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Cap 34

Sono appena arrivata a Torino.
Risolveremo tutto Tony.
Io credo in noi e nella nostra storia. Ti amo e sono sicura che insieme supereremo anche questa.

Oh mio...

Che diavolo significa?
Risolveremo tutto?

Tutto...cosa?

Io credo in...."noi"...

Mi gira la testa.
Nella stanza ogni cosa comincia a ruotare e a mettersi sotto sopra.
La vista mi si appanna e del freddo sudore ricopre la mia fronte.
Le gambe cominciano a tremare, sento che potrebbero cedere da un momento all'altro.

Non ci credo.
Non ci voglio credere.
Mi sento così.... così...male...così tradita.

Barcollo e sono costretta ad appoggiarmi all'armadio per non cadere.

Licia.

Tony...e Licia.

Per tutto questo tempo, si sono sentiti?
Si temo di si.  E se.... non si fossero solamente sentiti?

Da ciò che  che lei scrive è ovvio che NON si sono solo sentiti.
Che stupida.

Mi viene da vomitare tanto che mi porto d'istinto una mano sulla bocca, per trattenere qualcosa.

La paura. La delusione. La voglia di piangere.  Il dolore.

Poi fisso il letto sul quale  ho appena dato tutta me stessa a Tony.
Ancora una volta, fidandomi di lui.

E non posso crederci che stia succedendo davvero.
Quelle parole scoperte per caso mi squassano.

Basta poco però e...dopo qualche istante di smarrimento, tutto  improvvisamente diventa chiaro.

Il sapore del tradimento comincia a inasprire la mia bocca. Il mio umore. Il mio cuore. La mia anima.

Si.

Certo ora ricordo tutte le volte in cui era assorto a messaggiare,  o quando non rispondeva alle telefonate dicendo che non era importante o quando in Trentino ha rifiutato diverse volte le chiamate..doveva essere lei.

Il dolore che provo per l'inganno subito si diffonde dentro di me prosciugando tutto.

Mi sento morire.  Non ce la faccio.

Rileggo il messaggio, sforzandomi di vedere oltre il velo di lacrime.

"La nostra storia."

Hanno una storia?

Mi sento così stupida per aver creduto alle sue parole.
Mi ha usata. Mi ha illusa. Ha semplicemente voluto soddisfare i suoi istinti fin dal primo giorno; usava me per divertirsi e per il sesso mentre si confortata della presenza sicura della sua dolce amata Licia in Sicilia.

Ora capisco il senso del viaggio della scorsa settimana: doveva tornare da lei.
Tutto ha una spiegazione.
Ogni tassello comincia ad occupare il proprio posto, fornendomi davanti la più crudele delle verità.

Il suo comportamento ambiguo, scostante, enigmatico era dovuto alla sua attuale.... relazione con Licia.

Come ha potuto farmi questo??

Come?

Io l'ho amato più della mia stessa vita...

-Ehi, speravo mi raggiungessi sotto la doccia piccola.-
La sua voce spezza il silenzio tombale che opprime la stanza.

Alzo la testa di scatto, senza trovare la forza di guardarlo in faccia.

È sereno fino a quando non poggia lo sguardo su di me, poi di colpo si  blocca e con un'espressione guardinga e preoccupata mi osserva.

-Bea....? Bea stai bene? Che succede?- Domanda con una calma eccessiva, che cela timore.

Il telefono mi cade di mano e lui sussulta alzando le spalle.

-Il...il tuo cellulare ha cominciato a suonare. In ma-maniera insistente...più...più volte.- Sono in uno stato confusionale.
Abbozzo parole e segmenti di frasi alternando il tutto a spasmi e singhiozzi.  
-No-non volevo ri-rispondere, Dio sa che non volevo rispondere,  ma poi...l'ho preso ed è arrivato un...un messaggio.  Non lo avrei letto.. ma poi ho visto il nome del mittente.  Ho letto il suo nome e...- Per la prima volta da quando è  entrato nella stanza incrocio i suoi occhi e con una flebile voce ammetto:
- E....sono morta in quell'istante.-

Credo proprio d'essere in uno stato di shock.

