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Vultus


31

<< Draco, non importa quanto tu ti metta elegante, la serata ti metterà comunque in mutande.>>
<< Questa non è una buona ragione per presentarti in tuta, Blaise >>
I due ragazzi si preparavano nella stanza che li aveva visti per anni crescere e ardere d'inconsapevolezza.
<< Ci saranno solo Serpeverde? >> Draco si schiarì la gola dicendolo.
<< Che intendi dire? >> Blaise non sapeva se fosse una domanda retorica o meno.
<< Intendo dire, se qualcun altro è stato invitato >>
<< Io non ho invitato nessun altro... >> Blaise fissava i movimenti fluidi di Draco nello stringersi la cravatta, ma i suoi occhi rimanevano bassi.
<< ...e tu? >>
Draco incrociò il suo sguardo nello specchio.
<< Forse. >>
Blaise si bloccò
<< Non avrai invitato la Granger, vero? >>
Draco si fissava allo specchio, che gli restituiva l'immagine di un ragazzo sicuro, elegante, imperturbabile. Decise che per quella sera lo sarebbe stato di nuovo.
<< Lo vedrai. >>

Non avrebbe potuto usare verbo migliore, anche se Draco, questo, non lo sapeva ancora.
E forse nemmeno Hermione era pienamente consapevole di ciò che stava facendo, nel freddo dei sotterranei, davanti al muro d'entrata Serpeverde.
La maschera nera era in perfetto contrasto con l'abito bianco paradiso svolazzante, che le lasciava libera la schiena. In altre circostanze ne sarebbe stata preoccupata, ma questa in particolare, non le destava alcuna preoccupazione, perché nessuno l'avrebbe vista come veramente era, o quasi nessuno.
Tutti avrebbero visto la donna dei loro desideri
<< Vultus >> sussurrò.
Non esisteva una parola d'ordine più indicata.
La sala le si aprì con un rumore pesante di pietre antiche che strisciavano fra loro, somigliava al rumore che si sente all'entrata dell'ufficio di Silente, ma al posto dell'atmosfera calda e familiare trovò una luce cupa e verdastra proveniente dalle finestre che mostravano le profondità del lago nero con tutti i suoi segreti.
La musica aggressiva la investì non appena entrò. Dall'angolo Est la raggiunse un Blaise incantato, e a detta di Hermione anche piuttosto brillo, che le offrì subito un bicchiere pieno di una sostanza nera e ribollente.
<< Benvenuta sconosciuta >>
<< Dove ti sei nascosta finora? >>

Hermione era quasi sorpresa che l'effetto fosse stato così immediato, vedere Blaise Zabini con gli occhi infatuati a guardare Hermione Granger nella Sala comune Serpeverde era uno spettacolo davvero irripetibile.
Certo, dagli occhi di Blaise era tutta un'altra storia.
Blaise vedeva una chioma rosso acceso, raccolta in una lunga treccia e due occhi tanto furbi da farlo quasi arrossire. Il vestito verde le cadeva morbido fino ai piedi, evidenziandone le curve delicate.
Aveva un aspetto familiare e, allo stesso tempo, misterioso, quasi sfuggevole.
Draco si stava versando un drink dell'intruglio più alcolico che avesse mai annusato, quando alzò gli occhi e vide Blaise prendere per la vita Hermione e accennarle un bacio nell'angolo sinistro della bocca.
Sputò tutto il liquido che aveva in bocca.
Sbarrò gli occhi pensando che i due volessero giocargli un brutto scherzo e si fossero messi d'accordo.
Blaise si sporse e le annusò il collo.
Hermione rimase immobile, con un sorriso enigmatico a fissarlo.
Draco non sapeva cosa pensare.
Si avvicinò, deciso a voler capire qualcosa della situazione.
<< Dove ti sei nascosta finora? >>

