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XXI

Sono passate settimane dalla proposta di matrimonio.

Io e Julien vogliamo una cerimonia intima.

Non vogliamo aspettare. Voglio che avvenga tutto velocemente perché temo che me ne possa pentire.

Non voglio pentirmene.

Così oggi mi ritrovo a spasso con Giselle, la sorella di Julien.

Dopo una colazione assieme mi porta a scegliere l'abito da sposa in uno degli atelier più costosi di Nizza.

Mentre guida, Giselle parla.

Parla sempre e ciò mi irrita. È una brava ragazza, una persona dolce ma piuttosto logorroica. Non sopporto la sua parlantina spigliata. Ho mal di testa, tutto attorno a me sta scoppiando.

Sono agitata, ansiosa, nervosa.

Il pensiero è sempre rivolto a te. Sarei dovuta essere la tua sposa, sarei dovuta essere solo tua e invece mi ritrovo ingabbiata tra le braccia di un uomo che non amo e che non amerò mai. Non potrò mai amare nessun altro uomo.

«Tutto bene, Alice?» Mi domanda Giselle. Siamo arrivate al negozio senza che me ne accorgessi.

Ho la nausea. Nausea del mio negozio di fiori che invece avrei dovuto amare, nausea di un matrimonio che non si dovrebbe celebrare.

«Sì ... Sì, Giselle.» Le sorrido e scendo dall'auto.

«Sei strana, Alice ...»

«Sono solo stanca, sai ... i preparativi ...» Cerco di mostrare il migliore dei miei sorrisi ma mi risulta difficile.

È tutto terribilmente complicato.

Andy, sei il mio pensiero costante, l'oggetto di ogni mio desiderio.

Cerco di scacciare il pensiero di te dalla mente e per un istante sembra abbia funzionato.

Mi dimentico del faro quando la commessa mi porge un abito stupendo, ampio e ricoperto di tulle e pizzo.

Sposarmi non è mai stata una delle mie ambizioni ma questo vestito da sposa è meraviglioso.

Giselle mi abbraccia mentre i miei occhi si inumidiscono.

Mi commuovo, piango perché mi sento una regina, piango perché sarei dovuta essere la tua regina.

Ci sono momenti in cui mi sembra di essermi liberata di tutto il peso, ma poi piomba tutto addosso e mi divora.

«È perfetto ...» Sussurro.

«Sei stupenda, cara Alice.» Giselle mi prende per mano e mi stringe forte a lei. Mi sembra di andare al patibolo.

Sono una condannata all'infelicità. Sarò per sempre un'infelice, ma non posso piangere sopra questo bellissimo abito.

«Vieni, cara ...» Mi dice la commessa.

« ... andiamo a prendere le misure.» Così la seguo senza troppi indugi.

Lascio incustodita la borsa nella quale si trova la lettera che avrei dovuto spedirti e che mai ti spedirò.

Quando torno da Giselle vedo nei suoi occhi la delusione.

Saliamo in auto e io capisco tutto.

«Giselle ...» Scuoto la testa affranta.

«No, Alice, non dire nulla, ti prego.»

«Non avresti dovuto leggerla, era nella mia borsa, dannazione!»

«Mi hai mentito e cosa ben più grande stai mentendo a mio fratello. »

Rimango in silenzio. Quali spiegazioni dovrei dare? Non ho scuse, non posso neanche trovarle.

Non esistono.

«Voglio davvero bene a Julien.»

«Ma non basta, Alice!»

Giselle batte un pugno contro il volante.

Non ho scusanti. Non amo Julien, nutro per lui un caro affetto, ma non lo amo.

«Non posso tornare indietro, Giselle.»

«Non puoi o non vuoi?»

Non lo so neanche io. Nei miei sogni desidero raggiungere il cielo assieme a te, ma la realtà è diversa.

«... O per l'amor del cielo, Alice!»

«Mi dispiace così tanto ... Ti prego, ti scongiuro di non dirgli nulla.»

«Così dovrei mentire a mio fratello?»

«Soffrirebbe troppo ...» È tutto quello che riesco a dire.

«Pensi che non soffrirebbe se venisse a conoscenza di questa enorme bugia?»

Le bugie mi hanno fatta scappare da te, ma nonostante ciò sto costruendo una vita basata sulla menzogna.

Deglutisco.

L'ansia e l'angoscia si fanno sempre più resistenti.

Sono in trappola, non posso fuggire.

«Giselle, ho dovuto farlo, ho dovuto accettare per ...»

«Orgoglio, Alice! Ti stai sposando con Julien perché sei troppo orgogliosa per perdonare colui che ami davvero!»

«Non dirglielo, Giselle. Imparerò ad amarlo e lo rispetterò.»

«Perché dovrei proteggerti? Credevo fossimo amiche, ma evidentemente non lo siamo.»

Sono poche le amicizie che ho avuto. Tess era l'amica che ho sempre desiderato. Tess è morta.

«Perché io rispetterò tuo fratello. Sono grata per tutto quello che sta facendo per me.»

«Allora ammetti che lo stai usando.»

«Per dio, no! Non l'ho mai pensato! Lui mi fa stare bene. Il suo amore, il suo calore ... Mi fanno sentire protetta. Io ho bisogno di Julien e lui ha bisogno di me.»

«Sei un'ipocrita, Alice. Non ti lascerò rovinare la vita di mio fratello. Lui non è un giocattolo nelle tue mani.»

Giselle, arrabbiata e affranta, mi lascia sotto casa, ma io non ho il coraggio di entrare.

Ho bisogno di aria, ho bisogno di sentire l'acqua del mare sulla mia pelle. Ma il mare d'Irlanda è lontano e tu, Andy, sei lontano da me. Non riesco ad accettarlo, non riesco ad accettare questa distanza, questa muraglia che abbiamo costruito.

Non mi importa più di nulla, di me, di Julien,di Giselle.

Così, con il cuore a pezzi mi costruisco una nuova speranza.

Estraggo la lettera dalla borsa. Prendo un'altra busta e, presa dall'ansia e dalla flebile speranza, la imbuco.

Ce l'ho fatta. Ho trovato il coraggio di perdonarti. Sei nel mio cuore, sei sempre stato nel mio cuore.

La mia anima si libera dal tormento.

Mi accascio sulla parete di casa mia, scivolo lungo il muro e mi ritrovo distesa sul marciapiede.

Chiudo gli occhi e mi lascio andare. Piango e ogni lacrima versata è per l'amore che ho perso.

Caro Andy, non è più una sconfitta la nostra, non è più perdita ma un'inconsolabile malinconia.

Malinconia di tempi perduti, malinconia per un amore che si è smarrito.

Ho perso la vita, l'esistenza che si è sgretolata.

Una parte di te è nel mio cuore, tu che sei sempre stato la mia retta via.

Non dimenticherò mai tutto ciò che mi hai donato. Non scorderò mai quella parte di te che mi ha amata.

Ci separa il mare e la terra arida. Ci separa l'orgoglio che tutti e due proviamo.

E con questa lettera io ti dico addio.

Con le lacrime che bruciano come acido, che corrodono come veleno, io ti dico addio.

La paura è solo un'illusione.

La follia è solo un'illusione.

L'amore è tutto ciò che ci ha legati per poi separarci.

Addio Andrew O'Brien, ovunque tu sia.

Nel mio cuore.

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