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Capitolo 7

Annuiamo entrambi, sorrido istintivamente e vado verso di lui "Riccio, mi dispiace ma oggi dovrai sopportare mia madre, pranzo insieme" dico concludendo con un bacio in guancia "Non mi dispiace molto a dir la verità, per come ha detto si mangerà bene, e questo mi fa accettare qualunque sfida" dice sorridendo "Perché scusa, di solito non mangi bene con me?" chiedo fingendomi offesa "In realtà fin ora ho potuto mangiare solo della carne cotta in padella da te, però era buona" sorrido e gli scompiglio i capelli "Io vado a farmi la doccia, ci vediamo dopo tesoro"dico andando verso il bagno "Ma se io volessi unirmi a te in questa doccia" chiede ad alta voce Harry mentre viene verso il bagno, esco la testa dalla porta del bagno dicendo "Scordatelo tesoro" lui si protende verso di me per un bacio ma io gli chiudo subito la porta in faccia, subito dopo mi spoglio ed entro dentro la doccia aprendo l'acqua che trovo incredibilmente fredda, infatti mi sposto subito fuori dal getto dell'acqua, cerco di regolarlo ad una temperatura che sia una via di mezzo tra il circolo polare artico e la lava, e dopo circa mezz'ora comincio a farmi la doccia, dopo circa venti minuti esco dal bagno e vado nella camera da letto per vestirmi e urlo ad Harry che può usare il bagno, dopo circa mezz'ora siamo entrambi pronti e sono le 12.20, io ho indossato dei semplici skinny jeans neri, una felpa larga grigia e le superstar bianche e nere, oggi non c'è molto caldo e sembra che stia per piovere, anche Harry indossa un paio di skinny jeans neri, una felpa grigia e le converse bianche, senza nemmeno farlo di proposito ci siamo vestiti allo stesso modo. Dopo circa mezz'ora i miei genitori suonano il campanello e noi siamo pronti per andare, ci portano in un ristorantino molto carino e accogliente, entrando si nota subito una terrazza dove si può godere della vista della costa del lago, durante il pranzo non abbiamo parlato molto, mia madre ci ha detto che sarebbero partiti nel pomeriggio per urgenze di lavoro o qualcosa del genere, meglio così, inoltre ci hanno detto anche che possiamo andare a vivere nell'altra casa già da subito e che hanno parlato con il proprietario della nostra attuale casa dicendo che hanno già sistemato tutto, va bene così, dopo pranzo ci accompagnano a casa e subito dopo sfrecciano verso l'aeroporto, una volta tornata a casa mi vado a cambiare e indosso dei pantaloni di una vecchia tuta e una vecchia maglietta gialla e larga dell'epoca delle medie, dopo di ciò mi butto sul divano e guardo un po' di televisione, dopo svariati minuti passati alla ricerca di qualcosa da vedere, decido di continuare a fare le valigie, siamo a buon punto e ormai abbiamo le chiavi di casa, quindi potremo andare anche ora, dopo circa mezz'ora si unisce a me anche Harry "Felice di andartene da questa casa?" mi sussurra cingendomi la vita con le sue muscolose braccia "In realtà non tanto, questa mi piace, è piccola e intima, si sta bene in due, l'altra è grande, è meno intima, non lo so, mi piace però questa forse mi piace di più" gli confesso appoggiando la mia schiena contro il suo petto, solo dopo questo contatto mi rendo conto che è senza maglietta "Perché non glielo dicevi allora? Perché essere infelice in quella casa se puoi essere felice qua?" mi chiede ingenuo "Non lo so, Harry, se glielo dicevo loro avrebbero insistito finché non avessi accettato, loro ci stanno comprando quella casa solo perché vogliono che un giorno io li chiami per dirgli che ci sposeremo o qualcosa del genere, io faccio di tutto per farli felici anche se metto a repentaglio la mia felicità, lo faccio per tutte le persone a cui tengo, lo farei per te" mi giro tra le sue braccia "Hai ammesso che ci tieni a loro" dice sorridendomi "Sono i miei genitori, è il minimo, anche se non li sopporto, questo non vuol dire che non debba tenere a loro" dico contro il suo petto "Comunque anche io lo farei per te" mi sussurra e mi bacia sulla testa, alzo lo sguardo, sorride facendo spuntare quelle sue meravigliose fossette, mi mordo le labbra mentre sorrido, lo adoro, ogni cosa che fa è perfetta, lui è perfetto, in tutto quello che fa. Si avvicina a me e sussurra "Perché ti mordi le labbra, piccola? Ti faccio questo effetto?" sorrido e adagio il mio viso sul suo petto biascicando un "Si" "Bene, lo terrò a mente" dice e posso riconoscere che abbia sorriso alla fine della frase "Finiscila, sei antipatico quando fai così" dico sorridendo contro il suo petto "Hey, mi fai il solletico respirando" dice ridacchiando "Scusa ora soffoco per non farti il solletico " dico sollevandomi dal suo petto "Non ho detto questo, ma potresti appoggiare la guancia o abbracciarmi sul divano" dice guardandomi "Okay, come vuoi tu, anzi no, devo continuare a fare le valigie, e dovresti farlo anche tu, altrimenti andremo via il mese prossimo" lui annuisce e apre una valigia cominciando a mettere i suoi vestiti dentro essa, dopo circa un'ora avevo finito ed Harry stava finendo, erano ormai le 19 così decisi di andare a cucinare "Ti va bene la frittata per cena?" urlo ad Harry, che mi risponde acconsentendo, così comincio a prepararla, dopo circa mezz'ora è pronto così chiamo Harry per fargli apparecchiare la tavola, dopo che apparecchia cominciamo a mangiare "Harry quando andiamo?" chiedo dopo aver bevuto un bicchiere di acqua "Anche domani, io sono pronto" subito dopo mi arriva una chiamata di mia madre in cui mi dice che ha detto al proprietario di casa che avremmo lasciato la casa domani stesso e che sarebbe passato alle dieci di mattina per prendere le chiavi, lo dico ad Harry che annuisce e finisce di mangiare, dopo cena metto la sveglia nel telefono per le 7:30, devo conservare ancora molte cose oltre i vestiti e infatti mi metto subito all'opera, finisco alle 21 e decido di guardare un po' di televisione insieme ad Harry, mi siedo con lui sul divano e guardo la televisione, dopo un po' mi mette un braccio attorno alla vita e mi abbraccia coccolandomi, appoggio la testa sul suo petto e chiudo gli occhi facendomi trasportare in un sonno profondo.

Vengo svegliata dal suonare insistente della sveglia, sono sul letto abbracciata ad Harry, mi alzo e mi stiracchio, Harry si sveglia poco dopo, è molto assonnato, avrà dormito poco "Harry torna a dormire, è presto, ci penso io" gli sussurro all'orecchio "Sei sicura? Se vuoi ti posso aiutare" dice con voce impastata dal sonno, gli dico di no e continua a dormire, io nel frattempo vado a farmi la doccia per poi mettere in valigia tutte le mie cose del bagno, poi controllo un po' in giro per la stanza se ci sono cose mie, ma non ce ne sono, così faccio colazione e subito dopo sveglio Harry "Harry, svegliati, fai la doccia e conserva le tue ultime cose" si sveglia subito dopo e va diretto a farsi la doccia, poi viene in cucina e fa colazione "Mi hai portato tu nel letto?" chiedo ad Harry "Si, certo, non potevo farti dormire sul divano" mi dice gentile "Potevi sempre svegliarmi, ci sarei andata da sola" dico ad Harry mentre mi siedo al suo fianco "Figurati, non pesi per niente, e poi non mi dispiace farlo, quindi, perché no?" mi risponde mentre mi mette un braccio attorno alla vita e mi avvicina a sé, guardando la televisione si fanno velocemente le 9:45 e cominciamo a mettere le valigie davanti alla porta, dopo quindici minuti, alle dieci, arriva il signor Richards che fa il giro completo della casa per accertarsi dell'assenza di danni e poi gli diamo le chiavi della casa, scendiamo con le valigie e le carichiamo nelle macchine, in seguito ci dirigiamo a casa. Harry arriva prima di me a casa e infatti, quando arrivo, lo trovo che scarica le valigie, appena finisce mi aiuta e porta le numerose valigie in casa, mentre io posteggio la mia macchina nel garage e quella di Harry subito fuori, sul vialetto, poi entro in casa dalla porta della veranda, entrando in cucina, dove trovo Harry che sistema nel frigo le varie cose da mangiare che avevamo comprato prima dell'arrivo dei miei genitori, lo aiuto e dopo poco ci dirigiamo con una valigia l'uno nella camera da letto, poi ci dividiamo ognuno nelle rispettive cabine armadio, comincio a sistemare i capi dividendoli per stagioni e, una valigia alla volta, finiamo entro l'ora di pranzo.

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