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Capitolo 23) Vizio di famiglia

Dannazione, la situazione stava peggiorando drasticamente, e non sapevo come fermarla in modo tale da uscirne illesa.
Passo una mano tra i capelli, mentre attendo che lo sbirro lasci la camera,e non appena sento la porta chiudersi tiro un sospiro di sollievo.
Non poteva continuare ad ignorarmi? No, si è messo a fare ricerche su dime, e come se non bastasse era a tanto così dal baciarmi.
In questi casi vorrei proprio capire cosa passa per la testa delle persone, specialmente quella di Derek, anche se la mia non è messa meglio.
Sciacquo il viso con l'acqua fredda e guardo il mio riflesso allo specchio pensando per un attimo a quella notte passata nel fienile.
Mentirei se dicessi che non mi sono mai svegliata con il corpo accaldato dopo un sogno in cui lo sbirro era presente, con nulla addosso e tanta voglia di fare sesso.
Peccato che quella sensazione era stata spenta non appena aveva fatto il mio cognome.
Ho cancellato qualsiasi dato che mi riguardava direttamente, le adozioni, i piccoli furti, la mia nascita, tutto.
Le uniche informazioni che non ho potuto eliminare riguardavano i miei genitori.
Ero riuscita ad oscurarle però, dato che una sparizione improvvisa sarebbe stata troppo rischiosa.
Fatto sta che lo sbirro in mano non ha niente, se non delle supposizioni,quindi dovevo inventarmi qualcosa per tenere nascosta la mia identità.
Forse era stato un errore rivelare il mio vero nome, ma non credevo che si intestardisse in questo modo sul mio passato.
Esco e mi butto a peso morto sul letto, fissando il soffitto, cogliendo quasi tutte le venature del legno, per quanto tempo ero rimasta in quella posizione, prima di ricordarmi che il moccioso aveva chiesto il mio aiuto.
Mi affaccio nel corridoio, assicurandomi di non ricevere altre sorprese da parte di Derek, prima di raggiungere la stanza del marmocchio,trovandolo concentrato sui quaderni.
"Ehy Tim, sicuro che hai bisogno di una mano? Sembri particolarmente preso."
"Volevo un consiglio, mi è stato dato un tema da fare, ma non so cosa scegliere."
"Di che si tratta?"
"Cosa voglio fare da grande, e chi è il mio modello di vita."
"Allora chiedi alla persona sbagliata mi dispiace."
"Tu lavori nella polizia vero? Come mai?"
Dannazione, ci mancava solo un bambino curioso.
"Il mio settore è qualcosa di diverso dalla normale polizia, con pistole, divisa e rispetto delle regole."
"Davvero?"
"Diciamo che se dovessi ispirarmi a qualcuno, credo che questa persona sarebbe il Joker."
"Il cattivo di Batman?"
"Esatto."
"Ma tu non stai con i buoni?"
"Anche i buoni hanno un lato oscuro, non farti imbambolare dalle belle parole che ti dicono, nessuno nasce Santo, ma per quanto riguarda il tuo tema, potresti ispirarti a quell'orso di tuo nonno, o a tuo zio."
"Mmh, credo che sceglierò il nonno, perché gli animali piacciono anche a me ."
"Magnifico, buon lavoro, io vado a mangiare qualcosa."
Ho veramente bisogno di mettere qualcosa sotto ai denti, altrimenti sarò costretta a consumare una sigaretta del pacchetto delle emergenze, ma scendendo al piano disotto, mi ritrovo Ashley intenta a posare le buste della spesa sul tavolo.
"Ciao Nathalie ."
"Ehy, c'è qualcosa da mangiare al volo in queste buste?"
"Credo di sì, se mi dai una mano a mettere a posto la spesa."
"Se poi posso mangiare, perché no."
Finito di sistemare mi siedo con un pacchetto di arachidi sulle gambe, mentre Ash inizia a preparare il pranzo.
"Sai guardandoti c'è da domandarsi se fai altro nella vita, oltre che gestire la casa ovviamente."
"Come mai me lo chiedi?"
"Curiosità, solo che sembri la classica ragazza casa e chiesa."
"Siamo uscite l'altra sera no?"
"Sotto mia minaccia, prima che arrivassi qui uscivi o lavoravi la maglia?"
Ride, ma la sua risata ha un non so che di malinconico, forse mi sono spinta un po' oltre, ma il marmocchi mi ha messo la pulce nell'orecchio prima e ora vorrei sapere qualcosa di più sulla donna che mi sta facendo mangiare ogni giorno prelibatezze.
"Sai, non sono il tipo di ragazza che ama parlare con le persone e fingere di comprenderle con frasi scontate, ma sono qui da un po' e mi sembra strano che il padre di Tim non sia mai stato nominato."
La osservo, e noto un leggero irrigidimento delle spalle, ma continua a tagliare le verdure come niente fosse.
"Come mai lo stai chiedendo se non ami parlare con le persone?"
"Tuo figlio è più ingenuo di quanto pensassi e mi ha detto che eviti di parlare di suo padre."
Prende uno strofinaccio e si asciuga le mani, prima di poggiarsi contro il lavabo guardando fuori dal finestrone della sala da pranzo.
"Vorrei dimenticare quell'uomo."
"Quindi non vuoi parlare con un'estranea vero?"
"Sai Nathalie, tu sei veramente strana."
"Cercherò di prenderlo per un complimento."
"Nel senso, hai uno strano effetto sulla mia famiglia. Tim ti vede come una compagna di giochi, mio padre ti ha preso in simpatia, e mio fratello si comporta diversamente con te rispetto alle altre ragazze,mentre io, sento come se fossimo simili."
"Dove vedi queste similitudini?"
Siamo completamente come lo Ying e lo yang, due poli opposti.
"Nel tuo modo di fare vedo alcuni tratti che uso di solito per evitare le domande scomode, come se qualcosa ti avesse ferita."
Stavolta la osservo seria,mentre noto un tratto che l'angioletto teneva tutto per sé.
Sembra che analizzare le persone sia un vizio di famiglia.
"Tu e tuo fratello siete uguali."
"Dici?Di solito mi comporto così solo con le persone che mi interessano, e se così fosse allora tu interessi anche a lui."
"Sento un leggero tentativo di accoppiarci da parte tua."
"Penso solo che insieme stareste bene."
"Bella battuta."
"Davvero,tu sei diversa rispetto alle ragazze che ti solito frequenta."
"Se è così, spero che il mio stampo sia andato perso, non auguro a nessuno di diventare come me."
"Perché?"
"Dio come siete insistenti."
Sorride, almeno qualcuno trova tutto questo divertente. Si siede vicino a me, mentre mantengo alta la guardia, perché tenta di estorcermi informazioni peggio del fratello, tanto da farmi chiedere se anche lei in realtà non sia un agente sotto copertura.
"Nathalie, non so tu chi sia in realtà, ma sei una brava ragazza, l'ho notato per come ti sei preoccupata di quel cavallo, e di come prendi in giro mio figlio. Io ho avuto dei problemi in passato, non ero la persona che hai davanti agli occhi oggi.
Il mio compagno era un buono a nulla, ma ero giovane e follemente innamorata, tanto da sopportare le sue violenze."
La guardo con la coda dell'occhio, e ora capisco cosa intesse dire prima.
"Se non fosse stato per Derek, a quest'ora non oso immaginare che fine avrei fatto."
"Se davvero ami tuo figlio ne saresti uscita in un modo o in un altro ."
Mi alzo, diretta nuovamente al piano di sopra, con il pacchetto di arachidi, ma prima di raggiungere il microbo, mi fermo a metà delle scale.
"Penso che a questo mondo esistano numerose ingiustizie e che le persone, la maggior parte delle volte fanno finta di non notare, mentre altri soffrono in silenzio sopportando tutto questo."
La guardo da sopra la spalla accennando ad un sorriso.
"Sei più forte di quanto pensassi angioletto."
Detto questo salgo le restanti scale, per poggiarmi, una volta sola, contro la parete del corridoio, ripensando a quei dolorosi ricordi che mi tormentano da sempre, anche se a volte ho avuto anche io dei momenti felici con la mia famiglia, quando papà non era ubriaco e mamma non era fatta da fare schifo.

***

Derek

Sudato, riprendevo fiato davanti al portico di casa, dopo essere andato a correre per scaricare tuttala tensione che avevo, a causa della ragazzina.
Credevo che facendo così mi sarei schiarito le idee, ma forse nemmeno se avessi percorso l'intero continente a piedi, sarebbe successo.
Entro in casa diretto in cucina per bere dell'acqua, trovando Ash impegnata ai fornelli.
"Derek,ti stai per caso preparando per la maratona?"
"Divertente,avevo bisogno di scaricarmi le pile."
Apro il frigo prendendo una bottiglia e in pochi minuti è vuota, mentre Ashley continua a guardarmi sospetta, ma anche scandalizzata per la rapidità che ci ho impiegato .
"Devi dirmi qualcosa?"
"Come mai me lo chiedi?"
"Hai quello sguardo."
"Quale sguardo?"
"Ash,sei mia sorella, cosa devi dirmi?"
"Niente,niente."
Alzo un sopracciglio e getto la bottiglia, ormai vuota, nella spazzatura,prima che riprenda a parlare.
"Come vanno le cose con Nathalie?"
"E ora perché mi domandi di lei?"
"Così, abbiamo parlato poco fa tutto qui..."
Alza le spalle e fa finta di niente, ma credo che questa impicciona di mia sorella abbia capito qualcosa .
"E cosa ti ha detto?"
"Nulla di particolare, o almeno, non direttamente."
"Spiegati meglio."
Si volta verso di me, con lo sguardo di chi ci ha visto lungo, facendomi irritare ancora di più. La pazienza di certo non è il mio forte.
"Cosa sai che io non so?"
Non penso che le abbia detto chi è realmente, e se si fosse confidata? Queste due sembrano essere diventate amiche ultimamente.
"Fratellone,sono passati tanti anni, ma resti sempre lo stesso. Quello che mi ha detto non ti riguarda, e se vuoi scoprirlo perché non lo chiedi a lei?"
"Perché non è così semplice."
"Invece sarebbe semplicissimo se solo lo volessi."
Corrugo la fronte, le donne non riuscirò mai a capirle, questo è certo.
"Le ho detto qualcosa riguardo a Frank."
"Ti sei confidata con lei?"
"Non del tutto, ma è facile discutere di queste cose con lei. Resta in ascolto e dosa le parole, ma quello che voglio dirti e che, dovresti imparare a dare prima di ricevere, e soprattutto evita di pretendere ."
Dare prima di ricevere, per caso questo frase l'ha trovata in un biscotto della fortuna?
"Bene,torno a cucinare. Tu vai a farti una doccia. Puzzi."
Entro in camera mia,spogliandomi e una volta sotto l'acqua chiudo gli occhi, rilassando i muscoli.
Se ho capito bene, dovrei aprirmi con lei per fa si che lei mi dica qualcosa?
No, nemmeno con la mia ex sono stato così sentimentale e sensibile, ora perché dovrei farlo con una ragazzina?
All'improvviso ricordo il suo sguardo quella notte, e il suo tocco sul mio viso, e aprendo gli occhi osservo l'acqua uscire dal telefono della doccia.
Aveva paura dei lampi e in quel momento mi era sembrata indifesa, e il mio corpo si era mosso prima della mia mente, stringendola.
Sospiro e insapono i capelli, mentre penso veramente all'idea di entrare in confidenza con quella dannata ragazzina e di dirle qualcosa che non sa su di me, pur discoprire chi è in realtà.

Scopriamo qualcosa in più su altri personaggi, vi piace come sta procedo la storia? A parte la voglia di avere a che fare con pervy e Rocky ovviamente. 😂😂😂
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Manu

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