Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 2 - Passato

« Good morning, Vietnam! » urlava Robin Williams una volta in un film. Ma Cape Cod non era il Vietnam, neppure lontanamente.

Eppure, agli occhi assonnati ed alla mente intorpidita di Breanna, quel mondo in cui si era svegliata assomigliava in modo inquietante ad una zona di guerra.

Guardò affranta la sveglia sul comodino segnare l'ora e, con essa, la coscienza.

Il solo pensare al suo liceo la gettava in una realtà fatta di professori come mine antiuomo e compagni di scuola come Vietcong.

Strofinarsi gli occhi e sperare che quel mondo appartenesse ad un incubo non è mai servito a nessuno per scappare dalla realtà. E non servì neppure a lei.

Con cuore affranto il suo sguardo si posò sulla scrivania e sui compiti di storia ancora da svolgere.

Non la miglior cosa da vedere appena svegli.

A poco a poco, ricordò le parti salienti della sua vita, le stesse che la spingevano nuovamente verso le coperte per non uscirne mai più.

Io odio la mia vita!

« La signorina Breanna Chapman è attesa nella sala colazioni! »

« Adoro la tua ironia alle sei e mezza della mattina, zio! » rispose con altrettanta ironia. « Ma soprattutto che entri in camera mia senza bussare! »

« Muoviti o farai tardi! » disse tornando al piano inferiore.

Tanto non credo ci sia qualcuno che si accorgerebbe della mia assenza.

Per essere inizio aprile faceva ancora un freddo cane ed a pagarne il prezzo furono, per primi, i piedi nudi di Breanna a contatto con le mattonelle del bagno.

Come ogni mattina la caldaia impiegava secoli per scaldare quel minimo di acqua utile per lavare via pensieri e paure. Ma era solo una timida illusione voler risolvere con una doccia.

Cercò di non pensare. Ma ripetersi ossessivamente di non pensare ti porta inevitabilmente a... pensare per l'appunto.

I compiti non fatti, lo zio, il suo fiato sul collo, ma soprattutto lei e...

Luke!

Già, Luke.

Quanti ricordi portava a galla quel nome. Perdersi in essi era affondare in un mellifluo bagno caldo, avvolgendosi di tutte quelle sensazioni provate e perdute per sempre ma, per Bry, più vivide che mai.

Il getto caldo dell'acqua sul viso stranamente simile a come si immaginava una sua carezza, sentirla scendere sulle labbra, lungo il collo, attorno alle spalle, sul seno...

« Breanna! »

« Che cavolo! Arrivo! »

Quell'uomo non sarà contento finché non sarò morta e lui a presenziare al funerale!

Maglione, jeans e scarpe da ginnastica. Lunghi capelli rossi legati in una comoda coda e giusto un minimo di fondo tinta per coprire le odiate lentiggini e non spaventare i ragazzi più di quanto la sua situazione sociale non facesse già.

Gradini. Sempre gradini. Salire, scendere. Per andare dove? Per cambiare cosa?

Spostandosi al piano terra Bry, si preparò a rispondere a quell'uomo che per quasi diciassette lunghi anni l'aveva cresciuta.

« Ce l'hai fatta! »

Con sorpresa la voce ad accoglierla fu diversa.

Un ragazzo la studiava appoggiato allo stipite della porta sul retro.

Capelli corti, neri, talmente ricci da rimanere intatti anche dopo un temporale monsonico. La fronte stretta prima di due ancor più stretti occhi castani, impegnati a redarguirla del suo colpevole ritardo. Lo stesso facevano le labbra piegate in un ghigno divertito.

« Non ti ci mettere anche tu Toby! Non è proprio giornata! »

« Come mai ci hai messo tanto? Il reverendo mi aveva promesso che in cinque minuti avresti fatto la doccia e saresti stata pronta! Non è che ti sei persa pensando a quel pallone gonfiato di Luke McLoud? » chiese divertito incrociando le braccia.

« Ma che dici? Zitto! Lo sai che in questa casa non si può pronunciare quel cognome! » lo sgridò Bry guardandosi attorno.

