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Capitolo Ventiduesimo


La mano di Izuku si avvicina titubante al foglio. Il polpastrello segue molto lentamente, il contorno caotico dei capelli verdi disegnati su carta. Ne percorre tremante il perimetro rotondeggiante e i riccioli ben definiti che si arcuano suadenti verso l'interno. Prosegue delicatamente sulla scia del viso, del collo e delle braccia lunghe e magre. Si sofferma più a lungo sulla larga maglietta: la fissa pensieroso, assottigliando lo sguardo confuso prima di bloccare di scatto qualsiasi movimento.
La grande pancia è disegnata a pochi millimetri dal suo dito e nonostante lui ci provi, la sua mano non riesce più a procedere oltre.

La esamina stranito, chiedendosi mentalmente per quante innumerevoli volte in tutta la sua vita l'abbia ritratta e bramata con così tanta ingordigia. Ora, invece, la sensazione che si dimena nel petto è diversa: fastidiosa e inopportuna.
Se non avesse avuto quel sogno impossibile, ora potrebbe starebbe ugualmente con Katsuki, no?

Afferra svelto dall'astuccio sul tavolino, un pennarello di colore nero. La punta tonda si appoggia al foglio e ne traccia una retta precisa che sporca la parte in fondo della maglietta. Poi ci ripassa sopra, e ne aggiunge famelico molte altre. Le linee diventano tre, sei, poi dieci. La rabbia ha preso totalmente possesso della sua mente e l'unica cosa che vorrebbe fare in questo istante, è cancellare definitivamente quel fastidioso rigonfiamento.

I canini si scoprono in un ringhio disperato: mordono con forza il proprio labbro inferiore, incidendolo. La pelle si apre e alcune gocce di sangue cadono sul foglio.
Il nero si mescola con il rosso.

-Signor Midoriya?-

Il richiamo gli arriva alle orecchie come un indistinto suono ovattato. E' tutto lontano e la sua mente è concentrata solamente verso quell'orribile disegno che lo sta facendo infuriare. Nonostante sia diventato un ammasso di segni scuri, è ancora lì. Perché quella pancia gonfia, non scompare?

Stringe il pennarello con tutto il palmo, spingendo con più foga la punta sulla carta. Si incrina, scricchiola, ma continua instancabile il suo lavoro di distruzione.
Il foglio si squarcia spezzandosi a metà... come lo è dopotuttto anche il suo cuore.

-Signor Midoriya?-
Nessun accenno.
-SIGNOR MIDORIYA!-

Il suo cognome urlato così a gran voce dal medico, e la mano che gli si appoggia preoccupata sulla spalla, lo fa destare all'improvviso dall'oblio spaventoso in cui era caduto. Izuku sgrana gli occhi a disagio, accorgendosi con estremo imbarazzo di quello che ha appena combinato. Il disegno è a pezzi, e l'inchiostro ha oltrepassato il foglio e ha imbrattato tutta la superficie. Agguanta la carta con una mossa veloce, appallottolandola nel pugno.

Si umidisce con la lingua il labbro torturato, sentendo il sapore ferroso del sangue invadergli le papille gustative.
-Oh, mi... mi scusi, per averla ignorata, per averle sporcato il tavolino e per... ehm, per tutto. In questo ultimo periodo sono un pò sconbussolato. Vede, sono nella settimana seguente il mio primo calore e devo ancora calibrare quello che provo.-

Aggiunge l'ultima frase sorridendogli con tono complice, come se il medico potesse veramente comprendere cosa gli stia passando per la testa. Si accorge praticamente all'istante che le parole gli sono uscite dalla bocca senza pensarci troppo, probabilmente più che per riempire un momento di imbarazzo che per altro. Lui non può sapere il momento nebuloso che sta vivendo. Dopotutto, è un comunissimo Alpha e non uno scherzo della natura come è lui. Gli annusa l'aria tutt'attorno, sentendola svuotata di ogni fragranza. Dopo che aveva percepito nel bar i ferormoni di quel cameriere, si era illuso che fosse finalmente vicino al punto di svolta.

-Volevo dirle che abbamo i risultati dei sui ultimi esami. I livelli dei suoi ferormoni sembrerebbero essersi nuovamente abbassati. Non capiamo come sia potuto succedere, visto che ci aveva comunicato che il calore era andato molto bene. -

Izuku sospira rassegnato. Si stringe le mani tra di loro, scrutandole serio. E' sicurissimo che la motivazione di questo suo regresso sia fin troppo ovvia: sono giorni che vive come un fuggiasco, lontano da Katsuki. Sgaiattola via di casa la mattina presto, vagando come un idiota ovunque i piedi lo portino, prima di trascinarsi alle prove di danza. Poi pranza fuori, praticamente dove capita e per ultimo, finisce tutti i pomeriggi e sere da Shoto.

Si intrattiene da lui fino a tardi, rientrando a casa solo quando è completamente sicuro che Katsuki stia già dormendo.

Sposta lo sguardo dalle sue mani allo specchio appeso alla parete della stanza. Osserva sbuffando l'immagine riflessa: è stanco, fuori forma e ha persino l'atroce dubbio che il suo migliore amico stia soffrendo per non poter vedere il suo ragazzo come vorrebbe.
Ma Sero si è rifiutato categoricamente di frequentarlo e di mettersi in mezzo ai casini suoi e di Katsuki. L'Alpha sarà anche agli occhi degli altri, uno stronzo megalomane, ma sia lui che Kirishima lo appoggiano come se fossero fratelli.

-Signor Midoriya, non deve preoccuparsi. I dati nuovi non sono indice che per forza qualcosa non vada. Il Signor Bakugou... si sta comportando ancora bene con lei?-

La mente vaga subito verso la figura bellissima dell'Alpha. Ogni mattina Katsuki gli lascia sul tavolo della cucina alcuni biscotti preparati direttamente dalle sue mani. Li racchiude in un vaso trasparente sigillato con una bellissima coccarda rossa. Talvolta Izuku, vorrebbe seriamente non prenderli, ma in definitiva ci cade sempre, incapace di negarseli. Li avvicina al naso, annusandoli felice... prima di portarseli emozionato verso il cuore.

-Si, lui... uhm, lui con me è bravissimo.-

Forse lo è fin troppo, gli sta lasciando spazio per digerire la cosa. Non lo importuna, non lo incita, non lo stressa. Eppure questa gentilezza che sta usando nei suoi confronti, ha solamente il potere di farlo infuriare ancora di più. Vorrebbe tornasse lo stronzo insensibile che era all'inizio, magari sarebbe più facile dimenticarsi che esiste.

-Comunque, secondo i nostri calcoli, dovrebbe giungere il secondo e definitivo calore, tra massimo due settimane. Dopo di che sarà libero di fare quello che le pare.-

Un'anonima scatolina marrone gli viene spinta sotto al naso. Izuku sbatte le ciglia alcune volte, prima di alzarla ed esaminarla accuratamente. La apre, trovandoci all'interno delle piccole pastiglie di colore bianco.

-Cosa sarebbero?-

-La clinica le ha preparato delle pillole anticoncezionali. Le abbiamo formulate apposta per lei e dovrebbero essere efficaci fin da subito. Fino ad ora era impossibile che potesse rimanere incinto, ma dal suo secondo calore sarà fecondo come lo sono tutti gli altri Omega. Le consiglio di prenderle nel caso facesse sesso non protetto con qualcuno da cui non vorrebbe rischiare di avere dei figli. Mi dispiace dichiararle qualcosa che avrà già appurato essere molto veritiera: la nostra natura da Alpha a volte ci sfugge di mano.-

Izuku richiude in fretta la scatolina, scuotendo la testa con le gote rosse.

-Inoltre mi permetto anche di darle un ultimo piccolo consiglio non richiesto. Visto che la conosco fin da quando era piccolo, e sò cosa ha dovuto passare nella vita, le consiglierei più che darsi alla pazza gioia del sesso occasionale, di cercare il prima possibile il suo Mate per formare una famiglia.-

Il mento di Izuku si infossa maggiormente sul collo. Ora tutta la pelle del corpo è rossa e bollente. Non solo si vergogna, ma si sente quasi denudato di qualsiasi risposta.

-Senta, posso farle un'altra domanda personale?-

L'Omega tenta di schiarirsi la gola. Aghi pungenti gli stanno pizzicando le corde vocali e gli soffocano il respiro.
-Si... ehm, si. Faccia pure.-

-Per caso qualcosa non va come dovrebbe con il suo amico dominante?-

Negare sarebbe inutile e anche sbagliato. L'espressione di turbamente sul viso deve parlare da sola per lui.
-Abbiamo avuto una discussione e ora fatico anche solo a trovarmici nella stessa stanza insieme. Ho il dubbio che questa discesa drastica dei miei ferormoni, sia dovuta proprio a questo incidente.-

Una mano si appoggia sulla sua spalla. Izuku alza il viso verso quello del Dottore. L'uomo gli sta sorridendo, partecipe.

-L'avevo già capito. Lei è, come potrei dire senza ferirla troppo,... annientato. La sua espressione mi ricorda la stessa che aveva in alcuni periodi della sua infanzia: quelli in cui correva a rifugiarsi in questa clinica. Purtroppo mi dispiace dirle che ha bisogno del suo aiuto, a meno che nel frattempo non abbia conosciuto un altro Alpha dominante. E non la sto invitando a fare cose che non vuole fare, ma le sto semplicemente dicendo la cruda e amara verità dei fatti.-



La temperatura frizzantina e poco amichevole della giornata, porta Izuku a rabbrividire intensamente. Infila svelto le mani nelle tasche del giaccone, maledicendosi silenziosamente di non aver indossato qualcosa di più pesante. Osserva con desiderio la sciarpa soffice del ragazzo accanto a sè, scuotendo la testa con decisione.

-Ci sediamo lì, va bene?- Dichiara indicando una panchina e allontanando dalla testa l'assurda voglia di chiedergliela in prestito.

Shinso alza un sopracciglio, guardando maliziosamente prima la fredda panca e poi la schiena dell'Omega che è totalmente scossa dai tremiti. Scrolla le spalle senza discutere, e dirigendocisi con passo deciso.
Attende pazientemente che Izuku si accomodi accanto a lui, prima di voltarsi nella sua direzione e osservarlo in viso.
-Beh, a cosa devo questo improvviso invito? Il tuo padrone sà per caso che sei sfuggito al suo controllo e ora sei in giro tutto soletto, con me?-

Izuku soprassiede alla domanda ironica, facendo una leggera smorfia infelice e grattandosi una guancia. Se Katsuki sapesse cosa sta combinando, si arrabbierebbe sicuramente da morire.
-Ho bisogno di capire cosa sai di lui e di... beh, di quell'altro. Abbiamo avuto una leggera discussione, e non posso più chiederlo a lui.-

Shinso stira un sorrisino supponente, allungando le gambe verso le sue. Il ginocchio si avvicina a quello dell'Omega e glielo sfiora con una lentezza eccessiva, facendolo sussultare di sorpresa.
- Sei un demonio Izuku, mi stai facendo veramente soffrire. Io pensavo che tu volessi soltanto uscire con me perchè ti interessavo, e invece...- L'espressione ilare e sfrontata si rafforza all'interno delle iridi violette.
-Bene, allora cosa vorresti sapere da me esattamente?-

Le guance di Izuku si sporcano di imbarazzo. Scruta il sorrisino impertinente dell'Alpha, che tanto cozza con le parole che ha appena pronunciato. Si schiarisce la gola, distogliendo gli occhi da quelli fermi dell'altro.
-Tempo indietro mi avevi scritto che eri a conoscenza di alcuni fatti che mi sarebbero potuti riguardare. Katsuki mi ha spiegato già qualcosa, ma ora vorrei conoscere di più del passato del suo Omega.-

Un ringhio inasprito parte dalla gola di Shinso.
-Innanzitutto non definirlo più suo, per favore.-

Le ciglia sbattono furiosamente sulle iridi color smeraldo. Forse anche senza aver ancora avuto troppe spiegazioni, sta iniziando autonomamente a delinearsi un quadro fin troppo completo di quello che deve essere successo in passato.

-Il ragazzo di cui parli si chiama Yō Shindō. E' sempre stato un tipetto molto vivace ed estroverso, con il sorriso e la risposta sempre pronta. Amava vivere al limite, facendo spesso enormi cazzate. Praticava assiduamente il gioco d'azzardo e scommetteva tutti i suoi soldi, perdendoli spesso. Per fortuna aveva vicino un amico generoso che riusciva sempre ad aiutarlo nei momenti di estrema difficoltà.-

Le pupille di Shinso cercano decise quelle di Izuku, che le spalanca stupefatto.
-Katsuki... era lui l'amico generoso...- Mormora, portandosi scioccato una mano alla bocca.

-Già. Nonostante tutti sapessero come stavano le cose, al tuo Alpha non interessava. Oh, lui ne era ugualmente ossessionato. Non ci crederai mai, ma Bakugo era molto timido a quei tempi... e persino terribilmente solo.-

La fronte dell'Omega si arriccia in un'espressione confusa. Forse non ha compreso bene il significato dell'ultima frase, visto che non è in linea con quello che gli avevano confidato i suoi genitori. Possibile che nessuno conoscesse seriamente il vero Katsuki?

-A prima vista, Bakugou sembrava essere un ragazzo amato da tutti. Era sempre circondato da persone che lo cercavano, lo invidiavano senza mai riuscire a capirlo del tutto. Lui era sempre così teso e arrabbiato... pronto a scattare per un nonnulla. Proveniva da una buona famiglia piena di regole ferree, e il fatto che fosse un dominante lo elevava a dover essere obbligatoriamente superiore a tutti gli altri. Lo avevano educato a perseverare nello sport, ad avere voti eccelsi e a trasformarsi in una macchina perfetta. Quando ha conosciuto Yō , qualcosa è cambiato. Sono rimasti amici per molto tempo e nonostante anche lui cercasse dal loro rapporto dei benifici, allo stesso tempo riusciva a spronarlo a migliorare sè stesso. E a sentirsi più apprezzato e libero.-

La mano passa in mezzo alla chioma viola. Alcune lunghe ciocche sono cadute sul viso: Shinso le sposta mettendosele dietro alle orecchie. L'espressione sul volto, ora è piena di malinconia.
-Quando io e ci siamo visti per la prima volta, abbiamo entrambi cercato di fare finta di niente. Quello che abbiamo provato, è stato però lo stesso identico sentimento. E' perfettamente inutile prendersi in giro, quando riconosci il tuo Mate, l'esistenza ti cambia per forza.-

Lo fissa ancora, intenzionalmente. Lo sguardo ora è tagliente e carico di rabbia. Izuku si ritrova nuovamente a rabbrividire.
-Ho tentato di farlo cambiare, di portarlo sulla retta via e di farlo restare con me. Ma lui non voleva lasciare Katsuki. Penso che avesse inconsciamente paura che l'Alpha ci stesse troppo male.-

Izuku sospira agitato: il cuore batte forte nel petto, e un fastidioso aggrovigliamento di stomaco lo porta a mordersi nuovamente il labbro inferiore.
-Ne era innamorato?-

-Probabilmente sì, ma comunque non quanto lo era Katsuki di lui. Oltretutto è sempre stato un freddo calcolatore, e il tuo caro Alpha perfetto ha tutto quello che io non ho: soldi e possibilità di farti vivere senza avere pensieri.-

Gli occhi appoggiati ossessivamente sul suo viso, portano Izuku a umettarsi il piercing. Scruta la profondità di quello sguardo insistente: quelle frasi gettate lì quasi a caso, ma cariche di doppi significati cattivi, non gli piacciono per niente.
-Se te lo stai chiedendo, non sono interessato a lui per questo. Mi piacerebbe malgrado tutto anche se fosse un poveretto, senza macchina e senza un lavoro. Trovo veramente triste l'idea che lo abbiano usato tutti quelli che sono stati accanto a lui. Compreso il tuo Omega.-

Shinso ridacchia apertamente, scuotendo la testa.
-Dimmi un pò, come mai avete litigato voi due? Siete proprio perfetti per stare insieme... Mi sembrava peraltro, di averlo visto molto preso da te. Ho creduto che finalmente avesse trovato il coraggio di lasciare libero Yō.-

-Sono un Omega recessivo e fino a qualche mese fà non ho mai avuto cicli di calore. Il mio corpo si è messo in movimento soltanto quando ho conosciuto Katsuki. I suoi ferormoni forti e il suo status da Alpha dominante, hanno finalmente attivato positivamente il mio corpo.-

Shinso arriccia il naso stupito, annusando l'aria e guardando alcuni istanti per terra.
-Però quando ci siamo conosciuti, tu hai sentito anche i miei.-

-Già.- Dichiara Izuku imbarazzato. Shinso non è idiota e ora capirà all'istante, l'ulteriore motivazione che l'ha spinto a chiamarlo così all'improvviso.

L'Alpha alza l'indice puntandoglielo contro: un enorme sorriso soddisfatto gli si apre sul volto.
-Io ti servo. Non ci posso credere, mi vuoi usare!-

-Non la metterei giù proprio in quel modo!- Borbotta l'Omega contrariato dal modo compiaciuto dell'altro. L'aria gelida lo investe di nuovo e un nuovo lunghissimo brivido, gli attraversa la colonna vertebrale.
- Mi interessava anche capire come mai Katsuki non volesse assolutamente stare con me. Ci siamo confidati il nostro reciproco interesse... allora perchè non cancellare il passato e ricominciare insieme e basta?-

Shinso sghignazza ancora da solo, prima di srotolarsi la sciarpetta dal collo. Lo fa con movimenti lenti e controllati, senza mai distogliere lo sguardo da quello di Izuku.
-Katsuki ha l'incontrollato terrore di marchiare qualcun altro, visto che l'unico Omega che sembrava lo volesse per davvero ha invece tentato il suicidio subito dopo aver ricevuto il morso. Non si smuoverà mai dalla situazione di stallo in cui si trova ora. Vuoi un consiglio? Fallo innervosire, dimostragli che potrebbe perderti... fallo star male. Io sarei più che disponibile a darti una mano. Collaboriamo, sììì? Allora togliti subito quell orribile collarino.-

Izuku sobbalza alla richiesta. Il tono secco dell'Alpha è in pieno accordo con lo sguardo tagliente che gli sta rifilando. Lo fissa con gli occhi assottigliati che brillano di sfida.
-Io... ehm, io non so se sia il caso di farlo. Lui si infurierà.-

I canini di Shinso di scoprono in un ghigno cattivo.
-Ho detto, togliti il collarino. Non sei il suo cane.-

Le dita di Izuku vanno verso il tessuto freddo. Lo aprono lentamente, liberando il collo con delicatezza. Tremiti gli percorrono il corpo. E' terrorizzato di quello che potrebbe fare Katsuki una volta scoperta la cosa, eppure è consapevole anche che Hitoshi ha perfettamente ragione.
Deve fargli comprendere che lui non potrà rimanere fermo ad aspettarlo per sempre.

Shinso si alza, mettendosi di fronte a lui. Gli prende le mani per aiutarlo ad alzarsi in piedi. Si toglie la sciarpa avvicinandola al suo collo con calma e avvolgendogliela stretta.

Izuku percepisce i sentori di mora che gli sbattono sul naso e gli fanno vibrare intensamente tutto il corpo. Non riesce a decidersi se questa sensazione sia piacevole o meno.

-Visto che ti servono i miei ferormoni, ne ho lasciati abbastanza sul tessuto. Annusala e goditeli fino a domani, giorno in cui noi due ci vedremo di nuovo. Va bene?-



-Era ora che rientrassi! Ho provato a chiamarti varie volte. Abbiamo finalmente la data definitiva della prossima gara. Si partirà tra sette giorni.-

La testa di Izuku rimane voltata colpevolmente verso il basso. Si osserva i piedi, tenendo gli occhi semichiusi. Nonostante abbia al collo ben stretta la sciarpa di Shinso, tutti i suoi sensi sono all'erta per l'odore di Immortelle di cui è satura la casa. Sono talmente forti e carichi di sentimenti inespressi, da fargli tremare le ginocchia.

Deglutisce la saliva, cercando di zittire il ritmo assordande del proprio cuore.
-Ok. Ti ringrazio per avermelo comunicato.- Dichiara secco dirigendosi verso la sua stanza.

Katsuki gli corre dietro, fermandolo ancora sulla soglia e tirandolo da un braccio.
-Ehy, ehy, aspetta un secondo. Ti fermi almeno a cena con me, stasera?-

Perchè respirare sta diventando all'improvviso, così dannatamente difficile? Izuku trattiene il respiro, cercando di trattenere le lacrime che sente invadergli gli occhi e le fusa che vorrebbe già partire dalla gola. Zittire la mente e parlare, gli risulta molto più difficile del previsto.
-No, stavo uscendo.-

-Ma sei appena arrivato!-

Il tono lamentoso dell'Alpha, porta l'Omega ad alzare gli occhi verso quelli dell'altro. Le iridi cremisi brillano di paura e tristezza insieme. La necessità di abbracciarlo e baciarlo sono talmente forti, che si vede costretto a compiere alcuni passi indietro. Modula la voce, trasformandola verso un timbro secco e aspro.
-E ora sto uscendo di nuovo. Ho molti impegni in questo periodo.-

-Senti Izuku, non dobbiamo ignorarci per forza. Possiamo... parlare.-

La sensazione bruciante di fastidio raggiunge il petto dell'Omega all'istante. Come diamine fà a far finta che non sia successo nulla? Come fa a non capire quanto la situazione lo stia uccidendo?
-E di cosa vorresti farlo? Della tua bellissima vita da Alpha dominante? O di quanto sia appagante avere non uno, ma bensì due Omega tutti per sè? Magari vorresti creare un harem in salotto e hai bisogno di consigli di design?-

L'Alpha stringe i pugni, digrignando i denti.
-Potremmo parlare di questo, certo... Oppure potremmo alzare l'asticella della fiducia e farlo invece della motivazione che ti porta ad avere addosso l'odore di Hitoshi.-

Un sorrisino amaro si apre sul volto di Izuku. Stronzo. Non gli viene in mente nessun'altro termine che possa in questo momento, descriverlo al meglio.
-I medici mi hanno detto che qualcosa non funziona come dovrebbe. Per ultimare i miei cicli ho bisogno al più presto, dei ferormoni di un Alpha dominante.-

-Puoi sempre prenderli da me.-

-Oh, andiamo Katsuki ma le pensi le cazzate che dici?-

La rabbia che l'Alpha aveva cercato coscienziosamente di allontanare per tutta la discussione, esplode fuori senza più nessun limite. Un ringhio infuriato, e una ventata acida assale Izuku.
-Stupido Omega del cazzo, smettila di fare l'innocentino con me! Mi hai usato per i tuoi fottuti scopi, fino a l'altro giorno! Per quale ragione di merda, adesso vuoi fermarti? Hai trovato forse, di meglio?-

Le unghie della dita si conficcano nei palmi delle mani. Come può Katsuki essere così insensibile e cieco?
-Perchè ora è tutto cambiato! Io mi sono innamorato di te, lo vuoi capire o no?-

-E allora dove diavolo sta il problema?! Anche tu mi piaci e io te l'ho già detto! Devi solo cercare di capire la situazione in cui mi trovo, e darmi tempo per tutto il resto!-

-Quanto?- domanda in fretta Izuku incrociando le braccia davanti al petto. Lo fissa con ostinazione, battendo il piede per terra.
- Non rispondi? Non lo sai? E nel frattempo cosa faremo...? Io rinuncierò definitamente al mio sogno, e tu...? Quanto tempo pensi che servirà per convincerti che stare con il tuo Mate sia la scelta giusta?-

Si mette le mani in tasca, estraendone con una mossa brusca il collarino. Katsuki sgrana gli occhi, di fronte all'accessorio che gli spenzola davanti al viso. Sente il fiato mancare: Shinso sta raggiungendo il suo scopo.
-Non... non farlo. Izuku per favore, ascoltami.... stai lontano da Hitoshi.-

L'Omega sorride, incastrando gli occhi in quelli dell'altro. Il verde smeraldo è talmente carico di dolore, che quelle cremisi si abbassano sconfitte.
-Mi dispiace veramente tanto, nonostante tutto io voglio stare con te. Ma se tu non sei disposto a fare la stessa cosa, e intendo a farla sul serio, io non posso fare altro che ritenermi completamente libero di frequentare chi meglio credo. Shinso mi sta solo aiutando, come del resto stavi facendo pure tu... E ora scusami, ma sono in ritardo per andare da Shoto. Ti informo che sto già cercando un altro posto dove stare, e appena potrò mi ci trasferirò.-

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Cuoricini ♥️
Posso dirvi "Buona domenica" o meglio di no? 🤣

Vi anticipo che nel prossimo arriverà una scena Smut. 😈

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