Capitolo 41
Alcune settimane dopo - 21 giugno
La mia gravidanza è quasi agli sgoccioli e oggi stiamo facendo una riunione di famiglia. I miei adorati suoceri, i miei cognati e la mia migliore amica sono venuti tutti a casa nostra prima che io vada a ricoverarmi domani. In questo momento sono tutti sotto il gazebo del giardino a godersi il digestivo. Qualche tempo prima che io scoprissi della mia gravidanza, Liam ha deciso di cambiare casa e ha comprato una villa più grande in un posto più e a est della zona di Malibù. La zona è molto grande e siamo lontani dalla vecchia casa. Quella non l'abbiamo venduta perché abbiamo troppi ricordi, ma non era esattamente il posto dove volevamo costruire la nostra famiglia, visto che prima di me c'era anche stata altra gente e lì vicino continuava a starci quella gente. Sono a circa cinquecento metri di distanza da Sara e questa è la cosa assolutamente migliore, a parte l'enorme e bellissimo giardino e la bellissima piscina. Tra due giorni arrivano anche i miei genitori con i miei zii di Roma. In questo momento sono seduta in cucina con tutte le altre ragazze mentre loro sistemano i piatti e le pentole usate e non mi fanno alzare nemmeno un dito. Il mio pancione è grande quanto il continente americano, ma io sono sempre magra come un'acciuga.
-Leonie, a quanti nipoti sei arrivata? - chiede Sara a mia suocera.
-Ormai sta per nascere l'ottava e ne sono veramente contenta perché riempiono la mia vita di felicità - risponde lei con gli occhi brillanti. Leonie ama veramente i suoi nipoti e da quando ha saputo di Emma si è resa totalmente disponibile ad aiutarmi.
-A lei tocca solo la parte divertente ... a noi tocca la parte difficile - interviene Elsa ridendo.
-A me tocca la parte del viziarli, a voi tocca la parte dell'educarli - dice Leonie con ovvietà.
-La mia piccolina si dichiara d'accordo con la nonna e io concordo. Dico che essere viziati dai nonni è una cosa bellissima - mi intrometto, e nel frattempo mi alzo per prendere un bicchiere d'acqua. Ma un dolore lancinante mi colpisce alla schiena e mi esce un gemito di dolore. In meno di tre secondi, sono tutte intorno a me per aiutarmi.
-Perché ti sei alzata? - mi rimprovera Sara.
-Volevo prendermi da bere - le rispondo, e le faccio anche una linguaccia.
-Poteva prendertelo una di noi, non devi fare movimenti troppo bruschi in questi giorni - ribatte lei.
-Sto già approfittando troppo di voi, e poi alzarsi non è un movimento brusco - dico prendendo il succo di frutta dal frigorifero. Ma sento una sensazione strana tra le gambe.
-Ellie, sei bagnata - mi fa notare la mia amica e nel frattempo una fitta lancinante mi fa piegare in due dal dolore.
-Isabella ... - Leonie lancia la tovaglietta e si precipita verso di me. A quel punto capisco subito cosa sta succedendo.
-Ragazze tranquille ... mi si sono solo rotte le acque - dico sorridendo.
-OH MIO DIO! - strilla Leonie. A me viene solo da ridere, al momento.
-Io non capisco cosa ci trovi da ridere - dice Sara guardandomi storta. Lei ha sofferto molto durante il parto e se da un lato ha aspettato tanto quel momento per vedere la sua piccola, dall'altro lo temeva molto.
-So quando ho concepito mia figlia, adesso ho la certezza al mio sospetto - le dico, lei capisce subito e scuote la testa. Elsa e Samantha mi guardano stralunate e Sara gli fa un breve riassunto. Intanto io mi piego di nuovo per il dolore e loro mi tengono in piedi.
-Ragazze non fatemi stendere per nessuna ragione o potrei partorire sul pavimento della cucina! Aiutatemi a stare in piedi! - Loro annuiscono e intanto Sara e Leonie vanno a chiamare Liam, che arriva subito.
-Ellie! - E' preoccupatissimo.
-Calmati, sto bene. - Io mi sento perfettamente tranquilla mentre le persone intorno a me stanno morendo d'ansia. Essere un medico ha i suoi vantaggi.
-Sara, in camera da letto c'è un borsone pronto. Prendilo, io porto lei in macchina. - La mia amica scatta di sopra alle parole di Liam, che mi prende in braccio e mi porta in macchina posizionandomi sul sedile del passeggero. Sara arriva come un fulmine e si siede dietro. Io sto respirando pesantemente, comincio a sentirmi veramente male, adesso. Arriviamo in ospedale in men che non si dica e vengo depositata su una sedia a rotelle. Mi sto sentendo veramente cretina con tutta questa gente che mi trascina di qua e di là. La mia ginecologa, Amy, appena mi vede mi corre incontro.
-Isabella, non mancavano quattro giorni? - chiede ridendo.
-Emma ha fretta, Amy. - Lei annuisce sorridente, e chiama un'infermiera.
-Porta la dottoressa De Rosa nella camera 1246 e controlla la dilatazione - le ordina, poi si rivolge a me. - Preparo la sala parto. - Io annuisco, sorridendo. L'infermiera mi porta in camera e insieme a noi entrano Liam e Sara.
-Come stai? - mi chiede Sara.
-Sto bene, tranquilla. - Cerco di rassicurarla, ma subito vengo investita dal dolore di una contrazione e gemo di dolore.
-Ellie. - Liam si avvicina e mi prende la mano.
-Tranquillo, è solo una contrazione ... comunque sappi che potrei dire un sacco di parolacce, in questo momento - lo avviso.
-Sono insulti rivolti a me? - domanda ridendo.
-Alcuni sì - confesso.
-Non importa, stai veramente male e gli insulti saranno il minimo - dice abbracciandomi.
-Niente drammi, per favore ... non preoccuparti perché andrà tutto bene, io sto bene e finalmente tra un po' potremmo tenere in braccio Emma. - Mi appoggio a lui per quanto è possibile e una sensazione di benessere mi avvolge. Effetto Cupcake.
-L'infermiera dice che sei dilatata di tre centimetri - si intromette la mia amica.
-Lo sospettavo, ho avuto contrazioni fortissime ed è già un'ora che va avanti ... se continuiamo così presto sarò ben dilatata ... non sarà una cosa lunghissima, circa due o tre ore, per fortuna. -
-Fai la dottoressa pure quando sei paziente, sei incorreggibile - ride Sara.
-Fa parte della mia natura, ormai - spiego come se fosse ovvio. Nel frattempo bussano alla porta e Sara mi chiede se può aprire. Entrano Leonie ed Elsa.
-Tesoro come stai? - mi chiedono.
-Ho avuto momenti decisamente migliori ma non sto tanto male, almeno in questo momento. -
-Meno male ... se hai bisogno di qualunque cosa noi stiamo fuori con Chris e Craig, abbiamo lasciato i bambini a Luke, Samantha e Theo e siamo venuti. In ogni caso staremo fuori e non romperemo molto le scatole - mi informa Elsa.
-Siete fantastici e grazie per la discrezione, avrei bisogno che qualcuno contatti i miei genitori e li avvisi della situazione, potreste farlo voi? - Loro mi sorridono, annuiscono e poi escono. Mi fa piacere che siano venuti, dimostra quanto siamo uniti. Le contrazioni mi torturano per altre due ore circa e sono sempre più forti. Liam e Sara non mi lasciano nemmeno un secondo e grazie a loro non mi abbatto quando le ultime contrazioni diventano violentissime. Quando non resisto più, capisco che è arrivato il momento di iniziare a spingere.
-E' il momento ... - dico in un gemito.
-chiamo Amy. - Sara corre fuori e Liam mi stringe la mano.
-Adesso ci siamo sul serio - gli dico cercando di sorridere.
-Finalmente, amore mio. - Nel frattempo Amy e Sara rientrano.
-La sala parto è pronta ... puoi portare solo una persona, chi porti con te? - esordisce Amy.
-E' giusto che vada il papà ... io sto fuori con gli altri e vado ad avvisarli, Ellie - dice Sara, e la ringrazio con lo sguardo. Mi lascia un bacio sulla fronte ed esce dalla stanza. Amy mi porta in sala parto e lì do il meglio di me.
-Sii la mia forte principessa ribelle - mi sussurra Liam. Stringo forte la sua mano.
-Isabella, la tua bambina vuole uscire quindi adesso dai una spinta bella forte - mi incita Amy. Comincio a spingere e stringo i denti per trattenere l'urlo fortissimo che preme per uscire.
-Brava continua così, la testa sta per uscire. - Continuo a spingere e non sento nulla se non il dolore, ma poi finalmente sento un pianto. La mia Emma.
-Il papà vuole tagliare il cordone? - chiede Amy a Liam e lui annuisce felice. Un' infermiera mi mette Emma in braccio e sento che il mio cuore potrebbe scoppiare di amore e felicità.
-Ciao, Emma ... - Liam torna accanto a me e ha gli occhi lucidi di lacrime. I miei si riempiono di riflesso. È sempre stato così, se vedo i suoi occhi sciogliersi in lacrime anche io piango.
-Benvenuta piccolo angelo - sussurro.
-Isabella, non voglio rovinare il momento ma tu devi essere ricucita e lei deve essere pulita - dice Amy quando è vicina.
-Certo ... avrò tempo per godermela. - Porgo la piccola all'infermiera che mi chiede il nome.
-Emma Rebekah Hemsworth - risponde felice Liam. L'infermiera annuisce e poi gli dice di seguirla perché la bambina avrà bisogno di alcune cose. Lui mi lascia un bacio sulla fronte e si allontana. A me vengono messi i punti e dopo essermi lavata, per quanto possibile, mi addormento. Quando mi sveglio sono in camera e accanto a me ci sono la culla di Emma e Liam.
-Buongiorno, mammina. -
-Ho dormito tanto? - chiedo perplessa.
-Solo due ore, ma ne avevi bisogno - mi informa.
-Voglio abbracciare Emma - dico impaziente. Liam la prende dalla culla e l'immagine di lui e nostra figlia mi fa emozionare tantissimo. Emma è così piccola che gli sta in una mano e lui la guarda con venerazione.
-Siete fantastici - dico emozionata. Finalmente la piccola è tra le mie braccia.
-E' così piccola e delicata - mi fa notare Liam.
-Quanto pesa? - chiedo apprensiva. Mamma medico uguale a mamma super apprensiva.
-Tre chili - dice tranquillo. Stiamo tutti e due chini su di lei ad analizzarla. È identica a Liam ma con alcuni miei particolari. In quel momento bussano delicatamente alla porta.
-Avanti! - esclamo. La mia migliore amica entra seguita da Leonie, Craig, Elsa e Chris.
-Abbiamo poco tempo, tra un po' Amy viene a buttarci fuori ... vogliamo vedere la piccola - dice felice Sara. Le faccio un cenno per dirle di avvicinarsi. Lei viene e le metto la piccola tra la braccia. Gli altri si avvicinano a Liam e sento Chris che lo prende in giro, ma alla fine si abbracciano.
-Ciao piccola, io sono la zia Sara. - La mia migliore amica ci gioca un po' mentre Elsa e Leonie vengono ad abbracciarmi a turno.
-Tesoro come ti senti? - chiede Leonie.
-Stanca ma felicissima - rispondo sincera.
-Ellie, Emma ha aperto gli occhi! - strilla Sara illuminandosi. Me la passa di nuovo. Ha un bagliore blu chiaro negli occhietti minuscoli.
-Buongiorno amore. - Liam è di nuovo accanto a me e lei si muove richiamata dal suono della sua voce.
-Sei già attratta da papà?! Ehi guarda che la mamma ha fatto più fatica di lui! - Lo dico ridendo, ma sempre dolcemente. Credo stia già imparando a riconoscerci. In ogni caso la passo al suo papà che è molto felice di prenderla in braccio.
-Qualcuno ha una macchina fotografica? - domando. Sara mi mette in mano il mio telefono e la ringrazio. Scatto una foto agli amori della mia vita e la metto come sfondo.
-Ellie, dammi il telefono che scatto una foto a tutti e tre - si propone Chris. Gli passo il cellulare e mi avvicino a Liam. Sarò inguardabile ma poco importa, sorrido e aspetto che Chris scatti la foto. Quando mi ridà il telefono constato che sono inguardabile sul serio, ho la faccia stanchissima ma la foto trasuda amore. Poi Leonie prende in braccio Emma e stanno tutti intorno a lei per godersi la nuova arrivata della famiglia. Io mi stendo di nuovo e il mio Cupcake mi resta accanto.
-Sei felice? - gli chiedo.
-Assolutamente sì! Come potrei non esserlo?! -
-Io sono la persona più felice del mondo in questo momento, e ho voglia di baciarti. - Alle mie parole, Liam si china su di me e mi bacia. Il bacio si fa sempre più ardente e sono costretta a interromperlo.
-Siamo in ospedale e in ogni caso non possiamo sentire quanto è comodo il letto perché ho circa dieci fastidiosissimi punti di sutura, perché anche se è durata poco io sono piccola - dico con finto tono indispettito, ma alla fine mi metto a ridere. Lui torna a baciarmi e mi accarezza.
-E' colpa tua, che sei irresistibile - ribatte ridendo.
-Sono sicura che dopo aver partorito sono uno schianto ... nel senso che sembro rintronata. - Appena finisco la frase le sue labbra sono di nuovo sulle mie.
-Ti amo Ellie - dice infine.
-Ti amo anche io, Liam. - Ho le lacrime agli occhi, in questo momento.
-Da domani saremo in tre sul serio ... inizia una nuova fase della nostra vita. - Oggi è particolarmente profondo.
-Adesso siamo una famiglia - concordo emozionata.
-Sei ancora pronta? - chiede con un sorriso.
-Io sono sempre pronta ... e tu? -
-Con te potrei fare qualunque cosa. - Mi bacia di nuovo e penso che sia veramente un nuovo inizio per noi. Adesso siamo una famiglia a tutti gli effetti e non abbiamo avuto bisogno di una fede al dito per questo. Probabilmente accadrà ma per adesso stiamo bene così. Io, lui e Emma. Loro sono il mio sempre e per sempre.
NOTE AUTRICE: Salve a tutti!!! Su questo capitolo non ho molto da dire, spero solo che vi sia arrivato al cuore e vi abbia emozionato ... baci e alla prossima :****
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