-C-chi era...?- Chiede allarmato, immaginando già la risposta.
Fa qualche passo verso di me, afferra il cellulare e legge quelle maledettissime parole che poco prima mi hanno trucidato e tolto la vita.

-Licia. Lei è qui.-  Svelo in un sussurro, sperando che dirlo ad alta voce mi aiuti a razionalizzare e a mandare giù questa situazione di merda.

Mi sfugge un sorriso nervoso e isterico, mentre con le mani mi torturo i capelli continuando a portarli dietro le orecchie.

-Hai...hai letto? dice che risolverete tutto... dice che crede nella vostra storia. Nella vostra storia....oh mio Dio non ci credo.-
Porto le mani sulla faccia con fare disperato.
-Bea, ascoltami prima di giungere a conclusioni.-

Prova ad avvicinarsi tendendo la sua mano per toccarmi ed è proprio in qiell'istante, quando quasi mi raggiunge provando a sfiorarmi, che rinsavisco. 
Non sento più niente, solo  un' irruenta esplosione di rabbia.

Il ragazzo che ho amato è lo stesso uomo che mi ha tenuto nascosta la sua relazione con la sua ex.

-Sei....sei un bastardo!- Urlo con tutta me stessa lanciando un cuscino che Tony respinge coprendosi la testa con le mani incrociate.
-Aspetta Bea..-
-Avevi intenzione di dirmelo? Eh stronzo?-
-Sì certo. Ti avevo detto che avremmo dovuto parlare. Io non avrei mai voluto che tu sapessi di me e lei, di noi in questo modo...-
-Di noi?... quindi è vero? Esiste un "noi" fra voi due?-

Ho il cuore in gola mentre aspetto.
Aspetto che la sua crudele risposta mi dia la morte, strappandomi il cuore dal petto.

Lui si porta le mani ai capelli con fare disperato e per me quello è un si.

Il si che distrugge tutto dentro me, annientando ogni sentimento positivo, spezzando via pure gli ultimi granelli di speranza.

Non riesco a respirare.
Non riesco a ricevere  più l'ossigeno necessario per ragionare.
Sento solo affanno, spasmi, rabbia e il dolore lancinante che mi squarcia il petto.

-Non posso crederci... hai  fatto l'amore con me! Hai detto di amarmi! Mi hai fatto tutte quelle promesse! Hai detto tutte quelle cose...-
-Ed è vero Bea, è tutto vero!-
-Ah si?...allora che cazzo significa  che lei crede alla vostra storia Tony, eh? Dimmi cosa cazzo significa?-
Sto sbraitando  come una pazza. A momenti non ho più voce.
Sono troppo ferita. Troppo arrabbiata. Troppo....delusa.

-Ti ho detto di ascoltarmi, ti spiegherò tutto.-
Fa per avvicinarsi di più, e lo fa con cautela, ma io lo spingo con violenza colpendolo sul petto. 

Mi fa schifo.

-Oh, si che lo farai grandissimo figlio di puttana!-
-Ma prima calmati...-
-NO! No che non mi calmo! Dimmi che cazzo significa quel messaggio Tony. Lei crede nella vostra storia. Significa questo,  vero? avete una storia? -
-Bea...-
Mi porto le mani ai capelli e urlo chiudendo gli occhi bagnati.
-Rispondi cazzo! Avete una storia si o no?-
-Sì...cioè no. Non adesso.-
-Oh. Mio. Dio..-

Devo respirare....ma non ci riesco.

Tony mi si piazza davanti. È disperato ed un'espressione contrita gli grava sul volto.

-L'ho troncata Bea, io amo te. Non provo niente per lei. Amo solo te.-
Pronuncia ogni singola parola con accentuata intensità mentre non smette un istante di guardarmi, come se volesse convincere me e i miei occhi a credergli. A dargli una possibilità.

-Ma l'avete avuta davvero una storia....- Dico più a me stessa che a lui, aspettando comunque una sua superflua conferma.