« Ho colto nel segno vero? Lo vedo, sai? »

« Falla finita! » gli rispose con le mascelle impegnate a serrare un toast. « Zio! Noi andiamo! Ci vediamo dopo! »

Ma non attesero la riposta. Essa rimase sperduta nella fresca brezza di quel luogo in cui gli anni scorrono lenti come resina sugli alberi e nella consapevolezza che la bellezza di quel posto sarebbe rimasta immutata nonostante il mutare degli occhi che la ammiravano.

Cape Cod era un luogo magico dove crescere e Brianna, nonostante le sue rimostranze, lo sapeva. Si trovava ogni passatempo o svago spostandosi di pochi chilometri ma, a conti fatti, quell'isola manteneva l'inesistente frenesia invernale di una località di villeggiatura prettamente estiva.

Inforcate la bici iniziarono a pedalare lungo la Lower County Road passando di fronte la chiesa di Saint Mary, la loro chiesa.

Vivere a Dennis Port era un po' come vivere in una grande casa, dove le stanze sono le abitazioni del concittadini e le porte di esse sempre aperte. Tutti conoscevano Bry e suo zio. Non potevano altrimenti. Ogni domenica, dall'alto del suo pulpito, il reverendo ammoniva la popolazione sui rischi legati all'avanzare dei tempi e delle mode, una convinzione che influiva negativamente anche sulla vita sociale di Bry.

Sarebbe stato bello avere una macchina per raggiungere Sandwich o Provincetown sulla costa settentrionale, usarla per omologarsi agli altri diciassettenni, guidarla per mostrare a tutti che, dopotutto, lei era una ragazza come ogni altra, con sogni maledettamente terrestri e paure incredibilmente umane. Ma lei era la nipote di un pastore della chiesa e le biciclette erano sempre bastate e sarebbero dovute bastare probabilmente per almeno un altro anno, almeno finché il reverendo Chapman non avrebbe deciso di condividere il Ford Pickup del settanta.

Ma, come detto, il cinquantaseienne era restio alla modernità e, con essa, anche all'acquisto di una macchina per la nipote.

Così, quel pezzo di carta chiamato patente che Breanna aveva faticosamente conquistato, rimaneva relegato nel portacarte della scrivania in attesa di un mezzo per cui usarla.

L'unico a cui questa situazione sembrava andare a genio era Toby che ogni mattina si presentava alla porta di Bry con la sua fedele mountain bike. Per lui, al contrario, l'auto era un mezzo sporco e rumoroso dal quale guardarsi le spalle visti i suoi numerosi incidenti.

Ma Toby era un maschio. Lui adorava sguazzare nel fango, derapare in velocità sull'asfalto ed arrivare a destinazione zuppo di sudore dalla testa ai piedi.

Bry, al contrario, era cresciuta e l'idea di una pedalata alle sette di mattina, con un freddo artico fuori stagione a gelarti il sudore non era certamente tra le sue priorità.

Ma le due ruote avevano anche dei lati positivi.

Primo: volente o nolente, ti fanno bruciare calorie ed il fisico per Bry era uno dei pochi punti di forza su cui il suo aspetto poteva fare affidamento.

Secondo: hanno l'innato pregio di metterti a contato con il mondo che ti circonda.

E Bry amava ciò che la circondava.

Ci volle una mezz'ora scarsa, tempo trascorso superando spiagge bianche mosse da dune ricoperte di vegetazione, piccoli porticcioli in cui erano attraccati piccoli pescherecci e barche a vela in attesa della tempesta e case in stile coloniale, antiche quanto colorate, appartenute a latifondisti che avevano fatto la loro fortuna prima della guerra di secessione.

Ciò che rimaneva nel cuore era un luogo dove l'unico pensiero rimaneva lo stupore di una visione che non smetteva di incantare rinnovandosi ad ogni sguardo.

Lo stesso sguardo che si posò, come ogni giorno, sulla Benjamin Baker High School.

© Giulio Cerruti (The_last_romantic)

Angolo dell'autore:

Lasciate anche solo una stella per coronare i miei sforzi o, se vi va, commentate consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro