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La gara del Cobra

Sciao a tutti!  Vi piace la storia? Spero di si perché se no mi faccio i complessi mentali ed incominciò a delirare più di come sto facendo adesso...Sono pazza abbiate pietà 😂😂😂
Ora tornando a noi Zafirah è precipitata nel burrone e non per fare spoiler ma ben presto uscirà un gran bel bonazzo😏😏
Scusate ancora per ciò che è accaduto con i capitoli cancellati. Perdono!
Sopra la madre Nadja
Buona lettura

Il silenzio, io l'ho sempre odiato.
È come la quiete prima della tempesta e nella mia infanzia sono stata già abbastanza in solitudine, ma stavolta è diverso, questo silenzio è qualcosa di stranamente piacevole.

Apro gli occhi, non sono più alle montagne del Sud, nemmeno a casa mia, nella terra dei serpenti, ma allora, dove sono?

Guardo il mio corpo, non ho neanche un graffio per essere precipitata in un burrone.

"Che diavolo sta accadendo?"

Mi alzo dal lettino sul quale ero sdraiata ed esco fuori, venendo accecata da un sole al quale non sono abituata.

"Esiste un posto più soleggiato del deserto a quanto pare."

Appena metto a fuoco la zona resto sbalordita, dal paesaggio.

"Sono davvero morta..."

I campi dei Giunchi, un' estesa vasta di fronte ai miei occhi, con corsi d' acqua e fiorenti terreni, una vista unica e rara per chi è abituato alle distese di deserto.
Le mie gambe camminano da sole, non è possibile che io sia morta.
No, ora che ci penso non avrei dovuto fare la prova del peso del cuore?
Quindi le cose sono due, o sono stata graziata o sto sognando.

"Zafirah della terra dei serpenti del sole, aspettavo con ansia di fare la tua conoscenza."

Mi spavento e cerco la mia spada, ma addosso non ho alcun arma, quando vedo un cobra bianco avvicinarsi a me.

"Calma guerriera del deserto, non sono qui per farti del male."

"Da quando i cobra sanno parlare?"

"Sono un caso particolare, e no, non sei pazza."

In realtà avrei i miei dubbi.

"Vuoi le risposte alle domande che hanno invaso i tuoi pensieri?"

"Forse sarebbe il caso."

"Allora seguimi."

Ancora non me ne capacito, sto dando retta ad un cobra parlante, se questo è normale allora la situazione sta peggiorando.

Lo seguo e velocemente il paesaggio cambia fino a trovarsi in riva ad un fiume che scorre al contrario.

"Sono morta?"

"No, ma quasi, devi ringraziare tuo padre per questo."

"E come avrebbe fatto Bahir a salvarmi dalla morte?"

"Non ho mai detto che si trattasse di Bahir."

"E chi allora?!"

"Sai Zafirah la tua vita sta per cambiare poiché una persona a te vicina ha il cuore e la mente offuscati dal male, stai attenta agli stranieri nella tua terra..."

Doveva schiarire la mia mente? E allora perché sono più confusa di prima?

Camminiamo ancora, fino a quando il fiume non si ferma e da esso s' innalza un' onda, mi sposto velocemente mentre l' acqua bagna le mie gambe.
Appare un tempio d'oro, con diverse incisioni in bassorilievo.

Il mio cuore sta battendo senza sosta, mentre il cobra si avvicina di nuovo a me.

"Forse non mi sono ancora presentata, ma con molte probabilità tu mi conosci come Memhed."

"Cosa?! La dea Cobra che protegge il Dio del sole Amon-Ra? È impossibile."

"E allora questo come lo spieghi?"

Mi gira la testa, troppe informazioni in una volta sola.

"Seguimi, qualcuno ti vuole incontrare."

Forse non dovrei, ma la seguo lo stesso camminando con paura, la paura di rovinare l'oro del tempio.

***

"Per quanto hai intenzione di farmi camminare...dea Memhed."

"Senti stizza nelle tue parole o sbaglio?"

"Chi lo sa, forse, delle risposte che mi hai dato o solo capito che non sono morta."

"Sarcasmo umano?"

"Non capisco le tue parole."

Già, non mi capisco nemmeno io.

"Siamo arrivati."

Alzo lo sguardo dalla dea e mi ritrovo con lo spettacolo di una finestra sul regno delle anime pure, ma poi, all' improvviso un vento soffia da dietro e girandomi vedo apparire un enorme figura che man mano diventa ad altezza d' uomo.

Si dissolve e quando apro gli occhi un uomo con lunghi capelli e una tunica d'oro appare, ma la cosa che più mi colpisce  e il grande copricapo da faraone sulla sua testa.

"Grazie del tuo aiuto Memhed, ora va, Rah sta per partire e ha bisogno di te."

"Come desidera, Dio Osiride."