-Sì,  ma abbiamo chiuso da un pezzo...-

-Quando? Eh? Dimmi la verità! Quando sei venuto qui a Torino stavi ancora con lei?-
Abbassa la testa un istante, poi la risolleva. -Sì. -

-Brutto pezzo di merda... tu stavi con lei e nel frattempo cercavi di convincermi a tornare con te? Ma che cazzo di essere disgustoso sei? Eh? Tu che mi facevi la predica, che mi hai giudicata dal primo momento che mi hai vista per la mia bassa morale... Volevi portarmi a letto con te e nel frattempo stavi con la tua ex. Mi fai schifo!-
-Non è così Bea!- Grida negando l'evidenza.
-E come è allora?-

Stiamo scherzando?...Mi crede così scema?

-Tu non sai come è andata! Sono stato con lei un paio di mesi solo perché ho litigato con i miei,  sono andato via di casa e...-
-Sei stato con lei per mesi?  Oddio..quindi la cosa è più seria di quanto pensassi. Oh Dio...Giulia aveva ragione.-
-Giulia? Che cazzo c'entra Giulia?- Chiede confuso.
-Voglio andarmene. Non voglio restare qui un minuto di più.-
Comincio a raccogliere le mie cose, in fretta,  in preda al panico. Sbatto il ginocchio contro l'armadio nel tentativo di schivare le sue mani che tentano di fermarmi.

Merda...
Fa male, ma al momento non è di certo il dolore più forte.

-No Bea. Per favore credimi. - Mi afferra per le spalle costringendomi a dargli retta.
-Tra me e lei non c'è niente! Non l'ho mai amata come amo te. Ho sempre amato solo te. Sempre. -

Dio, non posso ascoltare...

Quelle dolci parole uscite dalla quella stessa bocca che ha trattenuto per settimane una così ignobile verità, mi fanno troppo male.

-Smettila Tony! Smettila!- Dico liberandomi con violenza dalla sua presa.
-Non mi incanti più! Mi sento così stupida...così sciocca. Sei spregevole....non sei così migliore di me! Mi hai tradito Tony. Hai tradito me e lei. -
-Che cosa? Questa è bella. Tu parli di tradimento?-
-Sì.  Sei venuto a letto con me mentre stavi con lei, cos' è questo secondo te?-
-Io non stavo più con lei! L'ho lasciata quando sono tornato in Sicilia. L'ho lasciata perché non l'amavo prima, figuriamoci dopo aver rivisto te.-
-Non mi interessa. Sei solo uno sporco bugiardo!-
-Tu parli di bugie e tradimenti! Proprio tu che ti sei fatta mio cugino senza problemi.  Tradendomi nel peggiore dei modi?-
-Ci risiamo di nuovo, ecco. Vedi? Mi stai rifacciando tutto, come sempre.- Sorrido isterica. -Forse lo hai fatto per questo? Ti sei vendicato ripagandomi con la stessa moneta,  non è vero? Hai voluto ferirmi ingannandomi e tradendomi mentre magari alle mie spalle ti divertivi con lei! Adesso ho capito...
Sei il solito bastardo. Ti odio, ti odio Tony! Cristo Santo..-
Lo oltrepasso ed esco dalla camera da letto infuriata come una belva. Lui mi ricorre.
-No. Non è vero! Non puoi pensare tutto questo.- Dice superandomi  per poi sbarrandomi la strada col suo possente corpo.
Incrocio le braccia esasperata e sposto lo sguardo altrove.
Lui incornicia il mio volto con le sue mani ed io, colta alla sprovvista, glielo permetto.

Sono così stanca.... di lottare, di urlare, di litigare, di soffrire.
Le mie guance trovano ristoro per qualche secondo fra le sue calde mani, che sono le stesse che hanno accarezzato pure... lei.

Sposta delicatamente il mio viso, allineandolo al suo.

Mi mordo il labbro, infilando i denti nella carne con troppa forza.
-Scusami, ti prego Bea. Non andartene. Resta con me. Non posso perderti. Non possiamo buttare in aria quello che abbiamo.-

Per un attimo vacillo,  quando incontro i suoi occhi lucidi e la sua voce tremante, che sembra spezzata...dal dolore?

