Antefatto
In una piccola isola sperduta nell'oceano, un'abbondante riserva d'acqua dolce sostiene da tempi remoti una popolazione pacifica e operosa, intenta ai commerci e a mille geniali attività artigianali. Pressoché disabitato l'interno, la popolazione si è lentamente concentrata, in cerca di sicurezza, nell'opulenta Liberia, elegante città costruita su un promontorio a picco sul mare.
Le ricchezze dell'isola hanno infatti spesso richiamato feroci predoni del mare, dai quali i liberiani hanno dovuto imparare a difendersi bravamente.
Liberia si è dotata di importanti cinte murarie, a completamento della sicurezza data dal luogo, alto e difficilmente raggiungibile di sorpresa; e ha rimesso l'organizzazione della propria difesa a una élite nobile e guerriera, sotto il comando di un monarca che nei giorni della nostra storia è una regina di rara bellezza e intelligenza.
La minaccia, però, che sta montando nell'oceano contro l'isola è terribile: una popolazione di creature anfibie, gli Oros, si prepara a combattere per strappare ai liberiani ogni cosa: la terra, l'acqua dolce, le ricchezze accumulate con i commerci e financo la carne delle loro membra, per i loro rituali antropofagi.
Io, Miwaka, sono da otto anni tra le file dei guerrieri liberiani. Mio padre era uno schiavo di colore, incatenato ai remi di una nave naufragata al largo della costa di Liberia. Sciolto per pietà da un marinaio, sopravvissuto ai marosi, venne accolto dai liberiani e ripagò con ogni devozione la città, mettendole a disposizione la sua capacità e forza.
Sono cresciuta nella sua fucina da fabbro, e il mio nome, Miwaka, ricorda la nazione lontana da cui lui provenne.
Non avendo, come donna, la struttura fisica adatta all'officina, sono cresciuta fin da bambina a contatto col mare, guadagnandomi la giornata facendo la pescatrice in apnea. L'acqua è il mio secondo elemento. Fisicamente, sia per eredità che per allenamento, sono così resistente che ho potuto superare, giovanissima, le selezioni per entrare tra i guerrieri, specializzandomi nelle armi da tiro.
La divisa è ormai la mia seconda pelle, e il mio colore meticcio, e la mia umile estrazione, mi hanno reso popolare nella città bassa, forse più degli ufficiali più alti in grado. Al momento sono un capo ronda, incaricata della sorveglianza del territorio che circonda Liberia, e sarò la prima a sospettare quale pericolo stia profilandosi contro di noi.
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