Capitolo 4
I'm gonna do
what I've to do.
Valentina
«Ciao, ragazzi!» saluto i miei amici un'ultima volta prima di salire sull'auto con Camilla e chiudere la portiera. Appoggio la testa sul sedile e prendo un bel respiro.
«Che c'è, Vale?» mi chiede Camilla salendo in macchina.
«Niente, solo che non ho mai voluto andarmene così in fretta da un posto.» sorrido: non la voglio far sentire in colpa, dato che mi ha fatto piacere stare con lei, Alessia e Marzo.
«Esagerata, dai! E poi, hai visto che fighi c'erano?!»
Mi viene da ridere.
«Chi?»
Camilla si morde il labbro mentre pensa.
«Sebastiano Esposito.»
Alzo un sopracciglio e la guardo: ha un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.
«E chi sarebbe?»
Mia cugina mi guarda come se le avessi appena detto chissà cosa, prima di portarsi una mano al viso.
«Ma seriamente?» mi chiede esasperata.
«Seriamente. Non so chi sia questo...» non mi viene in mente il nome.
«Esposito.» termina lei.
«Ecco, lui.»
«Il 2002 che t'indicavo sempre!»
Faccio una faccia perplessa.
«Chi?»
«Madre mia!» esclama prima di partire schiacciando l'acceleratore.
«Secondo te sto ad impararmi i nomi dei calciatori dell'Inter?»
«Se fosse stata la Juventus l'avresti fatto!»
«Non è vero! Al limite avrei fissato tutto il tempo Ronaldo e Dybala.»
«Ah, beh. Allora sei a posto.»
«Guarda che sono fighi quei due!»
«Uno è talmente rifatto, che se entra in campo dicono "Non si butta la plastica in campo", l'altro è un nanetto!»
«Ma la tartaruga di Ronaldo?»
«Vale, ti butto fuori dal finestrino.»
Si vede che scherza, ma cerca di nasconderlo dietro ad un'espressione seria.
Ridacchio e guardo fuori dal finestrino.
«Comunque, hai fatto colpo.» mi dice dopo un po'.
Mi giro a guardarla.
«Quando?»
«Prima.»
Aggrotto le sopracciglia.
«Ma chi?»
Lei fa un sorrisetto furbo. Quando fa così ci sono guai in arrivo.
«Alessandro Bastoni. Non dirmi che non l'hai notato! Ti stava mangiando con gli occhi!»
Cerco di ricordare chi sia questo Bastoni, e mi viene in mente dopo pochi secondi.
«Quello con cui ho fatto la foto anche io?»
«Esattamente!» risponde, esaltata dal fatto che abbia collegato il nome ad un calciatore, poi si blocca. «Lui te lo ricordi, però!»
«Certo, ci ho fatto la foto insieme! E poi, non era vero che mi stava fissando!»
Camilla mi guarda con una faccia che sembra comunicare "Altre cazzate da dire, le hai?".
«Ma non hai visto come ti fissava?»
«Ehm... no. Avrei dovuto vederlo?»
«Ma dai, Vale! Eravate pure vicinissimi quando avete fatto la foto!»
«Mica potevamo fare la foto a due metri di distanza l'uno dall'altra.»
«Non è che anche il nostro difensore ha fatto colpo?» sorride provocante, ritornando al discorso del mio ricordo sul difensore.
Imito la voce di quel calciatore, facendo una specie di erre moscia.
«"Prego."»
Camilla aggrotta le sopracciglia, poi capisce la mia imitazione e ride.
«Ma no, dai! Poverino!»
Ridacchio e continuo ad imitare Bastoni, almeno credo si chiami così.
«"Signorina, non capisco."»
Camilla ride più forte.
«Ma poverino! È così dolce e gentile!»
«Lo conosci di persona?»
«Magari.»
«Allora come fai a dire che è dolce?»
« Innanzitutto ha fatto la foto con tutti» calca il "tutti". «i tifosi che c'erano, poi è modesto.»
Mi viene da ridere: un calciatore modesto?
È più probabile che mio fratello diventi intelligente.
«Avrei i miei dubbi.»
«Fidati, è così.»
Ne dubito fortemente: già i calciatori si credono chissà chi, se poi giocano in squadre importanti come l'Inter, il gioco è fatto.
Come minimo andrà ogni sera con una ragazza diversa, che appena lo vede apre le gambe pronta a riceverlo. Non so se siano peggio i calciatori o le ragazze che si concedono a loro solo per il loro nome e il loro stipendio.
Probabilmente sono scema io che non capisco le loro motivazioni, ma, contando che io al solo pensiero di essere sfiorata da un uomo dopo la faccenda di Michael mi viene da vomitare, non mi passerebbe neanche per la testa di sbavare dietro ad un calciatore e provarci, aprendo le gambe manco fossi una puttana.
E poi, chi è questo Alessandro Bastoni? Io, personalmente, non l'avevo mai sentito nominare prima di oggi. Okay che sono ignorante in ambito calcistico, ma almeno i calciatori più famosi li conosco: Messi, Ronaldo, Neymar, Piqué, Icardi, Cutrone, Insigne, Papu Gomez, ma solo per la canzone, Totti, Del Piero ed altri.
Se mi chiedono se conosco un calciatore che gioca nel Palermo, è ovvio che non lo sappia: mica passo le mie giornate a guardare il calcio. Ho altro a cui pensare, come i soldi per la mia macchina, Dzackson e l'atletica.
Mia madre, invece, conosce abbastanza bene il mondo del calcio: ha giocato a calcio quando era giovane, ma ha dovuto abbandonare quasi subito, preferendo l'atletica e lo sci.
Non ho capito neanche io che squadra tifi, ma credo sia Atalanta, almeno credo che la squadra si chiami così. Dice sempre che giocano benissimo, ribadendomi che hanno fatto tre gol alla Juventus in Coppa Italia l'anno scorso.
Ma a me, cosa può fregare del calcio? Assolutamente nulla: vivo bene anche lontana da quello sport e dai calciatori.
Sento partire Rockabye di Clean Bandit, e mi viene da sorridere: è una delle mie canzoni preferite, visto che mi ci rispecchio.
La ragazza che vuole una vita migliore per il proprio bambino di cui parla la canzone mi fa tornare in mente lui...
Il solo pensiero mi fa rabbrividire e mi attorciglio una ciocca di capelli intorno al dito per cercare di scacciare quei pensieri.
Camilla accosta e scendo dall'auto.
«Ci si vede, splendore!» mi sorride.
«A domani, bellezza!» ricambio il saluto per poi entrare in casa, mentre mia cugina fa partire la macchina.
Immediatamente Cinkue ed Ice, la mia maltese, mi sono addosso per farmi le feste.
Li accarezzo, facendo i grattini ad entrambi: so che li adorano.
Prendo le chiavi ed apro la porta di casa, notando subito che non c'è nessuno. Mio fratello il giovedì ha allenamento, e mia madre lo accompagna al campo e lo riporta a casa. Mia madre ha una pazienza infinita con Alessandro, ma dopotutto è sempre stato così: io costretta a badare a me stessa, e mio fratello seguito da mia madre per essere tenuto al sicuro da tutto e tutti.
Entro nella mia camera e mi butto sul letto immediatamente, per poi fissare il soffitto.
Non so cosa fare, perciò prendo il telefono ed apro Instagram per guardare che combinano le persone che seguo.
Noto subito una storia di Vittoria, la mia migliore amica: ci siamo conosciute ad atletica e, nonostante lei sia più piccola di me, abbiamo subito legato. Ci vediamo quasi ogni giorno agli allenamenti e durante il weekend per un'uscita, magari per una cena o, meglio ancora, per andare a ballare.
Guardo la foto che ha postato sulla storia, ovvero un suo selfie alla luce del tramonto.
Direct
@malveri_valentina
Figona😘😍
@_viiiiiiic_
T'è vist?😘💙 domani mi racconti com'è andata oggi al campo dell'Inter!
@malveri_valentina
Certo😘
Scorro le stories, imbattendomi nella storia di Camilla: ha postato la foto con Alessandro Bastoni, taggandolo con l'aggiunta di un cuore nero e uno blu.
Per curiosità, vado sul profilo del calciatore dell'Inter, per vedere cosa posta.
Noto che ha 85,4 mila followers, 443 profili seguiti e 277 posts.
Beh, 'sti cazzi.
Non pensavo fosse così famoso quel Bastoni: credevo non avesse nemmeno diecimila followers. Ah, giusto: è un calciatore. Quelli come lui sono famosi sui social anche se non fanno nulla di particolare.
Guardo di sfuggita il suo ultimo post, notando la maglia della Nazionale italiana di calcio. Gioca pure in Nazionale? Alla faccia: allora non è scarso. Almeno, credo che in Nazionale ci siano solo calciatori forti, come accade nell'atletica.
Chissà se è nervoso prima delle partite o se non gl'interessa neanche, visto che lo pagano anche per stare seduto a scaldare una sedia senza fare niente.
Osservo lo schermo, ripensando alla foto che abbiamo fatto assieme e alle parole di Camilla su questo ragazzo, senza sapere cosa fare. Sicuramente non lo vedrò più: non ha senso pensare ad una persona che non si incontrerà mai più nella vita.
Tuttavia, il mio dito si muove da solo, e torno sul profilo del calciatore. Clicco su "Segui" e metto via il cellulare.
@malveri_valentina ha iniziato a seguire @alessandrobastonii
Tanto un profilo seguito in più non mi cambierà la vita.
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