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Capitolo 10) Il mio cognome non è Bunner

Sentendo che la mia presenza rovinava il momento romantico tra lo sbirro e la contadinella dalla camicia a quadri, mi ero dileguata mandando ripetutamente a quel paese Evans per non avermi detto dove cazzo trovare un saldatore!
Come se non bastasse, dovevo fare tutto questo lavoro senza farmi beccare dal grande capo, Bob, credo che in quel caso mi avrebbe tenuta a digiuno per una settimana, ma delle sue regole, me ne sbattevo.
Non seguivo quelle della società, perché dovrei iniziare da un vecchio capo famiglia con problemi a relazionarsi con il figlio maggiore, alias lo sbirro che non sa tenerselo nei pantaloni?
Credo di aver preso peggio di quanto di consueto mi succede, il fatto di essere stata interrotta dalla contadinella. Gelosia? No, non ero il tipo e poi lo sbirro mi odiava, per quanto non avrei rifiutato una cavalcata con lui.
Piccolo problema ? Poi avrei dovuto vivere ogni singolo giorno in questa prigione con il suo sguardo schifato addosso, e anche se adesso non cambiasse più di tanto, era più tollerabile.
Tornando alla mia ricerca, dopo aver esplorato ogni singolo buco in questa maledetta tenuta, avevo trovato una saldatrice e mi ero nascosta dietro alla stalla degli animali, dopo aver preso una cassetta degli attrezzi .
La fattoria non era il mio forte, ma l'elettronica si.
Avevo bisogno di un ripetitore per la rete e fino a quando non avrei trovato dei pezzi migliori, dovevo arrangiarmi con vecchie schede madri , fili recuperati e pezzi di metallo raccolti un po' dappertutto in quel deposito.
Dovevo indossare una mascherina per le scintille, ma avendo trovato una a norma , dovevo tentare di evitare la cecità con un pezzo di stoffa attorno al mio viso.
Sembrava quasi di stare su un isola in mezzo al nulla a giocare ai superstiti di un incidente aereo, che fervida immaginazione vero?
Riuscendo a non ustionarmi, il risultato finale è abbastanza decente, ora rimaneva solo collegare i due pezzi sia alla casa, sia ad una antenna elettrica... Facile no?
"Che cosa stai facendo? Mi sembrava di averti dato delle mansioni da fare."
Cazzo, ecco il vecchio orso brontolone , quasi mi mancava. Mi volto verso di lui, nascondendo il ripetitore dietro alla schiena.
"Sono in pausa."
"E come mai sono altri a sollevare quel fieno?"
Probabilmente perché in tutta la mia vita l'unico peso che ho sollevato è stato lo schermo di un computer , ora non può di certo pretendere che diventi forzuta in un giorno , i raggi gamma non mi hanno ancora colpita e il mio cognome non è Banner.
"Cosa stai nascondendo?"
"Niente,torno a lavoro."
"Ragazzina, credi davvero che io sia nato ieri ?"
No, credo che all'epoca ci fossero i dinosauri, ma evito di dirglielo, mi odia già, non aggraviamo la situazione più del necessario.
"Va bene , è un ripetitore."
"Cosa sarebbe ?"
Ecco, l'avevo detto io che era un fossile.
"A migliorare il segnale di ricezione."
Si avvicina a me, e indecisa,alla fine glielo mostro e lo prende per osservarlo.
"Cosa avresti usato per farlo?"
"Rottami,suo figlio non le ha detto che lavoro giorno e notte con i computer?"
"Si,ma non credo che cose del genere le insegnino in polizia."
Sveglio il nonno, lo sto rivalutando.
"Beccata, sono di un ramo diverso un po' più privato che ama cercare i cattivoni con i satelliti, piuttosto che in mezzo ad una strada."
Ho il sospetto che non mi creda appieno, ma è già una vittoria quando mi restituisce il pezzo senza distruggerlo.
"Fai quello che devi fare e dopo aver dato da mangiare alle galline aggiungimi ."
"Certo comandante ."
A passo svelto entro dentro casa , sperando di non essere stata seguita dal vecchio orso.
Con un coltello, sono costretta,a tagliare del cartongesso nella mia stanza e a collegare un filo con il sistema elettrico, prima di aprire la finestra e prendere un bel respiro .
Questa è una pessima idea, ma come avete già capito, ho una passione a fare scelte sbagliate. Con l'apparecchio sotto al collo esco fuori e lentamente salgo sul tetto,cercando di non scivolare per fare il volo dell'angelo, peccato che non sia collegata ad una corta.
Una volta in cima gattono fino all'antenna , e per fortuna il filo che avevo scelto copre la distanza. Lo copro, incastrandolo sotto alle tegole, ma nel farlo mi graffio alla mano.
"Fanculo!"
"Che cazzo fai lassù!?"
Mi volto e trovo lo sbirro ad osservarmi, incazzato, tanto per cambiare.
"Cerco di uccidermi, che domande."
"Scendi"
"Mi prendi tu al volo?"
Impreca fra se e sparisce dalla mia visuale. Non ha senso dell'umorismo quell'uomo.
Ritorno al mio lavoro e appena si accende la spia verde, esulto e copro il ripetitore con una busta di plastica, prima di ripercorrere il percorso che ho fatto all'indietro .
Se scivolo non rischio la vita,ma qualche osso di sicuro me lo romperò e sono affezionata alle mie ossa.
Sono quasi arrivata alla finestra, quando mi sento afferrare per una gamba. Urlo e mi volto,trovando Evans.
"Sei idiota per caso?!"
"Io? Sei tu quella sul tetto!"
"Potevi anche avvertire, se avessi lasciato la presa dallo spavento?"
"Problemi tuoi ."
"Che stronzo!"
Stava davvero diventando insopportabile , e anche la mia pazienza ha un limite. Era per questo che preferivo passare il mio tempo di fronte ad uno schermo,piuttosto che con le persone.
Resto sospesa a guardarlo dall'alto della finestra, perché sono sicura che mi urlerà contro appena avrò toccato terra.
Mi prende per i fianchi e ho una leggera fitta al basso ventre, ma evito di pensarci.
Lentamente mi fa scivola contro il suo corpo, come se non pesassi niente, e nel farlo le sue mani risalgono sotto alla mia maglietta, venendo a contatto con la pelle.
Sento la gola secca, ed è un vero peccato che porti il distintivo.
Tocco terra, ma i suoi occhi sono ancora incatenati ai miei e le mani non hanno fretta di spostarsi. Tutto questo, è pericoloso per entrambi.

*** Derek ***

Dovevo essere furioso con lei,ma adesso, nell'averla così vicino contro il mio corpo...
Era davvero bassa, arrivava sotto al mio petto, ma questo non le aveva impedito di essere bene quipaggiata con le forme. Sentivo il seno, sodo, premere contro, e la pelle sotto al mio tatto era liscia.
Continuava a guardarmi con i suoi occhi più scuri rispetto al mio azzurro, e le labbra leggermente schiuse. Inoltre quel piercing, aveva un effetto ipnotico , ma dovevo riprendermi.
Levo le mani lentamente, mentre si morde il labbro inferiore, a conferma che per quanto facesse la spavalda, non le ero totalmente indifferente.
Faccio un passo indietro e cerco di calmare l'amico dei piani bassi, per non fare figure di merda.
"Che ti è saltato in mente?!"
Si risveglia dallo stato di trans e indossa la maschera che mi mostra ogni volta.
"Tuo padre mi ha dato il permesso."
"Di ammazzarti?"
"Senti Evans se mi fossi messa a cercare anche un imbracatura avrei perso solo tempo, nella peggiore delle ipotesi avrei portato il gesso."
Stringo le mani a pugno, mentre continua a sostenere il mio sguardo.
"Ho il compito di proteggerti da Lopez, non costringermi a starti sempre appiccicato per non farti uccidere con le tue stesse mani."
"Io non ho bisogno di nessuno!"
"E allora perché sei venuta in centrale?!"
Torno ad avvicinarmi e sbatto una mano contro la parete alle sue spalle, facendola sussultare, ma non perde la sicurezza che continua ad ostentare.
"Se è vero che non hai bisogno di nessuno, allora vattene."
Mi spintona è corre fuori dalla stanza, mentre resto con lo sguardo verso la parete, prima di sferrare un pugno contro.
Ammacco il cartongesso, ed vado a cercarla, quando all'entrata trovo Ash guardare verso un punto indefinito fuori dalla porta.
"Derek, che è successo? Poco fa è passata Nathalie, e sembrava sull'orlo del pianto."
Sapere che anche lei è capace di farlo, provoca una fitta, non al bacino, ma al petto.
"Abbiamo litigato , hai visto dov'è andata?"
"Non saprei , volevo parlarle, ma non me ne ha dato il tempo."
"Fa niente, la troverò"
"Derek."
Ashley mi ferma e quando mi volto a guardarla è molto seria.
"Vorrei sbagliarmi , ma ho avuto la sensazione che Nat è più fragile rispetto all'immagine che da di se."
Potrebbe essere vero, oppure no,so solo che quella ragazzina mi sta facendo uscire pazzo.
Annuisco, non dandole alcun tipo di conferma e appena fuori inizio a guardarmi con circospezione, non vedendola da nessuna parte.
Per essere una persona bassa, è veloce a scappare, non solo fisicamente ma anche dal darmi delle risposte.
Chiedo alle persone che stanno lavorando se l'hanno vista, ma sembra essersi volatilizzata nel nulla .
Vedo mio padre, venirmi incontro , e questo proprio non è il momento adatto per avere una discussione con lui.
"Derek senti..."
"Non ora papà, se vuoi litigare lo faremo più tardi."
"Che è successo?"
"Nulla di cui tu ti debba preoccupare."
"Derek."
"Più tardi , ora non posso."
Lo sorpasso e controllo nel resto della tenuta, non trovandola da nessuna parte e colpire qualcosa , o qualcuno, mi sarebbe d'aiuto per scaricare la rabbia che provo verso me stesso.
Spero solo che non abbia preso alla lettera le mie parole e sia andata veramente via.
Sarebbe un enorme problema spiegare come una testimone chiave mi sia sfuggita da sotto il naso,a casa mia, mentre il mio compito consisteva nel proteggerla e tenerla sott'occhio fino al processo.

Piccolo indizio, la nostra cara guerriera dei computer nasconde qualcos'altro oltre il passato violento della sua famiglia.
Vi piace come si stanno evolvendo le cose? 😂😂😂
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Manu



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