Hermione ridacchiò e Draco corrugò le sopracciglia.
<< Nel mio letto, Zabini, ora calma i tuoi bollenti ardori e allontanati da lei, è appena entrata >>
Zabini lo guardò come un estraneo, una minaccia.
<< Voglio sentirmelo dire da lei >> Si girò dolcemente verso Hermione.
Lo sguardo di entrambi era su di lei.
Hermione passò lo sguardo da uno all'altro, poi al bicchiere ancora pieno.
Lo buttò giù in un colpo solo.
Grosso errore.
Blaise alzò le sopracciglia stupito.
<< Hai fegato bellezza >>
Hermione barcollò e si tenne al più vicino, ovvero a Blaise, sghignazzando.
<< Se continua così, ancora per poco >> replicò stizzito Draco.
Hermione smise di ridere e lo fissò, sfidandolo.
L'aveva invitata lui, ora doveva pagarne le conseguenze
Rivolse invece uno sguardo languido a Blaise, che fece arricciare il naso a Draco in una smorfia.
<< Perché non mi vai a prendere un altro bicchiere, Blaise? >>
<< Tutto quello che vuole... >> fece un inchino profondo e tirò su la testa in un contatto visivo deciso e penetrante  << ... Madame >>
A Hermione piacque molto come suonava questa parola, trasudava rispetto e sensualità.
Draco aspettò che l'amico si allontanasse poi lanciò uno sguardo di fuoco a Hermione.
<< Granger, che cosa gli hai fatto? >>
<< Cosa intendi? >>
<< Stai scherzando spero, non l'ho mai visto così da quando lo conosco >>
<< Stai insinuando che io abbia bisogno di usare la magia per incantare qualcuno? >>
Ci fu un attimo di silenzio in cui Draco pensò molto bene a come esprimersi.
<< Sto dicendo che è molto strano che tu desti attenzioni viscerali in persone che fino a ieri facevano fatica a salutarti >>
<< Magari non è affatto così, magari c'è già stato qualcosa ma l'ho obliviato io. >>
Draco la guardò furioso.
<< Dai Draco... >> Hermione passò un dito all'angolo della bocca, dov'era rimasta traccia dell'intruglio.
<< ... divertiti >> mise il dito in bocca e ammiccò piegando la testa.

Potrebbe non ricapitarti

Zabini intanto era tornato con tre bicchieri.
<< Sì Draco, divertiti >> gli passò un bicchiere pieno, poi ne passò uno ad Hermione e brindarono insieme.
<< Guarda, guarda >> Pansy si avvicinò assieme a Nott.
<< Non ci invitate? >>
<< Chi è questa... >>  Pansy fece una smorfia ed Hermione pensò che con le donne l'incantesimo non funzionasse, perlomeno se gli interessi fossero esclusivamente per gli uomini. Draco quasi ghignò attendendo il momento. << ... questa visione? >> Malfoy spalancò la bocca e Hermione gli occhi.
Pansy le prese la mano destra e le fece fare una piroetta con un mezzo sorriso stampato in bocca.
<< Per stasera sono Dama >> rispose sicura Hermione.
<< Misteriosa eh, e dove ti sei nascosta finora, Dama? >> Pansy la squadrò dalla testa ai piedi.
<< Draco sostiene che si sia nascosta nel suo letto per tutto questo tempo >> Aggiunse Blaise.
<< Impossibile, l'avrei vista. >>
Draco deglutì e alzò la musica.
Hermione per un attimo si sentì cadere.
Blaise la sostenne prendendola per la vita.
<< E ti assicuro che non me ne sarei dimenticata >> si morse un labbro.
Pansy incrociò il suo braccio con quello di Hermione e la sfidò a buttare giù un altro bicchiere tutto d'un fiato.
I loro sguardi vicinissimi si infuocavano a vicenda.
Hermione buttò indietro la testa e bevve fino all'ultimo sorso in un colpo solo.
Pansy la trascinò a ballare, anche se i primi passi dopo quel bicchiere furono difficili,  di sicuro i secondi furono i più sciolti che Hermione si ricordò di aver mai fatto.
Si disse che in questo momento era stupido essere gelosi di Pansy e del suo passato con Draco, anche perché vederla pendere dalle sue labbra era la più dolce delle rivincite.
Lei e Pansy si trovarono a ballare schiena contro schiena andando sempre più giù, che in questo caso era praticamente una sfida a non farti atterrare dall'alcool.
Anche il malumore di Draco si stava sciogliendo con l'andare dei drink.
Hermione gli lanciò uno sguardo deciso, si avvicinò e si appese al suo collo. Draco pensò che volesse fare un ballo lento con lui.
<< Dama, questa non è la canzone giusta per un ballo lento >>
<< Chi ha detto che io voglia fare un ballo lento? >>
Hermione si mise di schiena scivolò su di lui fino ai piedi e poi di nuovo su.
A Draco mancava l'aria.
<< Secondo me non respiri bene con questa... >> Gli allentò la cravatta fino a togliergliela, gliela sfilò e se la mise.
<< ... Grazie mancava proprio questa al mio outfit >> e con queste parole se ne andò nuovamente.
Fino a quel momento Draco era rimasto interdetto, quasi paralizzato sembrava quasi che con quella maschera veramente Hermione fosse diventata un'altra anche per lui.
Tentò di afferrarla, ma invano.
Gli si allontanò e tornò in mezzo alla pista dove un Blaise sognante la fissava da quando si era avvicinata a Draco. La intrappolò in una danza sfrenata con un contatto sempre maggiore, si ritrovò delle mani veloci e fameliche ispezionarle le curve. Hermione fece del suo meglio per reggere il gioco, ma la faccenda la stava mettendo molto a disagio, tutto raggiunse l'apice quando Zabini le baciò il collo inspirando l'odore di pino che emanava, o gli sembrava che emanasse.
Hermione non si aspettava delle labbra così affamate, ma come erano arrivate, ecco che se ne andarono. Fu una sensazione strana, come di non meritarsi quel bacio o quel ballo, come se fosse indirizzato a qualcun altro. Draco lo spintonò con gli occhi iniettati di sangue.
<< Cosa credi di fare? >>
<< Quello che pensi tu, ma meglio. >> Blaise ghignò con malizia e Draco lo spintonò senza pensarci una seconda volta.
Hermione si mise in mezzo, sentendosi improvvisamente burattinaio di una tragedia shakespeariana.
Si rivolse a Draco, prendendogli il viso fra le mani.
<< Draco no! Non ne vale a pena! >> Gli passò una mano fra i capelli, le dita premurose di Hermione produssero un effetto incredibilmente calmante su di lui.
Blaise non potè fare a meno di essere terribilmente geloso di un'intimità del genere.
All'improvviso la sua spavalderia cadde senza fare rumore.
<< Tranquillo fratello >> Blaise lo guardò senza quasi vederlo, guardava attraverso << l'ho solo assaggiata, è tua, lo capisco da come ti guarda, tienitela stretta >> Blaise si avvicinò a Hermione e le cinse la vita << finché puoi. >>
C'era più verità nelle sue parole di quanto Draco o Hermione comprendessero, a loro sembrarono delle parole vuote di uno sguardo stregato, invece lui era stato forse l'unico a vederci giusto, anche nell'inganno.
Draco gli afferrò il braccio.
<< Dama, mi ha promesso un ultimo ballo >>
Draco fece schioccare la lingua e rilasciò diffidente il braccio dell'amico, lasciandogli il segno.
Inspirò e distese i nervi.
Andava tutto bene.
Infondo era un situazione così fuori da ogni logica da essere quasi divertente.
Bevve un bicchiere in un solo sorso e le labbra gli si incresparono ripensando alle sue dita fra i capelli, sorriso che poi si amplificò vedendola ballare come se fosse su un palco.
Pansy lo raggiunse e gli passò un bicchiere con cui brindare con lei.
<< Un brindisi ai sogni ad occhi aperti e... >> scoppiarono a ridere per l'alcol e si guardarono negli occhi, uno sguardo magnetico e imprevedibile che entrambi avevano imparato ad evitare.
<< ... ai momenti in cui esistiamo... >> Draco corrugò la fronte e Pansy buttò giù tutto il liquido, lui la seguì a ruota <<... e alle persone che ci fanno esistere >> sussurrò piano, guardando ballare quella strana combriccola. 
Intanto Blaise aveva preso Hermione sulle spalle. Lei vide tutto intorno girare: vide la chioma bionda di Draco dominare la sala e far splendere l'intero ambiente, Hermione si sentì di poter toccare il soffitto dei sotterranei.
Blaise si accasciò dal ridere e così fece Hermione, stremata su Draco che rideva più forte di lei.

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