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Assalto a Sathur

Sto tanto male, ma la febbre non l' avrà vinta con me, che inizio anno di me....meraviglie...😑😑😑😂
Zafirah prova qualcosa per Malik? Chi lo sa, ma ora i sentimenti devono essere messi da parte perché qualcosa di pericoloso agisce nell' ombra.
Buona lettura

Il sangue aveva macchiato il deserto quel giorno, corpi privi di vita ora dovevano vedersela con il Dio Anubi, ma nella confusione notai un volto, un volto arrabbiato colmo di rabbia e ferocia, con una scintillinante divisa romana sporca del sangue dei valorosi del deserto.
Il cuore aumentò il suo battito e le mie gambe si muovevano a grande velocità e quando gli fui vicina urlai con tutta me stessa...

"SECAAAAARRRR!!!"

Qualche ora prima....

La brezza mattutina scompiglia i miei capelli mentre dalla mia tenda esci di corsa per vedere il sole sorgere. Il suo colore infonde speranza e il calore coraggio, molti la pensano così per il Dio Rah, ma io lo guardo sia al sorgere che al tramonto solo perché è l'unica cosa, la quale, in qualche modo riesca a mantenere la mia mente sempre alle montagne dei serpenti.

Prendo il laccio e mentre scendo la duna di sabbia inizio a formare la mia abituale treccia.
I ribelli si svegliano e presto non sarò l'unica a prepararsi, oggi si parte per Sathur.

Rientro e finisco la treccia, affilo le lame delle spade e le punte delle freccie, mentre Furia si risveglia dal suo riposo rigenerativo e sbatte le ali fino ad arrivare alla mia spalla.

Stringo bene i lacci della mia tenuta e delle scarpe.
Il mio occhi cade sul tatuaggio del mio braccio e sulla collana.

"Osiride, se accadrà qualcosa anche a mio padre sappi che non te lo perdonerò."

Prendo il mantello e una volta fuori Furia spicca il volo mentre con un fischio chiamo Rabi.
Gli altri ancora sono in via preparatoria e nel frattempo salgo di nuovo sulla duna di sabbia in groppa al mio dromedario e chiudo gli occhi.

Ancora non sono riuscita a trovare quella scintilla di cui mi ha parlato Hana, ma per quanto mi riguarda non sento malori o affaticamento, forse il mio corpo è abbastanza allenato per poterlo sopportare ancora un pò e spero che sia così perché oggi ne avrò bisogno.

"ZAFIRAH!"

Mi giro mentre vedo Hana avanzare con i suoi uomini, siamo pronti.

"Sei sempre in anticipo?"

"Abituata ad alzarsi presto."

"Bene, ora aspettiamo Al Kahir e poi avanzeremo, spero che troverai ciò che cerchi a Sathur."

"Vuoi sbarazzarti di me?"

"Forse, più che altro se ti salvo la pelle avrò una certa rivincita."

"Sempre se non capiterà il contrario."

Sorridiamo entrambe, ma il mio sorriso muore quando vedo Malik salutare due donne che resteranno alla base con fare troppo melodrammatico.

Sforzo il mio sguardo per cambiare visuale, non mi interessa niente di quel ladruncolo e spero che tutto questo finisca presto.

Al Kahir avanza in sella al suo cavallo con una divisa da combattente, totalmente diverso alla sera scorsa.
Guarda i suoi uomini e poi prende parola.

"Miei fratelli, oggi avanzeremo verso Sathur. I nostri infiltrati hanno riportato che in quella città ci sono diversi prigionieri nelle mani di alcuni gruppi di romani."

Il vento si alza e tra la sabbia in lontananza mi sembra di vedere l' imponente figura di Osiride.

Impugna il suo bastone con la testa di un cobra e indica la direzione verso Sathur, a quanto pare in qualche modo vuole aiutarmi.

"Non credere di guadagnarti la mia fiducia...Dio."

"Spero solo che tu vinca e che apri la tua anima a ciò che senti."

Sposto lo sguardo verso gli altri e respiro lentamente prima di sentire l' urlo di Al che dice: "COMBATTEREMO PER LA NOSTRA TERRA!"

Tutti urlano di seguito mentre nella mia testa si materializza l' immagine di mia madre che abbracciandomi mi sussurra...

"Vivi per combattere"

E nel mio cuore ripeto...

"Combatti per vivere"

E partiamo...

***

"Attaccheremo da due fronti, la porta Nord dove si trovano i prigionieri e la porta Sud dove invece i romani sono in maggioranza."

Hana ha sempre maggiore rispetto da me, illustra il piano con sicurezza e fermezza, facendo sembrare qualsiasi altro generale uomo una formica al suo confronto.

"Per salvare i prigionieri serve un gruppo di pochi, saremo io, Seruy e Zafirah."

Sbarro gli occhi, questa mi è nuova.

"Cosa?"

"Io e te con le nostre doti potremo agire velocemente senza causare caos, Seruy ci coprirà le spalle."

Io volevo trovare Secar, ma devo mettere in conto che c' è la possibilità che mio padre si trovi lì.

Espiro ed annuisco con la testa prima di scendere da Rabi e prendere il minimo indispensabile.
Siamo già nei pressi delle mura, per non farci notare dalle guardie lungo il perimetro muoverci a piedi sarà di sicuro più comodo.

Stringo le spade e sfioro quella di mio padre, presto saremo di nuovo insieme.

"Zafirah?"

"Cosa vuoi Malik?"

Torno quella di sempre mentre il ladruncolo si avvicina a me.

"Ecco, fai attenzione là."

"Tu dovresti farne di più, io me la caverò in ogni caso. Non morirò oggi."

Sorrido prima dargli una pacca sulla spalla e allontanarmi.
Copro il mio viso con il cappuccio e la sciarpa ed infine strisciamo tra la sabbia del deserto fino ad arrivare dinanzi all' entrata della città.

"Io vi prevedo."

Hana diventa invisibile ed entra mentre io faccio segno a Seruy di nascondersi dietro a dei sacchi.

Chiudo gli occhi la scarica elettrica mi attraversa e una volta aperti tutto appare molto più chiaro.

Vedo la sagoma di Hana camminare con attenzione mentre evita di scontrarsi con dei centurioni.

Sembra tutto tranquillo fino a quando dall' altra parte della città si inizia ad alzare un fumo nero.

Hanno incominciato.

Alcuni iniziano ad allarmarsi e a correre in quella direzione e quelli rimasti sono tutti miei.

Esco da dietro al muro e avanzo barcollando.
Mi notano e vengono verso di me.

"Tu stracciona vai via, non posto per te."

"Ma potrebbe diventarlo no?"

Le loro menti perverse mi danno il volta stomaco.

"Già, capire tu mia lingua?"

"Certo idiota non sono mica cinese!"

Sbarrano gli occhi mentre alzo il mantello estraendo le due spade e velocemente passo tra di loro incidendogli gola.

Non fanno alcun verso e son quello dei loro corpi privi di vita che cadono al suolo.

Quei che restano si accorgono di me e allora getto il mantello per terra.

"Come hai osato?"

"A fare che, erano già morti quando sono arrivata."

Si arrabbiano ancora di più, ma quando uno di loro inizia a venire nella mia direzione il suo petto gronda di sangue.
Sorrido nel vedere la figura di Hana, invisibile ai loro occhi, aprire quel panzone peggio di un maiale.

Nel frattempo Seruy ha intrapreso anche lui una lotta, sembra cavarsela quindi lo lascio fare e mi dirigo più avanti, quando il verso di Furia attira la mia attenzione, sta graffiando una vedetta e non mi piace il fatto che sia così vicino al segnale di allarme con una torcia in mano.

Velocemente afferro il mio arco ed una freccia.
Tiro al massimo la corda e dopo aver preso la mira scocco il colpi che colpisce in testa il romano.

Furia riprende a volare e stavolta prima di pensare ai romani a terra, con sguardo attendo perlustro le mura, riuscendo ad abbattere altri due romani pronti a colpirci dall' alto.

Poso l' arco e faccio un fischio a Furia che va a perlustrare la zona alla ricerca delle celle.

"Hana vai avanti qui ci pensiamo noi, segui Furia ti aiuterà."

La vedo annuire e seguire il mio falco mentre quei stupidi romani non stanno capendo che cosa lì ha attaccati e a chi mi sono rivolta.

"Uccidetela!"

"Non sarà facile."

Impugno di nuovo le mie spade ed assumo la posa del Cobra, non ho tempo da perdere con questi pesci piccoli.

Invoco silenziosamente Memhed e le mie spade traffigono i loro corpi così velocemente da non dargli nemmeno il tempo di pregare i loro dei.

"Seruy- mi guarda ancora scioccato- andiamo."

***

Ho perso di vista Hana, ma lei sa cavarsela da sola quindi non me ne preoccupo, e poi ha Furia con sé ad aiutarla.

"Zafirah dobbiamo raggiungere il campo di battaglia."

"Lo so, lo so."

Corriamo fino a raggiungere il resto degli altri, resto un attimo ferma ad osservare i cadaveri prima di gettarmi nella mischia e trafiggere un romano alle spalle.

Sento i miei occhi bruciare ma continuo ancora usando il potere di Memhed.
Evito i colpi piegandomi, parandoli e poi uccido mentre le mie mani continuano a sporcarsi di sangue degli stranieri.

Ho il fiatone ma combatto ancora fino a che il sangue cattura la mia attenzione, ha macchiato il deserto e corpi privi di vita ora dovevano vedersela con il Dio Anubi, ma nella confusione di quel attimo un volto, un volto arrabbiato colmo di rabbia e ferocia, con una scintillinante divisa romana sporca del sangue dei valorosi del deserto catturò la mia più totale attenzione.

Il cuore fuori controllo aumenta il suo battito e le mie gambe si muovevano a grande velocità e quando riuscii ad essergli vicina urlai con tutta me stessa...

"SECAAAAARRRR!!!"

Il mio compagno d' armi, uno dei miei fratelli, colui che ci aveva traditi tutti ora con un paio di occhi spaventati si preparava a parare il mio colpo.

Le spade provocarono scintille una volta finito l' impatto.

"Za-Zafirah?"

"COME HAI POTUTO!"

La rabbia mi fa ritrovare tutte le energie mentre continuo a colpirlo.
Para un altro fendente, ma ne approfitto per dargli una testata al naso facendolo arretrare.

"CI HAI TRADITI! HAI TRADITO LA FAMIGLIA!"

"VOI NON ERAVATE LA MIA FAMIGLIA!"

Lo guardo se possibile con maggiore odio mentre giriamo intorno.

"BAHIR HA UCCISO MIO PADRE SAI? IO POTEVO ESSERE QUALCUNO E LO SONO DIVENTATO!"

I rumori della battaglia alle nostre spalle sembrano lontani ma anche senza urlare io sentirei comunque soltanto la voce di colui che sta per raggiungere Anubi.

"E CHE COSA SEI DIVENTATO!?"

Vado nella sua direzione lentamente e continuo a parlare.

"Dietro di te stai lasciando una scia di morte"

"Utili per il mio imperatore."

Il dolore agli occhi aumenta ma sento come se la terra sotto ai miei piedi iniziasse a tremare.

"Utili? Era utile CHE MIA MADRE MORISSE?!"

Vedo tutto rosso e alla fine mi rendo conto che sto piangendo lacrime di sangue.
Arretra mentre io avanzo.

Se l'uomo è dotato di ragione e gli animali dell' istinto ora io non sono più umana, no, io ora voglio la sua morte il suo sangue sulla lama di mio padre e la sua testa appesa su di un albero delle montagne dei serpenti!

Ora io seguo il mio istinto e mi dice solo a gran voce.

UCCIDILO!

Ops, è finito il capitolo...Non uccidetemi😂
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Manu

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