Ovviamente, Calmoniglio e Nord non vollero guardare giù dal burrone perché non si fidavano minimamente di Pitch.

P:«Che noiosi che siete e pensare che avevo proprio una bella sorpresa da farvi, pazienza, vorrà dire che vi dovrò precedere.»

Pitch camminò verso il sentiero che aveva mostrato due secondi prima ai due guardiani che lo seguivano restando sulla difensiva. Il sentiero scendeva piano piano lungo un canyon e, dopo aver fatto un bel giretto, finalmente arrivarono all'ultima curva. Pitch sorrise quando vide Jack a terra, poi si girò verso i due guardiani che rimasero scioccati davanti a quello che stavano vedendo: la neve intorno a Jack era diventata nera, all'altezza del cuore, sulla sua felpa, c'era una macchia molto scura. I capelli di Jack erano sfumati dal nero al grigio scuro, la pelle era diventata più grigiastra ed anche i vestiti si erano scuriti. 

C e N:«Cosa gli hai fatto?»

P:«Chi, io? Niente, l'ho solo messo a dormire.»

Intanto le punte grigie dei capelli di Jack si scurivano ancora.

P:«Io non ho guardato nei suoi sogni ma penso di sapere a cosa sta pensando: "oh che tristezza, vado da Pitch attirato dalla scatoletta con i miei ricordi e cerco di batterlo ma poi perdo e vengo teletrasportato dai miei amici guardiani che comportandosi amichevolmente mi cacciano per avergli rovinato la Pasqua, peccato che non ho fatto nulla, ora me ne sono andato qui in Antartide e cerco di vendicare Sandy ma invece faccio la sua stessa fine, con le tenebre che mi consumano dall'interno!"»

C:«COSA?»

N:«Pitch, spiega subito cosa hai fatto!»

P:«Sandy era fatto di sogni, esattamente come io sono fatto di incubi, una volta colpito con la mia freccia non ha avuto scampo, è morto. Invece Jack non è fatto di ghiaccio ed in più, il suo potere è altamente compatibile al mio e non è il suo contrario, quindi mi è bastato modificare di una virgola la magia che ho usato per Sandy in modo da fondersi con il suo potere e così ecco creato il mio alleato perfetto. Vi presento Il nuovo ed oscuro Jack Frost!»

Jack allungò di scatto la mano verso il suo bastone e lo usò per aiutarsi ad alzarsi barcollando un po' con la testa a penzoloni. Poi alzò la testa ed aprì gli occhi. Non erano più di quel bellissimo azzurro come il ghiaccio, erano diventati blu come la notte. Il suo sguardo era spento e vuoto.

P:«Sono certo che voi abbiate una voglia fortissima di chiacchierare ma non ne abbiamo tempo. C'è ancora un ragazzo che crede in voi e non vedo l'ora di vedere Jack fare a pezzi il suo caro amico Jamie.»

Per un attimo, sul volto spento di Jack, comparve un'espressione terrorizzata. Si girò piano verso Pitch e gli rivolse tutto il suo odio in uno sguardo.

P:«Su, Jack, non fare quella faccia, lui è probabilmente la persona più importante per te, gli sei sempre stato vicino sin da quando lui era piccolissimo se non di più, quindi è l'unica cosa che può render vano il mio piano e tu sai che succede a chi mi ostacola, vero?»

Jack ripensò  a Sandy ed a quello che avrebbe potuto fare a Jamie e gli scese una lacrima, poi Pitch si buttò nell'ombra creata dal canyon dicendo a Jack di seguirlo. Lui si muoveva quasi a rallentatore, lottava con tutte le sue forze per cercare di non seguirlo.

C:«Jack! Non sei obbligato a seguirlo, abbiamo saputo da Dente da Latte cosa è successo. Sappiamo che non è colpa tua, vieni verso di noi, andiamo via, andiamo dai bambini ad aiutarli, non seguire Pitch!»

Jack lo guardò con il volto rigato da mille lacrime che chiedeva silenziosamente aiuto. Mise un piede nel punto dove era sparito Pitch e scomparve anche lui.

Quella sera, Pitch vinse e da quel giorno nessuna delle persone mandate da Manny, riuscì a fermarlo e nessuno, a parte Pitch Black, visse più felice e contento.

Fine seconda parte.

(Ok non è proprio la fine, anche perché ho in mente due finali diversi da questa situazione, uno in cui Pitch vince ed uno in cui perde)