Osiride, il Dio con mille nomi, colui che non può morire, il signore della Duat.

"Zafirah, quanto sei cresciuta."

"Già, noi umani invecchiamo."

"Mmh rispondi ad un Dio in modo rapido, non mi temi?"

"Dovrei?"

Resta in silenzio guardandomi, analizzando ogni mia mossa.

"No."

"Ora, potrei tornare nel mondo dei vivi? Ho delle questioni urgenti da sbrigare."

"Del tipo?"

"La gara del Cobra."

"Sei cresciuta solo per quella?"

"Si, devo superare mio padre è l'unico modo è batterlo lì."

Resta pensieroso, quando senza che io lo veda, allunga il suo braccio fino a sfiorare la mia fronte con il dito.
Non so il perché, ma questo gesto mi dà un senso di inquietudine e allo stesso tempo di tranquillità.

"Allora vedi d' impegnarti perché superare un Dio è un compito arduo."

Vorrei parlare, ma le parole non escono, il respiro diventa irregolare e prima di cadere sento una morsa intorno al mio braccio sinistro e poi, il buio.

***

I polmoni mi bruciano e come il primo respiro di un neonato boccheggio in cerca di aria.
Apro gli occhi e mi guardo frettolosamente in giro, fino a che un verso a me familiare cattura la mia attenzione.

"Furia..."

Sbatte ripetutamente le ali e poi strofina il suo becco contro la mia guancia.
Sono a casa.

Mi alzo fino a mettermi seduta ed osservo il mio corpo bendato.
Devo essere rimasta incosciente, ma com'è possibile che io non provi dolore?
Può essere che abbia sognato? Eppure, sembrava tutto così reale.

Cerco di fare mente locale, quando mi ricordo del dolore al braccio e non appena abbasso il viso resto sbalordita nel vedere il tatuaggio un cobra circondare il mio polso come ad una sorta di bracciale.

"Che diamine..."

Non ce la faccio più a starmene ferma.
Mi vesto velocemente con i miei abiti e strappo le bende che iniziano a prudere sulla mia pelle e una volta pronta esco di casa.

La gente inizia a fissarmi e a qualcuno cade un vaso, quando la voce di mia madre cattura la mia attenzione.

"Zafirah tu..."

"Mamma."

Corre verso di me e mi abbraccia di slancio riempiendo il mio viso di baci.

"Sei viva, sei viva."

"Calmati mamma."

"Calmarmi? TU NON HAI IDEA DI QUANTO HO SOFFERTO!"

Qualcosa di umido bagna la mia spalla, sta piangendo e d' istinto stringo le mie braccia intorno a lei accarezzandole la schiena per calmarla.

"Sono qui, sono viva anche se ricordo di aver visto Osiride e i campi dei Giunchi."

Si irrigidisce e mi prende le spalle osservandomi.

"Cosa? Tu hai visto Osiride?"

"S-si, perché sei spaventata mamma?"

"No, nulla, l' importante e che tu sia tornata da me."

Vorrei farle ancora qualche domanda, quando sento delle urla.
Mi giro e vengo travolta da Thron che inizia a farmi volare ridendo.

"TU SEI PAZZA!"

"Ma va?"

Mi abbraccia a sé.

"Credevo che non ce l' avresti fatta."

Non lo avevo mai visto preoccupato.

"Quanto ho dormito?"

"Sei giorni."

"COSA?! Quindi domani ci sarà la gara?"

"Tu vuoi partecipare lo stesso?"

"Non sono tornata dal regno dei morti per fare da spettatrice."

"Ne sono felice."

Ed ecco l' ultima voce che mancava all' appello, mio padre.

Mi stacco da Thron e vado verso di lui, quando una sua mano accarezza il mio viso.

"Sarebbe stata noiosa senza mia figlia a combinare guai."

"Altrimenti chi ti avrebbe battuto? "

Sorride mentre vedo l' orgoglio e la gioia nei suoi occhi.
Tutto questo lo faccio per lui, ma, qualcosa mi turba.

una persona a te vicina ha il cuore e la mente offuscati dal male, stai attenta agli stranieri nella tua terra...

Scuoto la testa, perché ora mi tornano in mente le parole della dea Memhed?

Chiudo gli occhi e respiro profondamente, ma solo ora mi rendo conto che...

"Dov'è Secar?"

"In missione è partito due giorni fa per trovare coloro che hanno pianificato l' imboscata, voleva vendicarti. "

"Ah..."

Dovrei essere felice, ma allora, perché sento un peso al cuore come se sta per accadere qualcosa di irreparabile?

Osservo i volti felici intorno a me.
No, non accadrà nulla alle persone che amo, è una promessa.

Porca palletta?  Si, ha incontrato Osiride ma ancora non sa chi è realmente per lei.
Spero che vi sia piaciuto.
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Manu

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