Hai manie suicide?
Hola minions! Pronti per un' altra scazzottata?!
Zafirah dopo aver recuperato il suo denaro si trova coinvolta in uno scontro nel qualche non c' entra niente.
Scorpio, il ladro, l'ha tirata in ballo pensando che si tratti di un uomo, ma cosa accadrà d'ora in poi?
Buona lettura
Vengo circondata in poco tempo, mentre i miei avversari sguaiano le spade.
Il tizio che prima hanno chiamato Scorpio si rialza e si mette spalla contro spalla contro di me.
"Sai che una volta finito toccherà a te?"
"Oh non fare così, infondo più siamo meglio è!"
"Io lavoro da sola, mi dispiace."
Se avessi avuto entrambe le mie spade questi cinque idioti sarebbero già al tappeto, ma avendone portata solo una con me ci impiegherò più tempo e forse, accidentalmente, farò fuori anche questo ladruncolo.
Partono all' attacco e velocemente estraggo la spada fermando il colpo.
Puntano sulla forza bruta e alla parte superiore.
Mi allontano e così vedo che il loro movimento di gambe lascia a desiderare.
Potrei avere problemi solo per il loro numero.
Piego le ginocchia allungando la spada verso l' indietro. Tengo la mano sinistra in avanti come le fauci del Cobra e appena due di loro vengono verso di me corro nella loro direzione.
Le spade si scontrano, mentre velocemente giro su me stessa colpendolo con un calcio in faccio.
Prima che il suo amico possa colpirmi alle spalle mi abbasso, mentre la spada passa sopra al mio viso.
Torno in posizione eretta e dopo aver saltato sul posto mi giro e colpisco anche lui con un calcio voltante in faccia.
Si rialzano, mentre con la coda dell' occhio vedo il ladruncolo evitare i colpi, per poi lasciarmi senza parole.
Dal suo braccio destro cade una lunga corda di ferro con la punta stile la coda di uno scorpione.
La fa volteggiare e colpisce i suoi avversari, sembrando quasi un prolungamento del suo corpo con vita propria, ma questo non è possibile.
"Muori!"
Mi ridesto dai miei pensieri e paro un colpo, ci è mancato poco, ma sento le urla del secondo dietro di me.
Vuole afferrarmi per il collo, ma faccio in tempo a gettarmi di lato, mentre il mio mantello viene tirato via, liberandomi da quell' impiccio.
Rotolo sulla sabbia fino a frenare con il ginocchio e fissare i miei avversari.
"Una donna?!"
"Che cazzo..."
Mi alzo lentamente accarezzata da un vento caldo che leva un pò di sabbia dalla mia pelle.
"Tu sei una donna?"
"La vostra intelligenza mi sorprende."
Ancora nello stato di sorpresa, né approfitto per attaccarli.
Colpisco il primo con l' impugnatura della spada alle tempie facendogli perdere i sensi e il secondo dopo un calcio nei genitali e un pugno sul naso cade a peso morto.
Potrei andarmene e lasciare che il ladro se la sbrighi da solo con gli altri tre, infondo è lui che vogliono, non me, ma quando vedo uno dei tre preparare un fendente alle sue spalle, il mio corpo agisce velocemente.
Chiudo gli occhi e in un attimo sono di fianco al tizio con la mia spada che punta alla sua gola.
"Vuoi davvero morire?"
Fissa i miei occhi e cade per terra, mentre Scorpio ha messo al tappeto uno dei suoi avversari e guarda ciò che sta accadendo.
"Tu...tu sei..."
Il tizio per terra fissa il simbolo dell' occhio di Rah sul mio braccio e arretra ulteriormente.
"Un serpente del sole?! Sei un serpente del Sole!"
"Vedo che la mia gente è famosa fino a Cassandra, ora sapendolo non ti converrebbe di scappare fino a che sei in tempo?"
Gli altri guardano la scena e dopo un cenno da parte di quello per terra scappano via, risparmiandomi di sporcare la mia spada di sangue.
Abbandono la mia forma da serpente rilassano i miei muscoli.
"Beh che dire non so come ring..."
Punto la mia spada sul suo naso mentre alza le mani in segno di resa.
"Ti ho salvato solo perché volevo io il piacere di farti a pezzettini."
Sposta la spada con un dito.
"Non possiamo parlarne?"
"No."
"Ma ora che mi hai salvato la vita devo poter ricambiare il favore."
"Bene, non farti più vedere da me."
Riposo la spada e recupero il mantello indossandolo.
"Ma..."
Non lo ascolto più, forse avrei dovuto ucciderlo, ma il sangue che devo far scorrere e quello dei romani e di Secar.
***
"Hai sentito no? Esmon ha ospiti quest' oggi..."
"Già, romani, quei bastardi stanno tornando alla carica dopo l' uccisione di Cesare, e quel tiranno sta pensando bene di coprirsi le spalle per una futura guerra."
"L' importante e che veniamo pagati poi il resto non mi riguarda."
"Ben detto amico."
Sono nascosta all' ombra di un edificio mentre le due guardie camminano ridendo.
Per fortuna del mercante ha detto il vero.
I romani si stanno muovendo e hanno deciso bene di iniziare la guerra dal mio paese...mossa sbagliata.
Indosso il cappuccio del mantello e camminando arrivo fino alle mura che circondano il palazzo di Esmon.
Mi guardo intorno con circospezione e dopo prendo due pugnali nascosti nei miei stivali e con un salto inizio la mia scalata.
Guardo verso il basso, e a pensare che dà bambina soffrivo di vertigini.
Sghignazzo e continuo a salire fino ad arrivare al cornicione.
Resto ferma sospesa nel vuoto in ascolto di eventuali voci, ma non sentendo niente con le mani afferro il muro e con uno slancio scavalco.
Recupero i pugnali e mantenendomi bassa inizio a percorrere il muro di cinta fino ad affacciarmi sul cortile.
Esmon deve essere quello con la tunica d'oro.
Sta parlando con alcuni dei suoi soldati mentre resta a torso nudo ed afferra un lungo bastone.
Inizia a combattere con i suoi guerrieri, il solito tiranno buffone.
Perlusto la zona...ci sono troppe guardie per un semplice spettacolo, deve star per accadere qualcosa.
Prendo il mio arco e una freccia, devo prepararmi per un eventuale apparizione di Secar.
Sono così concentrata che non mi accorgo di una presenza vicino a me.
"Credo che ucciderlo ti porterebbe solo guai."
Mi spavento, ma resto ferma, controllando la mia voce.
"Nessuno ha chiesto il tuo parere ladro."
"Si lo so, ma fino a quando non avrò saldato il mio debito con te dovrai sopportarmi."
"Ficcatelo dove tu sai il tuo debito."
"Uh, questa era pesante, ma farò finta di non aver sentito."
Testardo di un uomo.
Perfino le offese stanno scarseggiando.
Vorrei mandarlo a quel paese, quando una bandiera con un Aquila fa il suo ingresso, in seguito diverse armature romane occupano il cortile.
Aguzzi la vista alla ricerca di Secar, ma non lo vedo.
"In cosa sei implicata donna?"
"In qualcosa che uno straniero non potrebbe comprendere."
"Per metà nordico lo ammetto..."
Lo ignoro, devo concentrarmi adesso.
Tiro la corda del mio arco e prendo la mira su Esmon, se posso impedire un' alleanza lo farò.
"Esmon. Sempre ad allenarti?"
"Sai Ottavio, a differenza di voi romani noi non amiamo mangiare e bere senza sosta, siamo un popolo nel quale solo il più forte sopravvive."
"E per questo che noi abbiamo chi combatte al posto nostro..."
"Già, come a Sathur ho saputo che la maggio parte di voi si trova là."
"Ci spostiamo sempre non è detto."
Le loro parole mi fanno schifo.
Uno straniero che con prepotenza vuole conquistare l' Egitto e un egiziano pronto a tutto per il potere...chi ci rimetterà sarà solo il popolo.
***
Cantastorie
Zafira era pronta a scoccare la freccia a troncare una vita e a liberare Cassandra, ma a quale prezzo.
In quella occasione probabilemte non avrebbe avuto via di scampo e il popolo era davvero pronto ad autogovernarsi? No, sarebbe scoppiata una guerra civile di proporzioni impossibili da gestire.
Anubi ancora non chiamava il suo nome...ma sarebbe stata questione di breve tempo.
Abbassò l' arco e fece la sua scelta.
***
"Rinunci?"
"Per ora, ma anche Esmon morirà."
Rimetto a posto l' arco e in modo rapido salto nel vuoto, per poi rallentare la mia discesa tagliando il muro con la spada.
Tocco terra e come sono salita così sparisco, ma una figura persistente non vuole saperne di sparire.
"Te ne vuoi andare?"
"No."
"Sparisci."
"Ancora no."
"Muori."
"Che crudele, no."
"Che diavolo vuoi per lasciarmi in pace?"
"Ripagare il mio debito, non per etica morale sia chiaro, ma come dire, una parte di me deve farlo altrimenti non potrei tornare a rubare."
"Come scusa?"
"La situazione è complicata...com'è che ti chiami?"
"Zafirah."
"Bene Zafirah, purtroppo non posso spiegarti niente con esattezza ma una volta che avrò anch'io salvato la tua vita sarò libero e tu sarai libera da me."
"Spero che Anubi ti chiami."
"Oh ma dai."
Continua a seguirmi mentre chiamo Rabi che subito mi viene incontro.
Salto in groppa e anche lui prende il suo cavallo.
"Zafirah... dove hai intenzione di andare?"
"A Sathur mi pare ovvio."
"Hai manie suicide?"
"No, omicide."
"Perfetto allora farai ammazzare anche me."
"Sia lodato Osiride."
Mi guarda storto mentre non posso fare a meno di ridere.
"Eh va bene, morirò senza essermi sposato e aver lasciato un erede."
"Il mondo ti ringrazierà..."
"Malik, ma per il mio lavoro sono noto come Scorpio."
"Tsk, ma pensa io per come uccido mi chiamano Cobra."
Mi porto in avanti, ma con la coda dell' occhio vedo che ingoia a vuoto.
Peggio per lui, io gli avevo detto di non seguirmi, ma se ci tiene tanto a morire chi sono per imperdirglielo?
***
Cantastorie
Forse tutti voi vi chiederete perché Zafirah si lasciava seguire da uno straniero, sinceramente la leggenda non lo narra, ma fidati quando vi dico che in futuro Malik, Scorpio, sarebbe stato un tassello fondamentale per l' ascesa del Cobra.
Ed ecco qui il nostro protagonista maschile!
Bello? Decente? Fatemi sapere.😂
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Manu
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