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Meno per meno fa più

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Meno per meno fa più

È la natura umana, abbiamo tutti bisogno di un bacio di addio.

(Peanuts- Charles M. Shulz)

-Guardate che per me non ci sono problemi! Secondo me state esagerando.- si lamenta Chas.

-Tesoro, sappiamo che per te non è un problema, ma Bob il bradipo non è un cretino e se ti vedrà così... scoperta, e... truccata, finirà per pensare che qualcosa non vada. Per cui, vieni qui e fatti coprire.

Le fasciamo il corpo snello con un cappotto lungo fino ai polpacci; poi le facciamo indossare un paio di occhiali da sole.

-Già che state mettetemi anche un Borsalino sulla testa, così sembrerò l'uomo invisibile.

Pam le fa una boccaccia in risposta.

Il trucco da Tavola Ouja è ancora evidente, ma pazienza; siamo pur sempre ad Halloween.

-E per la questione del coprifuoco? Sicura che i tuoi genitori non telefoneranno a Bob per controllarti ogni minuto?

-Sicura! Mio padre è stato chiaro, e poi al ritorno verrà a prendermi la mia vicina, Lydia. Bob non dovrà più preoccuparsi per me! Mi spiace solo averlo scomodato così tanto e per questo ti chiedo scusa, Kat. Hai fatto tutto per nulla.- abbassa lo sguardo.

-Ma tesoro, che dici! Io e Bob l'abbiamo fatto con piacere! Sono sicura che se tuo padre sia rinsavito sia stato proprio grazie al discorso di Robert!- le accarezzo i capelli.- E comunque, avevamo bisogno di un passaggio all'andata!- le faccio un occhiolino.

-Potevamo chiederlo a Molly Dolly!- scherza.- Vi ricordate quando ci diede l'invito e ci disse che potevamo contattarla in caso di bisogno?

-Certo che sì! A proposito,- Pam smanetta sul suo cellulare.- Ho scoperto che parecchie persone si faranno darà un passaggio da lei e dalle sue amiche. Nelle sue storie su Instagram leggo anche che lei e le altre cheerleaders faranno le cose in grandi questa sera!

-Le cose in grandi?- chiedo, mentre mi sistemo al meglio la frangetta della mia parrucca.

Il biondo decisamente non mi dona! Però almeno manterrò un po' di mistero questa sera.

-Sì! È scritto che ci sorprenderanno con una loro esibizione a tema anni '90.

Aggrotto le sopracciglia.- Okay, mi aspetto qualcosa di divertente!

-Sicuro, bellezza! La bambolina ci divertirà!

Uno squillo da parte di Bob, ci avverte che è fuori.

La mamma di Pam si appresta a salutarlo, non appena lo vede, appoggiato al fianco della sua auto.

Lui ci saluta calorosamente, poi ci invita nell'abitacolo profumato della sua Mustang blu.

-Wow, ma siete bellissime ragazze!- ci dice, una volta dentro. -Anche tu, Chastity... sei... vestita di nero!- fa una risatina.- Cioè ci sta, ma tua madre...- tossisce.

-Hai ragione, Robert!- lo ferma Chas.- È che quest'anno mi andava di fare paura! In più, sai, è arrivata mia nonna, Adelaide.

Ci scambiamo uno sguardo.

-È una nonna fantastica e molto... .- si schiarisce la voce.- moderna. Mi ha consigliato lei di osare con il nero. E, a proposito, ha convinto i miei genitori ad annullarmi il coprifuoco! Andrò a dormire a casa della mia vicina, Lydia, e verrà lei stessa a prendermi al termine della festa.

Sorrido, colpito dall'arte di Chas di aver rigirato la storia a modo suo. Ha praticamente reso sua nonna, colpevole numero uno della nevrosi di sua madre, una sorta di eroina della storia. Fantastico!

Bob rimane in silenzio per qualche secondo.

-Ah.- dice, dopo un po'.- Quindi... sono cambiati i programmi?

-Sì! Mi spiace poterlo dire solo ora, ma è successo tutto questo pomeriggio. Grazie, però, per tutto.- gli sorride la mia amica.

Bob annuisce.- Va bene! Sono contento per te! In ogni caso rimarrò nei paraggi del locale. Quando la festa sarà finita, mi farai uno squillo, Kat.

-Certo.- gli sorrido.

Poi accende la radio, da cui si trasmettono le note di una canzone country.

Io e le ragazze ci limitiamo a gettarci delle occhiate divertite.

***

Arriviamo nei pressi del locale dopo una ventina di minuti.

Tra i vari festeggiamenti in giro per la città, e i ragazzini alla carica con il loro "dolcetto o scherzetto" il traffico è stato pazzesco. Almeno, però, abbiamo passato il tempo nel farci autoscatti di ogni tipo.

Da fuori il finestrino, noto come ci sia già una calca di gente davanti il Montecristo. Scorgo due omaccioni ergersi davanti all'ingresso principale.

-Bene! Sembra che la sicurezza stia funzionando.- dice Robert, puntando lo sguardo verso l'entrata.- Immagino, però, che malgrado tutte le rassicurazioni che possa aver ricevuto anche dai miei colleghi, non mancheranno bottiglie di alcolici camuffate da bottiglie di aranciata. Altrimenti che festa di adolescenti sarebbe?

Rimaniamo in silenzio, imbarazzate. Inutile provare a negare qualcosa di cui siamo certe anche noi.

-Vi do due consigli allora. Uno come possibile, data la mia età, vostro papà: non vi occorrono gli alcolici per divertirvi. Fanno male, vi costringono a passare tutto il giorno in un bagno e domattina vi svegliereste con un martello pneumatico in testa.- si volta verso Chas, e poi verso me e Pam.- E uno come sbirro: non dico che dobbiate fare le spie, ma- si schiarisce la voce.- ma se doveste venir a sapere chi è che porterà l'alcool e se questo qualcuno vi dovesse stare particolarmente antipatico... beh, le mie orecchie sono sempre aperte.

Ci mettiamo a ridere.

-Non si preoccupi, Robert. Io e le mie amiche siamo ragazze responsabili.- Pam gli sorride.- Grazie ancora per tutto! Ci vediamo dopo.- lo saluta con la mano e poi scende.

A seguire, Chas la imita, ringraziandolo un' ultima volta.

Quando rimango solo io, Bob mi guarda.

-Sicura che la tua amica, Chastity, stia davvero bene? Non devo telefonare ai suoi per scoprire che sia scappata di casa e che stia vivendo un momento di ribellione adolescenziale, vero?- delle rughette di apprensione gli increspano la fronte.

Abbasso lo sguardo. Immaginavo avrebbe capito più di quanto ha dato a vedere.

-Sta bene!- lo rassicuro.- Per la questione della ribellione,- mi schiarisco la voce.- forse sì... sta vivendo un momento di cambiamento, davvero importante per lei. Ma, credimi, la sua famiglia sa che lei è a questa festa e che tornerà con la sua vicina di casa, Lydia. Suo padre le ha dato il permesso di saltare il coprifuoco. Questa sera ci divertiremo, e non ci succederà nulla.- prometto.

Lui annuisce, poi abbassa lo sguardo.

-Allora buon divertimento, Kat! Per qualsiasi cosa, telefonami.- mi stringe una spalla in modo affettuoso.

La sua dolcezza rischia di farmi piangere, ma trattengo le lacrime. Mio padre non mi ha mai mostrato così tante premure.

-Lo farò.- mi sporgo per dargli un bacio sulla guancia.- E grazie.

Ci scambiamo un ultimo sorriso.

Poi raggiungo le mie amiche.

-Bob è più furbo di quel che immaginassi.- dice Pam, iniziando a camminare.- Ma noi non faremo le spie. Tanto non abbiamo bisogno di ubriacarci per divertirci, giusto?

-Giusto!- confermo.

-La farò eccome la spia se dovessi vedere Pri Pri fare qualcosa di losco.- ci dice Chas.- E comunque un goccetto me lo farò volentieri.

Io e Pam ci voltiamo a guardarla.

Lei fa spallucce, slegandosi il cappotto e sbottonandosi il giubbotto. Li posa sull'avanbraccio sinistro, rimanendo con un top nero, che le lascia la pancia scoperta e mette in evidenza il suo décolleté.- Questa è la notte della mia rinascita e ho voglia di fare qualcosa di proibito. Starò bene, promesso.- si sfila gli occhiali da sole, mettendoseli nella tasca dei suo pantaloni di pelle.

-Ti terrò sott'occhio, piccoletta.- le dice Pam.

-Anch'io.- le cingo le spalle.

Chas scuote la testa, divertita.

Le strade sono piene di ragazzi e bambini; le case nei paraggi del locale sono addobbate con zucche spettrali, così come per i ristoranti e i bar nei dintorni.

Una luna piena si erge nel cielo, rendendo l'atmosfera perfetta per l'occasione.

Passo dopo passo, la folla si fa sempre più intensa. E la musica, che rimbomba dalle casse interne, inizia a farsi sentire anche da qui.

La scritta Montecristo troneggia in rosso, illuminata da luci al neon. Per un momento mi incanto a guardarla; non ci credo ancora di essere qui!

Ci mettiamo in fila, riconoscendo qualche compagno di scuola, e gli studenti del liceo Tom Sawyer. Alcuni di loro furono coinvolti in prima persona nella rissa che scoppiò l'anno scorso a casa di Molly.

-Speriamo che quest'anno non succedano casini.- sussurra Pam al nostro orecchio.

-Sarebbero bei guai se così fosse. I danni in un locale così famoso non resterebbero inosservati.- dice Chas.

Mi trovo d'accordo con entrambe.

-Speriamo bene! Taylor e Holden?- chiedo.

-Tay mi ha scritto poco fa che sono già dentro. Pare che i due buttafuori non volessero che si creasse troppa confusione e perciò li hanno fatti entrare.

Annuisco.- Da cosa sono vestiti?- domando ancora.

-Non so! Mi ha scritto che sarà una sorpresa; infatti non ha voluto che neanch'io gli dicessi nulla di me. Però ha scritto che mi riconoscerà subito perché sono la più bella di tutte.-sbatte le ciglia, civettuola.

-Troppo miele, Pamela.- Chas simula un conato di vomito.- Piuttosto, avete visto Pri Pri e Adam? Da quel che ho capito verranno insieme.

-Cosa?- allargo gli occhi.- Chi lo ha detto?

-Adam ha pubblicato una loro foto sul suo profilo facebook. Ci sono anche tua cugina e Sabrina, insieme ad altri giocatori della squadra di basket. La strega si è vestita da Harley Quinn, mentre Adam da Joker.

-Perché ho il sospetto che lei abbia scelto il suo travestimento in funzione di quello di Adam?- borbotto tra i denti.

-Perché hai imparato a conoscerla!- dice Chas.- È sicuro che sia andata così. Per quanto mi riguarda poteva anche evitare il costume; è già un mostro.

Sbuffo. Quella strega pensa già che lui sia il suo fidanzato.

-Comunque, Adam vestito da Joker sarà uno schianto!- mi ripendo.

-Questa sera approfittane, no? Sei bella da morire, hai una maschera e potresti cogliere l'attimo per parlargli, ballare con lui e magari... dare finalmente il tuo primo bacio.- Pam muove ritmicamente le sopracciglia.

Sospiro.- Dai per scontato che mi sarà facile avvicinarmi a lui, con quell'arpia che gli sarà incollata come una cozza allo scoglio! Ma comunque non vorrei  mai che il nostro primo bacio fosse in un luogo così affollato e con me... con la maschera. Dovrà a essere a viso scoperto, in un luogo fiabesco.- cinguetto.

-Fammi indovinare, vuoi anche un'orchestra di violini? E le candele? Le lasciamo accese?- mi prende in giro.

Le faccio una linguaccia in risposta.- Per il momento mi accontenterò di guardarlo da lontano. Almeno adesso sa il mio nome! E che mi piace Bob Marley, ma vabbè... dettagli.

-E questa da dove esce? Sa il tuo nome?- Pam sgrana gli occhi.

-Sì, è successo lunedì in palestra. Mi sono seduta accidentalmente sulla sua maglietta e da lì una cosa ha tirato l'altra. Se avessi fatto la brava, te l' avrei raccontato.

-Ti sei seduta sulla sua maglietta?- i suoi occhi si allargano sempre di più.

Scrollo le spalle.- Pare si sia cambiato in palestra. Ma non me ne sono accorta, perché... - mi schiarisco la voce.- beh... perché ero distratta.

-Cioè, fammi capire, Adam si è cambiato in palestra ed eri distratta? Reggimi, Chas, o rischio di svenire.- prende a sventolarsi la faccia.

-Sapevo che non dovevo dirtelo! È successo solo perché stavo cercando di capire come stesse Holden dopo ciò che è successo tra noi sabato. – spiego.- Non sono una persona insensibile!

-Ah ha... okay.- corruccia la fronte.- Vabbè! Comunque è fatta, bellezza! Una volta che il tuo lui sa il tuo nome, tutto è in discesa. Come per me e Tay!

-Vuoi due siete stati fortunati! Ad essere sincera non so neanche se lo ricordi ancora il mio nome! Mi chiamava sempre "bella".

-Beh "bella" è un complimento, no?

-Non so! È più una generalizzazione se ti approcci a una sconosciuta in questo modo. Ma meglio di niente!

-Abbi speranza!

-Io penso invece che dovresti conoscerlo meglio prima di pensare a baciarlo e cose così.- interviene Chas.- Il primo bacio ha la sua importanza. Rimane nella memoria, nel bene e nel male. E secondo me va scambiato con qualcuno che si conosce per bene. -mi posa una mano sulla spalla.

-Per me è sopravvalutato.- continua Pam.- Il più delle volte è anche il più brutto, dato che ci si ritrova a darlo al vicino di casa con l'apparecchio, a tredici anni, al gioco della bottiglia.- fa una smorfia di disgusto.

-È solo una coincidenza che a te sia andata esattamente così?- Chas le dà una gomitata.

Mi metto a ridere.

-Non sono mai stata una fanatica del primo bacio, ma sapete che per me sarebbe un sogno se riuscissi a darlo a lui.

-Allora ti auguro che ciò avvenga quanto prima.- Chas mi sorride.

Poi arriva il nostro momento, così mostriamo i nostri inviti, insieme ai documenti di riconoscimento.

I due omaccioni si limitano a timbrarci la mano e ad aprire le porte del Montecristo.

-Non perdiamoci di vista, okay?- dice Pam.

-Dovremmo dirlo noi a te! Non svignartela con Taylor, va bene?

Chas ridacchia.

-E tu non ubriacarti.- ammonisco anche lei.

-Sì, mamma!- mi fa una linguaccia.

-Non me la svigno, tranquille!- risponde Pam.- Però divertitevi anche voi, okay?

Annuiamo, poi finalmente varchiamo la soglia d'entrata.

Ci diamo una veloce occhiata attorto, scorgendo un camerino alla nostra destra, già occupato da giacche e cappotti.

Una volta fuori, attraversiamo un breve corridoio tappezzato di foto di band e artisti che si sono esibiti in questo locale. Qualche ragnatela finta è appesa qua e là.

All'improvviso sobbalziamo.

Sentiamo una voce che dice: " Wendy? Sono a casa, amore", seguita da: "È ora di galleggiare".

Ci guardiamo attorno, spaventate, fino a quando non scorgiamo dei piccoli altoparlanti. Qualche secondo e scoppiamo a ridere, mentre le voci registrate continuano a ripetersi a momenti alterni.

Proseguiamo lungo il corridoio, al termine del quale troviamo una porta verniciata di nero.

-Pronte?- chiede Chas.

Io e Pam ci guardiamo negli occhi. Poi facciamo un cenno di assenso.

-Pronte!

Abbassata la maniglia e spinta la porta, veniamo ufficialmente inghiottite dentro la festa.

Ci siamo, gente!

Subito siamo travolte  dalla voce di Adam Levine e della sua "One More Night". Nell'aria è disperso un odore che sa di frutta, e di tabacco.

È tutto abbastanza scuro, ma alcune luci soffuse, poste in angoli tattici, ci permettono di scorgere la pista da ballo, gremita di invitati. Una matassa di parrucche, volti truccati, costumi e ormoni a palla.

In una posizione laterale scorgiamo un bancone bar, preso d'assalto dai vari studenti.

Poggiati alla pareti ci sono divanetti in pelle nera, occupati da alcune coppie già preda dei sopracitati ormoni, e tavolini d'acciaio che li fronteggiano.

Delle colonne dallo stile classico sorreggono il soffitto, che riprende il colore delle pareti: bordeaux.

Sollevo poi lo sguardo.

Una postazione dj è sistemata su un piano rialzato, chiuso da delle balaustre verniciate di nero, raggiungibile con due rampe di scale laterali.

-Ragazze!

È una voce maschile a distogliere le mie attenzioni dall'ambiente.

-Taylor!- trilla Pam.

La cotta della mia amica ci si presenta in tutto il suo splendore.

Dato il modo in cui si è pettinato i capelli color del grano, e dalla camicia bianca con le bretelle, capisco subito quale sia il suo costume.

-Ma sei Jack Dawson?- Pam alza la voce, emozionata.

-Proprio così, Pocahontas.- la attira a sé con un braccio.- Ma non vale: sei troppo bella! Mi farai fare una fatica questa sera, me lo sento.- le dà un bacio sulla guancia.

