Capitolo 39) Le cicatrici invisibili fanno più male
Credo di aver perso la cognizione del tempo, quando mi ero addormentata il cielo non era rosso, e l'aria era meno fresca rispetto ad adesso.
Quanto tempo sarà passato non lo so, ma sono sicura che se non torno subito qualcuno potrebbe dare di matto e accusarmi ancora una volta di essere una irresponsabile, cosa assolutamente vera, anche se non lo ammetterò mai.
Recupero Nero, che pascolava tranquillo nelle vicinanze, e dopo essergli montata in groppa lo incalzo a correre sapendo che in quanto velocità posso contare su di lui.
Peccato che appena torno, vedo già un grande orso tatuato aspettarmi davanti la soglia di casa... Ho come la sensazione di star per ricevere un'altra ramanzina, vero?
***
"Devo metterti una cavigliera elettronica per caso?"
No, non si è fermato da quando sono tornata, e continua ancora a rimproverarmi. In questi casi credo di odiare lo sbirro che prevale su di lui.
"Sto per mandarti a fanculo Derek, sei insopportabile, quasi quanto tua sorella oggi pomeriggio. Forse è un dono di famiglia?"
"Non cercare di cambiare discorso."
"Sono stanca, davvero quando ti comporti così mi fai sentire ancora di più una cazzo di criminale."
Veloce la sua mano tappa la mia bocca e resta in silenzio per ascoltare per accertarsi che nessuno mi abbia sentita. Dalla rabbia non mi sono resa conto di aver alzato la voce e ci manca solo che qualcun altro in questa casa dia di matto contro di me, ma sono abbastanza irritata e gli mordo il palmo,cogliendolo di sorpresa.
"Ragazzina,vuoi farmi incazzare oggi?"
"Dovrei chiedertelo io a te. Dio, sei più apprensivo del solito e mi soffochi. Si può sapere che ti prende?"
Sposta lo sguardo verso un punto impreciso della stanza, con la fronte leggermente corrucciata, ma non rispondo alla mia domanda, limitandosi a sospirare e a passarsi una mano sulla testa.
"Ci sono alcuni... problemi."
"Che tipo di problemi?"
I miei pensieri vanno subito a Lopez , e ingoio a vuoto, sentendo improvvisamente la gola seccarsi.
"Derek,dimmelo, che cazzo di problemi ci sono?!"
"Dobbiamo spostarci."
"Cosa?" Poggiala mano sulla mia spalla, ma questo di certo non basta a rassicurarmi.
"Penserò io ad un modo per spiegarlo ad Ash e a mio padre, partiremo domani."
"Aspetta,che sta succedendo?"
Esita, lo riesco a percepire equando si sta per allontanare da me, gli afferro il volto tra le mani, costringendolo ad abbassarmi e a non distogliere lo sguardo dal mio.
"Che cazzo sta succedendo Derek?! Riguarda Lopez non è vero?"
Resta in silenzio, e sento le budella attorcigliarsi prese dalla paura e le lacrime, di rabbia,paura, premere per uscire.
"S-sai vero che posso impiegare me-meno di cinque minuti a scoprirlo da sola? Dimmelo una buona volta, c'entra Lopez non è vero?"
"Nathalie,devi fidarti di me."
"Col cazzo! Solo perché adesso scopiamo più di prima dovrei affidarmi completamente a te?"
"Quindi per te quello che c'è tra noi è solo sesso?"
Non ho dato peso alle mie parole , ma queste non rispecchiano minimamente i miei veri sentimenti nei suoi confronti, è la rabbia a parlare in questo momento.
"Non è quello che volevo dire..."
"A me sembra il contrario."
"Derek,ti prego, dimmi cosa è successo, sento di star per esplodere da un secondo all'altro."
Stringe i pugni lungo i fianchi, anche lui è nervoso, ma alla fine, dopo aver colpito con un pugno l'anta dell'armadio, curvandone la superficie, poggia il peso del suo corpo contro la parete opposta a me e sospira forte.
"Lui...abbiamo il sospetto che sia evaso."
Qualcosa si rompe, ed è la barriera che si era formata attorno a me in questi mesi.
"Co-come?"
"C'è stato un incidente, un esplosione nella sua cella, ed è stato ritrovato un corpo carbonizzato, ma di sicuro non si tratta del suo,sarebbe troppo facile sbarazzarsi di quel pezzo di merda così facilmente giusto?"
Le gambe mi tremano e la paura inizia ad aggrapparsi lungo la mia schiena, pronta a portarmi con sé. Cedo e cado per terra. Mi reggo con le mani, sento la voce di Derek,ma arriva ovattata mentre continuo a fissare il pavimento. Non riesco a respirare e quei ricordi, quei maledetti ricordi riprendo a tormentarmi.
"Nathalie!" La sua presa è forte e mi costringe a guardarlo, ma appena mi vede piangere, presa da un turbine di emozioni, torna il suo tocco gentile. Asciuga le mie lacrime con il pollice e mi stringe a sé baciando la mia fronte.
"Ehy, che ti prende ragazzina? Ti ho detto che devi fidarti di me."
"Ho paura." Nascondo il viso contro il suo petto, e mi lascio cullare dalle sue braccia, cercando di non farmi da un attacco di panico.
"Nat..." "Tu non sai quello che mi ha fatto, l-lui..."
"Puoi dirmelo, non uscirà niente da questa stanza piccola."
Non parlo subito, e non so nemmeno quanto tempo passi prima che lo faccia, e l'insicurezza di perderlo dopo essermi confessata, mi fa esitare, ma alla fine prendo un bel respiro e mi allontano da lui, cercando di rimettermi in piedi, per affacciarmi a prendere un po' d'aria fresca alla finestra.
"I-io non ho fatto arrestare Lopez, per un improvviso senso di giustizia, ma ho dei principi anche io, e dopo aver scoperto quali fossero i suoi obiettivi futuri, volevo tirarmi indietro, e cambiare cliente." Stringo il mio braccio, e cerco di non urlare o piangere di nuovo.
"Ovviamente, non avevo calcolato che lui non me l'avrebbe mai permesso e poi quella notte..." Respiro lentamente, ma vorrei davvero non mostrargli questo lato di me.
"Lu-lui mi ha..." Prima che finisca di parlare, Derek mi abbracci da dietro e le lacrime riprendo a scorrere senza che io possa averne il minimo controllo.
***
Derek
La osservo , mentre stanca e esausta, dopo aver pianto per molto, è crollata. Non l'ho lasciata nemmeno per un secondo, perché altrimenti, sarei stato capace di prendere la mia pistola o addirittura l'arsenale di mio padre, e dargli la caccia per farmi giustizia da solo.
Lopez non meritava di marcire in carcere, no, come punizione gli sarebbe andata anche bene. Meritava che qualcuno gli sparasse alle palle,così da renderglielo inutilizzabile. Un uomo che abusa di una donna...non si può considerare tale, e adesso che la donna in questione era diventata la mia, sentivo di star per tornare il Derek di quando si accorse delle condizioni di sua sorella a causa di quel bastardo del marito.
Cerco di darmi una calmata, prima che svegli Nat a causa del mio istinto omicida, ma è difficile mantenere il controllo.
La osservo , le guance ancora umide, i capelli arruffati per quanto si è mossa prima di addormentarsi, le labbra leggermente schiuse e il mio istinto di proteggerla torna più prepotente di prima. Dovevo trovare una scusa con la mia famiglia per la nostra partenza improvvisa, non era sicuro per nessuno restare qui e il capitano Morgan condivideva la mia opinione. Avevo ancora una volta carta bianca su come spostarmi e dove, e ovviamente né lei, né nessun altro doveva saperne niente.
Quello che era partito come un lavoro di protezioni testimoni, ora diventato ben altro e a fine di tutta questa storia, probabilmente Nathalie non sarebbe stata la sola a lasciarsi tutto alle spalle per cambiare vitae la visione di noi due in un luogo lontano da tutti stava prendendo sempre più forma nei pensieri, tanto che alla fine, un po' per la perdita di adrenalina, un po' per il respiro regolare della ragazzina tra le mie braccia, anche io alla fine cedo alla stanchezza avendo questa visione nella mia mente. Promettendo a me stesso che avrei fatto di tutto pur di renderla vera.
"Dannazione... Ti amo ragazzina."
Ehy ehy eccomi qua! 😂😂😂
Ci avviciniamo sempre più al finale eh? 😂
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Manu
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