Capitolo 21) L'uomo che sussurrava ai cavalli
Apro gli occhi e guardo confusa la stanza, mentre metabolizzo di avere avuto un incubo.
Scostò le coperte e porto i capelli indietro con la mano, constatando di avere sudato e di stare peggio rispetto alle altre volte in cui è capitato.
Sempre lui , il mio aguzzino, che mi blocca sotto al suo corpo per fare di me quel che vuole, quel dannato sorriso sadico dipinto sulle labbra, ela sensazione del sangue che esce dal mio labbro spaccato. Un sogno dannatamente reale, come se l'accaduto fosse successo ieri notte,quando in realtà ormai era passato un mese da quando mi ero trasferita a casa Evans e due settimane da quando mi ero portata aletto Derek.
Entro nel box doccia e la sensazione dell'acqua fredda, riesce a darmi un leggero sollievo, mentre ripenso a come ci siamo evitati in questo lasso di tempo.
Comunicare non era la specialità di nessuno dei due, questo era certo, ma avevo la sensazione che stesse tramando qualcosa.
Dopo l'ultima volta che abbiamo parlato, si era interessato al mio passato, e non riesco proprio a capirne il motivo.
Sapere di me gli avrebbe fatto cambiare opinione? O forse nel profondo ero io che volevo che qualcuno mi guardasse con occhi diversi.
Ashley, Bob, e il piccolo Tim, non sapevano chi ero, mentre lo sbirro si e se iniziasse a guardarmi come una ragazza che non voleva tutto questo?Come potrei reagire?
Chiudo l'acqua e mi prendo un attimo, troppe domande e poche risposte, e pensare che era da tanto che non mi preoccupavo dell'opinione della gente.
Indosso una maglietta celeste che lascia la schiena scoperta, prestata da Ashley, dato che urge il bisogno di comprare qualche pezza in più,visto che sono partita solo con un borsone.
Un paio di shorts neri e un paio di sneakers, prima di passare ad asciugare la lunga chioma, come se non bastasse la ricrescita inizia a notarsi e spero che la tinta ordina online arrivi al più presto,per ora devo accontentarmi di legarli in uno chignon disordinato.
Solito trucco e si scende al piano di sotto, dove trovo lo gnomo intento a mangiare la merenda preparata dalla madre.
"Ciao."
"Ciao Nat."
"La mamma dov'è?"
"A fare la spesa."
"E tu cosa ci fai qui tutto solo? Non hai degli amici con cui passare la domenica?"
"Non vado molto d'accordo con i miei compagni."
Dovrei salire e chiudermi incamera, ma vederlo con il muso lungo non aiuta la mia coscienza e alla fine mi siedo anche io, rubandogli un pancake.
"Come mai? Sempre se vuoi dirmelo."
"Dicono che la mia famiglia porti male."
Beh, che dire, di sicuro Derek si, ma non conosco molto i particolari sul resto, in fondo credo che chiunque sarebbe riuscito a notare come manchi la moglie di Bob e il padre dello gnomo.
"Questo in base a cosa?"
"La nonna ci ha lasciati prima che io nascessi, aveva una brutta malattia, e dicono che il mio papà era un poco di buono."
"Ashley non ti ha detto niente?"
"La mamma non parla mai di lui."
"Forse vuole proteggerti."
Mi guarda speranzoso, come se avessi risolto i dubbi esistenziali di questo microbo.
"Tu dici?"
"Non parlo per esperienza personale, ma se metti di fronte una madre una scelta, quella di salvare il proprio figlio o se stessa, quest'ultima sceglie sempre suo figlio."
Destino ha voluto che la mia non si sia mai curata di sua figlia, forse per quanto era fatta durante il giorno mi scambiava per una estranea, mentre il marito dormiva per terra ubriaco, prima di svegliarsi per prendersela con me.
"Nathalie?"
"Senti microbo, tu sai andare a cavallo?"
"Si,perché?"
"Sai adesso ho un cavallo, ma non so cavalcare e in qualche modo dovrò pure impararlo e dato che sembri così depresso, che ne dici se mi dai una mano?"
"Vuoi farti istruire da un bambino?"
"Usa questo atteggiamento superiore e ti prendo per i piedi. Te l'ho anche chiesto cortesemente, non farmene pentire."
"Va bene ."
Sorride e tutto allegro sale in camera sua a prendere chissà cosa, mentre mi avvio verso la stalla,dove il cavallo è stato sistemato.
Lo trovo intento a brucare del fieno e appena mi vede si avvicina alla porta, sporgendosi con il muso in cerca di attenzioni.
Il vecchio Bob ha provato a cavalcarlo, ma con scarsi risultati, sembrava indemoniato quando gli è salito in groppa, poco mancava a farlo volare oltre lo steccato,mentre adesso a vederlo c'è da chiedersi se non soffra di doppia personalità.
"Per prima cosa devi portarlo nel campo d'allenamento, io nel frattempo cerco qualcuno per prendere la sella."
"Va bene , piccolo capo."
Faccio come ha detto,aspettandolo con il cavallo nel recinto, fino a quando non lo vedo arrivare con un ragazzo che lavora qui, credo, non li conosco tutti.
"Ecco qui campione."
"Grazie Will ."
"Di nulla. Oh, che maleducato, non mi sono presentato, Will, piacere,mentre tu devi essere la ragazza che è stata avvistata da Theresa giusto?"
"Guarda che non sono un alieno."
"Eppure sembrerebbe di si, la gente in paese non fa che parlare dei tuoi avvistamenti ."
"Wow,che onore, comunque mi chiamo Nathalie."
"Che dovete combinare qui?"
"Tento il suicidio."
"Eh?"
"Le devo insegnare ad andare a cavallo."
Ecco, il microbo doveva per forza intromettersi? Scommetto che questo tizio riderà tra tre, due,uno...
"Ahahah."
Lo sapevo, ma che ci posso fare io se sono un incapace in queste cose?
"Scusatemi,solo che sembrate una strana coppia."
"Guarda che io sono un ottimo cavallerizzo."
"Non ne dubito se sei il nipote di Bob, ma vuoi che resti a dare una mano?"
"Beh se cade da cavallo per te dovrebbe essere più facile rimetterla in piedi. Va bene resta."
Hanno deciso loro senza nemmeno coinvolgermi , e poi cos'è questa mania di aiutare sempre il prossimo? Inizio ad odiare tutta questa bontà.
Continuano a parlare, fino a quando il nuovo arrivato non alza lo sguardo verso di me, per sorridermi come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Will è un ragazzo alto, non quanto lo sbirro, privo di tatuaggi e con i capelli biondi leggermente ondulati che gli cadono davanti agli occhi nocciola, per il resto del fisico si vede che alla tenuta lo fanno trottare.
Rompo il contatto visivo e vado verso il cavallo che nel frattempo si è mantenuto a distanza,riscontrando che mi somiglia sempre di più.
"Bene,iniziamo. Nat prova a mettergli le briglie."
"E come si fa?"
"Vuoi che ti aiuti straniera?"
Lo guardo male, questo tizio cerca di fare il simpatico con scarsi risultati, ma lascio che mi spieghi come fare, mentre Tim si è comodamente seduto sulla staccionata. Ha preso le ferie in anticipo per caso?
"Le briglie sono semplici da mettere, devi avvicinarle al muso del cavallo senza fare scatti improvvisi e poi leghi la cinghia in modo tale che non scivolino."
Le prendo e annuisco, sperando che il cavallo faccia il bravo, e contrarie alle mie aspettative sele lascia mettere, il problema essenziale arriva quando devo preparare la sella.
Cerco di mettere la coperta, ma appena mi giro se la sfila gettandola per terra, facendomi esasperare, mentre due persone ridono ogni volta nel vedere la scena.
"La piantate! Siete peggio di due zitelle."
"Ahahahah"
Un pungo in testa a Will sarebbe perfetto, ma prima dovrei prendere una scala o chiedergli gentilmente di abbassarsi per farsi colpire.
Stavolta vado vicino al cavallo per guardarlo esasperata.
"Queste somiglianze iniziano a irritarmi sai? Non vuoi la sella perché ti da fastidio, più o meno come io con le manette, però ho la scusa dell'irritazione al ferro, mentre tu?"
Sbatte lo zoccolo per terra e mi viene voglia di tornare in camera mia, lasciando queste cose a persone che se ne intentano, ma qualcuno da dietro poggia una mano sulla mia spalla.
"Devi dargli tempo, per oggi limitati a camminare al suo fianco."
"Cosa sei una specie di uomo che sussurra ai cavalli?"
"Forse,ma sono più semplici da capire rispetto alle persone, per esempio credo che il tuo amico qui non abbia molta fiducia nell'uomo, mentre tu sei un'incognita."
"Ora perché il soggetto della conversazione sono diventata io?"
"Ah,stai tentando di mantenere le distanze non è vero?"
"Senti psicologo dei cavalli, con me i tuoi trucchetti non funzionano."
"Ahahaha questa era buona."
Scompiglia i miei capelli e colpisco il suo braccio con la mano, prima di prendere il cavallo perle briglie e allontanarmi, non riuscendo a sentire le sue parole.
"Che tipetto interessante..."
***
Derek
Avevo sempre evitato di restare da solo con mio padre in questo lasso di tempo, dato che essenzialmente litigavamo, ma adesso non avevo via di scampo, essendo nel suo furgone diretti verso un compratore del latte che stavamo trasportando .
"Non hai intenzione di parlare?"
"Cosa dovrei dirti, tanto alla fine vuoi avere ragione tu e finiamo per litigare."
"Questo perché sei ancora immaturo."
"Non farmi la paternale, ho quasi trent'anni."
"Con questo? Sei sempre mio figlio."
Sospiro, sperando che il discorso sia finito qui, ma come sempre mio padre la pensa diversamente .
"Perché non mi hai detti che avevi divorziato? Ho dovuto scoprirlo grazie ad Ash."
"Lei e la sua parlatina... Non era qualcosa di importante, tutto qui."
"Era tua moglie."
"Si e si scopava un altro, già e tanto che ho ancora il mio posto di lavoro dato che ho pestato a sangue il suo spasimante."
"Avete provato a parlare?"
"Fidati, quella donna non è qualcuno con cui parlare civilmente, pensare che era diversa quando eravamo fidanzati."
"E adesso?"
"E adesso, cosa?"
"Non c'è nessuno nella tua vita?"
"Sto bene così, niente impegni, niente fregature."
"Come la mettiamo con Nathalie?"
"Che c'entra lei adesso?"
Lo osservo con la coda dell'occhio, ma è concentrato sulla strada quindi non mi presta attenzione.
"Sicuro che sia solo una collega, sembra essere troppo sveglia per avere a che fare con te."
"Dovrei prenderla come un offesa?"
"No,solo che di certo non dimostra il solito aspetto e comportamento che ci si aspetterebbe da un poliziotto."
"Cosa te lo fa pensare..."
"Tutto?Inoltre sono sicuro che è successo qualcosa, dato che non litigate più come una volta, sarò un vecchio stalliere, ma certe cose le noto anche io."
Dirgli che quel giorno siamo finiti a letto insieme non mi sembra essere una bella idea, ma infondo aveva ragione, ci evitavamo pensando che questo fosse il modo più adatto per continuare questa convivenza forzata, ma mi capitava di pensare a lei, con pochi vestiti, più spesso del solito e non vederla mi si stava ritorcendo contro.
"Abbiamo discusso, tutto qui."
"Sul serio ?"
"Lamia vita privata non è affar tuo."
"Questo è vero, solo che la ragazza mi piace."
"Mi sembrava di aver capito che non sopportavi gli estranei in casa."
"Si,ma lei ha qualcosa di diverso."
Non faccio in tempo a chiedergli cosa , che arriviamo dal compratore.
Lo aiuto a scaricare la merce e finito lo aspetto nel furgone, quando arriva una telefonata da una persona che stavo aspettando.
"Evans,brutto bastardo sai quanto ci ho messo?"
"Zitto Steve, mi sembra di averti promesso dei biglietti in prima fila per il Super Bowl."
"Avrei dovuto chiederli anche per il prossimo anno, la tizia che cerchi sembrava non essere mai esistita, ma qualcosa si trova sempre,purtroppo alcuni dati sono stati oscurati."
"Cosa?"
"Già,strano da dirsi ma qualcuno più in gamba di me, e ce ne vuole, è riuscito ad oscurare alcuni informazioni."
"Allora perché non cancellare direttamente i file?"
"Perché non sono collegati direttamente."
"Spiegati,il cervellone sei tu Steve."
"Questa Nathalie che mi hai chiesto di cercare, non esiste, o almeno così credevo , il suo nome appare collegato ad altre due persone incriminate ."
"Mandami tutto."
"Già fatto. Bene ora ti lascio, appena hai tempo usciamo per una birra."
"Certo,grazie ancora."
Chiudo la telefonata e aspetto che arrivi la notifica, prima di aprire il documento trovandolo esattamente come Steve l'aveva descritto.
Vince e Rose Ryler, c'era età,luogo di nascita, ma i capii d'accusa erano stati totalmente oscurati, lasciandomi perplesso, ma un nome risultava.
Nathalie Ryler era la loro unica figlia e quante probabilità di coincidenze esistono?
Steve era un hacker che lavorava per la polizia e dopo queste lunghe settimane in cui l'ho contattato dandogli quei pochi indizi che avevo, era riuscito a trovare delle briciole, l'unica persona che avrebbe potuto ostacolarlo è la ragazzina.
Mio padre entra nel furgone e io metto da parte il telefono, chiudendomi nei miei pensieri fino alla tenuta, dove una volta sceso vedo la ragazzina nel recinto dove alleniamo i cavalli.
Sto per andare da lei, quando mi fermo sul posto non appena vedo un ragazzo parlarle e toccarla come se si conoscessero da una vita.
Lei lo allontana, ma lui le continua ad andarle dietro e qualcosa di istintivo scatta in me, facendomi chiudere le mani a pugno, infastidito da questa scena.
Scusate per il ritardo e che ho iniziato a vedere un anime e un episodio tira l'altro 😅😅😅
Nuovo personaggio. Sopra Will😏😂
Commentate e votate
Baci baci
Manu
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro