Sorpresa.

Un'emozione che non descriveva neppure lontanamente il suo stato d'animo. Forse shock oppure un completo ed assoluto black out.

Guardare lo schermo del cellulare e chiedersi se davvero quelle parole fossero state pronunciate. Se, chi era dalla parte opposta, avesse avuto realmente il coraggio di dirle.

Ma lui non demordeva. Continuava a chiamarla, lontano, in quell'apparecchio che gli trasformava la voce.

« Pronto? Bry! Fammi spiegare! Sono qui sotto! »

Una porta sbattuta mentre lui ancora chiedeva dove fosse.

Passi. Rapidi, vicini. E poi gradini. Prima singoli, gli ultimi saltati. La tenda appesa al vetro della porta garrì per il brutale spostamento d'aria.

« Bry... »

Sul viso i segni della notte precedente. Decise per la guancia sinistra.

Arrivò. Ruvido, deciso. Ferì entrambi quello schiaffo.

Risuonò secco mentre lo smartphone di Luke cadde perdendosi nell'erba.

« Come ti sei permesso? »

« Bry! Lasciami spieg... »

« Ho messo tutta me stessa in quella lettera! I sentimenti, le speranze! Me stessa! E tu cosa hai fatto? Mi hai dato in pasto a quella stronza e al suo giornale scandalistico! Sai cosa ti dico? Mi fai schifo! Schifo! E non voglio rivederti mai più! »

Solo allora. Solo quando i suoi occhi lo persero tra le lacrime decise che era abbastanza.

Lasciò che le spalle fossero l'ultima immagine che avrebbe ricordato di lei.

« Non vuoi sapere perché le ho dato la lettera? »

« Qualunque, anche il più assurdo motivo che tu ti possa inventare, non ti giustificherà mai! »

« Aveva le prove, Bry! »

Fino a che punto sarebbe arrivato?

« Di cosa? » chiese affrontandolo nuovamente.

« Su tuo zio! »

« Davvero Luke? Te la vuoi giocare cosi? La polizia ha chiuso quella storia anni fa ormai! »

« Non mi riferisco a quello... »

« A cosa allora? »

Quel suo sguardo accigliato che si perdeva in uno dubbioso.

« Tu non sai nulla! » comprese Luke.

« Su cosa? Senti mi stai stancand... »

« Tuo zio non ti ha mai detto niente! Pensavo non me lo avessi detto per timore. »

« Sei vergognoso! Fai tutta questa farsa solo per distrarmi dalle tue colpe. Ora esci da casa mia. Non sarà certo questo comportamento che ti salverà. Niente può salvarti! » chiosò raggiungendo la porta.

« Bry! Ascoltami! Tu non sei... »

Improvviso e silenzioso. Sentì solo gli effetti.

L'urto, un gemito soffocato, un tonfo. Quando si voltò, il pugno del reverendo aveva le nocche arrossate e Luke era a terra con le mani strette attorno al naso.

« Così impari ad esporre la bontà di mia nipote alla cattiveria della tua famiglia! »

« Zio! Ma che fai! » urlò correndo verso Luke.

« Quello che avrebbe dovuto fare suo padre anni fa! »

« Gli hai spaccato il naso! »

« È poco per quello che ti ha fatto Brianna! È poco! »

« Ma sei impazzito? »

« Io sarei impazzito? No Bry! Io non ti riconosco più! Questo ragazzo ti ha traviata! Mia nipote non si sarebbe mai innamorata di un tipo così! »

« E invece Julianne? » chiese ironico Luke risollevandosi a fatica e pulendosi il sangue con la manica. « La madre di Bry chi avrebbe amato, reverendo Chapman? »

« M... mia madre? »

« Non ti è bastato? » urlò avvicinandosi.

Ma Luke rimase immobile a sostenere il suo sguardo mentre Bry si poneva tra loro.

« Forse il reverendo ha paura che scopra tutte le sue bugie! »

« Parla per te e per la tua schifosa famiglia di peccatori! »

« Zio! »

« Almeno nella mia famiglia non nascondiamo i tradimenti! »

« Schifoso bastardo! Se osi dire una parola in più! »

« Allora parli lei reverendo! Confessi i suoi peccati e io farò altrettanto! Bry, le prove di cui parlavo non si riferivano alla morte dei tuoi genitori... »

« Stai zitto! » tuonò nome del reverendo.

« No reverendo! Bry merita di sapere! »

« Giuro che se parli... »

Non terminò neppure la frase che gli si avventò contro spingendo a terra.

« Ma che fate! »

« Bry! »

« Smettila zio! »

« Bry lui... »

« Giuro che ti ammazzo! »

« Bry lui non è... »

« Basta! »

« Bry! Lui è tuo padre! »

© Giulio Cerruti (The_last_romantic)

Angolo dell'autore:

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