiliamo tra la folla. Oggi è il compleanno del suo ragazzo e ci sono più persone di quanto immaginassi. Ross è un militare e non pensavo fosse così popolare. «Comunque Ross mi ha detto che un suo amico è dell'FBI, dopo potrebbe presentartelo e potresti gentilmente ricordare della tua domanda. Hai un curriculum impeccabile, finito da tre mesi l'iniziazione per diventare agente e non ti hanno ancora fatto sapere niente? Sono tentata di prenderli tutti a sberle.»
Trattengo una risata. Quando mia sorella inizia a parlare non finisce più: ha la parlantina. Alcune volte cambia argomento ad ogni frase e, anche se è cattivo dirlo, in quelle situazioni smetto spesso di ascoltarla. «Non c'è bisogno che mi raccomandino per entrare, Abbie, ma apprezzo il pensiero. Mi faranno sapere quando vorranno e, comunque, non è che mi lamento di poter riuscire a dormire fino alle undici del mattino per qualche settimana di fila.» In realtà non è per niente vero, mi lamento eccome. Sono una persona energica ed ho bisogno di qualcosa da fare, stare chiusa in casa non fa proprio per me.
«Come vuoi, ragazzina.» Abbie mi lascia il braccio solo per correre tra le braccia del suo ragazzo, che la prende per la vita e fa unire in un modo disgustosamente dolce le loro labbra. Faccio una smorfia, ma alla fine sorrido. Sono contenta che mia sorella abbia trovato qualcuno come Ross, dopo tutti i ragazzi idioti che ha avuto.
Senza dire niente -tanto non badano a me- mi allontano per cimentarmi nel buffet. Fortunatamente ho il metabolismo veloce, riesco sempre a mangiare di tutto e non sentirmi mai piena. Metto nel mio piatto un po' di tutto, evitando però accuratamente i dolci. Non ho idea del perché, ed è atipico, ma non mi piacciono. Solo il gelato quando sono triste. Sento una presenza vicino a me e dopo una voce calma, roca e sexy si rivolge a me. «Fammi sapere qual è la cosa più buona tra tutta quella roba, poi.»
«Cosa?» Quando mi giro verso la persona, noto che è un ragazzo della mia età. Ha gli occhi tra il castano ed il verde ed un bel sorriso.
«Era una battuta. Hai preso letteralmente tutto.» Fa un cenno con la testa verso il mio piatto. «Io sono Ty, comunque.»
Cavolo, oltre ad essere bello con la sua mascella pronunciata ed i capelli scompigliati castani, ha anche un bel nome. Peccato che io non sono proprio interessata. «Non mi ricordo di avertelo chiesto, ma va bene comunque.»
Ty ridacchia. «Simpatica. Non mi dirai il tuo nome, vero?» Scuoto lentamente la testa. Abbie ha ragione, sto aspettando che l'FBI mi risponda e mi faccia entrare nei federali, non ho altri pensieri per la testa. Forse mi sto anche facendo troppi film mentali. Mi ha chiesto solo il nome, infondo.
«Elodie, vedo che hai già conosciuto Ty.» Ecco che Ross rovina tutti i miei piani di passare inosservata, di non dire il mio nome a sconosciuti e mangiare in santa pace. «Te lo avrei presentato più tardi, lui fa parte dell'FBI.» E questo cambia tutto. Guardo con ammirazione il ragazzo di fronte a me, sicura che i miei occhi hanno preso a brillare. Fa il lavoro dei miei sogni.
Ty ha un sorriso soddisfatto, probabilmente perché adesso sa come mi chiamo. «Sei una fan dei federali, Elodie?» È strano come mi piaccia il mio nome, detto da lui, come se fosse una rivelazione.
«In realtà ho fatto il corso per diventarlo, solo che non mi hanno fatto sapere niente.» Mi mordo l'interno nella guancia. Non è proprio un buon segno, all'inizio mi sono convinta per un mese che non mi rispondevano perché hanno tante iscrizioni, ma ora non ne sono convinta. Ross bisbiglia qualcosa all'orecchio di Abbie e si allontanano ridacchiando. Probabilmente nella loro testa sono i Cupidi dell'anno, quando a stento sto parlando con una persona.
È pieno zeppo di persone, per cui un paio mi spintonano per passare vicino al buffet. Mi trattengo dall'alzare gli occhi al cielo. Ty sorride e mi fa cenno di allontanarci. Siamo comunque nella sala principale della casa Carter, i genitori milionari di Ross, ma almeno non mi dovrebbero più spintonare per prendere del cibo. «Mi dispiace. Se mi dici il tuo nome intero potrei chiedere al mio capo di controllare le nuove proposte appena lo vedo.»
«Grazie mille, ma non voglio disturbare te o il tuo capo.» E poi non mi accettano davvero se mi raccomandano. Sorrido in direzione di Ty, è comunque un pensiero carino.
Mi schiarisco la voce e aggiusto la maglietta con una mano, dato che nell'altra ho il piatto con il mio amato cibo. «Non è un disturbo, a me non costa niente. Comunque, se non hai intenzione di dirmi il tuo nome lo chiederò semplicemente a Ross.»
Sorrido di nuovo. Ho l'impressione che questo ragazzo non si arrenda molto facilmente. «Elodie Lewis.» Lui ripete il mio nome mentre lo scrive sul telefono. Lo ringrazio di nuovo, ma non riesce a rispondermi che una ragazza dai capelli rossi gli mette una mano sul petto. Ty sembra sorpreso, ma a suo agio.
«Amore, ti sto cercando da un sacco. Ci sono le mie amiche che vogliono salutarti, vieni.» Ha la voce acuta, fastidiosa quasi. Non posso dire lo stesso del suo viso, dato che sembra una modella uscita direttamente da Vogue. Mi lancia un'occhiata di fuoco prima di prendere Ty per una mano e condurlo verso quelle che credo siano le amiche di cui sta parlando.
Lui non sembra molto felice e si gira a guardarmi mimando un "ci vediamo in giro", perciò cerco di accennare un sorriso di addio e mi allontano pure io. Neanche ho il tempo di mangiare niente che Abbie mi prende a braccetto e inizia a camminare. «Ho visto che vi siete dati il numero di telefono. Quando avete programmato di vedervi di nuovo? Sappi che se ti senti a disagio e vuoi un appuntamento a quattro io e Ross siamo a completa disposizione. Anche perché quei due si conoscono, non sono migliori amici ma vanno molto d'accordo. Sono così felice che ti frequenterai con qualcuno!»
Mi sono dimenticata di dire che con la parlantina mia sorella ha anche il grande talento di farsi mille film mentali che il miglior regista del mondo dovrebbe inchinarsi davanti a lei. «Non ci vedremo, Abbie. Mi ha chiesto il numero solo per controllare perché l'FBI non mi ha ancora fatto sapere niente e contattarmi se scopre qualcosa.»
Mia sorella sbuffa e non dice più niente, per fortuna. Ho avuto soltanto un ragazzo "serio" al liceo e non è finita molto bene. È successo lo stesso con Abbie, come credo più o meno capiti a tutti, ma al contrario di me lei è riuscita ad andare avanti ed ha trovato Ross. Io sono andata avanti, non penso più a quel cretino e probabilmente se lo vedessi ora gli darei un pugno, ma non ho necessità di avere un compagno nella mia vita.
«Vi state divertendo, ragazze?» Ross compare davanti a lui e ruba uno stuzzichino dal mio piatto. Lo guardo male e lui ride. Ho un bel rapporto con il ragazzo di mia sorella, questo lo ammetto. Siamo amici e forse è dovuto perché abbiamo la stessa età e anche al fatto che Abbie è la mia migliore amica, oltre che mia sorella. «Non guardarmi così, El. Credo che non starai digiuna se mi prendo qualcosa dal tuo piatto.»
Continuo a fingere di essere arrabbiata. «C'è una linea sottile che non devi oltrepassare. E l'hai appena fatto.»
«Melodrammatica.» Tossisce Abbie, ed io le dò una gomitata nelle costole. L'unico fatto che le devo riconoscere è che finalmente ha detto una sola parola al posto dell'odissea. Ormai non ci speravo più.
I dieci minuti successivi li passiamo a cercare una sedia per mia sorella, che si lamenta dei tacchi. Non capisco perché prima se li mette e poi se ne pente. Io al suo posto avrei smesso di provare a metterli anni fa. E in realtà così ho fatto. «Ti invidio, con i tuoi pantaloni eleganti e a vita alta e le tue scarpe piatte.» Sorrido e le indico una sedia libera. Abbie si siede lì, mentre io rimango alzata davanti a lei. «Anche se il tuo outfit è discutibile. Una volta o due, El, i vestiti potrebbero farti bene.»
Per poco non alzo gli occhi al cielo. «Immagina se devo rincorrere un criminale. Non posso avere un vestito dove inciampare e scarpe con i tacchi.» I tacchi, in realtà, non li metterei a prescindere. Sono delle trappole mortali, quei cosi.
Mia sorella sembra sorpresa, anche se c'è un velo di divertimento nei suoi occhi. «Devi rincorrere un criminale?» Ripete. «Parli già come una dell'FBI.»
Mi stringo nelle spalle. «È il mio sogno. Se mi accettano davvero dovrò iniziare a pensare in questo modo, prima o poi.» So che, anche se sarò felice di essere riuscita nel mio intendo di diventare una federale, l'ansia sarà una mia compagna fedele. Mi guarderò sempre le spalle due volte, così come inizierò ad analizzare tutti. Per non parlare degli incubi la notte.
So quello che mi aspetta e sono pronta. Mi sto preparando per questo da una vita intera, perché so che il mio posto è quello.
In lontananza vedo Ty parlare con quella che presumo, a questo punto, sia la sua ragazza. Non sembra neanche prestarle attenzione, ha le mani infilate nelle tasche dei pantaloni eleganti e lo sguardo puntato sulla fidanzata, ma non sta facendo altro che analizzare il suo comportamento. Questo sì che è interessante.
Immagino che lo vedrò spesso se mi dovessero davvero prendere all'FBI. Teoricamente la sede centrale è a Washington, ma ogni grande città ne ha una propria. Los Angeles, New York, Chicago e potrei continuare per ore. Per questo è una fortuna essere nata e cresciuta qui in California: non devo allontanarmi da nessuno.
«No, è la tua ossessione. E questo ti si ritorcerà contro, un giorno.» Abbie scuote lentamente la testa ed io sbuffo, senza neanche provarlo a nascondere. Odio quando fa la pessimista. «Non puoi essere proiettata sul tuo lavoro ventiquattro ore al giorno, tutti i giorni, capisci? Se Ross facesse così l'avrei mandato a quel paese tantissimo tempo fa e non staremmo insieme. Anche se, alla fine, con la voce sexy che ha mi potrebbe parlare di tutto ed io starei lì ore ad ascoltarlo.» Peccato che è lei quella che parla sempre, per ovvie ragioni, e come al solito è appena andata fuori traccia.
Non ho idea di come facesse durante i temi in classe, al liceo. «Sì, lo so. Sei innamorata persa di lui e bla bla bla.» Prendo un pezzo di tacos che avevo messo nel piatto e chiudo gli occhi, assaporandolo. Amo così tanto il cibo, quasi quanto amo il mio forse-lavoro.
«Voglio proprio vedere quando tu ti prenderai una cotta per qualcuno come la mettiamo. Sarai ossessionata, ne sono sicura.» Abbie si alza, di nuovo pimpante come al solito. «Ci sono i genitori di Ross, li vado a salutare. Magari tu cerca qualcuno con cui fare amicizia o rivai a parlare con il federale. Come si chiamava?»
Entrambe siamo terribili a ricordare i nomi, ma questa volta me lo ricordo. «Ty.» Rispondo, accompagnandola per un pezzo di tragitto che deve fare. «E non andrò a parlarci di nuovo. L'ho già importunato abbastanza.»
Ma Abbie non la pensa come me, perché scuote lentamente la testa e fa un sorriso malizioso. «Ma che importunarlo, ti sei vista bene? Probabilmente starà pensando a voi due nud-» Le dò un colpo sulla spalla prima che possa anche solo finire la frase.
«Io non ti conosco.» Borbotto, allontanandomi da lei e portandomi dietro il mio amato piatto pieno zeppo di cibo.
Sono felicissima di star finalmente postando questa storia, dopo mesi che è rimasta nelle mie bozze. Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, mi farebbe comunque tanto piacere sapere cosa ne pensate. Cercherò di postare più volte alla settimana, i capitoli saranno più o meno di questa lunghezza. Vi voglio bene e grazie di essere qui. A presto ❤️
Cast:
Kaia Gerber come Elodie Lewis
Gregg Sulkin come Ty Evans
Skylar Stecker come Abbie Lewis
Robert Pattinson come Ross Carter
Emma Stone come Brooklyn Sanchez
Robert Downey Junior come Spencer Evans
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