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Cap 31

Bea

Le sue calde mani avvolgono il mio collo, mentre la sua bocca continua a baciarmi senza prendere fiato.

Indietreggio,  mentre Tony mi stringe forte reclamandomi con possesso, fino a quando non mi ritrovo a sbattere contro il letto. 

Mi fa sdraiare sotto di lui, accompagnandomi dolcemente e col suo corpo seminudo mi sovrasta.

Per qualche secondo prendiamo fiato...mentre restiamo semplicemente a sfiorarci con i nostri sguardi famelici.

-Cazzo Bea, sei così... bella.- Ansima strofinando il suo naso contro il mio.  Poi scende e lo fa scorrere sul mio mento, sul mio collo, inebriandomi col calore del suo respiro.

Sento la pelle bruciare.

Solleva il mio maglione, scoprendomi la pancia, spianando la strada alle sue impazienti e audaci mani.

Lo voglio da impazzire.

Si può amare e desiderare così tanto un uomo?
Qiello che sento é potente. Indomabile. Incontenibile. È una continua esplosione.

Quello che provo per lui è qualcosa di viscerale, che mi parte da dentro, che  sale percorrendo ogni parte del mio corpo, diradandosi capillarmente... ovunque. Riempiendomi completamente.
Tony colma ogni mia parte.
Sento di appartenere a lui e a nessun altro. Solo con lui sono completa.

Si ferma e mi contempla per qualche istante.

-Sarà bellissimo Bea. Un figlio nostro... sarà bellissimo.-

Oh mio Dio...

Sento un fremito nel cuore.

-Tony....- Riesco a dire con un filo di voce tremante.

I suoi baci ricoprono ogni lembo di pelle, senza tralasciarne nemmeno un millimetro.
Le sue mani fugaci e  veloci, scendono giù e provano a liberarmi dei pantaloni con foga, con un impeto che mi fa andare in tilt.

-Voglio una piccola Bea.... una miniatura di te.-  Continua ad ansimare, mentre riesce finalmente a svincolarmi dai pantaloni.

Lo sento impazzire sopra di me, mentre vuole concretizzare il suo desiderio.

E mi bacia.
Non smette mai di baciarmi.
Lo fa in maniera dolce, passionale ma quasi disperata.

-Capelli dorati come il miele... pelle morbida e rosea...-

L'immagine di una piccola me, mi appare davanti, mentre con occhioni impauriti mi guarda.

Quel pensiero mi porta fuori corsia.

Improvvisamente ho...paura.

Non riesco più a stare concentrata, a lasciarmi andare.  Non riesco più a non pensare a quello che sto per fare.

No.
Non posso.
Non possiamo.
Non così, non ancora.
 
-Tony...-
Dico piano provando ad attirare la sua attenzione.

Lui è preda di un folle desiderio, di una incontenibile bramosia.

Temo che fermarlo sarà difficile...

-Tony aspetta.-
Mi impongo con un tono più autorevole. Catturo il suo volto tra le mani e lo fermo proprio di fronte al mio.

Le pupille sono dilatate, il respiro spezzato e le sue guance  scottano.

-Non siamo pronti ancora per questo.  Tu non sei pronto e...nemmeno io.-

Pronuncio quelle parole con un'estrema cautela.
Mi sforzo di essere delicata, l'ultima cosa che voglio è urtare il suo stato d'animo che di certo in questo momento, a causa dell'alcol, è molto più sensibile e vulnerabile.

Infatti, come temevo la sua espressione si incupisce all'istante.
Corruccia le sopracciglia e abbassa lo sguardo.
Non dice assolutamente nulla.
Resta così: immobile e col fiatone, sopra di me.

E mentre lo osservo col cuore in gola, noto un repentino cambiamento di umore in lui che mi fa temere il peggio.

Fissa un punto, assorto in chissà quali pensieri.  Poi, dopo un periodo troppo lungo, si fa scivolare al mio fianco, sdraiandosi supino.

-È vero. Non sono pronto per questo. Buonanotte Bea.-
Borbotta con un tono scontroso, freddo e secco.

Lo sapevo...

Dopo si gira dall'altro lato, dandomi le spalle.

Mi lascia in quel modo: nuda, piena di desiderio e  improvvisamente infreddolita fuori e dentro.

Ehi!
Non sono pronta per un figlio, ma l'amore con te avrei voluto farlo volentieri, penso mentre osservo delusa le sue spalle alzarsi e abbassarsi al ritmo del respiro.

Mi copro, rassegnata, sollevando la coperta e mi metto di fianco, dal lato opposto.
Alcuni brividi mi percorrono la schiena.
Mi sento così... mortificata.
Mi viene quasi da piangere.

Non essere sciocca Bea. È ubriaco! 
Non risponde dei suoi comportamenti!
Non pensava nessuna delle cose che ha detto. 

Ecco, appunto. Questo mi fa stare ancora peggio.

Mi asciugo le lacrime fuggitive e con tutta la forza che ho provo ad allontanare i cattivi pensieri alla ricerca disperata di un sonno che non vuole saperne di arrivare.

Mi alzo e dopo una calda camomilla, torno a letto.
Osservo Tony dormire, per un po', immaginando davvero un possibile figlio...nostro.
E la cosa non è così terribile come credevo.

Non avevo mai nemmeno lontanamente pensato a nulla di simile.
Questa cosa mi ha sorpreso.
Sono ancora giovane per avere un figlio... giusto?

Giovane... bah!

Non credo ci sia un'età giusta per essere madre.
Non si è troppo giovani, quando dentro il cuore vive un amore maturo e profondo come quello che lega me e Tony.

Sfioro i suoi capelli scuri, in maniera quasi impercettibile e trattengo un sorriso, mordendomi il labbro inferiore, mentre spalanco le porte della fantasia.

Immagini di bimbi con occhi verdi, capelli biondi, pelle ambrata e caratterini ribelli si susseguono, riuscendo a far crescere il mio sorriso; riuscendo a rendermi serena.

Tony sarebbe un padre splendido.

Accarezzo con i polpastrelli la sua barbetta incolta che amo tanto.
E lo vedo, mentre con amore e pazienza si alza in piena notte per cullare il nostro piccolo, mentre lo tiene fra le braccia, mentre lo porta al parco, lo accompagna a scuola o lo coccola sul divano.

Sarebbe meraviglioso.
Oddio...lo sto pensando davvero?

Mi abbasso, per guardarlo meglio.
Il respiro è pesante, ma il suo volto è rilassato.

Bacio delicatamente le sue labbra schiuse, poi mi sdraio vicino a lui, appoggiando timidamente la mia testa sulla sua spalla.

E riscaldata dal suo calore e dalle emozioni di ciò che il mio cuore comincia a desiderare con ardore, mi addormento.

Il mattino seguente mi sveglio prima di lui. Mi alzo piano e preparo un'abbondante e nutriente colazione.
Riscaldo al microonde due croissant alla marmellata, riempio due bicchieri di succo alla pera, che sono andata a prendere nel mio appartamento, e due cappuccini caldi che ho ordinato da Massimo.

Quando entro in camera da letto col vassoio, Tony è sveglio.
Si sta stiracchiando, mentre strofina le mani sugli occhi e tende il suo statuario corpo fra le coperte.

Vedendomi entrare  col vassoio mi regala un luminoso sorriso, uno di quelli che riscalda il cuore e che sarebbe bello ricevere ogni mattina per sentirsi davvero felici e cominciare bene la giornata.

-Buongiorno.. ben svegliato, come stai oggi?-

Lui si tira su, sedendosi e appoggiando le spalle alla testiera del letto.
Si passa la mano sugli occhi imbarazzato.

-Mmh... dopo aver vomitato pure l'anima...? Molto meglio, grazie.-
Sorride ed io inevitabilmente lo seguo.
-Mi fa piacere.-
Mi accovaccio sul letto, vicino a lui e gli porgo il vassoio.
Osserva meravigliato la colazione che ho preparato per lui, per noi.
-Wow.  Non penso di meritare tutto questo.-
-E invece si. Dopo una sbronza una buona colazione ti rimetterà in sesto. -
Sì sofferma su di me con occhi lucenti, colmi di gratitudine.
Prendo il mio cappuccio e lo sorseggio, mentre lui continua ad ammirarmi,  chiaramente rapito e distratto da qualche pensiero.

-Bea...senti...mi dispiace per stanotte.  Non avresti dovuto assistere a quello scempio.-
Si passa la mano sulla fronte mortificato.
Blocco la tazza a mezz'aria e lecco le labbra, ritirando con la lingua la soffice schiuma che le circonda.
Mi sforzo di non richiamare alla mente le immagini di stanotte.
-Dai...non è stato così terribile. Non potevi di certo farti "annegare".-
Provo a buttarla sullo scherzo, ma lui resta serio. Assorto.
-Già.  Nonostante tutto sei rimasta, - afferma e lo fa come se fosse sovrappesiero, come se stesse riflettendo ad alta voce.
Tende la sua mano e mi accarezza con fare protettivo.

- La verità è che ci sei sempre. In salute e in malattia. Nella buona e nella cattiva sorte.-

Oddio...

Che...che significa?

Mi.si.ferma.il.cuore.

-Ehm...la verità è che l'avrebbe fatto chiunque.- Balbetto con le guance in fiamme e la gola secca.
Oscilla la testa da un lato e dall'altro, poco convinto.
-Non ne sono così tanto sicuro.-
Prende il croissant e lo addenta.
Ed io respiro profondamente per riprendere fiato e per ridare vigore e ritmo al mio respiro.

Mangia, beve un sorso di succo e non smette un attimo di contemplarmi, di scrutare i miei movimenti, di leggere nei miei occhi.

Poi, interrompe il silenzio svelandomi i suoi pensieri.

-Comunque... riguardo a quello che è successo stanotte... dopo...-
Sembra sinceramente imbarazzato. Le parole gli escono con fatica.
-Mi..mi dispiace se sono stato inopportuno.  Cioè, sono sempre inopportuno a dire il vero, ma non vorrei che da ubriaco  tocchi proprio l'apice della bastardaggine.-

Non ricorda nulla, ovviamente.
Un pizzico di delusione mi assale, anche se ero preparata a questo.

È carino però a preoccuparsi per il suo comportamento, così sento il dovere ed il bisogno di tranquillizzarlo.

-Tranquillo. Non sei stato inopportuno. -

A parte il piccolo dettaglio che volevi fare un figlio con me....

-Una volta mi hai detto che da ubriaco non sono tanto più stronzo del solito.. quindi è vero?-

Sorrido, ricordando perfettamente quando glielo dissi.

-In realtà da ubriaco sei molto...dolce. Ma se te lo avessi detto ieri di certo non sarei uscita viva dalla questa camera da letto.-

Alza un sopracciglio e posa la tazza che ha in mano, da cui ha appena bevuto, poi con un tono malizioso ed estremamente sensuale dice:

-Cosa ti fa pensare che uscirai viva dopo avermelo detto adesso?-

Oh. Oh.
Merda...

Sbuffo, spuntando quasi il succo che ho in bocca.

Tony scoppia a ridere divertito e mi colpisce la schiena con piccoli colpetti, mentre io continuo a tossire.

-Sto scherzando! Tranquillizzati. -

Quando finalmente riesco a deglutire, mandando giù il succo, la saliva ed il suo "scherzetto".

Forse è il caso che io dica qualcosa adesso.
Mi schiarisco la voce e comincio.

-Sei stato davvero dolce Tony...-
Lui sorride, pavoneggiandosi.
-Però... dovremmo andarci piano.- Aggiungo con cautela provocando un immediato mutamento sul suo volto che diventa subito serio.
-Conosci la mia situazione attuale...-
-No. Non la conosco se dobbiamo essere sinceri.-

Cavolo. Ha ragione.

-Sì.  Giusto. Non sai esattamente tutto, ma ti ho detto che ho bisogno di un po'.... di tempo. -
Ho davvero il cuore in gola.
Sento i suoi occhi inquisitori su di me e sapere che sta elaborando un giudizio, un risponso,  mi fa andare in iperteventilazione.

Poi, arriva la sua risposta che fortunatamente mi rilassa.

-Ed io te lo darò. Restando qui. Al tuo fianco. Proprio come hai fatto tu la scorsa notte con me.-

Butto l'aria e rilascio un respiro di  sollievo.
-Grazie.-
Dopo un paio di secondi in cui assorbiamo l'impegno appena preso e le parole appena dette, cambio argomento per provare a dare soddisfazione alla mia insistente curiosità.

-A proposito...adesso puoi  dirmi perché eri ubriaco marcio? E soprattutto perché non sei partito? Hai detto che avevi il volo ieri sera invece...-
-So cosa ho detto.- Mi interrompe in modo brusco.
-Non sono partito perché non serviva più la mia presenza in Sicilia.-
Taglia corto in maniera scostante.

Oh.

Fissa un punto impreciso nella stanza, distratto,  con superficialità, come se adesso i suoi pensieri fossero rivolti altrove, come se avessi risvegliato un tarlo nella sua testa calda.

Balza giù dal letto e comincia a vestirsi, ignorandomi. Così percependo la tensione che di colpo ha inondato questa stanza creando un profondo varco tra noi due, provo a rimediare,  ad aggiustare la situazione.

-Oh, va bene. È solo che credevo...-

Sbuffa irritato.

Ehm....Mi sa che ormai è tardi per rimediare.

Si passa una mano fra i capelli scompigliati e mi ringhia contro senza motivo.
-Senti Bea.  Grazie per essere rimasta, per la colazione e tutto, ma adesso ho davvero tanto lavoro da sbrigare... quindi...-
Tende un braccio indicandomi la porta.

Oh.
Non ci credo.
Ma che..?

Mi sta cacciando...?

Ci resto di merda, ma.. okay.

Non riesco più a dire niente.

Mi gira la testa.
Credo di essermi persa.

Cosa...cosa è successo?

Un attimo prima scherzavamo, ci scambiavamo battute allusive sul sesso e adesso...mi caccia in maniera così brutale?

Sono senza parole.

La gioia e la spensieratezza di prima evaporano in un colpo solo, lasciando il posto solo allo sgomento e all'umiliazione che provo.

Divento piccola, piccola, di fronte a lui, alla sua reazione spropositata e al suo sguardo infastidito. 

-Va-va bene.  De-devo andare pure io...in effetti.- Mi trema la voce, ma Tony sembra non accorgersene nemmeno.

Mi alzo silenziosa, mi sistemo i vestiti e indosso le scarpe senza emettere fiato, sperando che sia lui a dire qualcosa...anche se le mie speranze muoiono sul nascere.

Resta impassibile mentre finisce di vestirsi rivolgendomi le spalle.

Sono così...confusa, amareggiata.

Non mi degna nemmeno di uno sguardo o di un saluto. E questo suo improvviso cambio di umore mi prende alla sprovvista, provocandomi un forte dolore al centro del petto.

È terribile averlo così vicino, ma sentirlo di colpo così distante. Volutamente distante. Così, senza motivo.

Mi sento morire dentro.

Gli rivolgo un'ultima occhiata prima di uscire dalla stanza.
Vorrei salutarlo, dirgli qualcosa,  ma sono come paralizzata.
Un nodo mi stringe la gola impedendo il passaggio di aria e suoni.

Lui, dal canto suo, mi ignora  totalmente. Così, sentendomi improvvisamente di troppo, con gli occhi appannati dalle lacrime,  raccolgo le mie cose:

la mia borsa, il mio giubbotto, e il mio cuore ridotto in frantumi.

Spazio Autrice

Buongiorno mie belle e adorate lettrici!

Dopo il capitolo 30 in cui  vi ho lasciato una speranza... ecco questo nuovo e improvviso cambio di rotta.  Vi chiedo scusa in anticipo. Immagino già le vostre reazioni...
Chissà perché Tony è diventato così scontroso parlando del suo mancato ritorno in Sicilia... avete qualche idea? Supposizione?

Ci avviciniamo sempre più alla fine di "Come sole & neve 2" :'( che tristezza!

Imtanto vi comunico che fra un capitolo, scopriremo qualcosa di  IMPORTANTISSIMO... ♥_♥

Una svolta inaspettata.
Un colpo di scena.

Quindi restate con me, con Tony e Bea ♥
Spero solo di non deludervi ♥

Vi abbraccio, fatemi sapere che ne pensate...

Con affetto.
Natalie.

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