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Capitolo 5

Una volta arrivata a casa mi distendo sul divano pensando a quello che mi sta succedendo, alla casa che avevo affittato solamente per me ma nella quale ho trovato anche Harry, a cosa sono per lui dopo quel bacio, se siamo ancora amici come prima oppure se qualcosa è cambiato, a mia madre che cerca in tutti i modi di intromettersi nella mia vita e io che glielo lascio fare perché mi fa pena, perché in fondo le voglio bene, è mia madre e mi dispiace farla stare male, mi accontento di stare male per tutta la vita pur di vedere stare bene le persone che mi sono care, sono così, non posso farci niente e non penso che cambierò mai, l'arrivo di Harry in salone che mi alza le gambe per sedersi sul divano mi sveglia dai miei pensieri, mi metto seduta "Harry, secondo te ho fatto bene ad accettare la casa?" gli chiedo "Ma non saprei, avresti più soldi per te perché non dovresti più pagare l'affitto, potresti invitare dei tuoi amici per qualche giorno perché hai dei posti dove farli dormire, se non ti va puoi non condividere la stanza con me e sono tutti dei pro, però mi dovrai sopportare, non so quanto sia una cosa positiva" mi dice scherzoso "Harry ti dovrei sopportare comunque, non ti ho comprato insieme alla casa" rispondo e mi alzo per andare a racimolare le mie cose che sono in giro per la casa "Okay, okay, hai ragione" dice arrivandomi alle spalle, si avvicina e mi abbraccia da dietro, mi sposta i capelli dietro le orecchie e avvicina la sua testa alla mia mentre io continuo a prendere i miei vestiti dai mio armadio "Harry che fai?" gli chiedo interrogativa girandomi verso di lui, bene, ora siamo incredibilmente vicini "Niente, ti stavo abbracciando, qualcosa in contrario?" mi risponde con quel suo solito sorrisino stampato in faccia, lo odio "Finiscila Harry, sul serio, non sei divertente, chiederti di fingere di essere il mio fidanzato non poteva essere idea peggiore, potevo inventarmi qualunque cosa, anche che tu fossi gay, si sarebbero bevuti tutto ma potevo risparmiarmi di usare una scusa che mettesse in gioco i sentimenti, sapevo che sarebbe andata a finire così, che ci saremmo fatti trasportare, almeno per me è così, scusa Harry, non ti dovevo mettere in mezzo a tutto questo, scusa" faccio per andarmene, voglio scappare a piangere, così, senza un motivo, sono arrabbiata, esausta, voglio sfogarmi, piangere, urlare, ma non posso, anche quando ero piccola mi succedevano queste 'crisi', accumulavo tutto dentro e alla minima cosa che succedeva andava a finire che scoppiavo a piangere e i miei genitori credevano che fossi esagerata, che mi mettessi a piangere perché non trovavo il pigiama o perché qualcuno mi metteva in guardia sul mio futuro o solamente parlandomi, mia madre credeva che fossi depressa, che avessi bisogno di uno psicologo o qualcosa del genere e questa cosa mi faceva arrabbiare ancora di più perché voleva dire che non mi capivano, che non capivano che principalmente la causa di tutto erano loro, faccio per andare via dalla stanza ormai con le lacrime agli occhi fin quando Harry non mi afferra il polso e mi costringe a girarmi, poi mi tira a se e mi abbraccia, e qua scoppio, esplodo come una bomba, mi metto a piangere come una bambina a cui è caduto il gelato, singhiozzo prepotentemente e mi faccio consolare da Harry che mi accarezza la schiena dolcemente "Hei piccola, non fa niente, vieni qui" mi sussurra e mi porta a sedere sul letto "Abby, calmati, non ti preoccupare, non fa niente, volevo solo...non lo so cosa volevo fare, scusa, non voglio vederti più in queste condizioni, okay?" mi prende il viso tra le mani, mi asciuga le lacrime che scendono copiose con i pollici e mi bacia la punta del naso, sorrido "Okay" e lo abbraccio, dopo un po' mi stacco e dico "Harry, come ti sembra mia madre? Sii sincero, per favore" ci pensa un po' e poi dice "Ti vuole bene, sicuramente" "Harry non è quello che ti ho chiesto" "Se magari mi facessi finire...io la trovo un po'...come posso dire...secondo me è una persona che è abituata a non ricevere obbiezioni, si fa come dice lei e basta, inoltre forse è quel tipo di persona che vuole solo il meglio per le persone che ama e tu fai parte di quelle, per questo mi ha sottoposto a quella specie di