8. Epilogo
La mia prima relazione seria procedeva a gonfie vele almeno per i primi due anni.
Ci credete?
All'inizio lo credevo uno scherzo, non ero in grado di capacitarmi che stesse realmente accadendo dopo così tanto tempo, che fosse tutto vero, che ogni singolo avvenimento fosse reale.
«Sei la cosa più bella e importante che mi sia mai capitata nella mia vita!» Mi diceva sempre abbracciandomi Gloria ¹. Le sue parole mi rendevano felice. Ero davvero felice, dopo così tanto tempo ero finalmente felice, avevo quello che da tutta la vita avevo sempre desiderato.
Non ero in grado di crederci, era vero?
Facevamo parecchie uscite a quattro io e lei insieme a Claudia e Salvatore ¹. Veniva a cena a casa nostra e la sua amicizia con i miei due coinquilini cresceva.
Eravamo destinati a brillare, chi mai ci avrebbe creduto?
Mi accompagnava agli incontri cosplay, avvicinandosi anche lei al mondo dei fandom. Insomma era tutto fantastico. Avevo tutto: una vita, l'amore della mia vita, amici e lavoro.
Cosa potevo desiderare d'altro?
Nulla. Possedevo tutto ciò che desideravo avere.
Venne anche a stare da noi dopo un anno che uscivamo. Poi dopo due anni perfetti cominciò a cambiare atteggiamento. Tutta la felicità posseduta svanì all'interno di un solo istante, mostrando che ogni precedente azione avvenuta si trattasse solo di finzione. All'inizio cominciò con vere e proprie manie di persecuzione asserendo che Claudia e Salvatore ¹ stavano cercando di avvelenarla poco a poco e prese una casa nelle nostre vicinanze. Di tanto in tanto cercava di convincermi a non stare più con loro dicendo che fossero cattivi.
Dopo un anno che non veniva più a casa nostra (quindi dopo tre anni di rapporto), cominciò a seguirmi ovunque andassi, me la ritrovavo mentre ero a lavoro, a fare la spesa, a correre, insomma dappertutto.
Al quarto anno di relazione mi intimò di non frequentare più i gruppi cosplay. Pensai perché fosse successo qualcosa con qualcuno dei ragazzi e così le diedi ascolto. Sei mesi dopo cominciò ad avere atteggiamenti violenti anche con me, non a livello di mani addosso ma mi urlava contro e mi lanciava roba. Come giustificazione mi diceva che era colpa mia perché continuavo a vivere con Claudia e Salvatore ¹ e mi intimò di trasferirmi da lei se non volevo che tra di noi finisse tutto. Lo feci per accontentarla e per farle capire quanto fosse importante per me.
Dopo un mese persi il lavoro per farla felice. L'apice della follia si raggiunse al nostro anniversario di cinque anni di fidanzamento (dopo otto mesi ci saremo sposati). Dopo la cena di festeggiamento lei ha cominciato a urlarmi contro non so perché, non ricordo. A un certo punto mentre lavava i piatti, ho visto solo una padella avvicinarsi alla velocità della luce alla mia testa poi non ho visto più niente.
Quando mi sono ripreso ero legato al letto e imbavagliato. Invano ho provato a parlarle faceva finta di non sentire o con un sorriso diabolico sulle labbra mi diceva, «Mi dispiace ma non capisco la lingua che stai parlando!» Mi divincolavo per cercare di liberarmi ma senza riuscirci. Il letto era vecchio e faceva rumore e lei per evitare che salisse gente mi teneva fermo. Sono stato ostaggio della ragazza che diceva di amarmi per tre giorni, tre infiniti giorni legato e imbavagliato sul letto dove il giorno prima avevamo fatto l'amore. Senza mangiare, mi faceva solo bere.
Il terzo giorno arrivarono Claudia e Salvatore ¹, avevano una copia delle chiavi perché quando non c'eravamo loro si occupavano delle piante. Appena mi videro in quello stato, Salvatore tenne ferma lei e Claudia mi liberò e chiamò l'ambulanza. Ancora una volta mi salvarono la vita.
Dopo dieci giorni in ospedale per lieve trauma cranico, problemi alle vie aeree e cura ricostituente tornai a casa con Claudia e Salvatore ¹. Lei fu arrestata con l'accusa di sequestro di persona e lesioni gravi. Ma ottenne quindici anni in un istituto di igiene mentale, dissero che soffriva di schizofrenia paranoide mai diagnosticata e quindi mai debitamente curata.
Claudia si accorse nel frangente in cui mi vide a rischio che lei mi amava così lasciò Salvatore ¹ ma continuammo a vivere tutti e tre sotto lo stesso tetto. Salvatore infatti poco dopo incontrò un'altra ragazza davvero simpatica. Eravamo di nuovo in quattro. Io cominciai delle sedute dallo psicologo ma ancora oggi mi porto gli strascichi di tutto quello che ho subito nella vita.
Sia io che Salvatore abbiamo trovato davvero le ragazze della nostra vita e siamo migliori amici. Io e Claudia ci siamo trasferiti al nord e siamo felici. Salvatore ¹ e Anna ¹ sono venuti con noi.
Tre anni fa ebbi una brutta Notizia, Gloria ¹ era stata ritenuta guarita e uscì dalla struttura dov'era rinchiusa, cominciò a contattarmi per vedermi ma una mia amica su Instagram che ci parlava mi mise in guardia sulle sue vere intenzioni contro me e Claudia e così riuscimmo a farla rinchiudere in comunità.
Da quel momento in poi ho cominciato davvero a vivere.
Ancora oggi scrivo e alcuni lavori li potete trovare qui su Wattpad, altri sono ancora nella mia mente o su fogli di carta sparsi in attesa di essere messi insieme e trasformati in opere leggibili. Continuano ancora oggi a offendermi, a dirmi che sono ignorante e che non so scrivere. Che quello che scrivo fa schifo.
Il mio motto in questi casi è: "Quando l'individuo è zero, l'offesa è nulla". Le loro parole mi scivolano come pioggia su un tetto spiovente. Non perché mi credo chissà chi o per presunzione ma solo perché credo che possa essere interessante ciò che ho da dire nelle mie opere.
Mia nonna è la sola che mi resta della mia famiglia e tre volte l'anno, ci aspetta a Napoli insieme ai parenti di Claudia.
Note
¹ Nomi fittizi
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