Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

LETTO MATRIMONIALE

TYLER

L'amore è cieco e gli amanti non possono vedere le piacevoli follie che essi commettono.

(William Shakespeare) 


Erano circa le sei di sera quando decidemmo di fermarci in un motel. Avevamo viaggiato quasi senza fermarci e iniziavo a essere stanco, avevo bisogno di sgranchirmi le gambe e di fumarmi una sigaretta, inoltre avevo bisogno di chiamare Sam, volevo sapere se aveva saputo dello scheletro che era stato ritrovato a New York. Era Jessica? Non lo sapevo, forse non volevo neppure saperlo.

-Non mi piace molto- commentò Rosemary quando mi fermai davanti a un motel. Beh, in effetti non aveva proprio una bell'aria.

-Sfortunatamente non ce ne sono molti in questo tratto- le risposi.

-Fai come vuoi allora- e si strinse nelle spalle, i boccoli scuri che le ricadevano davanti.

Parcheggiai la macchina dentro il parcheggio del motel e le sorrisi. –Tu attendimi qua, io entro e prendo due stanze-

-Okay... vicine-

Mi sfuggì un sorriso e mi spinsi un più po' verso di lei, sfiorandole con le labbra l'orecchio. –Cosa vuol dire?-

Lei appoggiò la mano sul mio petto e mi spinse via. –Ripensandoci, meglio distanti- disse con un sorriso di circostanza.

-Ah, ah, ah, ti adoro quando fai così!- uscii dall'auto ed entrai nella reception del motel. Avevo un'idea in mente. Dietro al bancone c'era un uomo di mezz'età con la barba brizzolata. –Buonasera- esordii –vorrei una camera con un letto matrimoniale-

Rosemary mi aspettava appoggiata all'auto. Aveva l'espressione assonnata, ma riusciva a essere sempre adorabile. Pareva quasi una bambola di porcellana. Si voltò verso di me e mi sorrise. –Allora?-

-Mi dispiace, ma era rimasta solamente una stanza-

-Cosa?- chiese sgranando gli occhi.

-Il letto è matrimoniale, possiamo dividerlo- cercai di dirlo con la massima naturalezza possibile, come se non fosse tutto parte di un piano.

-Tu puoi dormire sul divano-

-Ti sembro il tipo che dorme sul divano?- esclamai con un sorriso.

Sospirò. –Noi non siamo fidanzati, non posso dormire con te- disse, con la voce che tremava. Era furiosa.

-Oh, non sarà a causa del suo fidanzato? Forse è geloso?-

Lei abbassò lo sguardo. –Non posso dormire insieme a una persona con cui non sto insieme- oh, adorabile.

-Promesso che non allungherò le mani, sempre che tu non voglia- mi portai la mano sul cuore, come durante un solenne giuramento.

-Le mani non sono l'unico problema- borbottò.

Balzai in avanti e la presi delicatamente per la vita. –Sei bellissima quando ti arrabbi, sai?-

-Piantala- ma non fece nulla per liberarsi dalla mia stretta.

-Non accetti un complimento?- chiesi sorpreso. Normalmente le donne ci cascavano.

-Se è falso no-

-Perché dovrebbe essere falso?- le dissi in un sussurro.

-Scommetto che lo fai con tutte, ti piace conquistare e gettare via, ma io non sono una delle tante-

-Lo so- la fissai nel suo sguardo verde scuro e notai che le iridi erano percorse da scagliette dorate. Quella ragazza era una continua scoperta. La trassi a me, tanto da poter sentire il suo respiro sulla mia pelle. Lei buttò languidamente indietro la testa e potei vedere le sue labbra carnose e rosse, labbra da baciare. Con delicatezza la baciai sulla guancia, quindi scesi leggermente baciandola all'angolo della bocca.

-Non possiamo- gemette lei, socchiudendo gli occhi.

-Perché no?- le sussurrai, contro la pelle.

-Sono fidanzata- mormorò lei, mentre le baciavo la pelle tenera del collo.

-Non mentire- le bisbigliai, mordicchiandola.

-Non sto mentendo- rispose lei, senza convinzione nella voce.

E io per tutta risposta le stampai un bacio leggero sulle labbra. Sentii le sue braccia aggrapparsi a me, il suo corpo tremare, la strinsi con più decisione, sostenendola, mentre con delicatezza le tempestavo il viso di baci leggeri come farfalle. Le sfuggì un sospiro. La baciai ancora, piccoli baci, mentre lei si abbandonava nel mio abbraccio, gli occhi chiusi, le labbra schiuse in silenziosa attesa di un bacio. Per un attimo pensai che si sarebbe arresa, che si sarebbe lasciata baciare, prendere in braccio, condurre in stanza e...

-Lasciami- si liberò dalla mia presa con movimento rapido –prendi la mia valigia e dammi le chiavi della stanza...andiamo a darci un'occhiata- disse, la voce tremante.

-Come vuoi tu, mia principessa- borbottai. Era solo l'inizio, lei non poteva neppure immaginare quanto fossi determinato.

La stanza si rivelò ampia e carina. Il letto matrimoniale faceva bella mostra al centro, rosa, invitante e provocatorio. Non c'erano divani, né poltrone, l'unica alternativa al letto era il pavimento. Di lato, contro il muro, c'era un comò, mentre dall'altra parte si trovava un grande armadio. Osservai Rosemary guardarsi intorno, lo sguardo pensieroso.

-Dovremo proprio dormire insieme- sospirai.

-Già- Rosemary si diresse verso l'armadio, lo aprì e ci tirò fuori due cuscini –per fortuna ci sono questi-

-Dormi con più cuscini?-

-Oh no, con questi ci faccio una barriera- esclamò voltandosi verso di me con un sorriso malizioso.

-Cosa?-

-Tra noi due... non vorrei che la tentazione fosse un po' troppo forte-

-Beh, ma se vuoi saltarmi addosso io non mi oppongo- la provocai e ottenni in cambio che mi lanciasse uno dei cuscini che io presi al volo.

-Sei incorreggibile...- sospirò.

-Lo so, e questo ti piace-

Lei sospirò. –Cosa posso dire?- si strinse nelle spalle –Useresti qualsiasi cosa contro di me, tanto vale tacere allora- si lasciò cadere sul letto. Sembrava all'improvviso molto stanca.

-Non chiami il tuo ragazzo?-

Un'ombra passò sul suo bel viso. –Perché dovrei chiamarlo proprio ora?-

-Non lo so, magari così potresti dimostrarmi che sei veramente fidanzata-

-Io non devo dimostrarti proprio nulla-

-Come vuoi-

-Piuttosto perché non provi di nuovo a chiamare Sam?- chiese, la voce preoccupata –Abby non mi ha richiamata-

-Va bene- non riuscivo proprio a dirle di no. Presi il cellulare e feci partire la chiamata. Squillò a vuoto, quindi si staccò. –Nulla- mormorai.

Rosemary sospirò. –Speriamo che non sia successo nulla-

Andai sul profilo Whatsapp di Sam per mandargli un messaggio e vidi che aveva cambiato la foto di profilo. Mi sfuggì un sorriso. –Guarda qua- e lo porsi a Rosemary.

Nella foto c'erano Sam e Abigail che si baciavano.

-Non mi sembra che stiano così male- dissi con un sorriso.

Rosemary sospirò di sollievo. –Già, forse sono un po' esagerata riguardo a questa storia-

-Ben detto, dovresti rilassarti di più e in questo potrei aiutarti io-

-E come?- chiese divertita.

-Non so, magari un bel massaggio-

-No, grazie- scosse la testa e i capelli le finirono davanti agli occhi.

-Senti, facciamo una cosa, visto che sei così preoccupata, potremmo chiamare Margaret, era la migliore amica di Jessi-

-Davvero?- mi parve sorpresa dalla proposta.

-Certo, la chiamiamo più tardi e le chiediamo cosa ne pensa lei di questo ritrovamento-

-Grazie- mormorò Rosemary.

-Mi fa piacere aiutarti e poi se molto più bella quando sorridi-

-Adulatore- mi rimproverò, sorridendo.

-Lo prendo per un complimento-

Rosemary si strinse nelle spalle e io potei ritenermi soddisfatto.

-E magari potresti darmi un bacio come ringraziamento-

Fu così che ricevetti il secondo cuscino addosso. Oh, l'amore, l'amore!


NOTE DELL'AUTRICE:
Grazie a tutti per aver letto fin qua!
Cosa ne pensate?
Vi anticipo che la chiamata a Margaret rivelerà qualcosa di molto importante.

A giovedì per il capitolo abituale.

Appena riesco pubblico invece le ultime due parti di "Una fiaba oscura"

A presto ❤

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro