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Capitolo 24) L'alcol gioca brutti scherzi

Pensare sulle mie scelte, non era mai stato il mio forte, e probabilmente avrei potuto detenere il primato di stronzate compiute in tutti questi anni. Se c'era una scelta sbagliando per me, stai sicuro che allora è inevitabile che io la prenda in piena.
Una volta credevo di essermi perfino innamorata di un ragazzo, poco dopo essere scappata dall'ultima casa famiglia. Era scapestrato come me,un buono a nulla sempre con i debiti fino al collo e le mani bucate,ma era gentile, e le sue attenzioni erano qualcosa di nuovo per me.
Fu la mia prima volta, anche se di certo non la migliore, decisamente no.
Era impacciato e credo davvero che non riuscii ad avere un orgasmo,mentre lui dopo essersi svuotato si era sdraiato come nulla fosse.
Un ricordo orribile, perché non sapevo come colmare la mia frustrazione , ma come detto la mia storia d'amore durò poco.
Un giorno trovai il nostro appartamento svuotato di tutto ciò che ero riuscita a comprare, e un biglietto che diceva che era stato costretto a vendere tutto per pararsi il culo.
Potete immaginare la mia rabbia, dato che la maggior parte delle cose l'avevo comprata io, ma come dice un vecchio detto, la vendetta è un piatto che va servito freddo, quando la persona in questione pensa di essere al sicuro con le spalle al muro, peccato che non calcoli la possibilità che quel muro possa crollare.
Due anni dopo lo riconobbi in un bar, intendo a limonare un'estranea,facendomi capire come ero stata facilmente rimpiazzata.
Fu semplice trovare nel suo telefono diverse chiamate da un numero sconosciuto e rintracciandolo scoprì che si trattava di un altro strozzino che rivoleva indietro il suo denaro.
Somma che ovviamente il bastardo non aveva.
Posso dirvi solo che una chiamata anonima giunse all'orecchio dello strozzino e che io mi godetti la scena mentre tre gorilla lo pestavano dietro al vicolo del locale.
Sadica?Forse un pochino, ma volevo reputarmi vendicativa.

Ora il problema però non era così facile da risolvere.
Sentivo la pressione dello sbirro iniziare a schiacciarmi, in cerca di verità che non volevo ricordare. Doveva essere semplice per me muovere i fili affinché il mio vero scopo riuscisse, ma Derek era furbo, e stava iniziando a sospettare qualcosa.
Ci guardavamo da lontano, mentre le mie lezioni di equitazione procedevano regolarmente con un Will che ci provavo con me.
Mi avrebbe fatto bene frequentare qualcun altro, forse non avrei pensato allo sbirro.
"Guarda non sei più un'imbranata a cavallo."
"Fottiti stalliere."
"Preferirei se lo facessi tu."
"Quindi sai fare anche allusioni sessuali, complimenti."
"Potrei fare molto di più, se tu mi dessi una possibilità"
"Sembro tanto inavvicinabile?"
"Direi proprio di si, sei una difficile da conquistare."
"Non faccio la preziosa, solo che i rapporti duraturi non sono il mio forte, sono più il tipo da una notte."
"E se dopo una ne susseguissero delle altre?"
"A cosa miri cowboy?"
Lo osservo dall'alto, grazie all'altezza che mi dona Nero. Will sorride e mi fa l'occhiolino,facendomi salire leggermente il calore alle guance. Di sicuro non rientra nei soliti ragazzi che frequento di solito, ma a pensarci nemmeno lo sbirro fa parte delle mie conquiste di pianta grane.
Ecco, stavo ripensando a quel dannato burbero, dannazione.
"Stasera che ne dici di venire con me al Theresa?"
"Mi stai invitando ad uscire?"
"Perché no, così ti conosco meglio."
"Cosa ti fa pensare che mi confiderò con te?"
"In caso contrario sarò io a farlo, andiamo, ci divertiremo."
Era indecisa sul da farsi, ma forse distrarmi con qualcuno che non faceva parte della famiglia Evans , avrebbe fatto bene alla mia sanità mentale.
"Come vuoi ."
"Perfetto,passo a prenderti io alle dieci."
Entusiasta, Will, mi saluta sotto il portico e sparisce con la sua auto, mentre rientro per riposarmi prima di stasera. Ho voglia di ubriacarmi di nuovo e spegnere il cervello per una volta.

Verso le dieci, esco dalla mia camera pronta per la serata. Ho preso in prestito una gonna abbastanza corta dall'armadio di Ashley e indossato una camicia legata sopra l'ombelico, lasciando i capelli sciolti con un trucco pesante sugli occhi.
Sto per scendere le scale,quando sento una porta aprirsi alle mie spalle, e voltandomi mi ritrovo lo sbirro pronto anche lui per uscire e con i pochi locali in paese, sono sicura che me lo ritroverò al Theresa. La fortuna non vuole proprio saperne di stare dalla mia parte.
Lo guardo da sopra la spalla, malo ignoro e continuo a camminare raggiungendo Will alla macchina parcheggiata fuori. Salgo e gli sorrido, prima di spostare lo sguardo verso la porta, trovando Derek intento a fissarmi. Sono sicura che questa non sarà una serata tranquilla come pensavo.
Parcheggia e una volta scesi,come la serata in cui venni con Ash, le persone si voltano a guardarmi, sembra che i miei avvistamenti siano importanti.
"Cosa prendi?"
"Qualcosa che mi stenda, la tequila dell'altra volta credo che vada bene."
Mi siedo ad un tavolo, mentre il cowboy va a prendere gli alcolici.
Stasera non c'è una stupida band country, ma un ragazzo con una console da dj che mette della musica degente e ballabile senza urlare o saltare come per simulare una specie di cavalcata.
Parliamo del più e del meno, mentre i cocktail di alternano fino a quando lamia testa diventa più leggera. Scopro che lo psicologo dei cavalli vorrebbe aprire un centro veterinario, dato che si è laureato a pieni voti. Ha due fratelli più piccoli e il supermarket dove sono stata appartiene ai suoi. Una giovane speranza in poche parole.
"Vuoi ballare?"
"Si ,ma se cado prendimi, non voglio trovarmi con un livido sulla chiappa."
Ride, mentre sorrido a causa dell'alcol. Ondulo sul posto seguendo il tempo della musica, quando il ragazzo allunga una mano verso il mio fianco avvicinandomi di più.
Si piega verso di me, sfiorando con le labbra il mio collo, facendo salire una serie di brividi lungo le braccia.
Risale e si mette ad un centimetro dal mio viso, fino a quando le sue labbra coprono le mie fino a farsi largo con la lingua.
Bacia bene lo devo ammettere, ma c'è qualcosa, forse è colpa dell'alcol,ma è diverso da quando l'ha fatto Derek. Lui era più selvaggio, passionale, mentre Will probabilmente non è abbastanza ubriaco per farmi girare la testa, anche se qualcun altro vuole farla girare a lui, quando viene staccato da me.
Confusa apro gli occhi, trovando Derek, il maledetto sbirro, spingerlo via.
"Ehy amico che ti prende?"
"La riporto a casa."
"Cosa?Non dici sul serio vero Evans?"
Mi fulmina con lo sguardo, ma di certo non sono così ubriaca da seguirlo come l'ultima volta.
"Guarda che non sono Cenerentola, e poi mi stavo divertendo."
"Hai esagerato di nuovo."
"Fottiti, sono adulta e faccio quel che voglio."
Si irrita sempre di più, e senza dire altro afferra il mio braccio e prima che possa replicare mi carica sulle sue spalle, dirigendosi verso la porta sotto lo sguardo di tutti.
"Mettimi giù stronzo!"
"Sta zitta ragazzina."
"Col cazzo! Mettimi giù e vattene."
Non mi risponde e continua a camminare ignorando le mie proteste, fino a quando una volta fuori sul retro del locale dove si trova il parcheggio, inizio a scalciare colpendolo un paio di volte allo stomaco, costringendolo a mettermi giù .
Tocco terra e tento la fuga, ma vengo spinta contro il muro, mentre mi divora con lo sguardo.
Tanto per cambiare, è incazzato con me.

***

Derek

Ragionare con lei, confidarmi,parlare civilmente, erano cose impossibili per me, dopo averla vista uscire in quel modo dalla stanza. La gonna era dannatamente aderente e evidenziava il suo sedere, mentre la camicia con tre bottoni aperti, lasciava intravedere il reggiseno. Mi ero ripromesso di non intromettermi, di farle fare quello che voleva con quello scemo di Will, ma il mio sguardo si spostava sempre su quei due, intenti a parlare e a ridere tra un cocktail e un altro.
Tyna non sopportava questo mio cambio d'umore improvviso, ma non me ne importava più di tanto.
"Derek sei uscito con me, guardarmi almeno."
"Mi stai irritando Tyna."
"Ah io ti irrito? Stai guardando quella sciacquetta da quando siamo entrati. Vuoi scopare me o lei?!"
Tempo di voltarmi per zittirla con uno sguardo, urlava troppo, e tornando a quei due trovarli appiccicati aveva fatto scattare un interruttore dentro di me, che mi aveva spinto a lasciare sola, anche stavolta Tyna, e dirigermi verso di loro.
Era un comportamento insolito da parte mia, ma sentirla protestare con quella cadenza tipica degli ubriachi mi aveva dato fastidio ancora di più. Caricarla sulle spalle era un modo semplice ed efficace per mettere a tacere le sue proteste, ma colpirmi allo stomaco, quello era stupido.
"Si può sapere che cazzo vuoi da me?"
"Che la smetta di fare cose idiote."
"Fanculo Derek, tu e il tuo distintivo del cazzo! Mi hai rovinato la scopata."
"Scopare con Will non è una buona idea."
"Perché?"
"Potrebbe prenderla come una cosa seria."
"E se anche fosse? Non ti riguarda, se ci voglio scopare lo faccio."
Stringo le mani intorno ai suoi polsi, scosso da una scarica di rabbia.
"No,tu non lo fai."
"Vuoi vedere? Lasciami, così domani mattina mi vedrai tornare con la faccia appagata."
"Tu non vai da nessuna parte ragazzina."
Tenta di replicare, ma mi avvento sulle sue labbra cogliendola di sorpresa.
Mi morde il labbro inferiore, ma invece di farmi staccare ottiene l'effetto opposto e le blocco i polsi sopra la testa con una mano,mentre con il ginocchio le faccio allargare le gambe premendo contro la sua vagina.
Continuo a baciarla guardandola negli occhi, fino a quando non chiude le palpebre e ansima quando mi stacco per farle riprendere fiato, mentre il cazzo inizia a starmi stretto nei pantaloni.
"Ti odio ..."
Delle lacrime premono per uscire all'angolo dei suoi occhi, ma alzo il suo mento verso di me per farsi che mi guardi.
"Anche io ti odio, tu e il tuo modo di fare, mi irritate come pochi, ma..."
Con la mano accarezzo le sue gambe per arrivare vicino alla sua figa, e spostare il tessuto dell'intimo, trovandola bagnata fradicia.
"Sembra che il tuo corpo sia più onesto con me."
Chiude gli occhi e apre le labbra, mentre l'accarezzo sfiorandola con il dito. Quando mi riguarda, il suo viso è arrossato e non resisto oltre, tornando a baciarla .
Dovevo parlare, ragionare con lei , ma ora voglio solo riprovare quella sensazione di essere dentro di lei mentre mi avvolge stringendo le gambe.

Muahahah sono pronta per il prossimo capitolo!!!
(chi l'ha liberata di nuovo?)
È stata Rocky, vogliamo entrare in azione.
(porca peppa, si sono scatenate.)
😂😂😂😂
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Manu

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