L'istinto primo sarebbe quello di baciarlo e stringerlo a me, per alleviare la sofferenza sua e mia, ma...

No. È  impossibile.

Il dolore che prova lui è niente rispetto a quello che provo io.

-Lo hai appena fatto tu Tony,  mi dispiace ma non ce la faccio più.  Stavolta è  troppo.- Mi svincolo dalla sua presa e lo spintono.
Lui non demorde, mi afferra per il braccio, trattenendomi e  spingendomi ancora una volta a guardarlo.
-Parliamone. Dobbiamo solo parlarne, per favore. Ascoltami ti racconterò tutto.-
Sono troppo sopraffatta dalle emozioni negative per sentire o provare a capire le sue ragioni.
-Lasciami Tony!-
-No, prima devi ascoltarmi.-
-Ho detto lasciami!- Sbraito lottando contro di lui.
-No! C'è dell'altro che devi sapere....se mi permetti di...-
A quel punto la rabbia arriva al cervello.
Gli mollo uno schiaffo, impedendogli di contiuare a parlare.
Tiro via il mio braccio con violenza, liberandolo dalla stretta della sua mano e mi porto le mani alle orecchie.
-Non voglio sapere più niente di te Tony! Prenditi la tua Licia, tornatene in Sicilia e andate insieme all'inferno! -
Sbotto d'un fiato.

Esco fuori dall'appartamento quasi correndo.  Perdo qualche secondo per aprire la porta di casa mia, vittima delle infinite e contrastanti emozioni.
-Bea! Ti prego...Bea!-
Continua a gridare rincorrendomi.
-Ti prego Bea! -
Mi raggiunge e mi afferra la mano.
Non oppongo resistenza stavolta, mi fermo accompagnata dai singhiozzi.
Poi Tony, essendo Tony, mi sorprende come ha fatto sempre dal primo momento in cui ci siamo conosciuti.:

Si inginocchia di fronte a me.

Oh mio Dio...

Mi fissa dal basso in un modo così dolce che è davvero difficile continuare ad essere arrabbiata.
I suoi occhi grandi e verdi sono supplichevoli, addolorati e tristi.

-Bea ti prego.  Perdonami. Io....non vivo senza di te.-

Pronuncia quelle parole a fatica mentre due lucciconi scendono giù lungo le sue guance.

Ed un'altra pugnalata arriva dritta al mio cuore già sanguinante.

È straziante vederlo così.

Potrei cedere da un momento all'altro.

Si. Potrei perdonarlo.

Poi però, quel maledetto messaggio ritorna alla mia mente, insieme al senso di nausea che il sapore dell'inganno mi ha provocato.
Lo immagino con lei, che adesso è qui a Torino, e...non posso fare altro che dare ascolto alle silenziose ed interiori urla di sofferenza della mia anima ferita.

No. Non posso perdonarlo.

-Mi dispiace Tony...-  Riesco a mormorare devastata dal dolore.

Lui mi lascia lentamente, fa scivolare a terra il suo braccio e sprofonda la testa fra le mani.

Senza dare il tempo a me stessa di ripensarci entro in casa, chiudendo la porta in faccia all'uomo che amo più della mia vita e che, distrutto dalle sue stesse azioni, sta bagnando di lacrime il pavimento ed il mio cuore, rimasto tra le sue mani. 

Spazio Autrice

Eccoci qui. Bea scopre che Tony ha avuto per tutto questo tempo una relazione con Licia. Possibile? :-( 
Povera Bea, stavolta non sarà facile riprendersi...
Tony sembra devastato eppure non ha negato niente,,,
Pensate riusciranno a superare anche questa?
E poi Licia...a Torino!!! Mah!

Dite la vostra :-) :-)

Non perdete il prossimo capitolo,  vi aspettano altre sorprese ♥

Commentate e votate ★♡ ★♡

Vi adoroooooo :-*

La vostra NullaAccadePerCaso {Natalie}

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