Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

IG Stories e DM

Emma chiuse il libro di Psicologia Generale e aprì la portafinestra della sua stanza. Uno sbuffo di aria fredda la raggiunse, ma lei non si fece intimorire dal clima rigido di quel sabato pomeriggio di fine novembre e, nonostante indossasse solo una felpa, uscì sul grande terrazzo. Si affacciò al parapetto e si perse per un attimo ad osservare la strada sotto il suo palazzo, le automobili che andavano e venivano, le persone che camminavano, la vita che scorreva, sei piani sotto i suoi piedi.

Il suo pensiero tornò all'estate precedente: quel terrazzo era stato un po' il suo rifugio, era lì che si era rintanata a studiare per l'esame di maturità ed era lì che si era persa a riflettere nelle settimane che avevano preceduto l'inizio dell'università. Come le mancava l'estate, con le sue giornate lunghe, il caldo, il sole.... Faceva sembrare tutto più facile. Nelle ancora lunghe giornate di fine agosto-inizio settembre, il pensiero delle nuove esperienze che l'attendevano non l'aveva certo intimorita, anzi, era stata contenta di lasciarsi alle spalle l'ultimo anno di scuola, le bugie di Gabriele per non parlare di quelle di Camilla, le chiacchiere dei compagni e le spiegazioni che aveva dovuto dare a chi gliene aveva chieste, e non erano stati pochi. Parlarne con Brahim, invece, era stato molto più semplice e immediato di quanto avrebbe potuto immaginare, forse perché lui era totalmente estraneo a tutta la vicenda e lei non aveva provato nessun imbarazzo, nessuna vergogna nel condividere con lui quei momenti, non si era sentita in alcun modo giudicata. Certo, l'incontro con Camilla aveva accelerato tutto, Emma non avrebbe mai raccontato al calciatore spagnolo del suo passato proprio quella sera se non ci fosse stata di mezzo la sua ex amica, ma non era assolutamente pentita di averlo fatto.

Brahim. Erano già passati dodici giorni dalla sua partenza e chissà cosa stava facendo in quel momento? Emma se lo chiedeva spesso, ma dall'ultima volta che si erano incontrati non riusciva a pensare a lui come al ragazzo con cui si era lasciata andare a baci roventi e appassionati sotto il suo palazzo. Brahim Diaz rimaneva quello che era sempre stato ai suoi occhi: un calciatore di Serie A, affascinante e irraggiungibile, appartenente ad un mondo lontano anni luce rispetto al suo. Si sentiva meglio a pensare che non si sarebbero più rivisti, era il suo modo di mettersi al riparo da eventuali possibili delusioni che, lo sapeva, sarebbero certamente arrivate. Emma rimaneva convinta che le loro vite fossero incompatibili, inconciliabili, e forse preferiva che tutto finisse ancora prima di cominciare piuttosto che prendersi una delusione più avanti, quando fosse stata ancora più coinvolta. Una parte del suo cuore sperava davvero che lui non si facesse vedere mai più, e una parte del suo cervello ne era fermamente convinta.

Una notifica del suo cellulare la riscosse dai suoi pensieri, gettò un'occhiata al display e sentì un fremito scuoterla quando lesse la scritta sul display: brahim ha aggiunto qualcosa alla sua storia

Aprì immediatamente Instagram seguendo la notifica con il cuore in gola, non sapeva nemmeno lei cosa immaginarsi che lui avesse postato. Fino a quel giorno lo spagnolo sembrava aver dimenticato l'esistenza dei social; Emma sbirciava quotidianamente anche le storie di Samu Castillejo, ma lui postava solo foto con la sua fidanzata. E forse era meglio così, meglio non sapere nulla di dove fosse Brahim e di cosa stesse facendo; d'altronde l'aveva voluto proprio lei.

Quello che si trovò davanti agli occhi fu una semplice immagine del mare con il sole che calava al tramonto. Non c'erano persone nella foto, niente tag di luoghi, niente scritte, nè emoticon. Emma si morse il labbro e pensò che probabilmente lui quel tramonto lo stesse guardando con una bella ragazza tra le braccia. Di sicuro si era già dimenticato di lei e non ci sarebbe stato nulla di strano. In ogni caso, i giorni che mancavano al ritorno dello spagnolo ormai non erano molti, la squadra si sarebbe riunita a Milanello il venerdì successivo ed Emma avrebbe saputo molto presto se le sue sensazioni negative erano azzeccate oppure no.

