Se il buon giorno si vede dal mattino - Parte 5
Jack? Ero convinta si chiamasse Steeve! Mistero risolto! Ecco perché è così giovane. Questo qui deve essere il figlio del super mega manager, il vice mega manager!
"Ok. Jack".
"Non mangi alla mensa coi tuoi colleghi?"
"Preferisco l'aria aperta"
"Anch'io. Negli States abbiamo un parco privato fuori dalla nostra azienda. Mi piace che i ragazzi possano godersi un po' la natura almeno in pausa. Abbiamo anche campi da calcio e da tennis".
Ma perché gli americani devono sempre fare l'elenco di quello che fanno e hanno? Sembra gli venga insegnato a scuola a far sfoggio delle proprie virtù. Ad ogni modo non ho nessuna intenzione di simpatizzare con il figlio del super mega boss, detto anche vice mega boss! So già come funzionano queste cose. Fanno finta di esserti amici e poi usano le cose che tu gli dici contro di te.
"Allora ti piace lavorare per noi?"
Ecco lo sapevo, inizia con i suoi test psicoattitudinali. Ho sentito dire che nella sede americana si entra solo dopo aver superato una serie di test. Non vorrà mica setacciare anche il personale della nostra azienda tramite questi test?
"Certo. Per me è un grande onore lavorare per voi".
"Ah sì? E cosa ti piace del tuo lavoro?"
Potrei parlargli di tutto il tempo libero che ho durante la giornata, ma non credo gli farebbe particolarmente piacere sentirselo dire.
"Mi piace come riusciate ogni 6 mesi a tirare fuori delle novità. Non è una cosa da tutti! La maggior parte delle persone che conosco non ha il minimo di creatività e tanto meno capacità tecniche che gli permettano di sviluppare nuovi software non-stop", rido.
"Wow, che entusiasmo! I like it! Sono molto felice quando i nostri dipendenti sono felici".
"Ah be. Sì. Grazie"
Non che io cercassi di essere particolarmente entusiasta, ma se l'ha presa così, tanto meglio. Spero che ora se ne vada e mi lasci mangiare in pace la mia insalata.
"So che sei nell'ora di pausa, ma vorrei farti una domanda"
"Ah sì? A me?"
"Certo. A te? Ti dispiace"
Spero che non voglia parlare delle previsioni di vendita.
"Prego, mi dica"
"Please, dammi del tu. Non mi piace troppa formalità"
Ma che vuole questo, avrà visto l'anello al dito? Forse dovrei renderlo un po' più evidente. Appoggio la mano sinistra sul mio viso in un'espressione da pensatore, assicurandomi che la fede sia bene in vista. Ma lui, ignorando questo mio gesto, prosegue:
"Ti piacerebbe vivere in California?"
"In California? E a chi non piacerebbe? Sole, mare, palme, andare in giro coi rollerblade ai piedi! Tutti i giorni in vacanza! Certo che mi piacerebbe!"
"Vorrei che due o tre persone della filiale italiana lavorassero con noi in sede..."
"In California?"
"Certo, è lì la sede. Ho pensato di fare il tuo nome al dott. Guatelli, ma volevo prima sapere la tua opinione"
"Fare il mio nome? Ma perché proprio io?"
"Prima di venire mi sono fatto mandare i curriculum del vostro staff e tu mi sei sembrata tra le persone più adatte per una serie di ragioni. Ma è ancora tutto in fase decisionale, deciderò entro la fine di questa settimana. Intanto pensaci, così se verrai scelta non sarai colta di sorpresa. Buon appetito, Jessica" e se ne va senza darmi il tempo di proferir parola.
In California? Già mi vedo andare a lavoro sui rollerblade percorrendo le lunghe strade all'ombra delle palme di San Diego. A dire il vero non so se riuscirei a stare in equilibrio su quei così, ma mal che vada potrei sempre usare la bicicletta. E la pausa pranzo giocando a tennis. E finito il lavoro, dritta in spiaggia! Potrei adattarmi molto facilmente a un tale stile di vita. Vengo risvegliata dai miei sogni dal suono del telefono:
"Sì"
"Tesoro, sono io"
"Io chi?"
"Come io chi? Amanbir"
"Oh Amanbir! Ciao, come stai?"
"Io bene e tu? Ti sento un po' strana"
"Ehm no...sto bene...stavo solo...ero immersa nei miei pensieri. Mi conosci, sai che quando mi perdo nei miei pensieri, faccio fatica a tornare alla realtà" - accompagno le mie parole con una risatina, per mascherare l'imbarazzo.
"Ok piccola. Allora com'è finita la riunione?"
"Ho seguito il tuo consiglio. Ho preso tempo. E Jack è stato molto comprensivo"
"Jack? E chi è Jack?"
"Oh, il super mega manager americano. O meglio, suppongo che questo qui sia suo figlio vista l'età"
"Ah non sapevo che ci fosse anche un figlio"
"Ma, in realtà io ne avevo sentito parlare, ma non più di tanto"
"Quindi Mister Jack Parish è in visita da voi questa settimana?"
"Già! Ci ha fatto una sorpresa. Che simpatico birbone"
"E da quando siete tanto in confidenza da chiamarlo per nome?"
"In confidenza? Ma va. Sai come sono gli americani, amano darsi del tu. Comunque scusa, ma che ore sono?"
"Le due"
"Oh mamma, devo rientrare subito. Non mi posso permettere altre figuracce per oggi. Scusami amore. Ci sentiamo più tardi, ok?"
"Certo tesoro, tranquilla. Ti amo. Buon lavoro"
"Buon lavoro anche a te"
La California, Amanbir. Amanbir, la California. Bell'impiccio. E mo' come glielo dico ad Amanbir che voglio andare in California?
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