interrogatorio. Tutto qui" wow, può fare lo psicologo o qualcosa del genere "Potresti fare lo psicologo o un lavoro del genere, sai gli strizza cervelli, hai capito, no?" mi guarda divertito "Si, si, ho capito, però ho fame" "Beh, i fornelli sono sempre là, non si muovono, sai dove teniamo il cibo, puoi cucinare benissimo, la cucina è tutta tua." se sperava che cucinassi... si sbagliava, oggi non faccio niente "Oh, sul serio? Se cucino io ci avveleniamo" "TI avveleni, chi lo dice che io abbia fame, scusa? " dico mentre continuo a piegare le mie cose in una valigia "Okay, okay, non venirmi a dire che hai fame, dopo, eh" "Ma io so cucinare, non ho bisogno di qualcuno per cibarmi, a differenza di una certa persona" senza parole va in cucina per cucinare il suo pranzo, dopo qualche minuto decido di andare a vedere come se la cava ai fornelli, trovandolo però che mangia dell'insalata dalla busta "Harry sei a dieta?" gli chiedo appoggiata allo stipite della porta "Se avessi cucinato avremmo dovuto chiamare i pompieri" sorrido e mi vado a sedere accanto a lui "Vorrà dire che cucinerò io oggi" dico e mi metto ai fornelli poco dopo. Dopo aver mangiato, ci mettiamo seduti davanti la televisione "Guardiamo un film?" propone Harry "Okay, però scelgo io" rispondo entusiasta, ovviamente, quando io scelgo di vedere The Last Song, lui si rifiuta di guardarlo perché 'troppo sdolcinato' e questa sua opinione resta invariata per ogni film che propongo fin quando non mi arrendo e faccio decidere a lui il film da guardare "Guarderemo Thor" lo guardo sconvolta, dice sul serio? Thor? Non mi piace quel genere di film, ma c'è Chris Hemsworth, si può fare "Okay, ma solo perché c'è Chris"mi metto seduta sul divano e incrocio le braccia imbronciata "Ah, e non ti stupire se mi addormenterò, lo faccio sempre" dico alzando le gambe sul divano "Okay, okay, non ti preoccupare" dice mentre viene verso il divano e si siede vicino a me. Comincia il film e dopo nemmeno mezz'ora dal suo inizio Harry accusa una grave urgenza di andare a fare la pipì, così stoppa il film e va correndo in bagno, intanto mi viene un'idea geniale, tolgo Thor e metto The Last Song, non voglio guardare Thor, non ci capisco niente e posso rinunciare a Chris per suo fratello Liam, altro che se posso farlo, dopo qualche secondo arriva Harry dal bagno e senza accorgersi del cambiamento va a sedersi al suo posto, rimette il film e dopo qualche secondo dice "Abby che hai fatto? Non mi dire che hai messo uno dei tuoi film, ti prego" rido e dico "Avevo detto che l'avrei scelto io e così ho fatto, qualche problema?" si arrende e cominciamo a guardare il film, se si mette a piangere gli faccio il video e lo metto su snapchat, ovviamente, una volta arrivati alla scena cruciale del film io vedo una lacrima scendere dalla sua guancia, così senza farmi notare gli faccio una foto e la pubblico, adoro fare questo genere di cose. Dopo la fine del film cominciamo seriamente a fare i bagagli e scherzando e giocando con i vestiti, si fa ora di cena "Harry ti va il frozen yogurt?" chiedo "Si, perché?" mi chiede curioso "Oggi si cena con questo, sono stanca" così dopo qualche minuto usciamo da casa nostra e andiamo alla ricerca di un posto che fa il frozen yogurt, giriamo quasi tutta la città e non troviamo un posto aperto, sono stanca di stare qui seduta "Senti Harry, posteggia al primo posto che trovi e facciamo una passeggiata, prima pizzeria ristorante o panineria che sia ci entriamo e mangiamo, ho perso le speranze" fortunatamente troviamo parcheggio con una certa facilità e dopo circa dieci minuti in cui abbiamo camminato e chiacchierato del più e del meno, troviamo un locale dove entriamo, non è molto illuminato e il suo mobilio è composto principalmente di legno, ci sediamo ad un tavolo libero e ordiniamo due hamburger e due birre, dopo circa mezz'ora arrivano le nostre ordinazioni, mangiamo e dopo poco andiamo via "Che facciamo ora?" chiedo mentre camminiamo "Ti porto in un posto" risponde sicuro "Dove?" chiedo titubante "Fidati di me" mi dice porgendomi la sua mano che io prendo e comincia a camminare con passo sicuro, cammina molto più velocemente di me e faccio quasi fatica a stargli dietro "Harry non ti sta inseguendo nessuno, perché corri?"

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