Harry's pov.

"The way she moved, her hair, her face, her lines; divinity in motion."

Michael Jackson — Dangerous

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Le luci lampeggiavano per tutto il luogo riflettendo il palo d'argento posto di fronte a me, sul palco. Le sue gambe. Cos'erano quelle? Era come se fossero di diamanti. Costose? La musica sul posto era così convincente che non riuscii a fare a meno di muovere le spalle al ritmo sexy. Quella donna vacillò sul palo come se la gravità non esistesse per lei, i suoi lunghi riccioli neri fluttuarono nell'aria, le gambe intrecciate per equilibrare il corpo, muovendosi con grazia. Il mio petto martellava, il sangue scorreva velocemente nelle mie vene; mi sentivo come se potessi sollevare un camion. Ma come aveva iniziato velocemente il suo numero di danza, aveva già finito. Un'altra ragazza non così ludica entrò, ma io volevo quella che brillava.

"Qual era il nome di quella di prima?" Urlai all'orecchio del mio amico quando la musica si fece più forte.

"Non ne ho idea, ma merda!" Gemette umoristicamente. Seth era il ragazzo più divertente che avessi mai incontrato. Ma anche il più grande cannato, la sua voce era impastata a causa di tutti gli anni che aveva passato a fumare. Seth era anche il ragazzo più gentile e intelligente. Non ci drogavamo insieme molto spesso - e io non consideravo la marijuana una droga, ma oggi fu una grande eccezione.

Non volevo essere ignoto del luogo in cui mi trovavo - disintegrarlo completamente dalla mia mente - volevo sperimentare ogni secondo di esso. Così decisi di smettere di sniffare mentre mi imbattei nello strip club per comprarmi una lap dance. Dopo tutto, che festa di laurea era senza una lap dance?

"Voglio la ragazza che brilla!" Cercai di dare un senso a me stesso mentre guardai la ragazza a malapena vestita. "Come si chiama?"

"Scarlet?" Rispose con un tono civettuolo, ma potevo percepire che non l'aveva fatto apposta. "Vuoi una lap dance da lei?"

Diavolo sì, la volevo. "Per due, por favor!" Lei aggrottò le sopracciglia, non avendo idea di ciò che aveva detto, puttana ignorante. La donna mi consegnò dei biglietti o qualunque cosa fossero e in cambio le consegnai le banconote da grosso taglio che stava aspettando.

Avanzai di nuovo verso il tavolo e colpii la spalla di Seth. Non mosse un muscolo, i suoi occhi erano incollati alla nuova ballerina sul palco. "Amico, mi sono sentito così dispiaciuto per te che ci ho comprato una lap dance!" Ridemmo insieme mentre tenevo i biglietti inconsciamente al petto.

"Zitto, tu sei il prossimo della lista!" Risi, ma un brivido mi scivolò per la schiena al solo pensiero.

"Diavolo, no."

"Che ne sarà di noi? Sei fottutamente ricco, puoi comprare l'intera festa!" Un ubriaco Ed urlò salendo sul tavolo e tutti applaudirono. Gesù cristo, il club era già chiuso per noi, dovevo proprio fare tutto?

"Te ne comprerò uno appena ti sposi." Toccai la spalla di Seth, ancora una volta. "Andiamo prima di perdere la ragazza." Si alzò e iniziammo a farci strada verso una camera separata, attaccata a tante altre.

Era piccola e buia. Ci sedemmo sul divano in pelle rossa quando una luce rossa si accese, insieme ad una canzone. Conoscevo quella canzone, com'è che si chiamava? Since I've Been Loving You! Led Zeppelin! Oh cazzo, quasi venni nell'attesa, quella canzone e quella ragazza si abbinavano perfettamente.

E lentamente, uscì dalle tende nere, come un fantasma. Aveva un sorriso diabolico sulle sue labbra rosse. Le sue gambe non brillavano più, notai che si fosse cambiata con una lingerie rossa. Tutto in quel luogo era rosso come l'inferno.

Camminò verso di noi con i suoi tacchi, mettendo un piede tra le mie gambe, sul divano. Osai toccare la sua pelle nuda, ma mi calciò la mano. Doveva essere uno scherzo. Mi passai la mano tra i capelli per contenermi, quella donna era tutto quello che potevo vedere.

"Chi di voi è il ragazzo?" Disse attentamente ogni parola, a bassa voce seducentemente, come se avesse inghiottito troppi cazzi stasera.

Seth alzò la mano, la sua bocca era socchiusa, ipnotizzato. Sembrava un ragazzo che stesse guardando i porno di suo padre per la prima volta.

La donna lo stuzzicò toccandolo con i suoi tacchi, lo spinse dal petto facendolo aderire al divano. Si voltò completamente verso di lui, i suoi riccioli neri gli coprirono il viso una volta che cominciò a muoversi lentamente sul suo inguine tanto da poter vedere ogni suo muscolo muoversi. Lui le annusò i capelli afferrandone una ciocca con una mano, dopodiché le afferrò un seno con l'altra. Lei girò il viso nella mia direzione mordendosi il labbro, guardandomi mentre stringeva la mano di Seth posta proprio sul suo seno. Un gemito uscì dalle sue labbra mentre lentamente si liberò dalla sua stretta.

Dovevo avere quella donna.

"Non dimenticarti di me, bambola." Le ricordai che c'erano tre di noi in quella stanza. Si voltò appena mettendosi sopra di me, faccia a faccia. I suoi fianchi fecero la stessa cosa che fecero a Seth, riuscivo a sentire il suo sesso strofinarsi contro il mio. I miei jeans erano gradualmente diventati troppo stretti per me, la mia mano viaggiò per le sue cosce, la sua vita, le sue tette. Aveva delle belle tette naturali, non erano grandi, ma abbastanza da riempirmi i palmi; apprezzavo la bellezza naturale.

"Cazzo, non posso resistere a una bruna." Sussurrai nel suo orecchio. La mia gola doleva per la mancanza di voce, la mia erezione divenne più grande con il passare dei secondi. "Quanto a notte?" Le morsi il lobo, le sue mani delicate si appoggiarono sul mio petto, tirandomi gentilmente via.

"Oh tesoro," Gemette puntato le sue iridi marroni nei miei, "Non sono una prostituta." Sorrise, non offendendosi affatto, come se questo tipo di richiesta fosse l'ordine del giorno per lei.

La donna si alzò per ballare di fronte a noi facendo ogni sorta di mosse, distendendosi a terra, sollevando le sue lunghe gambe in aria, chinandosi, facendo movimenti sessuali per farci indurire l'erezione. La sua piccola coreografia durò per un altro minuto fino a quando non si alzò per sparire nella tenda nera ancora una volta, la canzone introdusse la sua uscita. Almeno la canzone era rimasta..

"Beh, cazzo!" Si lamentò Seth. "Amico..non voglio sposarmi." Era piuttosto triste a come l'aveva dichiarato. Ma lo capivo, chi non lo sarebbe?

"Usciamo da qui prima che attraversi quella tenda e mi faccia arrestare per abuso." Ero impazzito - cazzo, volevo soltanto sniffare ancora.

E così feci. Tirai fuori tutta la mia frustrazione facendo delle strisce sottili di polvere bianca - la migliore in città, non vendevo spazzatura ai miei clienti -, sentivo il mondo girare mentre urlai per l'eccitazione, la mia voce echeggiò nel club.

I miei amici erano deboli, non erano nemmeno le quattro del mattino che già volevano terminare la nottata. Pappamolli.

"Paul ti guiderà a casa." Dissi a Seth. Mi feci strada verso la mia auto parcheggiata al garage e sentii una presenza al mio fianco. Non sapevo nemmeno chi gli avesse offerto un passaggio.

"Sei sicuro che Angelina non si incazzi vedendoti tornare a casa sballato?" Le sue parole furono pronunciate in fretta. Fissai la sua lunga barba muoversi.

"Non me ne frega un cazzo." Lentamente uscì dalla macchina cercando di trovare la strada verso casa.

Sembravo un'adolescente che si ubriacava per la prima volta. Il mio corpo cercava un equilibro tra i muri, i miei fianchi probabilmente stavano rovinando i miei mobili, strisciai a modo mio al piano di sopra fino a raggiungere il letto. La figura snella della mia fidanzata era posta sul lato destro del mio letto, non riuscii a vedere il suo viso per via dei capelli biondi che lo coprivano, probabilmente mi avrebbero sfregato il viso durante la notte.

"Ti sei fatto di nuovo?" La sua voce assonata mi chiese, con attenzione.

"Vaffanculo."

E persi i sensi.

La storia non è mia. Story by tefztable

Questa è soltanto una traduzione.

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Mi sono completamente innamorata di questa storia. Spero possa piacere a voi come è piaciuta a me.