Cassandra
Holaaa! Allora vi è piaciuto il booktrailer? È la storia non è che risulta noiosa?
Sono una persona insicura sui libri lo ammetto😂
Tornando a noi, la madre di Zafirah è stata uccisa da Secar che ha tradito i serpenti, mentre la nostra protagonista adesso è partita per dargli la caccia e fargliela pagare.
Buona lettura
Il sole alto nel cielo riscalda la sabbia fino a farla diventare carbone ardente, mentre mi appresto ad entrare a Deasmon.
Diversi stendardi vengono mossi dal vento, ormai basta poco per comprarsi un villaggio, specialmente se lo si prende armati di spada e di scudi.
Copro il mio viso e scendo da Rabi, permettendogli di riposare dopo averlo fatto correre per tutto il giorno.
Non ci sono guardie all' entrata, segno positivo.
Entro mentre osservo come paesi dell' est abbiamo maggiore affluenza.
Stranieri, questo è diventato l' Egitto, una terra di conquista mentre i suoi abitanti vengono massacrati sotto gli occhi dei potenti.
Stringo la gemma blu e faccio un respiro profondo, iniziando a perlustrare la città in cerca di possibili tracce di qualche esercito romano.
Tendo le orecchi in allerta così da poter riuscire a sentire qualsiasi discorso che implichi la distruzione del mio villaggio, quando passando di fronte ad una bancarella vedo una spada, ma non è una di quelle comuni, no, la riconoscersi tra mille.
Può sembrare semplice, ma il semplice simbolo dell' occhio di Rah, con attorno incise delle fiamme, mi fa fermare ad osservarla.
È la spada di mio padre.
Accarezzo ogni singolo dettaglio, fino a quando la voce del mercante non mi distrae dai miei ricordi.
"Oh quella è davvero una bella spada, peccato che non sia adatta per le donne."
"Dove l'hai presa?"
"Apparteneva al Dio Horus quando sfidò il Dio Seth al duello leggendario dell' Egitto..."
"Racconta queste storie ai bambini mercante... ora dimmi la verità."
Mi guarda in cagnesco mentre mostra il pugnale sotto la cintura.
"Se non vuoi guai sparisci donna."
Odio gli uomini arroganti, odio essere chiamata con disprezzo donna e soprattutto questo è il periodo peggiore per farmi incazzare.
Velocemente vado vicino a lui, gli dò un pugno alla bocca dello stomaco e con una mano premo il suo collo contro il muro iniziano a privarlo dell' aria.
"Aghah."
"Te lo ripeterò per l' ultima volta mercante... dove hai preso questa spada!?"
Muove velocemente gli occhi quando inizia a formulare parole sconnesse.
"Ca-dr-aaaa"
Levo la mano e cade per terra, mentre tossisce recuperando ossigeno.
"A Cassandra, l'ho trovata lì, non so altro giuro!"
Lo guardo dall' alto, mentre lentamente gli sussurro a chiare parole:
"Spero che tu non menta, altrimenti prega gli dei che io non ti trovi verme."
Recupero la spada e la lego insieme alle mie. Sarà meglio lasciare Deasmon, altrimenti non credo che una persona che minaccia mercanti la passi liscia, ormai questa è una guerra senza regole e chiunque trova il pretesto per condannarti a morte.
Recupero Rabi e dove aver dato uno sguardo al cielo per vedere la posizione di Furia, riparto verso Nord, dove mi attende la città di Cassandra.
***
Lavo la mia faccia con dell' acqua, mentre il cammello si abbevera.
Lungo il cammino abbiamo trovato un oasi e Rabi doveva staccare un pò dal caldo del deserto.
Furia plana sulla sua groppa e si riposa.
Li sto stremando, ma almeno di loro posso sempre fidarmi.
Osservo il mio riflesso increspato nell' acqua e per un attimo un' idea assurda affiora nella mia mente.
Chiudo gli occhi e respiro lentamente, mentre un desiderio di essere più forte attraversa il mio corpo.
Sembra quasi che dalla terra, dal sole e dall' acqua mi stia arrivando energia.
Quando li riapro sono come quelli di un serpente.
Stavolta non mi spavento e controllo le mie emozioni.
Devo riuscire a controllarlo, qualsiasi cosa sia.
Vado vicino ad una palma e dopo aver assunto la posizione di attacco, scaglio un pugno contro di essa.
Il tronco vibra, mentre resto ferma e alla fine lentamente si piega verso all' indietro.
Guardo il pugno e faccio un sospiro mentre sento il mio corpo svuotarsi e tornare come prima.
Ho aumentato la mia forza discretamente, ma ancora devo imparare ad usare questo dono, non vorrei che si ritorcesse contro di me.
Guardo il sole alto nel cielo, per arrivare a Cassandra ci vuole ancora qualche ora, quindi decido di rimettermi in marcia, non ho tempo da perdere.
Salto in groppa a Rabi mentre Furia spicca il volo, è ora di andare.
***
Da lontano sembrerebbe una delle città più grandi che io abbia visto, e per uno straniero può essere così, ma non è oro tutto ciò che luccica.
Cassandra negli anni ha subito continue metamorfosi, da centro di agricoltori a città del peccato, dove i sogni di chiunque possono realizzarsi.
"Chissà se il mio desiderio di vendetta si realizzerà."
Raggiungo l' ingresso mentre sento il verso di Furia, deve aver visto qualcosa.
Aguzzo la vista e vedo uomini in armatura, devono far parte delle guardie del Signore di Cassandra, Esmon.
Un giovane tiranno che dopo aver ucciso il padre ha preso il suo posto.
Velocemente nascondo le mie armi sotto sella e lascio in mostra solo la mia spada.
Procediamo, fino a quando la guardia non alza il braccio fermandomi.
"Ferma!"
Uno di loro si avvicina a me.
"Perché una donna da sola e armata dovrebbe venire a Cassandra?"
"Per realizzare un sogno...signore e come ha detto lei, sono una donna sola, devo potermi difendere in qualche modo."
"Abbassa la sciarpa donna."
Vorrei davvero tanto rompergli i denti, ma devo controllarmi e faccio come dice, mentre fissa la mia cicatrice.
"Quella?"
"Come le ho detto, devo pur difendermi, ho già avuto le mie esperienze nel deserto."
Guardo il suo collega e alla fine mi fa segno di proseguire.
"Può andare."
"Grazie."
Passo l' arco dell' ingresso osservando come o suoi muri sono incisi da figure di dei che combattono tra loro mentre una donna sta nel mezzo ed osserva.
Tra tutti riconosco distintamente Osiride e per in attimo la mia vista m' inganna, facendomi immaginare che il suo occhio segua il mio passaggio.
Una volta dentro scendo da Rabi, non temo che me lo rubino semplicemente perché il mio cammello non ha un bel carattere e si difende da solo. Proseguo facendomi spazio tra la gente, mentre i mercanti urlano a squarciagola e le donne vanno vicino agli uomino proponendo loro offerte di piacere... ed ecco com'è diventata Cassandra.
Non so esattamente da dove cominciare, ma sarà meglio andare nei luoghi frequentati dagli stranieri, di sicuro i romani saranno stati tanto stupidi da fermarsi qui, o almeno spero.
Mi faccio largo, quando un bambino sbatte contro di me, ma gli afferro il braccio e lo porto verso l' alto.
"Lasciami andare non ho fatto niente!"
"Ah no? Dammi il mio sacchetto di monete e forse non ti taglierò la mano piccoletto."
Spalanca gli occhi, con l' addestramento che ho subito ho sviluppato un tatto molto sensibile.
Porge il sacchetto e lo peso in mano.
"Tre monete, dove le hai messe?"
"Ma come cavolo?"
"Devo estrarre la spada?"
"No! Ecco tenga signorina."
Me le porge e gli lascio il braccio, mentre inizia a correre.
Tsk, ci mancava questa, ora devo stare attenta anche ai bambini se non voglio essere derubata.
Continuo a camminare, ma ad un tratto delle urla attirano la mia attenzione.
"SCORPIO IO TI AMMAZZO!"
Un gruppo di uomini sta inseguendo un altro che viene proprio nella mia direzione, la gente si sposta mentre io non faccio in tempo e il tizio con i capelli legati in una cosa passa di fianco a me.
Con la coda dell' occhio vedo che sta sorridendo, ma è tutto veloce.
Il tempo di girarmi e già corre più in là.
Torno a camminare, quando mi accorgo di un particolare.
"Merda!"
Quel grandissimo bastardo ha preso le mie monete!
Ma allora questo è un vizio di città!
Inizio a correre anch'io nella direzione delle urla, mentre il fuggitivo salta su un telo e ora corre sopra i tetti.
Gli altri lo seguono, mentre io proseguo in strada, non staccando gli occhi dalla sua figura.
Deve solo sperare che lo prendono i suoi inseguitori, perché se capita sotto le mie mani lo seppellisco vivo nel deserto!
Cambia direzione e mi vedo costretto anch'io a salire in alto.
Mi dò la spinta e salto su un balcone, mentre mi arrampico sul tetto e riprendo ad inseguirlo dalla parte opposta.
Se continua così...tsk furbo il tipo.
Fermo la mia corsa, so già dove vuole arrivare.
Prendo una scorciatoia tagliando in orizzontale e quando arrivo presso le mura che circondano Cassandra lo vedo.
Vuole saltare dall' altra parte.
Chiudo gli occhi, e quando li riapro corro più velocemente fino a che salto poco prima di lui, colpendolo al volo con un calcio e facendolo cadere al suolo.
Rotolo sulla sabbia e freno la corsa con il ginocchio mentre torno normale.
"Che...botta."
"E se non mi ridai il sacchetto sarà la prima di molte altre."
Si rialza, mentre mi osserva.
Ho il viso coperto come al corpo e si vedono solo gli occhi.
"Amico, possiamo parlarne?"
"Tra poco non avrai più la lingua simpaticone e ora...i miei soldi."
Sorride mentre getta il sacchetto per terra.
"Tutti tuoi."
Davvero crede che io sia tanto stupida?
Va bene, giochiamo un pò.
Mi piego per prenderli e in quell' istante vedo i suoi piedi muoversi pronti a darmi un calcio in faccia, ma è troppo lento.
Velocemente con la gamba tesa giro su me stessa, colpendo la sua caviglia e facendolo cadere.
Riprendo il mio denaro e lo guardo mentre si tiene la testa.
"Sei fortunato che vada di fretta altrimenti ti avrei picchiato in modo meno gentile sai?"
Sto per andarmene quando i suoi inseguitori ci raggiungono e puntano le spade contro di noi.
"Fermi!"
"Deve esserci un malinteso, io non conosco questo verme quindi potrei andarmene?"
"Andartene? Ma come, eravamo d'accordo o no socio?"
Lo guardo storto, non oserà trascinarmi con lui spero.
"Non ti ho mai visto prima...quindi se sei suo socio la pagherai anche tu!"
"Razza di dromedario ottuso, come cazzo ragioni?"
Sono una persona tranquilla di solito, ma questo è il periodo peggiore per trovare rogna contro di me.
"Visto? È un mio socio, ma attenti, è letale e vive uccidendo, quindi vi consiglio di scappare fino a quando siete in tempo."
"STA ZITTO!"
Il ladruncolo peggiora solo la situazione, mentre i bestioni lì prendono una posa da combattimento.
"Bene bene, lo vedremo."
Ecco, lo sapevo.
Piccolo appunto per me, dopo aver finito, ricordarmi di fargli beccare gli occhi da Furia e di non entrare mai a Cassandra con un sacchetto di monete.
Zanzà vai col mambo!
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Manu
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