Da quando Brahim era partito, fortunatamente anche Andrea sembrava essere scomparso dalla sua vita. Non l'aveva più cercata al cellulare e lei non gli aveva mai detto con precisione dove abitasse. Certo, se avesse voluto trovarla avrebbe potuto facilmente farlo in università, dato che sapeva gli orari dei corsi che lei frequentava, ma Emma si augurava vivamente che non fosse così disperato. D'altronde di ragazze in giro ce n'erano tante, anche più belle e disponibili di lei, e magari si era già consolato con qualcuna di loro. Lei, invece, in quel periodo usciva per lo più con Greta e a volte si univa a loro anche Elisa, e un paio di serate le aveva invece passate con Viola, la ragazza che aveva conosciuto in università, e le sue coinquiline.

Greta le aveva raccontato di aver avuto una piccola discussione con Rafa prima della sua partenza per il Qatar perché anche lui le aveva detto, proprio come Emma a Brahim, che sarebbe stato meglio non sentirsi durante la sua assenza. Lui stava cercando di sforzarsi di pensare solo al calcio e, se Emma poteva capirlo bene, per Greta invece era più complicato e quindi aveva provato a uscire con altri ragazzi in quelle settimane nel tentativo di consolarsi, senza però trovare nessuno che fosse all'altezza di Rafa.

Greta ed Emma avevano seguito insieme la partita d'esordio del Portogallo ai Mondiali, sperando di veder giocare Rafa e arrabbiandosi moltissimo con il mister per non averlo schierato fin dall'inizio. Lui era stato fatto entrare in campo solo nei minuti finali della partita, ma era comunque riuscito a distinguersi segnando subito un goal che aveva fatto esultare Greta come se avesse vinto lei stessa la Coppa del Mondo. Ad Emma sembrò che lui avesse uno sguardo un po' nostalgico mentre festeggiava quel goal, chissà se il suo pensiero era andato a Greta in quel momento... Emma era convinta di sì.

La ragazza stava ancora osservando la strada sotto di sé quando due figure femminili, una bionda e una castana, attirarono la sua attenzione. Dal sesto piano non era sicura che fossero proprio Elisa e Greta, fu sua madre a confermarglielo pochi minuti dopo, quando la chiamò dal piano inferiore per avvisarla dell'arrivo delle sue migliori amiche. Emma fece salire le due ragazze in camera sua in modo che potessero parlare lontano da orecchie indiscrete, soprattutto quelle di Ricky che era sempre molto attento quando si trattava degli affari della sorella maggiore.

"Scusaci Em se siamo passate senza avvisarti ma dovevamo assolutamente parlarti di persona, soprattutto farti vedere una cosa" esordì Elisa che sembrava un po' affannata, come se fosse reduce da una lunga corsa.

"Ehi ma tutto bene? Hai una faccia strana" si preoccupò subito Greta.

"Sì sì, è solo che... Brahim ha appena postato una storia su Instagram, la prima da quando è partito" disse piano Emma.

"E cosa ha postato? Fa vedere!" si incuriosì subito Greta. Emma sollevò il cellulare verso di lei ed anche Elisa si avvicinò per guardare. Fu sua la prima reazione alla storia dello spagnolo.

"Che foto stupenda! Di sicuro pensava a te, quando l'ha scattata!" esclamò con occhi sognanti.

"Sei la solita romanticona Eli, figurati che io invece penso che l'abbia scattata insieme ad un'altra..." mormorò Emma con una certa amarezza nel tono di voce.

"Eli sarà pure una romanticona ma tu sei sempre tragica Em!" la rimproverò Greta. "Magari invece era da solo davanti al tramonto e ha semplicemente pensato di fare una bella foto e postarla! Guardate che sono esseri semplici, i maschi!" esclamò poi facendo scoppiare a ridere le due amiche.

"Siete uniche, tutte e due" sorrise Emma che già si sentiva un po' meglio. "Comunque, voi eravate venute per farmi vedere qualcosa e non credo proprio fosse la storia di Brahim, giusto?"

"Sì, siediti per favore Em, io davvero sono sbalordita, indignata, incredula, senza parole!!!" proruppe Greta nel suo miglior tono teatrale. Senza troppi giri di parole, Elisa le allungò il suo cellulare affinché lei potesse guardarlo.

Davanti ai suoi occhi era apparso un messaggio in Direct, che partiva dalla risposta a una storia postata su Instagram dalla stessa Elisa la sera precedente, quando le tre ragazze erano uscite insieme. Appena Emma vide chi era la persona che aveva inviato il DM ad Elisa le venne il voltastomaco: Camilla.

Come siete belle in quella foto. Non sai quanto mi mancate e quanto vorrei che le cose tornassero come prima...

"Dovevi pensarci prima, stronza" borbottò Emma come se Camilla potesse sentirla attraverso il cellulare di Elisa. "Scusa ma tu non le hai risposto? Non l'hai mandata a quel paese per direttissima?" aggiunse poi rivolgendosi all'amica. Si morse però subito il labbro. A volte tendeva a dimenticare che Elisa non era Greta, che Elisa era profondamente buona e tendeva a dare seconde possibilità quasi a chiunque. Ed Emma era convinta che a Camilla non l'avrebbe data, ma forse si sbagliava.

"Stesse identiche parole che le ho detto io" puntualizzò Greta che ci teneva molto a far capire ad Emma la rabbia che ancora provava nei confronti di Camilla.

"Non le ho risposto perché volevo prima parlarne con voi e sapere cosa ne pensavate" si giustificò Elisa.

"Ma che cosa dobbiamo pensarne Eli? Quella è peggio di una serpe, una maledetta sanguisuga e io non crederò mai alla sua buona fede. Adesso viene a piangere da te perché sa che sei buona come un pezzo di pane e perché magari non ha più nessuno che se la fila" si intromise Greta con veemenza. "Non avevi detto Em che quando l'hai vista in pizzeria era con persone che non conoscevi? Gabriele l'avrà scaricata, nella nostra classe lo sai erano tutti dalla tua parte e adesso si sarà ritrovata sola e disperata. Ma che ci restasse, almeno magari fa funzionare l'unico neurone che ha nella testa e comincia a rendersi conto di come ci si dovrebbe comportare nella vita, soprattutto con persone che la considerano un'amica".

Greta era inarrestabile, un autentico fiume in piena ed Emma sorrise; non avrebbe mai messo in dubbio la lealtà di Greta; nemmeno di Elisa in realtà ma, mentre quest'ultima era buona, tollerante e a volte tendeva a perdonare anche torti abbastanza gravi, Greta era una di quelle persone che faceva proprie le battaglie degli amici e combatteva al loro fianco ed Emma sapeva con certezza che non avrebbe mai nemmeno sopportato di rivolgere di nuovo la parola a Camilla.

"Vuoi sapere cosa penso?" intervenne Emma rivolgendosi ad Elisa che la stava ascoltando con grande attenzione. "Io credo che Camilla sia venuta a cercarti perché ha visto me con un personaggio famoso di cui era cotta anche lei e in queste due settimane si sarà rosa il fegato perché una ragazza normale come me era in giro con lui e lei che si crede tanto una gran gnocca no". Nel pronunciare quelle parole, Emma sentì un morsa fastidiosa contorcerle lo stomaco, un po' perché le capitava sempre quando sentiva anche solo nominare Camilla e un po' perché aveva rivissuto per un attimo la serata con Brahim. Non aveva mai odiato nessuno nella sua giovane vita ma col tempo si era convinta che, se quello che provava per l'ex amica non era odio, ci andava molto vicino.

"Se vuoi comunque le rispondo io al tuo posto" disse poi con un luccichio divertito nello sguardo mentre teneva ancora in mano il cellulare di Elisa.

"E cosa le risponderesti?" domandò quella, sgranando gli occhi preoccupata.

"Ora ti faccio vedere" disse Emma cominciando a digitare qualcosa sul cellulare dell'amica. "Che ne dici di questo?" domandò poi allungando il telefono verso Elisa perché potesse riprenderne possesso.

Siamo belle perché finalmente ci siamo liberate di rami secchi e spinosi. Stiamo bene così e non abbiamo nessuna voglia che le cose tornino come prima, ciao e buona vita

Elisa e Greta lessero insieme la possibile risposta; la bionda accennò un applauso mentre la castana sollevò gli occhi per incontrare quelli di Emma sul cui viso campeggiava un sorrisetto cattivo. "Pensi che io abbia esagerato, vero?" le domandò la ragazza.

Elisa scosse la testa prima di scoppiare in una sonora risata. "Non ti credevo così perfida Em!" esclamò divertita.

"Dai prova a far scrivere una possibile risposta anche a Greta" ridacchiò Emma facendo l'occhiolino all'amica bionda "vediamo chi è più perfida tra me e lei".

___________
Ciaoooo!
Questo è un capitolo di passaggio, lo so, ma era necessario. Presto entreremo nel vivo della storia e io non vedo l'ora di farvi leggere quello che succederà, quindi non aspetterò molto a pubblicare il prossimo.
Intano vi ringrazio per essere arrivati fino a qui nella lettura e grazie soprattutto a chi lascia stelline o qualche commento. Questa storia è nata veramente per gioco, è continuata come un esperimento ma andando avanti mi ci sono affezionata tantissimo e quindi non posso fare altro che ringraziare tutti voi che le state dando una possibilità ❤️
A prestissimo!

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro