La crisi climatica dev'essere gestita da crisi! Il clima è la questione più importante!
-Greta Thunberg
(attivista svedese vissuta prima del Disastro)

La crisi climatica era già grave in quei giorni del 2019.
Infatti dopo la pandemia di  coronavirus, scoppiata, secondo alcune fonti non ufficiali, nel dicembre 2018, una serie di calamità naturali sconvolsero l'equilibrio appena ritrovato, radendo al suolo città, e facendo un numero spropositato di vittime, tanto che, molto presto fu quasi impossibile tenerne il conto.
I governi di tutto il mondo tentarono in ogni modo di rimediare agli errori fatti, ormai era tardi.
Troppe volte si era dato ascolto al profitto piuttosto che alla voce di migliaia di giovani che ogni venerdì scendevano nelle piazze scioperando contro il cambiamento climatico e sperando di essere ascoltati dai potenti della Terra, i quali, tuttavia, restarono sordi e ciechi davanti alle loro richieste.
Alcuni di loro accusarono i giovani attivisti che guidavano queste manifestazioni di essere dei profeti di sventura e di peggiorare i dati che la scienza forniva loro.
Pochi nomi sono giunti fino a noi, di questi attivisti, una di essi, quella che lasciò senza dubbio il segno, fu la sedicenne svedese Greta Thunberg, che in poco tempo riuscì a creare un vero e proprio movimento ecologista chiamato  Fridays for Future, a sostegno dei cambiamenti climatici.
Partecipò a vari congressi internazionali cercando di smuovere le coscienze di quei politici, ma tutti i suoi sforzi caddero nel vuoto.
La strada per quello che gli studiosi chiamano il Disastro, era ormai spianata.
Fu così che l'umanità si trovò davanti alla più grande crisi della sua millenaria storia, da cui nessuna esperienza passata poteva salvarli.
Dopo il Disastro ben poche cose erano rimaste in piedi del vecchio mondo, la tecnologia venne bandita poiché considerata l'inizio di tutti i Mali, visto che rendeva gli uomini oziosi e poco avvezzi ai lavori manuali, i quali erano stati rimpiazzati dai robot.
Gli uomini dovettero ricominciare da capo, ma alcune nozioni su come costruire armi efficaci sopravvivessero, mentre tutto quello che aveva riguardato il Disastro venne riscritto in modo da farlo sembrare meno tragico di quello che in realtà fosse.
Così molte cose che non avrebbero dovuto essere dimenticate andarono, forse perdute.
O forse no.
Un gruppo di studenti , qualche anno dopo il Disastro, annunciò, durante il discorso inaugurale del nuovo anno accademico, di aver trovato documenti inediti i quali narravano una parte della storia che la comunità non era disposta ad ascoltare.
Inutile dire  che le guardie di sicurezza si mossero subito.
Le case di quei ragazzi vennero messe a soqquadro alla ricerca di questi famosi documenti, ma non li trovarono, così come non trovarono i ragazzi.
Scomparsi.
Così come quello che custodivano.
Qualche anno dopo, emerse una misteriosa organizzazione clandestina che sembravano seguire le idee di quei ragazzi coraggiosi, la nuova organizzazione si chiamava Confraternita della Farfalla Nera, dal nome del loro simbolo.
Non si sapeva niente di questa confraternita, né dove avesse il quartier generale, alcune fonti affermavano si trovavano nella cosiddetta Foresta Infinita, oltre le mura della città.
Tuttavia non vi sono fonti che danno ragione a queste teorie.

~Dagli studi della professoressa Charity Silva