Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 8

I don't wanna live forever,
'cause I know I'll be living in vain.
And I don't wanna fit wherever.
I just wanna keep calling
your name.

Valentina
Guido per tornare a casa mia, mentre la radio con Playa di Baby K mi tiene compagnia. Ripenso alla serata appena passata: mi sono divertita, devo ammetterlo, nonostante quella stronza di Giorgia Cuccarelli che mi faceva venire voglia di strozzarla con le mie stesse mani.
Inoltre, ho pure rimediato un cocktail gratis.

Sorrido appena al ricordo di Bastoni che, con un sorriso più che dolce, pagava al posto mio il drink che avevo preso: gli devo un cocktail e devo anche ringraziarlo nuovamente.

Il problema è che non ho il suo numero: come faccio?
Mi rispondo da sola un attimo dopo: tramite i direct di Instagram. Svegliati, Valentina.

Quando sono ferma al semaforo, prendo il telefono e vado velocemente su Instagram.

Direct
@malveri_valentina
Ciao Alessandro, volevo solo ringraziarti per avermi offerto il drink: te ne devo uno😉

Faccio per mettere via il cellulare, ma, sentendo la vibrazione, guardo lo schermo.
Ha già risposto.

@alessandrobastonii
Ma figurati, Valentina😉 non mi devi assolutamente nulla. Grazie per la serata, mi sono divertito😘

Sorrido al messaggio: è molto gentile, devo ammetterlo.
Metto via il cellulare, senza rispondergli, e parto, visto che il semaforo è tornato verde.
Devo, tuttavia, ricordarmi una cosa: è un calciatore, e probabilmente ora starà scopando con una puttana. Meglio non vederlo mai più.

———————————————————————

@malveri_valentina
Milan, Italy

Piace a @_viiiiiiic_, @camillagallii, @sandrotonali ed altre 207 persone.
@malveri_valentina Ain't my fault.

@_viiiiiiic_ super bella Vale😘
@malveri_valentina @_viiiiiiic_ t'è vist?😘
@alicebianchi amica figaa

Guardo lo schermo annoiata, mentre mi arrivano altre notifiche di tre persone che hanno iniziato a seguirmi.

@matteoochiari ha iniziato a seguirti.
@matteoochiari ha messo mi piace al tuo post.

@therealgiansgro ha iniziato a seguirti.
@therealgiansgro ha messo mi piace al tuo post.

@sergioassolarii ha iniziato a seguirti.
@sergioassolarii ha messo mi piace al tuo post.

Ma chi sono?

Vado a vedere sui loro profili, notando che Bastoni li segue, e faccio due più due: sono i suoi amici che c'erano una settimana fa in Corso Como.
Inizio a seguire tutti loro, distendendo le gambe sul mio letto.

@alessandrobastonii ha messo mi piace al tuo post.

Guardo la notifica senza provare alcuna emozione: non m'interessava il suo like, a dire la verità.
Io e Bastoni non ci siamo più sentiti o visti, ma meglio così: non mi faceva né caldo né freddo.

I miei pensieri su Bastoni vengono interrotti da un messaggio su Instagram.

Direct
@sandrotonali
Vale, sei stupenda😘

@malveri_valentina
Ahahah, grazie Sandroo❤️

Che gentile che è Sandro: è l'unico calciatore che sopporto e non strozzerei. Non se la tira per niente, e ciò lo rende, ai miei occhi, un'ottima persona.
A volte, quando viene a Milano, esco con lui e Vittoria per fare un giro in Piazza Duomo o al Centro Arese e mi diverto: Sandro è un ragazzo semplice che vuole solo vivere la propria adolescenza al meglio, giocando anche a calcio in Serie A.
Tuttavia, non lo vedrei mai come una possibile cotta: non è esattamente il mio tipo, inoltre è più piccolo di me, anche se di tre mesi.
So che sembrerò puntigliosa, ma il ragazzo dev'essere almeno più grande della fidanzata, dai!

Mi alzo dal letto, guardando l'orario sul telefono: sono le 19.43 e devo prepararmi per uscire. Io, Gaia e Giorgia, un'altra mia compagna di classe del liceo, andremo a Bergamo in discoteca.

So che è lontano, ma Gaia mi ha tartassata di messaggi finché non ho detto di sì alla sua proposta. Guiderà lei stavolta, perciò posso tranquillamente bere qualche alcolico. Spero solo che la musica in discoteca sia decente, altrimenti mi annoierò a morte e vorrò andare via subito.

Metto il cellulare in carica e vado a farmi una doccia veloce per rendermi presentabile.
Appena l'acqua entra a contatto con il mio corpo, rilasso i muscoli, visto che sono indolenziti per l'allenamento che ho fatto oggi pomeriggio. Mi ha fatto correre dieci volte i 400 metri con trenta secondi di recupero tra di essi ed ho ancora l'acido lattico che mi circola in corpo.

Senza che me ne accorga, ripenso alla mia infanzia: a volte mi capita di ricordare il mio passato, senza il quale non sarei la persona che sono adesso.
Ripenso alla mia prima volta a cavallo, alle passeggiate in montagna con mia madre ed ai lunghi bagni in Liguria che facevo da piccola.
Chiudo gli occhi e mi lascio immergere nei ricordi, ma, stavolta, più recenti.

Cammino verso la casa di Michael, il mio fidanzato, a grandi passi. Ho parcheggiato a trecento metri di distanza dal suo condominio, visto che non avrei trovato un parcheggio nemmeno se avessi pregato Dio in tredici lingue diverse.

Guardo la scatola che ho in mano e che ho decorato con un fiocco azzurro fatto con le mie mani: dentro c'è una maglia da calcio dell'Inter, con dietro scritto il suo cognome ed il numero 95, l'anno in cui è nato. L'ho pagata novanta euro, ma poco importa il prezzo: è pur sempre un regalo per il mio fidanzato.

Non ci sarò la settimana del 20 luglio, il giorno del suo compleanno, visto che sarò ad Alicante per il viaggio di maturità, perciò ho deciso di fargli una sorpresa e consegnargli il regalo di persona.
Ho anche le chiavi di casa sua, perciò posso entrare senza dover suonare al citofono e farmi scoprire.

Arrivata al condominio, con le chiavi apro il portoncino ed entro, per poi iniziare a salire le scale.
Spero solo che gli piaccia il regalo: so che è interista, ma magari si aspettava qualcosa di più come regalo. Purtroppo non sono brava a fare regali, ma questo è risaputo.

Una volta raggiunto il piano dell'appartamento di Michael, suono al campanello, aspettando una risposta.
Non mi risponde nessuno e la cosa mi sorprende: dovrebbe essere a casa a quest'ora.
Prendo le chiavi e le inserisco nella serratura per aprire la porta, ma la porta è stata lasciata aperta.
Quindi Michael è in casa, ma allora perché ha lasciato la porta aperta? Okay che è un uomo, ma mica è così scemo.

Apro la porta e mi sporgo, cercando il mio fidanzato nel salotto con lo sguardo.
«Mike, sono io.»
Mi blocco sul posto, spalancando gli occhi ed aprendo di poco la bocca per la sorpresa, anzi per lo shock.

Michael, coperto solo dai propri boxer, è steso sul divano, mentre una ragazza con indosso solo il reggiseno e gli slip gli sta sopra a cavalcioni e lo bacia con trasporto.
Non è possibile.

Michael, sentendo la mia voce, gira la testa verso di me, sorprendendosi nel vedermi sulla soglia di casa sua. Anche la ragazza sembra sorpresa di vedermi, ma non sembra turbarla più di tanto.
«Vale...» mi chiama lui.
Lascio cadere la scatola, mentre faccio un respiro profondo per impormi di ignorare la morsa che mi sta stringendo il petto.
Dopo tutto quello che abbiamo passato ed essermi fidata di lui, succede questo.

Mi giro e chiudo la porta sbattendola, afferrandone la maniglia talmente forte da farmi quasi male al palmo. Non me ne frega un cazzo se l'ho rotta, tanto i soldi li sgancia Michael.
Lo sento urlare il mio nome, ma lo ignoro ed inizio a scendere le scale quasi correndo.

Non ci posso credere: io vado a casa sua per fargli una sorpresa e lo ritrovo limonare con un'altra ragazza. Probabilmente nella mia vita precedente ho ammazzato qualcuno, perché tutta questa sfiga nell'avere solo imbecilli nella vita non me la so proprio spiegare.

«Vale!» mi chiama Michael, afferrandomi per un polso e costringendomi a fermarmi. Non mi sono neanche accorta che avesse iniziato ad inseguirmi.
Mi giro a guardarlo e, a quanto pare, il mio sguardo lo potrebbe incenerire all'istante, visto che lui, appena mi sono girata, si è zittito ed ha serrato le labbra.

«Vale, posso spiegare...»
Scherzavo: nemmeno se lo guardo male riesco a fargli chiudere quella fottuta bocca.
«Spiega tutto alla tua nuova ragazza.» lo interrompo con voce sicura: riesco a non far tremare né le mie mani, né il tono di voce.
«La mia nuova ragazza?!» sgrana gli occhi. «Vale, tu sei la mia ragazza...»
«Non credo proprio.»

Mi viene voglia di tirargli una testata talmente forte da cambiargli i connotati, ma mi trattengo: non si merita nemmeno un mio minimo sforzo, figurati una testata o uno schiaffo. Non voglio neanche più toccarlo.
«Vale, ti prego...»
Prega 'sto cazzo.

«Non voglio più vederti.» lo fermo prima che possa continuare la frase: la sua voce, anzi la sua presenza mi dà ribrezzo e fastidio. Non riesco a sopportarlo più.
«Dammi almeno il tempo di spiegare!» esclama lui nuovamente.
Ma allora è proprio tardo.

«Non devi spiegarmi niente, Michael: quello che ho visto è più che sufficiente. Se c'è una cosa che non sopporto è il tradimento. E, guarda un po', l'ho appena subito.»
«Vale, quella ragazza è...»
Se mi chiama ancora "Vale" gli faccio ingoiare il vaso che ha sullo scaffale in salotto.

«Smettila: non voglio più sentire le tue stronzate e perdere tempo con uno come te. Spero tu sia contento, ora: hai una nuova fidanzata.»
«Ti prego, non piangere...»
Piangere? Io? Ho pianto per cose peggiori, e non piangerò di certo per una sciocchezza come la relazione finita che ho avuto con Michael. Perché è questo che, ormai, è per me la mia relazione con Michael: una sciocchezza, una cosa da niente.
«Piangere?» vorrei ridergli in faccia, ma resto seria. «Non ti meriti nemmeno la pena che mi fai.»

Detto questo, gli volto le spalle e mi dirigo a grandi passi verso l'uscita del condominio.
Mentre cammino, sento come se mi stessi staccando completamente da una parte della mia vita con cui non voglio più avere a che fare, come quando si strappa la pagina di un quaderno a causa degli appunti presi male.
Sto tagliando tutti i legami che avevo con Michael in un attimo e, appena uscirò da quel portoncino, il taglio sarà completo e definitivo.
Ma che cazzo me ne frega del legame con quel pirla.
Apro la porta ed esco senza guardarmi indietro.

Esco dalla doccia per poi avvolgere il mio corpo con un asciugamano.
Perché ho ricordato proprio questa schifezza?
Ormai ho superato quel tradimento e non voglio più tornare indietro: Michael per me è acqua passata: non ho più alcun legame con lui e non voglio averne. Un tradimento non si può perdonare e non sono di certo la ragazza sottona che perdona tutto ciò che il proprio fidanzato fa.

Mi asciugo i capelli mentre li spazzolo e mi pongo una domanda che, a volte, mi tormenta: cos'ho fatto di male per subire tutto questo?
Non bastava lui, che mi ha tormentata per ben quindici anni della mia vita, ma si doveva aggiungere anche Michael con quel dannato tradimento.
Probabilmente non saprò mai darmi una risposta: vivrò nell'ignoranza.
Vabbè, vivo benissimo anche così.

Finito di asciugarmi i capelli, mi guardo allo specchio, soddisfatta per aver reso i miei capelli lisci, anziché mossi come sono naturalmente.
Mentre guardo il mio riflesso, mi viene in mente una cosa.
Stavo per regalare a Michael la maglietta dell'Inter con il numero 95 dietro.
Ed Alessandro Bastoni ha lo stesso numero di maglia della stessa squadra.

Mi si blocca il respiro mentre ripenso a questa coincidenza troppo strana ed il cuore inizia a battermi forte nel petto.
Devo calmarmi: non posso emozionarmi per uno stupido pensiero.

Ma una domanda mi nasce nella testa: perché ho tirato in ballo Bastoni, anche se non c'entrava nulla? E, soprattutto, perché il cuore ha iniziato ad accelerare il battito al solo pensiero di quel calciatore che ho visto solo due volte?

Angolo Autrice
Il capitolo fa schifo, ma spero che questa storia via stia piacendo :)

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro