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Capitolo 10

[Lidia]

I gemelli erano partiti quella mattina. Ewan era scappato senza dire nulla e senza guardarmi nemmeno in faccia, nemmeno avessi fatto qualcosa.

Karl invece era partito nel pomeriggio dopo aver classificato i suoi strambi esperimenti per tutto il giorno.

Fabio non si vedeva da nessuna parte ma sapevo che non aveva intenzione di partire e Sofia stava in cucina a vedere cosa mancava perché dovevamo fare la spesa prima che iniziasse il periodo natalizio. Il che significa che ci sarebbe stato un casino nei negozi nel giro di due giorni.

Andai in cucina a vedere come se la cavava la mia migliore amica e vedere se aveva messo tutto sulla lista, anche quello che interessava a me.

- Allora? - chiesi.

Era seduta al tavolo e tutti i mobili della cucina erano aperti.

- Facciamo spesa anche per Natale? - chiese.

- Mi sembra logico - risposi.

- Non hai intenzione di tornare a casa? - mi chiese a quel punto Sofia, poggiando la penna sul tavolo e dedicandomi tutta la sua attenzione.

Lei aveva la scusa che il dottore gli aveva sconsigliato di fare un viaggio lungo dopo che l'influeza l'aveva stesa in quel modo ma io non ne avevo.

- Lidia lo sai che con me puoi parlarne - mi disse.

Mi sedetti di fronte a lei.

Era ora che parlassi con qualcuno della mia famiglia.

- La mia famiglia è il circo - confessai - Mia madre non l'ho mai conosciuta e mio padre...non ne ho idea. Il circo è di mia nonna e mia zia, sono cresciuta con loro e diciamo che il Natale c'è si e no lì. Di solito in quel periodo ci sono sempre più persone a vedere gli spettacoli quindi non abbiamo tempo per festeggiare il Natale...e poi, adesso sono dall'altra parte del paese e si spostano in continuazione quindi...non saprei nemmeno dove trovarli -

Pensai di trovare compassione negli occhi di Sofia ma non fu così, anzi mi sorrise.

- Perchè non l'hai detto prima? - mi chiese.

- Bè non pensavo che fosse importante e poi, cioè, mi hanno sempre trattata bene, non ho mai avuto problemi tranne forse per il fatto che ogni tre o quattro mesi cambiavo scuola ma niente di preoccupante -

Lei annuì  e si portò la penna alle labbra.

- Che prepariamo per la Vigila allora? - mi chiese cambiando argomento.

- Solo noi due? Perchè non andiamo a cena fuori? -

- Hai dimenticato Fabio - mi fece notare con un cipiglio divertito.

Sapeva benissimo che lo avevo ignorato di proposito.

- Dici che non possiamo dimenticarci della sua esistenza? - chiesi speranzosa.

Sapevo che la risposta sarebbe stata no visto e considerato che quello stronzo era entrato a far parte della vita della mia migliore amica.

- Molto divertente - disse una voce brusca dietro di me.

Alzai gli occhi al cielo. Parli del diavolo...

- Davvero hai intenzione di restare con noi due povere fanciulle? - gli chiesi sarcastica quando andò a sedersi vicino a Sofia e prese la lista della spesa per leggerla.

- In realtà ho intenzione d'ignorarti per tutto il tempo - mi rispose guardandomi a malapena.

Sempre un amore quel ragazzo!

- Lo vedi! - esclamai indicandolo disperata.

Sofia rise e gli diede una gomitata. Fabio la guardò e fece un mezzo sorriso. A lei la guardava con dolcezza a me i suoi occhi dicevano "vai al diavolo".

Ma che cavolo!

Anche se sapevo che tra quei due era successo qualcosa e stava succedendo qualcosa. Sofia anche gli faceva gli occhi dolci, pure quando lui non lo meritava. Per via dell'influenza non ero più riuscita a parlarle ma dovevamo affrontare quel discorso il prima possibile, perchè tra quei due stava nascendo qualcosa, qualcosa di grosso.

Solo che dovevo trovare il modo per parlare da sola con Sofia, cosa complicata visto che Fabio le girava sempre intorno.

- Io e Sofia andiamo a fare la spesa - annunciai alzandomi in piedi e fissandola.

- Vengo... -

- No - lo bloccai - Oltre alla spesa devo passare a prendere gli assorbenti, i preservativi e altre cose interessanti che servono ad una donna single, quindi tu non vieni -

Non era vero quello che avevo detto ma dovevo togliermelo dalle scatole.

Sofia andò a fuoco e Fabio mi guardò scioccato.

- Che cavolo ci fai con i preservativi? - mi chiese lui diventanto serio.

- Non vuoi saperlo davvero - lo minacciai - Sofia andiamo -

Uscii dalla cucina e sentii Fabio dire a Sofia di non seguire il mio esempio. Mi venne da ridere. Io e la mia migliore amica dovevamo decisamente parlare.

                                                                                                 ***

[Sofia]

Eravamo andate al supermercato con la macchina sganghereta di Lidia. Ma dovevamo accontentarci.

In realtà oltre a fare la spesa volevo prendere qualcosa per Natale per i ragazzi ma non avevo ancora deciso cosa, probabilmente sarei andata a fare compere un altro giorno, senza Lidia.

Alla fine la mia migliore amica aveva detto di aver mentito sulla storia degli altri acquisti anche se gli assorbenti aveva detto che doveva prenderli comunque. Capivo che detestava Fabio con tutta se stessa ma le braccia forti di un ragazzo ci avrebbero fatto comodo con tutta quella spesa.

- Allora... - iniziò Lidia - Che mi dici di quel professore che voleva uscire con te? -

Sbuffai. Ancora con quella storia! Pensavo che avessimo superato la cosa tempo prima. Ero stata categorica su quella faccenda.

- Mi sembrava di averti detto che non volevo saperne niente - le ricordai.

- E questo non c'entra niente con...Fabio?  - chiese.

Mi sentii il volto in fiamme.

Sapevo che prima o poi avrebbe tirato fuori il discorso ma io che cosa potevo dirgli? Non sapevo nemmeno io che cosa pensare di quello che c'era tra me e Fabio. Se lo avessi saputo le cose sarebbero andate diversamente.

- Che c'entra Fabio? Siamo solo amici -

- Si...solo amici - borbottò lei - E io sono la befana -

La fulminai.  A volte odiavo il suo sarcasmo.

- Davvero tra me e lui c'è solo una profonda amicizia- dissi.

E una vocina nella testa mi disse che ero una bugiarda.

- Sofia...ho visto come lo guardi e come ti guarda...sembra il tuo cagnolino a volte - mi fece notare.

- Non... -

Ok era vero!

- Cioè in realtà sembra un cane rabbioso che ringhia a tutti quelli che ti si avvicinano - disse.

- Adesso stai esagerando - ribattei.

Questo non era vero!

Non mi stava così addosso.

Lidia mi guardò con un sopracciglio alzato.

- Sputa il rospo Sofia! - esclamò a quel punto esasperata.

Mi strinsi nelle spalle. 

Però lei alla fine mi aveva parlato della sua famiglia.

- Ok io e lui...però non devi dirlo a nessuno! - dissi.

- E chi parla -

Mi morsi il labbro.

- Ci siamo baciati, o meglio, mi ha baciata  - confessai.

Lei non disse nulla, si voltò verso lo scaffale e prese una scatola. Me la mise in mano.

- Ma cos...avevi detto che non era vero che ti servivano! - dissi.

- Fidati tesoro quei preservativi serviranno. Ma non a me, tu perderai la verginità prima di Capodanno -

Le mie guance bruciarono.

Non sarei più riuscita a guardare in faccia Fabio!

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