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Verso il domani

Ecco ci siamo, stiamo per concludere anche questa storia 😢😢😢 spero che Zafirah mi sia piaciuta e che mi seguire te anche nella prossima storia che parlerà di lupi mannari e vampiri😆
Ora per l' ultima volta vi dico.
Buona lettura

"Fai attenzione."

"Lo farò."

Dietro di me ci sono i ribelli e di fronte a me mio padre.
Le nostre strade si dividono qui.
Io in una ribellione e lui invece ritorna a casa con gli schiavi liberati.

Poggia la sua fronte  contro la mia mentre il vento accarezza i nostri visi.

"Vivi per combattere."

"Combatti per vivere."

Restiamo qualche altro secondo così prima che si allontani di qualche centimetro.

"Non voglio perdere che mia figlia."

"Non accadrà."

***

Continuo a salutarlo con la mano mentre si allontana verso casa nostra e quando si gira di spalle lo imito guardando di fronte a me tutte le persone che sperano in un futuro migliore.

"Beh? Ancora qui? La strada per le piramidi è lunga."

Hana scuote la testa prima di urlare a tutti:

"In marcia!"

Salto in groppa a Rabi e vengo subito raggiunta da Malik un pò tagliato sul sopracciglio destro dopo l' ultimo scontro.

Allungo il braccio accarezzandogli il punto ferito e quando tenta di afferrare la mia mano la sposto velocemente e scappo più avanti ridendo.

Se sapesse cosa ha detto mio padre l' altra sera a quest'ora farebbe di tutto per starmi alla larga...

Passiamo l' intera giornata ad attraversare il deserto e quando il cielo inizia a dipingersi di una particolare sfumatura tra il rosso e il viola Hana dà l' ordine di accamparci.

***

Sono nella mia tenda ad affilare le lame quando vengo interrotta.

"Ehy"

"Non sai dire altro per aprire un discorso Malik?"

Sorride prima di prendere posto accanto a me, come se l' avessi invitato ad accomodarsi.

"Per aprire discorso è quella più efficace."

Riprendo ad affilare la lama quando posa una mano sulla mia.

"Domani non hai intenzione di tornare indietro vero?"

Mi giro verso di lui di scatto accorgendomi troppo tardi della poca distanza tra noi.

"Una cosa solo è sicura per in questo mondo è se domani toccherà a me così sarà."

Cerco di spostare lo sguardo ma le sue mani mi fermano contro i suoi occhi.

"Devi promettermi che..."

"Tornerò? È una promessa che ho già fatto a mio padre e non sono sicura di poterla mantenere. Io sono una mortale Malik so che cosa mi aspetta in quelle piramidi e..."

Sento le lacrime salire agli occhi, ma vengono fermate da teneri baci di Malik.
Restiamo fermi a guardarci prima che le sue labbra si combaciano con le mie.

Ripete tre volte il bacio prima di farmi stendere mantenendosi con le braccia per nom schiacciarmi.
Si abbassa e apre leggermente le labbra.
Lo imito e prima che me ne renda conto la sua lingua danza con la mia mentre una sua mano scende sul mio fianco accarezzandolo delicatamente.

I movimenti dolci si trasformano man mano diventando più impetuosi.
Continuo a baciarlo mentre Malik inizia a spogliarmi.
Libera i miei seni e si prende un attimo per osservarmi, facendomi cadere nell' imbarazzo.
Li massaggia e continua a spogliarmi, facendomi inarcare la schiena contro di lui, sentendo la sua erezione premere contro il mio ventre.

Il respiro diventa irregolare quando riprende a baciarmi mentre si spoglia.
Restiamo per in attimo a guardarci negli occhi quando si abbassa su di me sussurandomi contro le labbra.

"Ti amo, Zafirah."

Non ho il tempo di dare una riposta che si spinge dentro di me.
Chiudo gli occhi dal dolore e trattengo le lacrime mentre sento dolci parole per calmarmi.

"Tutto bene?"

"Si...continua."

Riprendere a spingere dentro di me spazzando via il dolore.
Questa forse sarà la nostra ultima notte e non voglio restare con un "Non detto" con Malik.

"Ti amo anch'io straniero."

Si ferma a guardarmi e mi bacia, mentre la notte passa troppo veloce nella mia tenda.

***
Al mattino monto in sella a Rabi e dopo aver guardato per l' ultima volta alle spalle abbandono il campo.
Rischiare che tutti perdano la vita non è il mio obiettivo, devo fare questa battaglia da sola.

"Perdonami Malik."

Parto senza voltarmi indietro, sperando che questa volta io possa tornare da lui e sentirlo infierire contro di me.

***
La strada verso le piramidi è libera, come se il mio destino mi stesse attendendo.
Nessuno nemico ad attendermi, ma al contrario i corpi dei romani privi di vita sono stati messi ai lati della strada, mentre il cielo inizia ad oscurarsi.
Tre fasci di luce tagliano il cielo facendo apparire sopra di me un buco nero.
Il vento scompiglia i miei capelli e in quell' istante dall' entrata della piramide appare Secar con uno aspetto completamente diverso.

"Era ora che arrivassi Zafirah."

"Secar..."

"Non più, o almeno c' è sia lui che qualcun'altro di fronte a te...devo scusarmi per questo spettacolo ma avevo bisogno di sacrifici umani per poter dar inizio al mio risveglio."

Scendo da Rabi che veloce scappa lontano, mentre sfodero le mie spade.

"Chiunque tu sia questa guerra finisce adesso."

"Hahahh non farmi ridere, la vera guerra inizierà oggi dopo la tua caduta nessuno oserà venirmi contro, questo di oggi sarà il giorno della mia ascesa!"

Carica le sue mani con i fulmini prima di scagliarli contro di me.
Istantaneamente vengo ricoperta dal fuoco verde e con le spade incrociate corro contro i fulmini deviandoli esternamente.
Mi avvicino fino a quando ritira il suo  attacco per evitare il mio.

Scatta di lato ed inizia a corrermi intorno creando una sorta di ciclone.

"Perderai e la nostra volontà sarà fatta!"

La sua voce è diventata sdoppiata, ma quando l' ossigeno inizia a mancare rifaccio il colpo dell' altro giorno, trattenendo la mia energia per poi liberarla di getto.
L'onda d'urto spezza il suo cerchio e vola lontano.
Riscatto in avanti e prima che si possa rialzare la mia spada si conficca nel suo petto.

"Questo è per mia madre."

Un altro colpo più in basso.

"Per la mia gente."

Levo la spada salto e con la lama della spada gli taglio la testa.

"E per la mia terra.... Hai scelto la strada sbagliata Secar."

Pulisco le lame delle mie spade e mi allontano, ma il cielo è ancora oscurato.

Sto per metterle a posto quando qualcosa mi colpisce il braccio.
Urlo prima di estrarre un ago.

"Credi davvero che questo basti per uccidere un Dio figlia di Osiride?"

Il corpo senza testa inizia ad alzarsi innoridendomi di tanto abominio.

"Hai solo ucciso il mortale che mi ospitava."

Allarga le braccia fino a farle staccare.

"QUESTA È LA FINE!"

Esplode e dal corpo di poco fa inizia a formarsi un serpente che man mano diventa sempre più grande.

Corro più lontano, mentre la terra trema sotto ai miei piedi.

Quando mi giro di fronte a me si è creato un seroente gigante che con un urlo si illumina di viola.

"Come credi di poter sconfiggere un Dio stupida mortale?"

Muove la sua coda, salto evitandola, ma velocemente il colpisce tornando indietro, facendomi volare contro delle colonne.

Mi stacco da una di queste e poso una spada per poter prendere l' arco.

Inizio a scoccare una serie di freccie, facendolo urlare quando colpisco le zone illuminate di viola.

"IL MONDO CADRÀ NELLA MIA OSCURITÀ!"

Punta verso di me ma mi butto appena in tempo per evitare il colpo, ma non l' urto.
Cerco di rialzarmi, ma il mio braccio destro è andato.

"SEI FINITA!"

Sta per abbattere la sua coda su di me, quando sento un urlo provenire dal mio cuore.

"NO!"

Chiudo gli occhi e quando li riapro sto bloccando la coda con una mano mentre al mio fianco è apparso Osiride sottoforma di nube.

"Papà?"

"Osiride...allora hai deciso di combattermi? "

"Tu non perirai per mano mia Apopi...mia figlia è più forte di me e metterà la parola fine alla tua crudeltà!"

"Non farmi ridere vecchio mio."

Tengo ancora la mano alzata quando mio padre si volta verso di me.

"Non avere paura Zafirah, tu puoi farcela."

"Ma io sono una mortale!"

"Tu sei qualcosa di più figlia mia."

Continuo a fissarlo negli occhi, quando poggia la sua fronte contro la mia e parla una lingua a me sconosciuta.

In quell' istante il calore che sentivo nel mio corpo si fa sentire sempre di più fino a curare il braccio andato.
Una luce abbaglia la mia vista e sposta la coda di Apopi dalle nostre teste.

"Ma cosa?"

"È IMPOSSIBILE."

Osservo le mie braccia circondate dai simboli che prima erano presenti solo su un braccio e i miei vestiti cambiare diventando d'oro.
Chiudo gli occhi e quando li riapro sento il mio corpo privo di materia.

"Tu sei qualcosa di più figlia mia."

Le parole di Osiride rimbombano nelle mie orecchie e in quell' istante allungo di fronte a me ed assumo la posizione di un arciere.
Si forma un arco di luce con tre frecce della stessa materia.

Scocco e una volta colpito le parti lesionate iniziano a sparire lentamente.

"NO!"

Salto, trovandomi sulla sua coda, estraggo le mie spade e una volta piantate nella sua carina inizio a risalirlo lasciando dietro di me una scia di luce.

Urla ancora, mentre io salto portandomi all' altezza dei suoi occhi di sangue.

"UNA MORTALE NON PUÒ SCONFIGGERMI.'

"TI SBAGLI APOPI IO NON SONO UNA SEMPLICE PORTALE!!!"

Penso a tutte le persone che ho incontrato e che ho perso nel corso della mia vita fino a far allungare le lame delle mie spade.

"NON VINCERAI CONTRO GLI UMANI!!!"

Abbasso il fendente tagliandolo in due e in quel momento il tempo si ferma.
Inizio a cadere nel vuoto e con il corpo del serpente gigante precipitare sopra di me.
Il caos più totale poi silenzio.

Cantastorie

In quell' istante in lontananza accorsero i ribelli che osservarono la scena.
Il Dio dell' oscurità cadere insieme alle tre piramidi mentre il cielo tornava sereno come un tempo.

Accorsero velocemente e lo straniero iniziò ad urlare a squarciagola il nome della donna che aveva rubato il cuore del ladro.
Non ci fu risposta, fino a quando...

Zafirah

Cammino in mezzo alla polvere tenendomi il braccio ferito e sentendo la voce di Malik.
"Si può sapere cosa ti urli? Stupido uomo delle montagne!"

La polvere viene dissolta dal vento mentre con un occhio chiuso e uno aperto non vedo quella brutta faccia di Malik osservarmi a bocca aperta.

"ZAFIRAH!"

Corre verso di me mentre sorrido ma quando sta per avvicinarsi crollo esausta con le braccia aperte verso il cielo.

"Ehy stupida non osare morire!"

"Zitto! Sono stanca e vorrei riposare se permetti."

Non lo guardo, mantengo gli occhi chiusi, ma sento la sua risata seguita insieme a quella degli altri.
Ora mi merito una pausa

Cantastorie
"È poi cosa accadde?"

"Nulla, Zafirah aveva vinto e tornò nella sua terra seguita da Malik.
Aveva trovato il suo uomo e la sua famiglia, aveva eretto un tempio per sua madre, ma la guerra del bene e del male non sarebbe mai finita così facilmente. Ripartì insieme ai ribelli per nuove battaglie seguita da Malik per liberare l' Egitto da chiunque tentasse di apropriarsene, ma secondo voi Apopi era davvero morto? Il male può sempre reincarnarsi no? E dopo questa storia siete pronti ad affrontare come Zafirah le sfide del deserto valorosi guerrieri del domani?

Fine...
So che voi forse avreste preferito tanti marmocchi, ma dai è una mercenaria sarebbe stato strano finirla con lei a fare la brava mamma😂😂😂😂😂
Grazie mille per il sostegno in questa storia.
È già disponibile

Hybrid

Storia di vampiri, lupi mannari e tanto altro.
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Manu

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