-Fatica?- Pam fa la finta tonta.

-Per tenere lontano da te tutti i galletti che ci proveranno questa sera.- la dà un altro bacio, questa volta sulla testa.

-Perché tu? Sembri Leonardo Di Caprio da giovane! Sai quante galline ti ronzeranno attorno?- gli dà un pugno leggero sulla spalla.

-Ma io ho occhi solo per te, lo sai!- le sorride.

Chas si schiarisce la voce, chiaramente in imbarazzo.

-Chastity?- fa Taylor, schiudendo le labbra.- Sei davvero tu?

-In persona.- la mia amica gli fa l'occhiolino.- O meglio, questa sera sono la Tavola Oujia. Vuoi fare qualche domanda agli spiriti dell'Aldilà? Chiedere loro quanti figli avrete tu e Pam?

-Chastity!- Pam la riprende, sgranando gli occhi.

-Meglio di no!- Taylor abbassa lo sguardo, imbarazzato.- Sono un fifone, io.- si mette a ridere.

Poi i suoi occhi si posano su di me.

-E tu devi essere... Kathleen. Wow, sei irriconoscibile!

-Il potere di una parrucca e di una mascherina!- ridacchio.

-Figo! Siete tutte e tre bellissime, ragazze!- sorride.

-Holden?- domando.

Pam e Chas si voltano a guardarmi.

Che c'è?

-Oh, è andato a prendere qualcosa da bere al bar. Stavo giusto pensando di andare a controllare la situazione. Ho notato che c'è tanta gente; magari ha bisogno di un aiuto.

-Vado io!- dico subito.- Voi rimanete pure qui.

Taylor annuisce, facendomi un piccolo sorriso.

Le mie amiche continuano a guardarmi.

-Che c'è?- do voce ai miei pensieri.

-Niente, niente.- rispondono insieme.

Faccio spallucce e mi avvio.

Mi accorgo solo quando sono lontana che non ho chiesto a Taylor come sia vestito Holden.

Ma vabbè, lo scoprirò da sola.

Mi avvio a passo svelto, dando un'occhiata a ciò che mi circonda.

C'è davvero tanta gente! Così tanta che, anche per colpa delle luci soffuse, riesco a riconoscere solo pochi volti.

Mi chiedo quante persone abbia invitato Molly Dolly! Non riesco vedere neanche lei e le altre cheerleaders.

Assottiglio lo sguardo per provare a scorgere almeno Adam e l'arpia, ma ci sono tanti Joker e tante Harley Quinn in pista.

Poi, succede tutto in fretta.

Tra un'occhiata e l'altra, sento la suola della mie mary jane scivolare contro qualcosa.

Abbasso lo sguardo per controllare cosa abbia calpestato, ma proprio mentre noto che c'è un cocktail per terra, mi sento spingere e finisco per scontrarmi contro qualcuno.

Di istinto mi aggrappo alla prima cosa che mi capita sotto tiro: delle braccia.

Sgrano gli occhi.

-Scusami!- mi affretto a dire. O meglio, a urlare, data la musica sparata a mille.

Con lo sguardo puntato verso il basso, osservo un paio di scarponcini neri, e dei jeans dal doppio colore; da una parte sono neri, e da una parte sono grigi.

-Non preoccuparti, ero distratto anch'io! Si scivola, eh?

Pian piano sollevo i miei occhi.

Scorgo una camicia bianca, in parte portata fuori dai pantaloni, e una giacca divisa a metà; una metà nera e una verde.

Quando passo al viso, è grazie a un fascio di luci che riconosco i lineamenti della persona che mi fronteggia.

-Holden!- sorrido.

Tra tutte le persone con cui potevo scontrarmi è capitato proprio lui.

Sento la vocina di nonna Cecily bisbigliare al mio orecchio la parola 'destino', ma la scaccio subito.

Ha gli occhi grigi bistrati con una matita nerache mette in risalto il loro colore chiaro, e il viso truccato a metà. La partetruccata, quella destra, è colorata da un colore verdastro, con macchie nere erosse qua e là. Il sopracciglio è pettinato in modo disordinato.

Anche i capelli sono divisi in due parti; portati liberi sulla fronte nella metà destra, in corrispondenza della giacca verde e della camicia portata fuori, e pettinati all'indietro in corrispondenza della giacca nera. Un cappello a cilindro completa il tutto.

-Ciao...?- inarca un sopracciglio.

-Ciao.

-Ci conosciamo?- continua, visibilmente confuso.

Mi metto a ridere.

-Caspita, devo essere davvero irriconoscibile!

Holden corruccia la fronte.

-Davvero non mi riconosci?- alzo la voce.

-Temo di no! Anche se conoscere la sosia di Winona Ryder non mi dispiacerebbe affatto!

Mi scappa un'altra risata.

Poi mi avvicino maggiormente, così che anche lui possa vedere meglio parte dei miei lineamenti.

I suoi occhi si abbassano sulle mie labbra, lasciate scoperte dalla mascherina. Vi resta per interi secondi. Poi si sgranano e si scontrano con i miei, visibili dalle fessure della mia mascherina.

-Leen...?- tentenna.

-Kathleen Foster, per servirla.- ridacchio.

Lui sorride immediatamente.

-Cavoli... sei...- il suo sguardo vaga lungo tutto il mio corpo, mettendomi in imbarazzo.- non ho parole! Non avrei mai immaginato ti saresti vestita da Kim di Edward Mani di forbice!

-Conosci questo film?- mi esalto.

-Devo davvero ricordarti che lavori in una videoteca?- solleva un sopracciglio.- E poi, ti pare che non mi piaccia uno come Tim Burton? È il mio registra preferito!

-Davvero? È anche il mio!

Ci sorridiamo.

-È grazie a nonna Cecily se ho potuto ricreare questo personaggio. Mi ha regalato questo vestito. - continuo.

Annuisce, regalando di nuovo uno sguardo veloce lungo la mia figura.

-Posso dirti che sei bellissima o ti arrabbi?- fissa le sue pupille nelle mie.

Abbasso lo sguardo, incassando il colpo.

-È una frecciatina, vero?- torno a guardarlo negli occhi.

-Ovvio!- mi fa l'occhiolino.- Ho scoperto che mi diverte lanciarti frecciatine.

-Divertente!- gli do una leggera spinta.- Mentre io posso dirti che stai...

-Come un cactus sta a un palloncino?

-No, in realtà, stavo per dire che sei...

-Ferma!- mi interrompe.- Non c'è bisogno di sforzarti nel farmi complimenti. Immagino tu sia delusa nel vedere che non sia vestito da vampiro.- fa un sorrisetto.- Ma sai, mio cugino, Dracula, ha detto che gli avrei fatto fare una brutta figura, dato che lui è pur sempre un conte affascinante!

-Ma la finisci! – gli lancio un'occhiataccia.- Io stavo per dire che,- mi schiarisco la voce.- Che in jeans e giacca stai davvero... bene! Sei molto elegante, malgrado l'abbinamento strambo di colori e il viso truccato a metà.

È il suo turno di abbassare lo sguardo.- Mi hai fatto un complimento! Wow!- fischietta.

-Ultimamente fischietti troppe volte.- osservo.

-Mi diverte fischiettare.- scrolla le spalle.- Quando ascolto qualcosa di straordinario, che mi lascia sorpreso, quasi senza parole, è la mia prima reazione.

-Cosa hai mangiato stasera? Un pacco di "Prendiamo in giro Kathleen"?

-Non so, Leen, con te mi escono spontanee queste battute.

Faccio una smorfia.

-Forse perché sei vestito... da pagliaccio? Da Joker, magari?- avanzo.

-Pagliaccio?- corruccia la fronte.- Pensi sia vestito da Joker?

Scrollo le spalle.- Non so... forse? Magari è una tua rivisitazione personale.

-Andiamo, Kathleen, mi hai preso per un poser? Questo periodo tutti si vestono da Joker! E io non sono tutti!

-E allora chi sei?

-Dottor Jekyll e Mr. Hyde, per servirla!- fa un leggero inchino, sollevando il suo cilindro.- Il dualismo umano per eccellenza; lo sdoppiamento dell'anima: il bene versus il male, l'apparire versus l'essere. – mi guarda negli occhi.- Uno dei personaggi della letteratura più affascinanti di sempre.

È il mio turno di fischiare.- Wow! Ammetto che mi hai sorpreso!

-Che novità! Ti sorprendo sin dal primo giorno che hai fatto la mia conoscenza, o sbaglio?- fa un sorrisetto impertinente.

Faccio una smorfia, poi annuisco.- Vero!

Gongola.

-Ma tu chi sei? Sei più Dottor Jekyll o Mr. Hyde?- continuo.

-Questo è il bello, Kathleen: bisogna essere entrambi, altrimenti ne conseguono solo cose negative.

-Non riesci proprio a non fare il filosofo, vero Holden?

Fa di 'no' con la testa.- Puoi togliere Holden Morris dalla filosofia, ma non la filosofia da Holden Morris.- aggrotta le sopracciglia.- Ha senso?

-Assolutamente no!- mi scappa una risata.

Ride anche lui.

-E questa mascherina?- continua.- Kim non porta mascherine, o ricordo male?

-Ricordi bene! È una mia aggiunta. Semplicemente voglio essere un po' misteriosa questa sera. Indossare una maschera può farci sentire più sicuri, può aiutarci a nascondere le nostre vulnerabilità.

-Ora sei tu a fare la filosofa...

-Ho imparato dal maestro!- gli faccio un occhiolino.

Sorride.

-In ogni caso,- riprende.- anch'io ho avuto un'idea simile alla tua.

Sto per chiedergli che intenda, quando sfila dalla tasca dei jeans un paio di occhiali da sole, dalla montatura quadrata.

Se li mette sugli occhi.- Il mio personale scudo per proteggere la mia vulnerabilità. Magari così non mi riconoscerà nessuno e non verrò preso di mira anche questa sera.

Stringo le labbra.

Ogni tanto dimentico che Holden non è solo un genio dal sorriso sempre pronto, ma anche una vittima del bullismo che dilaga nella mia scuola.

-Questa sera ti proteggerò io, Holden!- gli dico senza pensarci.- Non permetterò a nessuno di darti problemi!- lo guardo negli occhi.

Abbozza un sorriso, distogliendo il suo sguardo dal mio.

Poi mi accorgo di avere ancora le mie mani ancorate alle sue braccia.

-Scusami.- mi affretto ad allontanarle.

-Figurati! È caduto qualcosa per terra, vero?

-Temo di sì. Dalla consistenza appiccicaticcia direi che è caduto un cocktail.

-Bene, allora fuggiamo da qui! Dovevo prendere dei drink, ma c'è troppa gente. Taylor dov'è?

-Vicino all'entrata.

Annuisce, poi ci avviamo.

Passo dopo passo, mi accorgo di come questa conversazione sia proceduta con meno imbarazzo delle precedenti di questi giorni.

Nessuna rigidità, nessun rossore, nessuna occhiata sfuggevole.

Lo stesso Holden mi è sembrato diverso.

È tornato a farmi battutine, e a sorridermi con il suo incisivo sporgente in bella mostra.

Abbiamo chiacchierato come due normali amici e ciò mi rasserena di colpo.

-Eccovi finalmente!- dice Taylor, venendoci incontro.

Dietro di lui, ci sono le mie amiche.

-Sì, amico, hai ragione! Ma c'era un casino di gente al bancone, e non sono riuscito neanche a prendere niente. Poi ho incontrato questa signorina qui e mi ha fatto perdere altro tempo.

-Ehi, non ti ho fatto perdere un bel niente! – rimbecco.- Sei tu che ti sei messo a chiacchierare con me.

-Ma se sei tu che mi sei venuta addosso!

-Okay, va bene così!- ci ferma Taylor.- Ci andiamo dopo al bar, va bene?

-Sì, certo! Kathleen sa che scherzo.- mi fa un occhiolino.

Gli faccio una linguaccia in risposta.

Poi Chas e Pam mi si fanno vicine, mentre Taylor e Holden iniziano a parlottare tra di loro.

-Ma che bell'intesa che avete, tu e il tuo nuovo amico Holden.- Pam mi lancia un'occhiata maliziosa.

-Già.- le dà manforte Chas.- Non vedevi l'ora di andare a salutarlo...- mi circonda le spalle con un braccio.

Le guardo.

-Cosa state insinuando?- corruccio la fronte.

-Oh niente, bellezza, proprio niente.

-Solo che la vostra amicizia ci piace. Vero, Pam?

-Vero, Chas.

Lancio loro un'occhiata torva.

Poi sto per rispondere per le rime, ma tutte le luci si spengono all'improvviso e la musica si ferma.

Gli invitati fanno dei versi di sorpresa; qualcuno ride, qualcun altro lancia dei piccoli urli.

Non abbiamo il tempo di capire cosa stia succedendo, che delle risatine si disperdono nell'aria.

Poi, da un faretto posto in alto si accende un fascio di luce che va a illuminare una ragazza.

È Matilda Martinez, un metro e ottanta di pelle color cioccolato e di capelli ricci, una delle cheerleaders più desiderate della scuola.

Indossa un top verde evidenziatore che le lascia il ventre scolpito da tutti gli allenamenti, ben in evidenza.

Basta un suo "Yo" per accendere il pubblico.

Pochi secondi e inizia a cantare una canzone che tutti riconosciamo subito.

A seguire, vengono illuminate tutte le cheerleaders.

Tutte iniziano a cantare, completandosi le frasi a vicenda, e muovendosi tra la gente.

Alcune di loro ballano sulle scale che conducono al piano rialzato, altre accerchiano alcuni ragazzi, ricevendo fischi di approvazione.

Sono leggiadre e veloci.

Monica Lee fa sollevare un boato quando sale su un tavolo e fa un doppio salto all'indietro, rimanendo sui palmi delle sue mani per parecchi istanti.

-Stiamo davvero assistendo a una fedelissima interpretazione di Wannabe delle Spice Girls, o sto sognando?- urla Chas, per sovrastare la musica.

-If you wanna be my lover, you gotta get with my friends...-canticchia Pam, in risposta.

Io scoppio a ridere.

Molly Dolly ha i capelli biondi raccolti in delle codine alte, mentre un vestitino bianco le fascia il corpo formoso. Con la sua voce zuccherosa ricrea esattamente quella di Emma Bunton.

Tra una nota e l'altra, alcune si avvicinano ai loro ragazzi per baciarli, mentre tutti noi battiamo le mani per stare al passo con il loro ritmo.

Travolta dal loro entusiasmo, prendo a cantare anch'io.

I'll tell you what I want, what I really, really want
So tell me what you want, what you really, really want

Quando finiscono, si prendono per mano e fanno un inchino, mentre le luci tornano alla normalità.

In risposta, ricevono applausi, fischi e urla. Qualcuno ci tiene a ululare un: "Molly Dolly sei fantastica!".

Molly Dolly risponde con dei baci volanti, poi sale a tutta velocità una rampa di scale e si avvicina alla console del Dj, prendendo il microfono tra le mani.

Molly urla un "buonasera" con tante 'a', poi chiede se l'esibizione ci sia piaciuta e se ci stiamo divertendo.  Fa qualche commento rivolgendosi ad alcuni suoi amici, poi ci invita a sfrenarci e a fare tutto ciò che farebbe anche lei.

Conclude ricordando che il costume migliore vincerà un premio speciale, ma ci tiene a far sapere che sarà una sorpresa.

-Al bar troverete solo analcolici.- aggiunge ancora.

Dei fischi di disapprovazione si alzano nell'aria, finché una voce maschile non urla un: "Ma vi consiglio l'aranciata, ha davvero un buon sapore!".

Io e le mie amiche ci lanciamo un'occhiata. Bob ci aveva visto giusto!

Molly fa una smorfia, e conclude il discorso con una battutina che si può parafrasare in: "Non fate danni, o i miei quest'anno uccidono prima me e poi voi". Il tutto condito con uno dei suoi sorrisi mielosi.

-Che ridere, ragazzi!- dice Taylor, quando riprende il vociare attorno a noi.- Vi aspettavate una cosa del genere?

-Io no di certo!- interviene Chas, ancora visibilmente scossa.

Dal mio canto, ho dolore alle guance per quanto ho riso.

Con la coda dell'occhio noto che anche Holden sta sorridendo.

Poi, veniamo di nuovo soprese quando sentiamo uno scricchiolio inconfondibile.

-Ma è Thriller!- urla Chas.- Michael, amore mio!- si esalta.

-Deduco che Michael Jackson ti piaccia.- dice Holden.

-Accidenti se mi piace!- gli risponde Chas.

Un paio di secondi e prende per mano me e Pam e ci conduce in pista, senza darci neanche il tempo di salutare Taylor e Holden.

Noi due iniziamo a ridere come matte, mentre ci lasciamo trascinare dalla sua vivacità.

Iniziamo a simulare dei passi da zombie e a saltellare.

Chastity muove la sua chioma ramata, cantando a squarciagola ogni parola.

A susseguire, parte il suono di una chitarra elettrica accompagnata da una voce spettrale.

-È Marylin Manson!- urla ancora Chas.

-Conosci Marylin Manson?- le chiedo, sorpresa.

-Certo! Da oggi pomeriggio è il mio cantante preferito! Vedrai come mi divertirò a farlo cantare per tutta casa, ogni giorno, a ogni ora.- fa un sorrisetto diabolico.

-Okay, Chastity, sarà dura abituarci a questo cambiamento.- le risponde Pam.- Mi fai paura.

-E fai bene ad averne!- le strizza l'occhio.

Poi riprende a muoversi con frenesia, chiudendo gli occhi e scuotendo la testa come se fosse a un concerto rock.

Non posso fare a meno di sorridere nella sua direzione.

-Ma nessuno ha riconosciuto che Manson sta cantando This is Halloween del film Nightmare Before Christmas?- continuo.

-Accidenti, hai ragione! Sarà un omaggio per te, Kim Boogs.

Sorrido.

***

Momento social per farvi fare una piccola pausa. ☕️

Vi aspetta una seconda parte mooolto intensa.

***

Ci fermiamo qualcosa come dieci balli dopo, solo quando la sete si fa prepotente e le gambe iniziano a chiedere pietà.

È Taylor a individuarci nella folla e a guidarci verso un divanetto che ha riservato per noi.

-Divertita?- mi chiede Holden, con un sorriso sghembo.

-Da matti! – prendo un bicchiere dal contenuto trasparente che trovo sul tavolino che ci è di fronte.- È analcolico, giusto?

Annuisce.- Tranquilla, non è l'aranciata - vodka che sta circolando da inizio serata. È un mojito analcolico, con la lemon soda al posto del rum.- spiega.

-Sei esperto!

Ridacchia.

Poi, lui e Taylor salutano alcuni compagni della loro squadra, scambiandosi sguardi amichevoli e strette di mano.

Io e le ragazze riprendiamo fiato, scambiandoci qualche chiacchiera, e spettegolando sui costumi degli altri.

All'unanimità riteniamo che Henry Horwitz e Patricia del giornalino scolastico siano quelli con il costume più divertente; lei vestita da foglio di giornale, con reali fogli di carta a tappezzarle un vestitino, e la fotocamera appesa al collo, e lui con un mega ingombrante costume da microfono. Ad ogni mossa, spintona qualcuno. Pensandoci, potrebbe essere stato proprio lui a spingermi a inizio serata.

Poi riconosciamo un Woody di Toy Story, una Biancaneve, un Harry Potter, un Homer Simpson e persino un Trump. A dirla tutta, individuo parecchi Trump.

-Ollalà, ma quella non è Pri Pri?- dice Pam ad un certo punto.

I miei occhi volano verso la direzione in cui stanno vagando i suoi.

Riconosco subito le tre gorgoni.

Mia cugina è vestita da angelo, Sabrina da strega, e Priyanka da Harley Quinn. L'unica onesta è stata Sabrina.

Come immaginavo Pri Pri è incollata al petto di Adam, vestito da Joker. Ha una mano posata sul suo petto, mentre lui ha un suo braccio attorno ai suoi fianchi.

-Non è Jared Leto, ma ammetto che Adam è carino.- osserva Pam.

-La strega non è stata brava neanche a ricreare fedelmente il personaggio! Ha lasciato i capelli neri.- bofonchio.

-Scusate, sapete dov'è il bagno? Devo andare a vomitare...- biascica Chas.

-Pare siano venuti solo poco fa.- aggiunge Pam, scorrendo il dito sullo schermo del suo cellulare.- Hanno fatto prima un giro per la città. Adam ha postato su Instagram un video girato in un pub, taggando le gorgoni e altri ragazzi. Qualcosa mi dice che abbiano fatto il pieno di alcool con il timore che alla festa non ce ne sarebbe stato.

Dal fastidio inizio a sgranocchiare velocemente patatine e caramelle che mi capitano sotto mano.

Mi chiedo perché un ragazzo così simpatico come Adam dia corda a una persona così insulsa e cattiva. Ci esce anche insieme, porca vacca.

-Che ti dicevo?- Holden si avvicina al mio orecchio.- Solo i poser si vestono da Joker.

Mi volto a guardarlo.

Lui si limita a farmi un occhiolino, prima di tornare a dedicare le sue attenzione ai suoi compagni.

I restanti minuti li passo a monitorare la situazione.

Adam ridacchia con alcuni ragazzi, mentre la strega lancia occhiatacce verso qualsiasi ragazza gli ronzi attorno.

La musica, intanto, si fa sempre più movimentata. Sempre più gente prende a ballare, tant'è che i divanetti accanto al nostro si svuotano in pochi minuti.

-Pam, ti va di ballare?- Taylor ci si fa vicino.

-Stavo aspettando che me lo chiedessi.- gli dice lei, prendendolo per mano.- Bellezze,- si rivolge a noi.- venite anche voi, okay?

-Vi raggiungo fra poco.- le faccio un occhiolino.

-Io vado a prendere qualcosa da bere. Ho notato che il barista è davvero molto carino.- Chas si alza in piedi.

-Fai attenzione, okay?- le prendo la mano.

-Non preoccuparti!- mi manda un bacio volante.

Poi si allontana, così come fanno Taylor e Pam.

Io mi limito a guardare ciò che mi circonda. Voglio vedere fin dove si spingerà Priyanka.

-Non ti va più di ballare?- mi chiede Holden, dopo un po'.

Ruoto lo sguardo verso di lui, notando che siamo rimasti soli.

Si è sfilato gli occhiali da sole, che ha posato all'interno del cilindro, al suo fianco.

-Non mi piace questo genere di musica. Troppo movimentata, troppo da discoteca. E poi, sto bene così. Mi diverto lo stesso.

-A guardare Priyanka e... chi le sta vicino?- solleva le sopracciglia.

-Mi spii?- chiedo.

-Ti osservo, è diverso.

-E perché lo fai?

Abbassa lo sguardo.

Okay, forse era meglio se questa domanda la tenevo per me.

-Perché è più difficile del previsto non osservarti.- prende a fissarmi negli occhi.

È il mio momento di abbassare lo sguardo.

-Holden, io...- inizio.

-Balliamo?- si alza in piedi.- Non fare come Mr. Darcy che balla solo se è costretto.- mi tende la sua mano.

-Ma se ho ballato per tutta la sera!- mi difendo.- Sei tu, piuttosto, che non hai mai ballato!

-Forse perché aspettavo te.- la sua mano si fa più vicina.

Accidenti.

Vorrei rifiutare per non farmi risucchiare totalmente dall'imbarazzo, ma dalle casse la musica cambia.

-Oh, guarda, finalmente hanno messo i Keane. Everybody's changing. Bella questa canzone, vero?

Mi lascio convincere, facendo un piccolo sorriso.

Poi accetto la sua mano e lascio che mi conduca in pista. Alla fine è solo un ballo!

Troviamo un angolino laterale, più libero.

Dando un'occhiata attorno, mi accorgo di come la situazione si sia velocemente trasformata: ora non ci sono più ragazzi e ragazze intenti a saltare e a muoversi forsennatamente. Adesso si sono formate delle coppie e tutte ballano appiccicate.

Anche le luci sono diverse, più soffuse e meno colorate.

Come dovrei ballare una canzone del genere con Holden? Devo mettergli le mani sulle spalle? Sul petto?

È lui a distrarmi dalle mie domande, facendosi più vicino.

-Posso?- domanda, avvicinando la mano sinistra all'altezza dei miei fianchi.

Mi imbarazzo di nuovo, limitandomi ad annuire.

Poi con la destra va a stringere la mia, a mezz'aria, mentre io poso l'altra sul suo petto.

Alzo lo sguardo.

I suoi occhi sono puntati verso il basso, così si scontrano subito con i miei.

Okay.

Per un solo momento mi ero illusa che tra di noi non ci sarebbe più stato quel disagio che ha fatto da padrone sabato o lunedì.

Ma, a quanto pare, alcune sue parole e alcuni suoi sguardi riescono ancora a mettermi in soggezione.

Sì, insomma, la mia mente non ha di certo dimenticato i suoi "sei bella" e "mi piaci".

-Non porti gli occhiali da vista.- dico la prima cosa che mi viene in mente.

Mi do mentalmente una manata in fronte. Ma dai, Kat, che vista aguzza, la tua!

Non risponde subito. Si limita a guardarmi.

Poi scoppia a ridere.

-Sei uno spasso, Leen, davvero! Comunque sì... ho le lenti a contatto.- fa un'altra risatina.

Annuisco.

Che tonta che sono, porca vacca!

Poi ritorniamo a fare silenzio.

-Il lavoro di inglese, eh!- riprendo. È come se restare in silenzio mi risultasse molto difficile adesso.

-Cosa?- corruccia la fronte.

-No, dico, siamo stati bravissimi! Addirittura la prima pagina del giornalino. Wow. Volevo, a tal proposito, rinnovarti i miei complimenti! Sei stato grande!

-Lo sei stata tu! Sei stata tu la mia tutor, la mia Leonardo. Mi sono gasato troppo quando la Parker mi ha detto che le è piaciuta la mia sintesi. Cioè io, il più ciarliero del mondo intero, bravo nel sintetizzare qualcosa.- ride.- È solo merito tuo!

Nel frattempo, prendiamo a muoverci lentamente, dondolando sui nostri passi.

Così vicini, ho un'ulteriore conferma di quanto sia alto. Il gigante e la bambina, praticamente.

Scuoto la testa.- Ti prego, non darmi meriti che non mi appartengono.

Scrolla le spalle.- Allora diciamo che abbiamo fatto un ottimo gioco di squadra?

Annuisco.- Ora va meglio! Sono stata molto contenta quando la Parker ci ha detto che il nostro lavoro le è piaciuto! Ero in ansia, sai?

Inarca un sopracciglio. -Tu? Ma se sei la più brava!

-Lo ero per te!- confesso.- Volevo che la prof vedesse quanto sei bravo e quanto talento hai!

-Attenta, Kathleen, o potrei pensare che tu ci tenga a me.- fa un sorrisetto.

-Certo che ci tengo. Mi pare che... siamo amici, no?

Distoglie lo sguardo, poi annuisce.

-Ma... d'ora in poi non ci vedremo più?- chiedo.

-Come non ci vedremo più?- torna a guardarmi.

-O almeno non come prima.- preciso.

Solleva un sopracciglio.

-Beh... il lavoro di inglese è finito.- spiego meglio.

-E quindi? Siamo amici, l'abbiamo appena ribadito, sei la babysitter di mia sorella, ci rimangono le ripetizioni di matematica e poi... ho ancora bisogno del tuo aiuto in inglese. Squadra che vince non si cambia, no?

Stringe la presa sulla mia mano, poi mi coglie di sorpresa, facendomi girare su me stessa.

Mi metto a ridere.

-Non ti libererai facilmente di me.- dice, quando gli ritorno di fronte.- Che buon profumo che hai.- socchiude gli occhi.- Vaniglia?

-Vaniglia.- confermo.

Mi sorride, poi balliamo in silenzio.

Prendo a osservare le diverse coppie, scorgendo in lontananza Pam e Taylor ballare stretti l'uno all'altra.

Sorrido, felice per lei, ma subito una scena cattura la mia attenzione.

C'è Gladys Olsen intenta a civettare con Adam; al loro fianco Priyanka che li trucida con lo sguardo.

Pri Pri gli si fa più vicino, tirandolo per un braccio e provando a dargli un bacio sulla guancia.

Ma, con mia grande sorpresa, lui si volta a guardarla e le dice qualcosa che evidentemente la fa arrabbiare, dato il modo in cui sbatte il piede per terra, come se fosse una bambina piccola a cui è stato tolto il suo giocattolo preferito.

Si allontana da lui e Gladys, con cipiglio arrabbiato, portandosi mia cugina e Sabrina al seguito.

Me la rido sotto i baffi.

Ben le sta! Cosa credeva? Di avere la priorità assoluta sul ragazzo più popolare e bello della scuola?

Mettiti in fila, cocca.

-Qualcosa di divertente?- mi domanda Holden.

-Oh nulla, non preoccuparti!

Un altro paio di battute e la canzone sfuma del tutto.

-Okay...- inizio.

Faccio un passo all'indietro, ma mi ferma.

-Dove pensi di andare? Mi devi concedere almeno altri due balli.- mantiene salda la sua stretta.

-Ah sì? E chi lo dici?- sollevo un sopracciglio.

-Lo dice la scuola pitagorica e la religione. Tre è il numero perfetto! È la sintesi del pari e del dispari e raffigura la superficie, nella teoria dei numeri. E poi...

-Basta!- lo blocco.- Sintesi, Holden, sintesi.

Fa un sorrisetto.

-Giusto! Ma era solo per convincerti con valide argomentazioni.  E poi... guarda qui, un'altra canzone dei Keane. Somewhere Only We Know. Una delle mie canzoni preferite!

Non mi dà il tempo di rispondere, che mi fa girare di nuovo su me stessa.

Quando gli torno di fronte, mi guarda negli occhi.

Lo guardo anch'io, sorridendogli.

È inutile: riesce sempre a spuntarla lui. La sua parlantina e i suoi modi di fare sono difficili da contrastare. Ma ne sono contenta. È bello vedere che, malgrado siano passati solo pochi giorni da quando ho risposto negativamente alla sua cotta, lui si senta a suo agio con me.

Prende a danzare con un ritmo più veloce, stringendo la stretta delle nostre mani e dondolando con più frenesia. Inizia a muovere la testa e a mimare con le labbra alcune parole della canzone.

Per alcune parti stringe gli occhi e fa delle espressione teatrali.

Le mie risate si disperdono nell'aria.

Siamo l'unica coppia a star ballando questa canzone in modo così veloce e... non convenzionale.

Mi fa girare su me stessa per altre cinque volte, dicendo che lo diverte vedere la mia gonna ruotare su se stessa come un vinile in un giradischi.

Poi, per la canzone successiva, sempre dei Keane, rallenta il ritmo, tornando a farci dondolare con lentezza.

-For a lonely soul, it seems to me that you're having such a nice time.-canticchia.

Sto al passo con i suoi movimenti, fino a che, quasi al termine della canzone, mi sorprende facendomi fare un casquet.

-Che ballerino provetto, eh?- mi fa ritornare su.

Non riesco a fare a meno di ridere ancora; mi sto divertendo troppo.

-Che ragazza fortunata!- sto al gioco.

Ride anche lui.

Poi i nostri sorrisi si ridimensionano e rimaniamo semplicemente vicini, l'uno di fronte all'altra.

-Mi sa che i tre balli sono terminati, vero?- dice.

Annuisco, abbozzando un sorriso.

-Allora io...

-Sì...- dice lui, allontanando le sue mani.

-Vado...- mi schiarisco la voce.- ...a vedere dov'è Chastity...- faccio un passo indietro.

-Leen.- mi chiama.

-Sì?- sollevo le sopracciglia.

-Grazie! È stato bello... ballare con te.- piega le labbra in un sorriso.

-Grazie... a te... per avermelo chiesto...- gli faccio un occhiolino.- Mi sono divertita tanto.

Sorride ancora.

Poi sollevo la mano in segno di saluto e mi volto, mettendomi in cammino.

È stato davvero divertente ballare con Holden. Ho riso come non mi capitava da tanto tempo! È riuscito persino a farmi passare l'arrabbiatura provata quando ho visto Adam così vicino a quella strega.

A proposito di Adam, passo dopo passo mi balena alla mente l'idea che potrei provare ad avvicinarmi a lui adesso.

La strega si è allontanata, quindi avrei campo libero per provare a rubargli un ballo.

Sarebbe così bello se riuscissi a stargli vicina, a sentire il suo profumo, a sfiorare le sue mani con le mie. Potrebbe farmi girare anche lui su me stessa e dirmi che il mio profumo gli piace. Oddio sì, andrei in brodo di giuggiole!

Magari Pam ha ragione: questa sera potrebbe essere l'occasione perfetta per stargli vicino, anche se nascosta dietro una maschera. Anzi, forse proprio per questo!

Sorrido mentre faccio questi pensieri, e torno ai divanetti per bere un altro bicchiere.

Saranno anche drink analcolici, ma magari mi daranno un po' di coraggio.

Mando giù un altro drink dal liquido trasparente, tutto d'un colpo.

Poi controllo il mio cellulare. Ridendo e scherzando, abbiamo superato l'una.

Noto un messaggio di Bob; mi chiede se stia bene. Rispondo affermativamente, dicendogli che la festa sta per giungere al termine e che a breve gli farò uno squillo.

Quando finisco, mi volto per andare in direzione del bar. Voglio controllare che Chas stia bene e poi andare alla ricerca del mio Adam.

Ma quando lo faccio, mi blocco all'istante.

I miei occhi vengono catturati dall'alta figura di Holden.

È nella stessa posizione in cui l'ho lasciato poco fa.

Una ragazza gli è di fronte.

Un fascio di luce mi permette di scorgere il suo costume da Harley Quinn e il colore dei suoi capelli: neri come le ali di un corvo.

Mi incammino nella loro direzione, sentendo il mio cuore battere più in fretta.

Quando sono vicina, riconosco all'istante la voce che sta parlando.

-Da cosa sei vestito, genietto? Da mostro? Ti ho riconosciuto subito perché sei ogni giorno più brutto, lo sai? Fidati, potevi anche risparmiare i soldi del costume.- ride sguaiatamente.- Perché sei venuto? Vuoi renderti ancora più ridicolo di quanto tu non sia già?

Porca vacca.

Non mi aspettavo che anche questa sera questa pazza avrebbe dato del filo da torcere a qualcuno.

Non ci penso due volte a dare una spallata a Priyanka e a spingerla bruscamente.

Mi avvicino velocemente a Holden; di istinto prendo le sue mani tra le mie.

Ha uno sguardo vacuo, fisso davanti a sé; sul volto non c'è più nessuna traccia dei sorrisi che mi ha rivolto solo pochi attimi fa.

-E tu chi saresti?- sento lo sguardo della strega posarsi su di me.- Come osi spingermi?

È strano il suo modo di parlare; strascica alcune lettere come se fosse... ubriaca.

Rimango in silenzio, posando la testa sul petto di Holden.

Sento il suo cuore battere in fretta, sicuramente preda dell'ansia che lo avrò colto all'improvviso.

-Uh, ma tu guarda! Ti sei fatto la fidanzatina, Morris? Oppure è una tua parente? Dì la verità, è tua cugina e l'hai costretta a venire qua per sembrare meno sfigato? Oppure è un'amichetta a cui hai dato un po' di soldi? Magari l'hai pagata anche per il dopo festa, vero? Con una faccia come la tua nessuna donna sana di mente vorrebbe passare un solo istante in tua compagnia. Sei disgustoso!

Sabrina e mia cugina sghignazzano.

-E dai, rispondi! Questa serata si è rivelata uno schifo e io voglio divertirmi un po'.- incrocia le braccia sul petto e prende a fissarlo, poggiandosi a una colonna poco distante da noi.

In pista la situazione non è mutata di un millimetro; tutte le coppie continuano a danzare nelle loro bolle rosa.

Sono l'unica che può prendere in mano la situazione.

Sto per scostarmi dal suo petto e mandare queste stronze a quel paese, ma lui posa una mano sulla mia nuca, tenendomi ferma.

Non capisco la sua reazione. Non vuole che lo aiuti?

Poi, però, unisco i pezzi: ho una parrucca e una maschera, e loro non sanno neanche chi io sia. Holden non vuole che sentano la mia voce, che mi riconoscano. Non vuole mettermi in mezzo.

-Non mi importa che mi riconoscano.- gli dico all'orecchio.

-Non voglio.- risponde freddamente.

Sollevo lo sguardo, intercettando subito il suo; le pupille fisse su un punto alle nostre spalle, mentre le sue mani iniziano a tremare leggermente.

Il suo respiro prende a farsi quasi affannoso.

È tutto così improvviso.

Fino ad un attimo fa era felice, mentre adesso sta avendo quello che riconosco essere un attacco di panico.

Questa situazione è nuova per me e inizio ad avere paura.

Di istinto gli circondo il viso con le mani.

-Holden.- lo chiamo.

I suoi occhi continuano a non muoversi.

-Holden, guardami.- insisto, cercando il suo sguardo.- Guardami negli occhi. Guarda solo me.

Pian piano le sue pupille si fissano nelle mie.

-Sono disgustoso. Sono un mostro. Sono disgustoso. Sono un mostro.- inizia a ripetere.

Non sembra neanche lui. È come se fosse in una realtà tutta sua in questo momento.

Holden si è sempre mostrato come una persona forte. Una di quelle che preferisce farsi vedere con il sorriso a mille denti piuttosto che farsi vedere distrutto. Ricordo ancora la nostra chiacchierata, una delle prime, sul significato dell'essere sfigati.

Lui non si è mai sentito uno sfigato.

Lui non lo è.

E allora perché adesso le parole di questa canaglia gli stanno facendo questo effetto?

-Mostro... disgustoso...- continua a biasciare.

-Ma che dici? – lo guardo negli occhi.- Non sei un mostro. Non devi neanche pensarle certe cose. Tu sei più forte di queste persone, okay?- mi avvicino al suo orecchio.- Loro non hanno alcun potere su di te. Le loro parole non contano niente.

-Io... - sussurra.- io... mi fanno paura. Mi ricordano ...- si ferma, alla ricerca di aria.

-Loro non devono farti paura. Non possono farti niente. Ci sono io con te.- inizio a ripetere. -Tu non sei solo, ci sono io.

Gli accarezzo delicatamente una guancia, prendendo a tracciare con il pollice dei cerchietti immaginari sul suo zigomo.

-Holden.- lo richiamo.

Continua ad avere un respiro pesante.

Deglutisco, preoccupata.

Poi mi viene un'idea.

-Holden... qual è il valore di Pi Greco?

Lentamente torna a ricambiare il mio sguardo.

-Il... il Pi greco è una costante matematica detta anche costante di Archimede, il cui valore, arrotondato, è... tre virgola quattordici. In realtà...

-Il volume di un cilindro?- lo interrompo.- Come si calcola?

-Bisogna moltiplicare l'area del cerchio di base, data dal prodotta tra la costante Pi Greco e il quadrato del raggio, per l'altezza.- parla velocemente, come se fosse un computer.

Continuo con il fargli altre domande sulla matematica, fino a che, parola dopo parola, inizio a sentire il suo respiro farsi più regolare.

-Andiamocene, okay?- gli sussurro.


Annuisce meccanicamente.

Mi scosto da lui, per prendergli la mano.

Ma, non facciamo neanche due passi, che veniamo fermati di nuovo.

-Che fate, ve ne andate? Vi faccio così paura?- Priyanka torna all'attacco.- Morris, sei così fifone che non hai neanche il coraggio di guardarmi negli occhi? Sei davvero il più insulso dei perdenti, allora!- sputa, velenosa.- E tu, biondina, perché non parli? Non dirmi che sei muta!- scoppia a ridere.- E poi, perché hai la maschera? Hai anche tu il viso di un mostro? Oppure perchè vuoi vedere la faccia del tuo amico il meno possibile. Fa schifo anche te, vero?

Rimangono ferme, limitandosi a guardarci con le braccia incrociate sul petto. Immagino che il fatto che ci siano così tante persone stia impedendo loro di farsi più vicine. Da lontano potrebbe persino sembrare che stiamo avendo una conversazione amichevole.

Holden si irrigidisce di nuovo.

Ho capito che le parole cattive che sta ricevendo gli stanno portando alla memoria qualcosa che chiaramente gli sta facendo molto male.

Ho bisogno di intervenire e se non vuole che loro sappiano chi sia, c'è un altro modo per farle tacere.

Un modo che mi attraversa la mente all'improvviso.

Mi riavvicino ad Holden.

-Ti va di baciarmi?- bisbiglio.

Non risponde.

-Ti va di baciarmi, Holden?- ripeto.

I suoi occhi affondano nei miei, mentre le sue labbra si schiudono.

-C-c-cosa?- sussurra.

-Ti ho detto che ti avrei protetto, perché io e te siamo amici. Quindi...- deglutisco.- ti andrebbe di baciarmi?

-Come pensi che un bacio possa... proteggermi?- parla così piano che fatico a sentirlo.

-Fidati di me! Baciamoci.- ripeto.

-Sulla guancia?

Scuoto la testa, non riuscendo a non intenerirmi.- Sulle labbra.- specifico.

-No.- sospira.

-Come no?- allargo gli occhi.

-P-p-perché vuoi farlo?

-Voglio dimostrare a questa stupida che anche quello che lei ritiene essere un perdente, uno sfigato, può piacere e baciare una ragazza tremendamente carina. Non credi che questa sera lo sia? Prima mi hai detto che sono bellissima...

Sto giocando sporco, me ne rendo conto. Ma lo faccio per lui. È visibilmente scosso e solo un gesto estremamente potente come può essere un bacio dato dalla sua cotta potrebbe aiutarlo ad azzerare il cervello e a focalizzarsi su altro.

-L-lo sei.

Faccio un mezzo sorriso.- E allora baciami.

Vedo il suo pomo d'Adamo fare su e giù, mentre i suoi occhi continuano ad essere sgranati.

-N-non credo sia una buona idea.- sussurra.- Io non ho mai baciato nessuno e non so neanche come si faccia. In più io non ti piaccio e ...- inizia a straparlare.

Nel frattempo, Priyanka e le sue amiche continuano a rivolgerci parole velenose. Le sento ridere e guardarci con scherno.

Ma le ignoro.

-Neanch'io ho mai baciato qualcuno.- lo interrompo, abbassando lo sguardo.- Ma non c'è una regola matematica che dice che meno per meno fa più?

Aggrotta le sopracciglia.

-S-sì... è la regola dei segni che deriva dal principio di conservazione delle proprietà fondamentali, quando praticamente...

Poso un indice sulle sue labbra.- Basta così! Non mi interessa.- sorrido.- L'importante è il concetto. Tu sei meno, io sono meno... ma magari insieme può uscire fuori un più. Si baciano tutti, per cui... non deve essere così difficile. Mi hai detto di aver visto tanti film francesi. Ci saranno state scene di baci, no?

Fa vagare le pupille nelle mie.

-N-non ti farò sprecare il tuo primo bacio con uno come me, che... non ti piace, che trovi brutto.- abbassa lo sguardo.

-Io ti piaccio, no?

Non mi risponde.

Poggio una mano sul suo petto, sentendo il suo cuore pulsare ancora troppo velocemente.

-Non penso che io abbia già smesso di piacerti e poi so che mi trovi bella, più di quanto effettivamente sia. - riprendo.- Questo è l'importante!

-N-n-non pu- puoi baciare un amico sulle labbra. Non funziona così, Kathleen. Per me sarebbe più facile cedere, ma per te...- scuote la festa.- Non ti farò fare questo sacrificio.

-Sacrificio! Ora non esagerare. È solo un bacio.

-P-per me non lo sarebbe.- torna a guardarmi.

-E allora prova a prenderlo come un bacio d'addio...- provo a convincerlo.

Voglio baciarlo perché si calmi, perché il suo cuore torni a battere normalmente, perché il suo respiro si regolarizzi del tutto e per dare una lezione alle vere sfigate della situazione.

-Un bacio d'addio?- torna ad allargare gli occhi.

Annuisco.

-Con questo bacio sanciamo la fine della tua cotta per me. Come un rituale. Così, da domani, potrai andare alla ricerca di una nuova ragazza.- gli faccio un occhiolino.

-Che fate?- la voce di Priyanka ritorna vicina.- Sai che è da pervertiti bisbigliare cose sconce alla propria cugina, Morris?

-Allora, mi baci o no?- insisto.

Getta uno sguardo verso quelle streghe, poi finalmente annuisce.

-U-un b-bacio d'addio.- ripete.

Annuisco.

Okay, sta per succedere.

Sto per baciare un ragazzo.

Sto per dare il mio primo bacio.

Sto per baciare Holden Morris.

Sto per fare la cavolata più grossa della mia adolescenza? Forse!

Però sento che adesso è questa la cosa giusta.

E poi, ha ragione Pam! Si dà troppa importanza al primo bacio.

Un bacio è solo il contatto di due bocche. Nulla di più, nulla di meno.

Baciare Holden significherà prenderci una bella ripicca su questa stronza, ma mi permetterà anche di allenarmi. Così che, quando - e se.- arriverà mai il momento di baciare Adam, non farò la figura della pivellina.

Tra tutti questi pensieri, non mi accorgo che Holden si è abbassato per raggiungere la mia altezza e che il suo viso è ormai ad un soffio dal mio.

Riesco a vedere le lentiggini che costellano il suo naso.

Vedo le infinite ciglia nere che circondano gli occhi grigi, bistrati di nero.

-S-sicura?- balbetta ancora.

Nel mentre, i suoi occhi vanno dai miei alle mie labbra.

Acconsento con un gesto del capo.

E succede.

Le nostre labbra si toccano; si premono le une contro le altre.

Rimangono immobili, mentre i nostri occhi rimangono spalancati; le pupille fisse le uno contro le altre.

Con la coda dell'occhio, noto Priyanka, Molly e Sabrina smettere di parlottare tra loro. Schiudono le labbra e corrucciano le fronti, chiaramente sorprese.

In risposta, sollevo il mio dito medio nella loro direzione.

Anche il genio della scuola, il ragazzo meno attraente, può baciare una ragazza. Una ragazza bella, con un vestito mozzafiato, e i capelli luminosi.

Torno a guardare Holden e, mentre le nostre bocche sono ancora immobili, abbasso una palpebra in un tentativo di fargli un occhiolino.

Avverto sulle mie labbra, le sue piegarsi in un sorriso. Ha capito che siamo riusciti nell'intento di zittire quelle arpie.

Ma non sono contenta; devono impazzire dalla rabbia.

Gli circondo allora il collo con le braccia e inizio impacciatamente a muoverle sulle sue.

A questo gesto, lui reagisce spalancando gli occhi, mentre le sue mani si posano lentamente sulla mia schiena e mi avvicinano a sé.

Un suo movimento.

Un mio movimento.

Istante dopo istante, le nostre bocche iniziano una danza tutta loro.

Getto un altro sguardo al trio, ma ho a malapena il tempo di vedere le loro facce distorcersi sempre di più, che le labbra di Holden si schiudono sulle mie.

Quando lo fa, parte una canzone che conosciamo entrambi bene.

È Shape of you di Ed Sheeran.

La sentimmo il primo giorno in cui uscimmo insieme per il lavoro di inglese, e gli dissi... di trovarlo brutto.

Poco a poco, sento l'impulso di chiudere gli occhi, stordita dal suo profumo di shampoo per bambini.

Scorgo anche i suoi iniziare a chiudersi.

Quando le mie palpebre sono completamente abbassate riesco a sentire meglio il sapore dolciastro delle sue labbra, la loro morbidezza e il calore della sua bocca.

È come se anche i suoni attorno a me smettessero di essere così forti.

Ci siamo solo io, lui e le nostre bocche, quasi dotate di vita propria.

Avverto la sua lingua farsi strada impacciatamente nella mia bocca e così, inesperta quanto lui, mi limito ad imitarlo.

Il contatto si fa più intenso di quanto pensassi.

Le mie mani, istintivamente, rafforzano la loro presa; con la destra scivolo sul suo petto. Sotto le mie dita sento i battiti del suo cuore, sempre veloci, ma di una velocità meno preoccupante.

Sta funzionando! Non sta più pensando alla cattiveria di quelle stupide!

Lui mi avvicina maggiormente a sé, accarezzando la mia bocca con la sua.

È un bacio terapeutico, mi dico.

È tutto allenamento, mi dico.

È tutto un modo per far arrabbiare le gorgoni, mi dico.

È un bacio che sancisce la fine della sua cotta, mi dico.

Però è proprio bello, mi dico anche questo.

Sarà che siamo entrambi inesperti, ma la lentezza dei nostri movimenti mi sta piacendo più del previsto.

Sto provando all'altezza dello stomaco una sensazione strana.

Una specie di morsa.

Un calore improvviso.

Le sue labbra che si muovono con dolcezza non fanno altro che far aumentare questa sensazione.

Nel mentre Ed Sheeran ripete "I'm in love with your body" e lo fa mentre una mano di Holden si sposta sulla mia guancia.

Le sue dita scorrono lentamente spostandosi dall'alto verso il basso e dal basso verso l'alto.

Okay.

Io e Holden Morris ci stiamo baciando.

Un bacio alla francese.

Il nostro primo bacio.

È solo quando la canzone finisce e le nostre bocche rallentano i loro movimenti, che inizio a razionalizzare.

Io e Holden ci siamo baciati.

Alla francese.

E mi è piaciuto.

Merda.




E con questa elegante imprecazione salutiamo Kat! 😂

Ciao bellezze! Come state?

Spero che siate in salute e che questo periodo di quarantena stia passando in maniera poco pesante. Dal mio canto, spero con questo capitolo di avervi donato qualche attimo di spensieratezza.💕

Fortunatamente io sto bene, anche se... un po' in ansia per questo capitolo. Non avete idea di quante volte lo abbia riletto. Tipo cento volte!

È un capitolo super mega lungo e super mega importante. Ero indecisa se farvelo leggere interamente, così corposo, o diviso, ma un sondaggio su Instagram ( se vi va di seguirmi sono: rob_scrive) mi ha convinto a farvelo leggere "tutto d'un colpo".

A proposito di Instagram, vi piacerebbe se in questo periodo di quarantena organizzassi qualche "attività", e se rispondessi a qualche vostra domanda? Magari ci facciamo un po' di compagnia 🥰 Se l'idea vi piace, fatemelo sapere qui ➡️

Per il resto...

...Ne sono successe di cose, eh? Che ne pensate?

Vi aspettavate che questa festa di Halloween sarebbe andata in questo modo? Che Kat e Holden si sarebbero baciati? Io spero di avervi sorpreso ❤️

D'altra parte Holden ci ha mostrato un po' di più le sue fragilità. È abituato a essere trattato da "sfigato", ma certe parole, dette in un certo modo, gli hanno ricordato qualcosa.

Sono molto curiosa, forse più di ogni capitolo precedente, di sapere la vostra opinione. Se ho deluso le vostre aspettative, ditemelo pure. Sono pronta a tutto!

Grazie a tutte voi per il sostegno, per ogni stellina e commento ⭐️❤️

E grazie a C (ciao C.) per avermi suggerito i costumi di Pri Pri, di Adam e di Molly Dolly. Spero che la scena sulle Spice Girls ti sia piaciuta!❤️

Un bacione e a presto,

Rob

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