capitolo diciassettesimo: muta come un pesce.
AIKO STERN
Quando riaprii gli occhi mi ritrovai nel buio più assoluto. Una piccola luce stava ferendo la mia vista, così mugugnai. Realizzai poco dopo che si trattava del display del mio cellulare. Roteando gli occhi mi sporsi per prenderlo.
Era una chiamata da Hugo. Senza pensarci su due volte risposi.
«Pronto?»
«Aiko!» gridò lui, distruggendomi il timpano.
Mia madre avrebbe detto che Hugo aveva lo stesso tatto di suo padre Jeremy. E aveva pienamente ragione.
«Ho bisogno di te alla fabbrica. Sbrigati!»
Balzai in aria e mi guardai attorno: ero ancora nel salotto di Mary e Odd, ciò significava che non ero mai andata via.
Ma che ore erano? E quanto tempo era passato da quando avevo gentilmente mandato a quel paese i sani principi a cui ero sempre stata abituata da mia nonna materna?
Guardai l'orario sul mio cellulare: 21:19.
Ma dove si era cacciato Leo? E soprattutto, Mary e Odd non erano tornati a casa? Ricordai il tipo di occupazione che svolgevano nel momento in cui presi a camminare, raggiungendo la porta d'uscita. Attaccato sull'intonaco c'era un post-it giallo. Lo staccai e lo analizzai: la calligrafia era quella di Leo.
sono tornato in collegio. le chiavi le trovi appese al muro. dopo che hai chiuso lasciale sotto il tappeto. ciao.
Ciao? Stiamo scherzando, vero? Mi hai baciata e mi dici... ciao? Ti uccido, Leo della Robbia, ti uccido!
Afferrai le chiavi e aprii la porta. Uscii all'aria aperta e seguii le istruzioni di Leo, poi cominciai a correre verso la fabbrica.
Se i miei genitori avessero scoperto che in quel momento non ero al collegio o a casa dei della Robbia mi avrebbero uccisa, ma sinceramente poco mi importava. Ero stanca di essere la figlia perfetta, la Giapponesina Noiosa.
***
CHARLOTTE DUNBAR
«E quindi non hai la minima intenzione di dirmi che cosa facevate tu e Candice?» domandai, con voce alterata di un'ottava.
Dopo aver ricevuto la chiamata di Hugo mi ero precipitata in fabbrica, dove - con mia grandissima sorpresa - avevo assistito a qualcosa che avevo definito "strano scambio di saliva" fra Candice, la sorellina tredicenne di Leo, e Hugo, il ragazzo più noioso della mia età, nonché uno dei miei migliori amici.
A volte, per cercare di insultarmi, mi dava dell'antipatica, come aveva sempre fatto Odd nei confronti di mia madre.
«Ti abbiamo già spiegato» intervenne Candice, ancora imbarazzata, «che io e Hugo non stavamo facendo nulla di male»
Sbuffai, con le braccia conserte al petto.
«Sarà» commentai, «ma secondo me avete qualcosa da nascondere. Ad ogni modo, spero tu mi abbia chiamato per qualcosa di serio perché altrimenti avevo altro da fare!»
Hugo mi lanciò un'occhiataccia.
«Ti ho chiamata per ultima perché pensavo fossi l'unica con impegni, invece ti sei presentata per prima. Comunque sì, un motivo c'è: XANA ha attaccato e vorrei che la smettessi di perdere tempo in queste stupidate!»
Gli rivolsi un sorriso grazioso, poi raggiunsi l'ascensore a grandi passi e dissi: «Vieni con me, Candice?»
La ragazza lanciò un'occhiata a Hugo, poi mi raggiunse, deglutendo pesantemente. Sì, decisamente stavano nascondendo qualcosa e lo sapevo bene che non erano affari miei... ma la curiosità mi stava ammazzando.
Dopotutto, ero una giornalista, vero? E quindi l'essere curiosa si trovava nella mia indole.
«Vi raggiungerà Aiko appena possibile» mormorò Hugo, poco prima che le porte dell'ascensore si chiudessero.
***
AIKO STERN
«Virtualizzazione!»
Toccai terra qualche secondo prima di aprire gli occhi. Rialzai il capo e intravidi immediatamente Liesel e Charlotte.
Aveva un abito molto bello, praticamente uguale identico a quello di Milky Rose, il personaggio di un anime, uno dei pochi che aveva visto insieme a me. A causa della mia provenienza avevo sempre preferito i cartoni animati giapponesi rispetto a quelli francesi.
Grazie a Milky Rose, Charlotte sembrava più agile nei movimenti, ma la puzza sotto il naso di entrambe rimaneva comunque.
«Ancora non ho compreso quale sia il mio potere» si giustificò lei, «ma conto di scoprirlo presto»
Feci spallucce e la ignorai in modo carino. Era la mia migliore amica, sì, ma a volte mi dava sui nervi.
«Pensavo ci fosse anche Candice» mormorai successivamente.
Liesel sospirò.
«Be', ti sei persa la prima batteria di mostri»
«Ah» riuscii a dire.
Probabilmente era stata devirtualizzata nel medesimo istante in cui io ero arrivata a Lyoko. Era sfiga...
Senza pronunciare altre parole, cominciai a correre verso la torre attiva. Durante il percorso, Liesel disse che avrebbe disattivato lei la torre, a patto che io e Charlotte le avessimo coperto le spalle. Lo avrei fatto.
Nel momento stesso in cui lo pensai, davanti a me apparvero cinque Tarantule e dieci Hornet. Mi bloccai e sbuffai: avrei dovuto eliminare la prima metà dei mostri da sola, perché Charlotte ancora non sapeva quale fosse il suo potere.
Bene. Buon lavoro, Aiko.
Mi alzai in aria e lasciai andare due ventagli contemporaneamente. Uno colpì in pieno un mostro, l'altro volò chissà dove. Quando toccai terra mi tornò in mano. Lanciai un'occhiata a Charlotte: era nascosta dietro ad un masso.
Bene.
Scagliai altri due ventagli e presi in pieni due Tarantule.
Mi avvicinai lentamente a Charlotte, lanciando un altro ventaglio. Prese di striscio un Hornet, che, scontrandosi un suo simile, venne devirtualizzato insieme al secondo.
Sorrisi e mi accucciai dietro al masso. Charlotte mi guardò malissimo.
«Ma sei per caso scema?» domandò, «ci sono ancora sei Hornet e tre Tarantule!»
Sbuffai.
«Lo so bene» risposi, «ma avevo bisogno di una pausa. Nel frattempo, potresti pensare a quale potere puoi avere? Sai, avrei abbastanza fretta!»
Charlotte sospirò.
«Be', Milky Rose aveva una sorta di ossessione per i fiori e le cose luccicanti, no?»
La guardai con un sopracciglio alzato.
«E quindi?»
Charlotte non rispose: si posizionò in piedi sul masso e dopo qualche secondo saltò in aria. Si toccò il fiore celeste che aveva cucito sul petto ed esso sprigionò una potentissima luce, di un colore indefinito fra l'azzurrino e l'argentato. A causa della luce fui costretta a coprirmi gli occhi, ma riuscii a sbirciare attraverso uno spiraglio ciò che stava accadendo.
Un milione di piccolissimi diamanti fuoriuscivano dal fiore e, una volta raggiunta una certa altezza, esplodevano, provocando disorientamento ai mostri di XANA. Non solo era un potere piuttosto potente, ma era anche uno spettacolo indescrivibile.
E grazie a Lottie riuscimmo ad eliminare tutti i mostri.
«Sì, lo so che sono un genio» si vantò la mia migliore amica, togliendosi una ciocca di capelli viola dalla spalla.
Sbuffai e feci spallucce.
«Non sai quanto, Lottie»
Ricominciai a correre, raggiungendo la torre che Liesel aveva appena disattivato: il vapore che aleggiava attorno ad essa era sfumato di un blu scuro.
«Complimenti Liesel!» gridò Charlotte.
Ma la ragazzina che indossava il costume della madre non osò parlare. Scosse la testa e gli orecchini a perla si mossero contemporaneamente. La sua espressione mutò in una malinconica e per qualche istante non riuscii a capire ciò che voleva comunicare.
Forse non aveva disattivato la torre correttamente?
Alzai il capo e guardai nuovamente il colore attorno alla torre: non era più blu, era mutata in un giallo sole.
Che cosa significava?
«Hugo» lo chiamai, «che cosa sta succedendo?»
Hugo non rispose; lo sentii battere sulla tastiera e respirare affannosamente. Stava trovando una risposta valida alla strana situazione in cui ci eravamo cacciati?
«Oh no» mormorò Lottie improvvisamente. I suoi occhi erano lucidi e spalancati; dopo aver indicato Liesel con un dito sbiancò.
«Che cosa, Charlotte?» domandai, «che cosa?»
«Ricordate il test di XANA? Liesel l'aveva scaricato e inviato a Hugo, perché sapeva che se avesse disattivato una terza torre avrebbe dovuto affrontarlo. Non avevamo la minima idea al quale tipo di test foste andati incontro, ma ora ne abbiamo una mezza ipotesi: XANA colpisce qualcosa di cui necessitiamo, un bisogno quotidiano, qualcosa che amiamo. In questo caso» Charlotte fece una piccola pausa e indicò Liesel con una mano, «XANA ha prelevato la voce a Liesel, perché lei è una gran chiacchierona»
Mi tappai la bocca con una mano e soffocai un singhiozzo.
«Merda»
«Hugo» mormorai, «che cosa possiamo fare per donarle nuovamente la voce?»
«Non ne ho la più pallida idea
___
SPAZIO AUTRICE.
che succederà alla povera Liesel ora senza voce? XANA ha giocato sporco, questa volta, ma i Guerrieri Lyoko riporteranno tutto alla normalità?
e cosa succederà fra Aiko e Leo? il loro bacio, la scomparsa di Leo, il suo bigliettino... i due avranno finalmente la possibilità di fidanzarsi oppure no?
continuate a seguirmi, sperando che io abbia abbastanza tempo di pubblicare il resto dei capitoli.
nella foto trovate Candice Alyn Della Robbia nella prima versione su Lyoko, con il costume di Katniss Everdeen.
DOMANDA DEL GIORNO (per la gioia di lyokoolover sarà una domanda a tema #laiko)
1) Che cosa succederà fra Aiko e Leo?
A) si metteranno insieme;
B) si lasceranno;
C) litigheranno, faranno pace e si metteranno insieme;
D) litigheranno
ci vediamo alla prossima!
MT.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro