Capitolo 9
Io e Leo ci dirigiamo a casa dei miei, questo pomeriggio andremo dai suoi, in ogni caso, anche se i miei non ci dovessero accettare, io lo amo e mi batteri fino alla fine per poter stare con lui e se non lo accettano, vorrà dire che non mi amano veramente e che non gli importa veramente della felicità del proprio figlio.
Leo mi è stato sempre accanto e ora è qui con me per rassicurarmi, per farmi sapere che lui mi starà accanto qualunque cosa accada, stringendomi la mano e per dirmi di fottermente degli stereotipi, dei prototipi e di come secondo alcuni questo amore è sbagliato.
L'amore è amore, può essere dimostrato diversamente da parte a parte del mondo, si possono avere concezioni diverse su matrimoni e gravidanze.
Sarà dimostrato con lingue diverse, ma andiamo, cosa cambia tra "Je t'aime", " I love you", " Te quiero" o " Ich liebe dich" ?
Niente, assolutamente niente, il significato è identico, sono tutti
"Ti amo" che possono contare come non possono contare, l'amore non si dimostra a parole, lo si dimostra a fatti e lui me lo sta dimostrando, tante persone davanti a questo sarebbero scappate, avrebbero fatto finta di niente o avrebbero finto che fossero etero per non rovinare la loro reputazione vivendo, così, però una vita con un continuo senso di vuoto, di finzione, di illusione e di menzogna.
Arriviamo davanti alla porta e i miei genitori ci fanno accomodare accompagnandoci con un lucente sorriso stampato in volto.
"Mà, pà, noi dovremmo dirvi una cosa..."
"Certo amore, dicci"
mi dice sorridendo
"Sarò diretto, mamma, papà, sono innamorato di una persona bellissima, che mi è stata sempre accanto, quando ero triste, ero malato, ero felice, nervoso, ubriaco e soprattutto mi ha sopportato quando ero arrabbiato.
Io con il tempo ho capito di essermene innamorato e vorrei tanto che a voi stesse bene, perché lui mi rende felice, non ce la farei ad andare avanti senza di lui e sapendo che voi non lo accettate"
Dico quasi piangendo, aspettando una loro reazione, mentre stringo la mano del mio Leo, che mi rassicura con lo sguardo.
"Sei il mio bambino, non potrei mai fare niente che ti causi dolore o che ti renda triste, sai come la penso, io accetto te e lui, Leo so che sei un ragazzo apposto e che se è così, ami veramente mio figlio, quindi per me va bene anche se mi dispiace non poter avere dei nipoti, ora mi devo preoccupare del bene di mio figlio e di nient'altro"
Mi dice e io l'abbraccio mentre finalmente mi lasciò andare ad un pianto liberatorio.
"E tu pà, cosa ne pensi?"
"A me basta che tu sia felice, il resto non importa"
Abbraccio anche lui e finalmente ho l'anima in pace, anche
se durerà poco...
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