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Capitolo 6) Hai perso la tua sicurezza ragazzina?

Il paesaggio, lungo la superstrada, ormai era diventato monotono e ancora non eravamo arrivati in questa maledetta save zone.Inizialmente avevo pensato che durante tutto il processo sarei stata collocata in qualche prigione fantasma, poi però mi ero informata meglio e mi ero documentata sul programma protezione testimoni e sinceramente , se potevo respirare aria pulita, rispetto al cemento armato di una cella, preferivo di gran lunga spostarmi in un altro luogo.
Mai avrei pensato che fosse tanto lontano e una serie di ipotesi mi stavano affollando la testa, o eravamo diretti in Alaska oppure in Antartico.
"Evans, quanto manca ancora?" Inoltre questo adorabile sbirro, anche se aveva iniziato a parlare più di prima, era di una noia mortale.
"Il tempo che ci vuole."
"Ti prego, sento che dovrò amputarmi le gambe, per quanto sono stata seduta ."
"Come siamo delicate ragazzina."
"Smettila di chiamarmi ragazzina sbirro."
"Sempre meglio di Butterfly, avresti potuto scegliere un soprannome meno lungo."
Sbuffo, e il nervosismo continua a salire, quando mi trattano come ad una poppante mi viene voglia di prendere a pugni qualcuno!
"Se questo è un tentativo per farti dire il mio nome, ancora non ci siamo, potresti impegnarti di più."
"Con te non ho nemmeno iniziato ragazzina."
Gonfio le guance, e con la coda dell'occhio noto che gli scappa un accenno di sorriso, almeno qualcuno trova questo pellegrinaggio divertente.
"A breve ci fermeremo in un motel, ho bisogno di dormire." In effetti anche io avvertivo una certa stanchezza e poi volevo farmi una lunga doccia calda, per rilassarmi.
Con questa affermazione lo sbirro guadagnava punti sulla simpatia, ma davvero pochi, dato il gesto delle manette.
Dopo qualche miglio, riesco a vedere l'illuminazione del motel e sospiro. Sono le due di notte ormai e diverse macchine e camion hanno parcheggiato vicino all'edificio .
Appena scendo dall'auto mi sgranchisco le ossa, per poi prendere il borsone, lo stesso fa Evans e solo ora noto le borse sotto agli occhi.
Ha tenuto lo sguardo fisso sulla strada, lanciandomi qualche occhiata di tanto in tanto, ha guidato per tutto il giorno e quasi mi dispiace.
Ci dirigiamo all'entrata e Evans attira l'attenzione del gestore del motel un uomo stempiato, che ci guarda alternando lo sguardo, per poi guardarmi con un sorriso perverso.
"Ha delle camere libere?"
"Siete fortunati , me n'è rimasta una."
"La prendiamo." Non ha esitato a rispondere. Paga in contanti e quando sta per prendere la chiave, Lo stempiato gli sorride. "Quando ha finito, potrei divertirmi anche io con la signorina? " Sto per mandarlo a fanculo, ma Evans è più veloce. Gli afferra la testa sbattendola sul bancone, gli tappa la bocca per non farlo urlare e minaccioso si avvicina al suo orecchio.
"Le consiglio vivamente di farsi i cazzi tuoi da oggi in poi."
Lo lascia andare e mi prende sotto braccio spingendovi verso le scale. La sua reazione mi ha lasciata sorpresa, pensavo che non mi sopportasse, ma forse il suo odio nei miei confronti non è tale da farmi offendere in quel modo.
Entriamo nella nostra stanza, e di certo non potevo aspettarmi una camera da Plaza hotel, ma almeno ha un tetto e un letto... Aspetta, un letto?!
Lo guardo dubbiosa e un leggero disagio si fa largo in me. Non sono di certo vergine, ma con gli uomini ho avuto un rapporto come dire, mai impegnativo. Li lasciavo dopo una notte per non restare ferita in futuro.
"Hai perso la tua sicurezza ragazzina?" Come non detto, i punti di simpatia che stava guadagnato sono stati appena scaricati nel cesso.
"No, piuttosto non approfittare di me stanotte."
"Ripeto che non sei il mio tipo, io sto con le donne mature."
Lo liquido con un gesto della mano, e dopo aver preso un cambio di intimo e una maglietta che di solito uso come pigiama, mi chiudo nel bagno. Lego i capelli ed entro nella doccia.
L'acqua esce dapprima gelida, ma per fortuna lo scaldino funziona e no, non sono strana che con un clima tiepido preferisca l'acqua calda. Essendo un tipo particolare ho sempre freddo la notte, e di solito con questo metodo mi riscaldo abbastanza.
Chiudo la manopola e tampono il mio corpo, mi vesto e levo il trucco ormai colato con acqua e sapone.
Quando esco trovarsi di fronte ad Evans senza maglietta, mi fa un certo effetto.
I suoi addominali sono scolpiti e i tatuaggi sulle sue braccia non coprono per nulla i bicipiti.
"Ragazzina, se continui a guardarmi così mi costringerai a dormire con un occhio aperto , non vorrei che ti venisse la brillante idea di saltarmi addosso."
Mi riprendo dalla mia paralisi mentale e lo guardo male, ignorandolo, cercando di nascondere il crescere rossore sulle mie guance. L'ultimo rapporto l'ho avuto una settimana prima di partire, e di certo lui non è da buttare via, peccato che appena parli rovina tutte le mie possibili fantasie.
Torno a guardarlo, beccandolo ad osservarmi il sedere e le gambe, e un sorriso dispettoso prende posto sulle mie labbra.
"Sicuro che quella frase non debba rivolgerla io a te sbirro?"
Torna anche lui a connettersi con il pianeta Terra e non risponde, preferendo chiudersi in bagno.
Mi butto sul letto e prendo il telefonino per svagare un po' con la testa e per trovare qualche altro piccolo dettaglio su Evans, dato che continua a dirmi che sono piccola, voglio proprio vedere quanti anni ha lui.
Infrango alcuni codici di sicurezza sulla privacy e apro la sua scheda, scoprendo che poi tanto vecchio non è. Ha solo ventinove anni, otto di differenza rispetto a me , e inoltre mi ha mentito, è stato diverse volte beccato dalla polizia in piccoli furti e detenuto per un paio di giorni dalla polizia di stato del Montana.
Un dubbio si fa largo in me, ma spero solo che sia una sensazione e che mi stia sbagliando.
La porta del bagno si apre ed esce con solo il pezzo di sotto di una tuta, posizionata apposta in modo tale da far vedere i suoi fianchi scolpiti e da farmi intuire che sotto non porta le mutande.
In questo momento mentirei se dicessi che le mie ovaie ne sono indifferenti. Si preannuncia una lunga notte di insonnia per me.

*** Derek ***

La stanchezza iniziava a farmi brutti scherzi, mi ero fatto sgamare da una ragazzina mentre mi rendevo conto che in fatto di mercanzia era messa bene e ora mi guardava di nuovo con quel luccichio negli occhi ricordandomi lo sguardo di un gatto. Inoltre la poca luce artificiale che entrava dalla finestra, quasi chiusa dalla tenda, rendeva la sua pelle ancora più pallida, esaltando il tatuaggio sulla gamba.
"Mi hai mentito." Sbatto le palpebre e mi rendo conto che si rivolgeva a me.
"Su cosa?"
"Sul fatto che non avevi un passato turbolento. Non ti stava bene che ci avessi preso in pieno vero?" Osservo il telefonino che ha tra le mani e quando tento di prenderlo lo nasconde dietro alla schiena.
"Ti diverti tanto a scavare nel passato delle persone ragazzina?"
"Si, e poi hai solo otto di differenza rispetto a me, evita di usare quel termine o potrei chiamarmi vecchio al posto di sbirro o papà, decidi tu."
"La tua mente è molto contorta, e tra tutte le figlie di questo mondo eviterei di averne una come te."
Attendo una delle sue solite risposte, ma è immobile a guardarmi con le labbra leggermente schiuse. Abbasso il capo e si sistema sotto alle coperte, non dicendo nulla.
Faccio lo stesso, dopo avermi postato la sveglia e le do le spalle, crollando subito, ma nel cuore della notte sento uno spostamento d'aria e avendo il sonno leggero, non essendo reduce da una sbornia, mi sveglio, trovando l'altra metà del letto vuota.
Afferro la pistola sul comodino e sono pronta ad uscire a cercarla, quando la trovo intenta a guardare fuori dalla finestra, seduta sul davanzale.
Ha lo sguardo perso nel vuoto e la sua espressione, senza quel trucco pesante, la rende più infantile di quanto non sia già ai miei occhi.
"Che ci fai sveglia?" Si volta nella mia direzione e credo che abbia gli occhi lucidi, ma è solo un'attimo. "Ti ho svegliato?"
Mi metto seduto e controllo l'ora , non sono nemmeno le cinque e mi sorge il dubbio che in realtà non si sia mai addormentata.
"Non riesci a dormire con me nel letto?" Sorride e scuote la testa in segno negativo.
"Non sei al centro dei miei pensieri Derek, ho solo problemi a dormire la notte, tutto qui."
Ancora quella sensazione che in realtà mi stia nascondendo qualcosa, ma evito di continuare il mio interrogatorio alle quattro del mattino.
"Toglimi una curiosità."
"Se posso rispondere ragazzina..."
"Dio, ti detesto..." Lo dice a bassa voce, per sua sfortuna ho un buon udito e questa sua affermazione mi fa sorridere, ma non glielo lascio vedere. "Stavo facendo delle supposizioni e mi domandavo se la nostra meta non fosse il Montana ."
"E come saresti arrivata a queste supposizioni?"
"Ci vogliono trenta due ore per arrivare, spiegherebbe la sosta qui e poi non hai usato alcun tipo di navigatore, come se conoscessi già la strada."
Ed ecco perché con lei non potevo mai abbassare la guardia, l'aria innocente che ha funge da copertura per il cervello che nasconde dietro ai suoi soliti sorrisi di circostanza.
"E poi ho letto che sei stato arrestato lì e ho collegato un po' i punti."
"Hai un intuito da sbirro, mai pensato di entrare in polizia ?"
"Cercherò di prenderlo come un complimento, per quanto possibile, e no, la polizia non fa per me."
"Come mai ?"
Mi guarda, prima di alzarsi per tornare a sdraiarsi nel letto, dandomi le spalle.
"Troppe regole."
"Servono per mantenere l'ordine."
"Ed ecco perché non ho mai fatto domanda." Si volta verso di me.
"Sono cresciuta nel caos, in un luogo del genere resisterei al massimo due minuti."
Ride e pensarla nei panni da sbirro, è davvero qualcosa di impossibile, con i capelli bianchi, il piercing e i tatuaggi.
"Cosa intendi dire con cresciuta ne caos? Troppe bambola e poco spazio?"
Il suo sguardo sembra spegnersi e riempirsi di una strana malinconia, e assume la stessa espressione di prima, quando ho nominato il padre.
"Magari fosse stato quello. Torna a dormire Evans, sei tu quello che deve guidare."
Torna ad usare il mio cognome e mi rendo conto di essermi spinto troppo oltre con le domande per nulla pertinenti al caso.
Devo restare concentrato su Lopez , e cercare di scoprire qualcos'altro su di lui, la ragazzina non deve interessarmi se non per incastrarlo.


Libretto di istruzioni per fare fesso uno sbirro parte 1 😂😂😂
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Manu

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