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13-Cosa potrà mai succedere

Fine ottobre è quel periodo dell'anno in cui le vetrine dei negozi iniziano a popolarsi di zucche, pipistrelli, vampiri e mostri spaventosi.

Le strade pullulano di bambini mascherati in cerca di dolciumi.

Il buio investe la città presto e ad illuminare le vie rimane solo la luce calda dei lampioni.

A Southaven Halloween sembra arrivare prima, nei giorni che lo precedono si respira un'aria diversa dal solito, fatta di schiamazzi gioiosi e profumo di zucchero filato.

Liz è particolarmente entusiasta, ha scoperto che alcuni compagni di corso stanno organizzando una specie di festa abusiva a scuola la notte del 31.

Ha fatto di tutto per partecipare e ha cercato di convincere anche me, all'inizio non volevo ma poi mi ha detto che ci sarebbe stato anche Daren, ho pensato che non potevo lasciarmi scappare quest'occasione, così alla fine ho accettato.

Il mio telefono inizia a squillare mentre cerco di infilare gli stivali rossi.

Devo sbrigarmi sono già in ritardo.

Mi guardo allo specchio mentre  sistemo tra i capelli il frontino con le corna da diavolo.

Il vestito di pizzo rosso ha una piccola scollatura all'altezza del seno e ricade attillato mettendo in evidenza i fianchi stretti.
Applico un rossetto rosso acceso per sottolineare la forma delle labbra.
Sfumo l'ombretto nero attorno alla palpebra e allungo l'eyeliner per dare profondità allo sguardo.

Osservo la mia immagine riflessa allo specchio e nonostante l'impegno, non sono soddisfatta, non riesco a vedermi bella.

Metto a tacere il senso di inadeguatezza, distolgo lo sguardo e rispondo al telefono che continua a squillare incostantemente.

-Callie come sei messa? -

-Sono pronta aspettami al solito posto.-

Percorro la strada semibuia fino all'incrocio dove mi aspetta Liz.

La vedo in lontananza che si avvicina.
Indossa un top che lascia intravedere l'ombelico, una gonna attillata bianca non troppo lunga.
Un paio di ali sono agganciate alle spalle e i capelli sono tenuti all'indietro da un frontino da cui spunta un bastoncino quasi invisibile che regge un aureola.

I costumi li abbiamo comprati insieme pochi giorni fa, Liz ha insistito perché fossero abbinati, così lei si è travestita da angelo e io da diavolo.

-Hai i biglietti? - Le chiedo.

Liz tira fuori da dietro la schiena due talloncini arancioni con la scritta "Halloween party" tratteggiata con un pennarello nero, probabilmente all'ultimo momento da chi ha organizzato illegalmente la festa all'interno dell'edificio scolastico.

-Liz, sai che se ci scoprono siamo nei guai fino al collo? - Le ricordo.

-Non preoccuparti, cosa potrà mai succedere, c'è praticamente tutta la scuola, hanno anche messo dei pali alle entrate, se arriva qualcuno ci avvisano e ce la filiamo. -

-Speriamo. - Sussuro ancora poco convinta.

Ci fermiamo di fronte all'ingresso, un ragazzo alto, dai capelli castani si avvicina a me e Liz chiedendoci gentilmente di mostrargli i biglietti , se li rigira tra le mani minuziosanente e poi ci porge due braccialetti fluorescenti da indossare: -Per essere riconosciute ed evitare che entrino estranei alla festa.- Spiega

Ci dirigiamo verso l'entrata e percorriamo i corridoi scossi dal frastuono della musica.

Ci sono studenti ovunque, alcuni intenti a sorseggiare alcolici, altri si muovono a ritmo di musica con il drink in mano.

Una ragazza dai capelli ricci, travestita da poliziotta, twerka circondata da altri ragazzi che  filmano con il cellulare e applaudono.

Poco distante, un ragazzo è seduto con la schiena poggiata contro il muro mentre fuma una canna per poi passarla al ragazzo affianco.

Due ragazzi sorreggono un loro amico accompagnandolo all'uscita.

-Cazzo Marcus, le scarpe. - Sbraita uno dopo che quest'ultimo ha dato di stomaco sulle sue TN.

Io e Liz ci facciamo largo tra la folla.

-Scusa. - Grido a una ragazza con dei denti da vampiro e il sangue che gli cola dalla bocca, dopo averle accidentalmente pestato una scarpa.
Lei non sembra nemmeno accorgersene.

Tendo una mano a Liz che è rimasta indietro, la afferra e proseguiamo insieme così da non perderci nella calca.

Raggiungiamo l'ampia palestra, la musica si fa più assordante.

Il dj detta il ritmo della serata sopra un palchetto all'altezza del canestro.

Con una mano regola gli effetti speciali sulla consolle mentre con l'altra avvicina una cuffia all'orecchio.

Sotto di lui una mandria impazzita di ragazzi saltano e urlano a squarciagola.

-Prendiamo qualcosa? - Grido a Liz indicando lo stand con le bibite.

-Ok.-Mi risponde. - Ma niente alcolici.-

Ci avviciniamo alla postazione dello staff.
-Due lemonsoda.-Grido alla ragazza dietro il bancone.

Li prepara e me li porge.

Mi volto per passare la bibita a Liz e lo vedo, dall'altro lato della stanza con la schiena poggiata contro il muro e le mani in tasca.

Indossa una giacca di pelle nera da cui si intravede il colletto della camicia, ha il volto completamente  dipinto di bianco e una linea nera tratteggiata attorno agli occhi.
Le labbra delineate fino all'altezza delle guance da un rossetto scuro.

Sta parlando con un altro ragazzo girato di spalle.
Persino nel modo in cui muove le labbra, nel modo in cui gesticola mentre parla, traspare la sua sensualità.

È come se in lui tutto trovasse un'armonia perfetta, i gesti raffinati, i suoi modi di fare, quando con una mano scosta i capelli che gli coprono gli occhi chiari.

Poi ad un tratto noto sul suo volto qualcosa che non gli avevo mai visto prima.

Sorride.

Sorride ed è come se una luce accecante folgorasse il suo viso.

Una fossetta compare sulla sua guancia mentre le labbra si distendono mettendo in evidenza una dentatura perfetta.

-Callie, ti sei incanta? - Grida Liz scuotendomi per un braccio.
-Andiamo al centro della pista, almeno balliamo un po'-Dice trascinandomi.

La seguo con non poca difficoltà facendo lo slalom tra la gente.

Giro lo sguardo dove poco prima avevo scorto Daren ma non lo vedo più.

Liz inizia a muoversi a ritmo di musica, io cerco di starle dietro, prima un po' impacciate, poi pian piano ci lasciamo andare e iniziamo a divertirci.

Balliamo una di fronte all'altra gridando a squarciagola i testi delle canzoni.

Quando parte "Dark horse" di Katy Perry, ci scateniamo, Liz perde la voce e le guance le si arrossano.

Penso di non aver mai visto Liz così eccitata, sono sempre abituata a conoscerla calma e pacata, adesso invece è come se si fosse liberata dalle catene che la tenevano vincolata al giudizio degli altri permettendosi di sentirsi più libera e meno timida.

Sposto lo sguardo dietro le spalle di Liz e vedo Daren poco distante da lei, al centro della pista, muove sinuosamente il bacino accompagnandosi con le braccia, i ciuffi biondi svolazzano ad ogni suo gesto, alza la testa aprendo le braccia, chiude gli occhi mentre si morde la punta del labbro inferiore, lascia cadere a terra la giacca di pelle, rimane solo con la camicia bianca attillata che mette in evidenza il petto ampio e le braccia muscolose.

Ad un tratto lui diventa il sole al centro dell'universo attorno cui tutto orbita, la sua presenza sembra occupare tutta la pista da ballo, come se ci fosse solo lui, come se la musica stesse suonando solo per lui, sono tutti voltati nella sua direzione e lo guardano come fossero folgorati da una visione divina.

Un gruppo di ragazze inizia ad avvicinarglisi cercando di catturare la sua attenzione, lui inizia a ballare tra di loro, sta al gioco, tende la mano a una per farla roteare e si appoggia a due ragazze che lo sorreggono con qualche gridolino per poi schizzare via.

Io rimango immobile, pietrificata, con il cuore in gola.

Ad un tratto vedo una ragazza bionda vestita completamente di nero con un'ampia scollatura lungo la schiena  che si avvicina a lui ballando, gli sorride e ammicca nella sua direzione, gli ruota attorno osservandolo con avidità dall'alto in basso, lui ricambia lo sguardo.

Ha un volto familiare, sono convinta di averla già vista.
Poi Liz mi illumina. -Ma quella non è Scarlett, la ragazza che abbiamo incontrato al Subway? - Grida nel mio orecchio.

Mi si blocca il respiro.

Daren si avvicina ancora di più a lei, si guardano intensamente negli occhi mentre continuano a muoversi a tempo, lei gli sfiora il petto con una mano e lui accorcia ancora di più le distanze.
Sono così vicini che a tratti i loro volti si sfiorano, i loro occhi si agganciano e il loro sguardo diventa sempre più intenso.

Il mio corpo è teso, in allarme.
Tutto dentro di me ribolle e ogni singolo lembo di materia implora che le mie paure non si avverino.

Lei alza il volto verso di lui fino a sfiorargli le labbra, lui con un ultimo movimento, annulla completamente ogni distanza, le loro labbra si toccano e si incontrano in un lungo bacio appassionato sotto gli occhi di tutti.

Un coro di stupore misto a gridolini di frenesia da parte delle ragazze si solleva nello spazio circostante.

Io rimango esterrefatta, trafelata come se avessi appena corso una maratona, la carica di adrenalina che avevo impiegato nello sperare strenuamente che ciò che è appena successo non avvenisse mai, ora lascia il posto al vuoto. Percepisco ogni energia abbandonare il mio corpo e ogni motivo di felicità che prima mi era bastato per stare bene con Liz, ora si spegne con un colpo secco, doloroso come un pugno in pieno volto quando credi di avere la vittoria in tasca.

Mi allontano dalla festa a passo svelto, Liz mi segue preoccupata chiamandomi a gran voce.

Cammino a testa bassa, vedo solo le scarpe delle persone tra cui mi faccio largo.

Ad un tratto qualcuno ostruisce il passaggio. Alzo la testa e vedo Noah.

Sbuffo sonoramente.
-Fammi passare. - Urlo più forte che posso.

Lui non si sposta di un millimetro ma anzi sorride come se ci fosse qualcosa di divertente.

Nel frattempo Liz mi raggiunge e poggia una mano sulla mia spalla come per darmi conforto.

-Dai nuova arrivata, non dirmi che è per quel coglione di Brooks. - Dice lui con un certo fastidio alzando gli occhi al cielo.

-Ti ho detto di farmi passare Noah.-Strillo sull'orlo di una crisi di nervi.

-Dai Noah per piacere.-Aggiunge Liz timidamente.

Lui non la guarda neanche.

Gli punto un dito contro e pronuncio:-Forse non hai capito tu non mi in... -

Vengo interrotta da un urlo agghiacciante che sovrasta la musica e fa tremare le pareti della palestra, io e Liz ci voltiamo di scatto.

Un ammasso di persone è concentrata all'interno della pista, alcuni si agitano, le ragazze gridano spaventate, qualcuno porta una mano alla bocca strabuzzando gli occhi.

Non riesco a capire cosa sta succedendo.

Io e Liz ci avviciniamo seguite da Noah.

Circondano tutti un unico punto ma la folla copre la visuale.

Mi infilo tra i ragazzi in sgomento, cerco di aprirmi qualche fessura per vedere meglio, avanzo e ciò che si palesa davanti ai miei occhi, mi lascia senza fiato.

Daren è seduto a cavalcioni su un ragazzo, con una mano lo tiene per i capelli immobilizzandolo mentre con l'altra lo colpisce violentemente con una scarica di pugni.

Un ragazzo si butta nella mischia, con due braccia gli circonda il collo, cerca di  trascinarlo verso di sé nel tentativo di liberare la vittima dalla sua presa, ma Daren reagisce prontamente assestandogli  una testata di spalle senza mollare l'altro.

Il ragazzo che aveva provato ad intervenire, si piega in due portandosi una mano sul naso, il sangue inizia a colargli tra le dita sporcando il pavimento.

-Ragazzi. - Qualcuno alle nostre spalle cattura la nostra attenzione.
Il ragazzo che ci aveva accolto all'entrata sta correndo verso di noi mentre getta furtivamente rapide occhiate dietro di lui.
-Dobbiamo andare via da qua, sta arrivando il custode.-

Il panico si scatena, i ragazzi iniziano a correre verso le uscite di emergenza.
Il povero malcapitato sotto le grinfie di Daren, approfitta di un suo momento di distrazione per svigniarsela.

Io e Liz ci precipitano verso l'uscita laterale cercando di non essere travolte.

Qualcuno ci punta addosso una torcia accecandoci.

-Fermi, dove andate.- Grida un uomo.



✨Spazio autrice✨

Eccoci.

Non possiamo dire che alla festa Daren non si sia dato da fare.
Sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi.

Alla fine i ✨festaioli abusivi✨ si sono fatti pure sgamare, ditemi voi se si può. 🙅‍♀️

Vi spoilero che subiranno delle conseguenze ma altro non posso dire.

Al prossimo capitolo. Baci😘

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