[Chloe]

Stavamo vivendo una situazione orribile. Una situazione che non avevamo mai vissuto prima o almeno io e mio fratello.

Ewan poteva anche dire che non sopportava Fabio, Karl che lo trovava antipatico, Lidia che lo odiava eppure eravamo tutti lì, in quell'ospedale che in quelle settimane stava diventando la nostra seconda casa lì a Roma.

Facevamo i turni per stare con Fabio, solo Sofia aveva chiesto di poter stare lì sempre. Riuscivamo ad allontanarla raramente, per farla andare a casa a lavarsi e cambiarsi.

Ma era sempre una battaglia.

Gli esami erano andati a farsi benedire per tutti noi, ed era raro che frequentavamo le lezioni. Il nostro tempo lo prendeva l'ospedale.

Fabio non mostrava segni di miglioramento, il medico diceva che era in coma solo da due settimane e che c'era bisogno di altro tempo per notare dei cambiamenti.
Noi potevamo limitarci solo a sperare e pregare.

A Lidia venivano i sensi di colpa e le lacrime quando entrava nella stanza di Fabio e non riusciva a starci troppo a lungo. Era inutile dirle che non era stata colpa sua, che chiunque avrebbe potuto attraversare la strada come aveva fatto lei e che in qualsiasi dei casi Fabio avrebbe rischiato.
Ma lei non si dava pace.
Non ci riusciva.

C'erano solo alcune cose positive in tutta quella storia: la situazione di Fabio e la sua lotta personale tra la vita e la morte ci aveva fatto rendere conto di quanto la vita era breve e quanto si rischiava in questo mondo.

Così Ewan e Lidia si erano messi insieme. Mio fratello aveva deciso di dichiararsi e di smetterla di aspettare che Lidia accettasse le sue scuse. La ragazza aveva accettato e ora erano diventati una coppia, anche troppo sdolcinata per i miei gusti ma ognuno i suoi modi. La cosa aveva rallegrato persino Sofia che ad un certo punto aveva detto quando si sarebbero sposati.
Anche io li vedevo come li vedeva lei, erano proprio appiccicosi.

Anche io e Karl ci eravamo fatti coraggio e alla fine lui aveva detto che voleva provare ad avere una relazione con me. E io di certo non mi ero tirata indietro.

Io e Karl provavamo, Lidia ed Ewan sembravano una coppia sposata e intanto aspettavamo che Fabio si svegliasse dal coma...

                               ***

[Sofia]

Gli passai una mano sul viso e sospirai tornando a sedermi sulla poltrona che era diventata il mio posto là dentro.

E rimasi a guardare Fabio, era esattamente come la prima volta che l'avevo visto in quella stanza, con l'unica differenza che il viso si era leggermente sgonfiato: attaccato al respiratore, senza maglia e con le bende elastiche che gli stringevano il collo e gli ricoprivano il petto e il busto, il dottore aveva detto che servivano a tenere le ossa ferme, aveva un tutore rigido alla spalla che gli avevano sistemato e la testa fasciata e attaccata a dei fili che monitoravano l'ematoma esteso.
Nella stanza regnava il silenzio se non fosse stato per il rumore del respiratore e del bip regolare che controllava il battito cardiaco del mio ragazzo.

- Come sta oggi? - chiese una voce a cui ormai in quelle settimane mi ero abituata a sentire.

- Come al solito - risposi.

Alzai la testa e guardai la porta, dove un uomo sui 60 anni se ne stava rigido nel suo completo gessato e costoso.
Nessuno gli avrebbe dato quell'età perché se li portava molto bene, i capelli erano brizzolati e aveva il volto pulito, senza barba, c'erano diverse rughe però, in modo particolare intorno agli occhi e sulla fronte, chiaro segno di anni passati a preoccuparsi e stressarsi. Aveva due oggi neri e profondi come quelli di Fabio e anche il suo stesso accento, anche se quello dell'uomo era molto più marcato.

Avrei voluto conoscere Szilard Senior, il fondatore e proprietario della Szilard Vallalàkot, e nonno di Fabio in un'altra occasione, ma il destino aveva deciso in modo diverso.

In quelle due settimane io e il signor Szilard ci eravamo conosciuti ed eravamo entrati in confidenza, quell'uomo era l'esatto opposto di Peter Szilard e mi era stato subito simpatico. Lui mi aveva preso sotto la sua ala e si assicurava che mi prendevo cura di me stessa, diceva che il nipote avrebbe voluto la stessa cosa e io lo ammiravo per quello.

Mi porse la mia dose mattutina di latte macchiato e salutò il nipote stringendogli la mano.

- Come va là fuori? - chiesi.

- Al solito - mi rispose lui - La mia guardia personale si è movimentata e tengono d'occhio l'ospedale -

Annuii.
Oltre al coma di Fabio era sorto anche un'altro problema: da quando si era saputo che il nipote del proprietario della Szilard Vallalàkot ed eridatiero della suddetta società era in coma in ospedale i giornalisti e i paparazzi si erano impazziti, volevano tutti sapere come era successo e cosa ne sarebbe scaturito dopo.
La polizia aveva fatto di tutto per tenerli lontani e adesso anche la guardia personale della famiglia e dell'azienda stava dando manforte.

- Sofia? - mi chiamò Senior.

- Mh..? -

- Volevo chiedere il trasferimento di mio nipote in un ospedale specializzato in Ungheria ma...dicono che non è saggio spostarlo ora e io non voglio costringerti a venire lì - mi disse - Cosa che so che faresti se lo porto via -

Annuii.
Aveva ragione.
Non sarei andata da nessuna parte senza Fabio e lui senza di me.
Sarei stata disposta a trasferirmi per stare con lui.
Ora più che mai.

Poi accadde una cosa che in realtà non mi sarei aspettata in quel momento.

Cioè erano diversi giorni che mi sentivo poco bene e avevo forti nausee e giramenti di testa, ma avevo dato per scontato che dipendeva dallo stress e la preoccupazione per Fabio. A volte succedeva di avere la nausea per motivi di ansia...

Fatto sta che mandai giù il latte e vomitai sul pavimento.

Angolo autrice:

Ciao ragazzi!
Ecco il nuovo capitolo!

Che ne pensate?
Abbiamo avuto un riassunto di quello che è successo negli ultimi giorni da quando Fabio ha avuto l'incidente e il lato positivo è che si sono definite le altre coppie ma adesso si vedrà che cosa succederà.

Inoltre abbiamo conosciuto il famoso nonno di Fabio, nei prossimi capitoli approfondiremo anche su di lui, io stessa sto ancora cercando di definire il personaggio di per sè.

E cosa più importante...che cosa avrà Sofia?
La preoccupazione la sta davvero facendo star male?

Aspetto le vostre risposte e alla prossima 😘